Stilus Magistri
Sulle vie del Dolore della Vergine Maria a Canosa di Puglia.
Presentazione nella Cattedrale San Sabino di un film di Angelo Disanto.
mercoledì 20 marzo 2013
10.08
La Via Matris, la Via dei Sette Dolori di Maria, che scorre lungo la Via Crucis della Passione di Cristo, si svolge a Canosa di Puglia lungo un percorso che inizia nel culto e nel rito dell'Addolorata della Chiesa Rettoria della Passione e termina con il culto e rito della Desolata della Parrocchia dei Ss. Francesco e Biagio.
Il canto storico di Siracusa "Madonna delle Lacrime", l'Inno popolare di Maria Dolente, il Miserere, si inseriscono nei Canti religiosi popolari dell'800, che"… sgorgati quasi dal più profondo dell'anima del popolo, commuovono fortemente i sentimenti e l'animo, quando si cantano nelle funzioni religiose dalla folla radunata, come da una sola voce, elevando l'animo dei fedeli alle cose celesti" , come scrive Pio XII nel 1955, nell'Enciclica Musicae Sacrae Disciplina (Disciplina della Musica Sacra).
Le due Processioni, con i relativi inni popolari e con il culto e la preghiera delle Chiese che custodiscono e celebrano la Liturgia della Virgo Dolorosa, sono state rappresentate con maestria dal dott. Angelo Disanto, di Cerignola, che dall'anno scorso in un progetto di studio antropologico ha valicato il Ponte del Regio Tratturo di S. Sabino sull'Ofanto, realizzando un film sulle nostre Tradizioni dai giorni della Passione all'epilogo del Sabato della Settimana Santa.
L'autore, si avvale di trenta precedenti pubblicazioni, tra saggi e monografie, di storia locale, in particolare religiosa, nel territorio della Daunia e di Cerignola, ove è Fondatore del Centro Ricerche di Storia ed Arte "Nicola Zingarelli", di cui oggi è Presidente. Lo stesso è anche Socio del Centro Ricerche di Storia Religiosa in Puglia.
Ho avuto modo di apprezzare la sensibilità religiosa, la competenza culturale e il senso civico di Angelo Disanto, cui ho offerto anche il mio contributo volontario richiesto di studioso e di ricerche storiche sulle due tradizioni popolari, dove la storia è strada e dove il battito del cuore è fede popolare.
Il filmato è frutto dell'impegno di Angelo Disanto, non sostenuto dal alcun contributo di pubbliche Istituzioni, che, per la prima volta fra diversi percorsi realizzati da altri, si pone in rapporto con le ricerche storiche e con la voce dei devoti e soprattutto con la guida e la partecipazione dei Parroci di riferimento, don Raffaele Biancolillo e mons. Felice Bacco della Cattedrale San Sabino.
Nel tempio sacro sabiniano sono custodite le radici dell'Addolorata con la tela del 700 che rappresenta in maniera commovente i Sette Dolori della Vergine Maria; la stessa tela dell'800 del Patrono San Sabino ai piedi dell'Addolorata evoca oggi, nelle recenti scoperte architettoniche e artistiche, la Crocifissione, la Madonna e la "folla" che accompagna la Passione di Cristo.
Facciamoci Chiesa e "folla" nella Cattedrale San Sabino per rivivere e percorrere le vie di Maria Dolente a Canosa, come nella storia dell'uomo.
La Presentazione dell'opera avverrà, dopo la Santa Messa, nella Cattedrale San Sabino Sabato 23 Marzo, alle ore 19,30.
Al termine l'Associazione Banda Filarmonica "Giuseppe Verdi" di Canosa di Puglia, diretta dal Maestro Giuseppe Lentini, eseguirà Inni della Settimana Santa Canosina, che valorizzano anche "l'anno verdiano", nel secondo Centenario della nascita di Giuseppe Verdi.
Canto, musica, preghiera e dolori, cultura popolare tra storia, fede e devozione, sono gli elementi di un filmato che rievoca le Vie della Virgo Dolorosa, dalla collina del Calvario alle colline di Canosa, che si affacciano sulla Valle dell'Ofanto, ai piedi della montagna sacra del Gargano.
La Chiesa e la Cittadinanza si ritrovano insieme in un percorso educativo dove la Chiesa è Scuola nel Magistero, è testimonianza di Santità della Madre SS., dove il Popolo apre il suo cuore, lasciando impresso lo stesso nome, IL POPOLO, nei Sacri Bronzi della Chiesa della Passione, nelle lacrime vive delle pie donne, delle madri, nei piedi scalzi sconosciuti, nei ceri accesi della fede, nella corona del Rosario di preghiera. Il volto coperto delle Dolenti dalla veletta nera, scrive sul simulacro della Desolata le parole del Libro delle Lamentazioni (cap. 3, 11) dell'Antico Testamento; un coro a sole voci chiede perdono per i propri peccati in penitenza, cantando il Miserere del Salmo 50 di Davide in pubblico, dove la voce dei secoli rivive nella nostra voce e nel cuore sulle Vie del Dolore della Vergine Maria.
maestro Peppino Di Nunno
Il canto storico di Siracusa "Madonna delle Lacrime", l'Inno popolare di Maria Dolente, il Miserere, si inseriscono nei Canti religiosi popolari dell'800, che"… sgorgati quasi dal più profondo dell'anima del popolo, commuovono fortemente i sentimenti e l'animo, quando si cantano nelle funzioni religiose dalla folla radunata, come da una sola voce, elevando l'animo dei fedeli alle cose celesti" , come scrive Pio XII nel 1955, nell'Enciclica Musicae Sacrae Disciplina (Disciplina della Musica Sacra).
Le due Processioni, con i relativi inni popolari e con il culto e la preghiera delle Chiese che custodiscono e celebrano la Liturgia della Virgo Dolorosa, sono state rappresentate con maestria dal dott. Angelo Disanto, di Cerignola, che dall'anno scorso in un progetto di studio antropologico ha valicato il Ponte del Regio Tratturo di S. Sabino sull'Ofanto, realizzando un film sulle nostre Tradizioni dai giorni della Passione all'epilogo del Sabato della Settimana Santa.
L'autore, si avvale di trenta precedenti pubblicazioni, tra saggi e monografie, di storia locale, in particolare religiosa, nel territorio della Daunia e di Cerignola, ove è Fondatore del Centro Ricerche di Storia ed Arte "Nicola Zingarelli", di cui oggi è Presidente. Lo stesso è anche Socio del Centro Ricerche di Storia Religiosa in Puglia.
Ho avuto modo di apprezzare la sensibilità religiosa, la competenza culturale e il senso civico di Angelo Disanto, cui ho offerto anche il mio contributo volontario richiesto di studioso e di ricerche storiche sulle due tradizioni popolari, dove la storia è strada e dove il battito del cuore è fede popolare.
Il filmato è frutto dell'impegno di Angelo Disanto, non sostenuto dal alcun contributo di pubbliche Istituzioni, che, per la prima volta fra diversi percorsi realizzati da altri, si pone in rapporto con le ricerche storiche e con la voce dei devoti e soprattutto con la guida e la partecipazione dei Parroci di riferimento, don Raffaele Biancolillo e mons. Felice Bacco della Cattedrale San Sabino.
Nel tempio sacro sabiniano sono custodite le radici dell'Addolorata con la tela del 700 che rappresenta in maniera commovente i Sette Dolori della Vergine Maria; la stessa tela dell'800 del Patrono San Sabino ai piedi dell'Addolorata evoca oggi, nelle recenti scoperte architettoniche e artistiche, la Crocifissione, la Madonna e la "folla" che accompagna la Passione di Cristo.
Facciamoci Chiesa e "folla" nella Cattedrale San Sabino per rivivere e percorrere le vie di Maria Dolente a Canosa, come nella storia dell'uomo.
La Presentazione dell'opera avverrà, dopo la Santa Messa, nella Cattedrale San Sabino Sabato 23 Marzo, alle ore 19,30.
Al termine l'Associazione Banda Filarmonica "Giuseppe Verdi" di Canosa di Puglia, diretta dal Maestro Giuseppe Lentini, eseguirà Inni della Settimana Santa Canosina, che valorizzano anche "l'anno verdiano", nel secondo Centenario della nascita di Giuseppe Verdi.
Canto, musica, preghiera e dolori, cultura popolare tra storia, fede e devozione, sono gli elementi di un filmato che rievoca le Vie della Virgo Dolorosa, dalla collina del Calvario alle colline di Canosa, che si affacciano sulla Valle dell'Ofanto, ai piedi della montagna sacra del Gargano.
La Chiesa e la Cittadinanza si ritrovano insieme in un percorso educativo dove la Chiesa è Scuola nel Magistero, è testimonianza di Santità della Madre SS., dove il Popolo apre il suo cuore, lasciando impresso lo stesso nome, IL POPOLO, nei Sacri Bronzi della Chiesa della Passione, nelle lacrime vive delle pie donne, delle madri, nei piedi scalzi sconosciuti, nei ceri accesi della fede, nella corona del Rosario di preghiera. Il volto coperto delle Dolenti dalla veletta nera, scrive sul simulacro della Desolata le parole del Libro delle Lamentazioni (cap. 3, 11) dell'Antico Testamento; un coro a sole voci chiede perdono per i propri peccati in penitenza, cantando il Miserere del Salmo 50 di Davide in pubblico, dove la voce dei secoli rivive nella nostra voce e nel cuore sulle Vie del Dolore della Vergine Maria.
maestro Peppino Di Nunno