Stilus Magistri
Sulle vie della fede dei Martiri Cristiani, con la preghiera di Papa Francesco
Il nome CHRISTOS a Canosa di Puglia dalle Catacombe di S. Sofia, al 900, nel Camposanto
mercoledì 6 novembre 2013
13.41
- Papa Francesco ai Martiri Cristiani
Il messaggio si ricollega anche ala canonizzazione degli 800 Martiri d'Otranto della nostra Puglia, il 12 maggio 2013, nella preghiera ai "tanti Cristiani che in questi tempi e in tante parti del mondo, ancora soffrono violenze".
Vogliamo riflettere su questa parole di Papa Francesco, per essere educati alla testimonianza interculturale del Cristianesimo, innestando il messaggio nell'anniversario dell'Editto di Milano del 313 d. C. , promulgato dall'Imperatore Costantino e nella storia del nostro territorio di Canosa di Puglia.
Per tre secoli, nelle persecuzioni dell'Impero Romano, da Nerone a Diocleziano, il Cristianesimo è stato testimoniato nel sangue dei Martiri, che in Paradiso occupano un posto privilegiato accanto a Dio.
- Il Primo Vescovo canosino, martire
Il Prevosto Tortora nella Relatio Ecclesia Canusinae scrive dell'antichissima tradizione (Antiquissima et constans fert traditio) e del Primo Vescovo Canosino Martire (S. Felix Primus Canusinun Episcopus et Martyr), cui si lega l'antichissimo altare dedicato a San Felice, smantellato nella modernizzazione dei primi del 1900. (Extat enim in Cathedrali Ecclesia vetustissimum Altare Deo in eiusdem Sancti Martyris honorem dicatum), del Martire venerato come primo Vescovo e Patrono di Canosa (Primum eorum Episcopum aeque ac Patronum venerentur).
- I Martiri cristiani delle persecuzioni romane
I Martiri Cristiani, che finivano in maniera crudele e ignominiosa crocifissi al Palo, anche esposti sulla Via Appia, sono un patrimonio spirituale della libertà di religione, libertà fondamentale per la libertà di un popolo. Ma nelle persecuzioni cristiane, avveniva anche un'altra forma di annientamento: la "damnatio memoriae", la condanna della memoria, che veniva cancellata a quanti si convertivano al Cristianesimo, oltre a quanti trasgredivano la legge; nella Cattedrale San Sabino è custodita una statua marmorea con tunica romana decapitata, con probabile riferimento alla damnatio memoriae.
- Il nome CRISTOS, sigillo delle tombe dei Cristiani
- Le Catacombe di S. Sofia a Canosa di Puglia
Come nella catacombe di San Callisto a Roma, anche nella Catacombe di Santa Sofia è stato rinvenuto il monogramma di Cristo in affreschi, che richiamano la nostra storia, la nostra cultura, la nostra preghiera nel novembre dei defunti. Il monogramma in foto ci è stato concesso dall'Archivio della Cattedrale di San Sabino.
Il nome di Cristo in greco con le prime lettere (Chi e Ro) intrecciate del nome XPIΣΤΟΣ , in una continuità di storia e di fede, lo ritroviamo nel Camposanto monumentale di Canosa di Puglia, fondato nel 1842 e nelle tombe gentilizie e popolari del 900.
Il nome di Cristo, che evochiamo nel Segno della Croce e nel Crocefisso, continua la testimonianza dalle Catacombe di Santa Sofia ai Sepolcri del 900 e dovrebbe essere rappresentato a Canosa, in ogni Scuola, in ogni Chiesa, come patrimonio storico, culturale e spirituale.
L'ho riletto personalmente con emozione studiando il candelabro in ferro battuto della Cattedrale San Sabino, opera di Pasquale Franci di Siena, dove il monogramma, disegnato con gli alunni nella Scuola De Muro Lomanto, è rappresentato per 33 volte, come i 33 cerchi concentrici della cupola sabiniana di epoca giustinianea.
Forse quel monogramma è stato coperto nei secoli dagli intonaci della distorta modernizzazione, ma è impresso nel nostro cuore, nella nostra mente, nel nostro nome di Cristiani, nel patrimonio spirituale di tutti i canosini.
- Il sangue e il seme dei Cristiani
Il sangue dei Martiri cristiani è anche un piccolo seme della libertà politica e religiosa del nostro popolo, della nostra Italia.
maestro Peppino Di Nunno