Stilus Magistri

Speciale - Il Caduceo a Canosa e nella storia

A cura dell' ins. Peppino Di Nunno che da oggi collabora con la redazione di Canosaweb

In questo anno 2007 la zona 167 di Canosa è stata servita anche dal servizio farmaceutico, ma una nuova croce verde è sorta a Canosa, un nuovo caduceo nel quartiere Rosale sorge a nome della dott.sa Carmelinda Lombardi, che raccoglie nella sua persona l'eredità professionale del bisnonno materno De Nichilo Gaetano, che negli anni 20 e 30 era titolare della farmacia presso il Muncipio, nota nel linguaggio popolare come farmacia di "tutte u munne".

Entrando in ogni farmacia con la competenza, la cortesia e la riservatezza notiamo sul petto del farmacista il simbolo dell'ordine, il Caduceo. E' un sigillo composto da una verga alata avvolta da due serpenti attorcigliati in senso inverso.
E' uno dei più antichi simboli della storia dell'umanità e si ritrova in civiltà diverse, dalle coppe della Mesopotamia alle divinità egizie, dove ritroviamo il bastone simbolo della vita e della guarigione.

Nella stessa civiltà giudaico-cristiana è scritto nella Bibbia che il Signore disse a Mosè "Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque, dopo essere stato morso, lo guarderà resterà in vita" (libro sacro dei Numeri del XIII sec.a.C., cap. 21, vv.8-9). Ma è soprattutto nella civiltà ellenica, dove il sigillo compare nella cultura della medicina legata al padre della Medicina, Ippocrate con un aforisma greco iscritto intorno al bastone. Lo stesso rappresenta il dio Hermes (Mercurio), metre il serpente sacro al dio Asclepio (Esculapio), dio della Medicina, vuole significare la guarigione con un corpo nuovo, lasciando l'antica pelle come fanno i serpenti ad ogni muta.

Nella iconografia greco-romana appare spesso un solo serpente, mentre in sèguito la Federazione Medica Internazionale ha voluto due serpenti simmetrici a rappresentare la polarità del bene e del male tenute in equilibrio dalla verga della scienza medica che ne controlla le forze.

Riferito al corpo umano il Caduceo (dal latino caducus, come un ramo staccato da un albero) indica il potere taumaturgico di colui che è in grado di riportare armonia in un organismo malato.
Ricorre così il logo ufficialmente nella farmacopea dal tempo della speziale, dall'800 all'epoca del farmacista…ma naturalmente su prescrizione del medico.

Il farmacista comunque è sempre pronto a misurare la pressione in ogni momento della giornata e a rassicurare con la parola l'equilibrio della salute. E come nei tempi remoti da Asclepio, dio della Medicina, nacque Igea, dea della Salute, il Caduceo, che un tempo era prerogativa di farmacisti maschi, tra i noti speziali di Canosa della fine 800 e del 900, oggi segna anche l'emancipazione femminile nel volto di molte farmaciste di Canosa.

Entrando in farmacia porgiamo il saluto ai farmacisti, ma ammiriamo il sigillo dell'Ordine sul camice bianco: è un simbolo antico di tremila anni, è un codice della sanità dalla civiltà greco-romana, è lo scettro alato di una professionalità, ma è anche una ricetta medica di prevenzione per indicare l'equilibrio delle forze opposte intorno alla verga (colonna vertebrale) del corpo umano, per recarsi in farmacia non solo per curarsi, ma per star bene in salute.

SALUTE è la meravigliosa parola che ricordo nella voce di mio padre, dei nostri padri nell'incontro anche per le strade di campagna: SALVE! cioè salute a te.
SALVE CADUCEO del camice bianco!

A cura di Peppino Di Nunno
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