Stilus Magistri
Sulla tomba di Padre Antonio Losito nel 1983
Memorie di un viaggio con Sabino D'Elia
lunedì 18 luglio 2022
16.59
Il 18 luglio ricorre il transito al cielo del Venerabile Padre Antonio Maria Losito, avvenuto nell'anno 1917 nel corso della Grande Guerra. Le sue spoglie mortali furono traslate da Pagani il 9 aprile 1983, in una cerimonia sul monumento dell'Immacolata di Piazza Colonna, così cara alla vita di padre Losito. Ero presente all'evento, ma oggi vogliamo consegnare la testimonianza della visita sulla sua tomba prima della traslazione in Cattedrale San Sabino. Un mese prima l'Arciprete Don Antonio Piattone ci incaricò di visitare Pagani e documentare alcune connotazioni di storia, di vita e di fede.
Con la mia Alfasud e con Sabino D'Elia di Canosa-Centro c siamo recati a Pagani.
Ricordo in viaggio i segni di precarietà abitativa del terremoto del 1980.
Visitando la Basilica ed il Convento dove padre Losito visse al termine della sua vita, abbiamo intervistato il Rettore, camminando nel giardino del Convento, fra alberi di limone. Raccolsi due limoni profumati che custodii nel cassetto accanto al mio letto: non marcirono mai ed essiccati si sfaldarono dopo qualche decennio.
Il Rettore ci accompagnò nel Convento ad intervistare il padre infermo vegliardo, unico vivente che aveva conosciuto Padre Losito, di cui attestò la fede santa con la sua bontà virtuosa. Che incontro meraviglioso!
Visitammo la Cappella dedicata a Sant'Alfonso e ci soffermammo con emozione sulla lastra tombale che riportava le spoglie di padre Losito.
E' stata una documentazione e una preghiera di Padre Losito, a me raccontato nella sue virtù ed opere da mia nonna materna Rosa Catalano, nata nel 1900, che ricevette da bambina in casa la benedizione di "Padre Antonio".
Purtroppo con amara tristezza lo studio televisivo smarrì nel tempo la videocassetta VHS, di cui incautamente non avevamo fatto copia.
Resta la nostra testimonianza della visita prima della traslazione delle spoglie a Canosa, dove riposano le ossa venerate dalla pietà popolare.
Leviamo lo sguardo sulla pietra tombale legando la sua santa vita alla Sua Madonna, alla Madonna dei Redentoristi, alla B.V. del Perpetuo Soccorso, caduta nell'oblio nella Chiesa della Passione, ritrovata e letta sul retro della pergamena in latino da Don Felice Bacco e riscoperta dai miei studi nell'Archivio Storico della Basilica Alfonsiana di Roma, riscoprendo la committenza di Padre Losito e riscoprendo le radici bizantine in greco della Παναγία του Πάθους (Panaghia tu Patus, Madonna di Passione). L'icona del sei settembre 1883 fu incoronata e benedetta da Papa Leone XIII.
Presso la tomba non trascuriamo la sacra icona posta intenzionalmente dalla Chiesa sulla sua tomba.
Rievocando le parole di mia nonna, dei nostri avi, prega per noi Padre Antonio, e splenda la tua e nostra fede nel cielo dei Santi.
Maestro Peppino Di Nunno
Con la mia Alfasud e con Sabino D'Elia di Canosa-Centro c siamo recati a Pagani.
Ricordo in viaggio i segni di precarietà abitativa del terremoto del 1980.
Visitando la Basilica ed il Convento dove padre Losito visse al termine della sua vita, abbiamo intervistato il Rettore, camminando nel giardino del Convento, fra alberi di limone. Raccolsi due limoni profumati che custodii nel cassetto accanto al mio letto: non marcirono mai ed essiccati si sfaldarono dopo qualche decennio.
Il Rettore ci accompagnò nel Convento ad intervistare il padre infermo vegliardo, unico vivente che aveva conosciuto Padre Losito, di cui attestò la fede santa con la sua bontà virtuosa. Che incontro meraviglioso!
Visitammo la Cappella dedicata a Sant'Alfonso e ci soffermammo con emozione sulla lastra tombale che riportava le spoglie di padre Losito.
E' stata una documentazione e una preghiera di Padre Losito, a me raccontato nella sue virtù ed opere da mia nonna materna Rosa Catalano, nata nel 1900, che ricevette da bambina in casa la benedizione di "Padre Antonio".
Purtroppo con amara tristezza lo studio televisivo smarrì nel tempo la videocassetta VHS, di cui incautamente non avevamo fatto copia.
Resta la nostra testimonianza della visita prima della traslazione delle spoglie a Canosa, dove riposano le ossa venerate dalla pietà popolare.
Leviamo lo sguardo sulla pietra tombale legando la sua santa vita alla Sua Madonna, alla Madonna dei Redentoristi, alla B.V. del Perpetuo Soccorso, caduta nell'oblio nella Chiesa della Passione, ritrovata e letta sul retro della pergamena in latino da Don Felice Bacco e riscoperta dai miei studi nell'Archivio Storico della Basilica Alfonsiana di Roma, riscoprendo la committenza di Padre Losito e riscoprendo le radici bizantine in greco della Παναγία του Πάθους (Panaghia tu Patus, Madonna di Passione). L'icona del sei settembre 1883 fu incoronata e benedetta da Papa Leone XIII.
Presso la tomba non trascuriamo la sacra icona posta intenzionalmente dalla Chiesa sulla sua tomba.
Rievocando le parole di mia nonna, dei nostri avi, prega per noi Padre Antonio, e splenda la tua e nostra fede nel cielo dei Santi.
Maestro Peppino Di Nunno