Stilus Magistri
Sulle vie di Canosa con Matteo Barboni
Lettera al nipote nell’arte di una pergamena ritrovata
mercoledì 20 giugno 2018
23.31
Carissimo Matteo,
nell'averti incontrato a Canosa da Roma a casa mia e nel giorno dopo alla cerimonia del 9 giugno 2018, nella storica Scuola Giovanni Bovio di Canosa di Puglia, con l'invito della Dirigente Scolastica Professoressa Grazia Di Nunno, abbiamo ripercorso la memoria storica di Tuo nonno omonimo Matteo Barboni, artista e autore della riscoperta pergamena canosina dedicata a Giovanni Bovio. Nello studio certosino della mia opera sull'Istituto Scolastico Municipale del 1892 Giovanni Bovio ho riscoperto la memoria storica del "Professore di Disegno" approdato da Manfredonia all'Istituto Scolastico nel 1885 per circa dieci anni.
Le vie della pergamena
Ho ripercorso la realizzazione della pergamena artistica riscoprendo le pagine dell'Archivio Storico Comunale.
Le vie archeologiche di Napoli
Ho ripercorso lo studio pregevole del nonno Barboni, che raccolse con intelligenza e disegnò con arte il patrimonio archeologico della CANUSIUM romana.
Ho ripercorso il viaggio di studio del Barboni a Napoli, ritrovando le fonti e le illustrazioni che l'artista consultò nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli nel 1893, ritrovando la memoria meravigliosa dell'Ipogeo Lagrasta disegnato nella pergamena con l'epigrafe MEDELLA Dasme e riscoprendo l'epigrafe greca del Busto di Demostene a noi sconosciuta.
Le vie di famiglia
Ho ripercorso, su tua richiesta di storia di famiglia, la nascita di tuo padre Michele Manfredi, ritrovando la data del 1887 nella nascita della figlia Maria Giuseppina in via Menenio Agrippa, n. 5, presso Piazza Galluppi, che oggi ho ritrovato intatta in un negozio di scarpe che evocano i passi a Canosa di Matteo Barboni.
Ho ritrovato la nascita di tuo padre, già da te comunicata del 1895 in Vico Pasquale Galluppi che immette in Piazza Galluppi, storica Piazza del mercato di Canosa, che il Barboni con la moglie Anna ha ascoltato ogni giorno nei versi gridati dai venditori dei banchi alimentari e che avrà assaporato a tavola nei frutti dei campi paesani.
Nella memoria storica e affettiva, riviviamo queste radici di famiglia e di paese, che oggi ha ospitato il nipote Matteo Barboni, nella consegna della pergamena artistica di Canusium a Giovanni Bovio.
Eredi e custodi, tramandiamo alle nuove generazioni questo patrimonio culturale ed educativo di un forestiero divenuto canosino, "degno del paese" come fu stimata la pergamena dall'intero Consiglio comunale di Canosa del 1894.
Grazie al nonno artista Matteo Barboni!
Grazie al nipote Matteo Barboni di Roma!
Giuseppe Di Nunno da Canosa
Nelle voci paesane di piazza Galluppi
dedichiamo a Matteo Barboni la poesia scritta in dialetto da Sabina De Corato.
La Chiàzze de Canàuse.
Ricordi d'infanzia di piazza Galluppi di Canosa di Puglia
La piazza
La piazza,
tanta gente a fare la spesa ogni mattina,
tanti colori, tutti appesi,
peperoni rossi, pomodorini, aglio, cipolla e peperoncini piccanti.
Melone giallo, fioroni, fichi d'India di tutti i colori, tutti mescolati.
Tutti gridano a vendere la merce che hanno e c'è un via vai impressionante.
C'è tanta folla e devi aspettare.
Il profumo del pane di Maria è molto forte e ti fa venire una fame da lupo.
È troppo buono il pane di Maria e con il prosciutto di zio Ciccio è ancora di più.
Alla fontana i bambini in mezzo alla piazza riempiono i secchi di acqua.
I nonni si stancano tutto il giorno in mezzo alla piazza a vendere la frutta, ma sono contenti.
Tanta allegria e poi sta Sciusciù che ci fa ridere e sta anche Totò Mangiacapra.
Ci sono pure bambini per metà nudi e con i piedi sporchi, che ti fanno dispiacere.
Nella piazza di Canosa ci sono tutti, signori e poveretti.
Le stradine con le cassette di percoche canosine davanti alle case.
Che profumo! Che odore! Tante storie, tanti fatti!
Ma la piazza, che fine ha fatto?
La piazza di oggi non è la stessa piazza.
Lontano dal paese, tanti saluti con tanti ricordi.
Sabina Decorato
da Pavia a Canosa di Puglia
nell'averti incontrato a Canosa da Roma a casa mia e nel giorno dopo alla cerimonia del 9 giugno 2018, nella storica Scuola Giovanni Bovio di Canosa di Puglia, con l'invito della Dirigente Scolastica Professoressa Grazia Di Nunno, abbiamo ripercorso la memoria storica di Tuo nonno omonimo Matteo Barboni, artista e autore della riscoperta pergamena canosina dedicata a Giovanni Bovio. Nello studio certosino della mia opera sull'Istituto Scolastico Municipale del 1892 Giovanni Bovio ho riscoperto la memoria storica del "Professore di Disegno" approdato da Manfredonia all'Istituto Scolastico nel 1885 per circa dieci anni.
Le vie della pergamena
Ho ripercorso la realizzazione della pergamena artistica riscoprendo le pagine dell'Archivio Storico Comunale.
Le vie archeologiche di Napoli
Ho ripercorso lo studio pregevole del nonno Barboni, che raccolse con intelligenza e disegnò con arte il patrimonio archeologico della CANUSIUM romana.
Ho ripercorso il viaggio di studio del Barboni a Napoli, ritrovando le fonti e le illustrazioni che l'artista consultò nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli nel 1893, ritrovando la memoria meravigliosa dell'Ipogeo Lagrasta disegnato nella pergamena con l'epigrafe MEDELLA Dasme e riscoprendo l'epigrafe greca del Busto di Demostene a noi sconosciuta.
Le vie di famiglia
Ho ripercorso, su tua richiesta di storia di famiglia, la nascita di tuo padre Michele Manfredi, ritrovando la data del 1887 nella nascita della figlia Maria Giuseppina in via Menenio Agrippa, n. 5, presso Piazza Galluppi, che oggi ho ritrovato intatta in un negozio di scarpe che evocano i passi a Canosa di Matteo Barboni.
Ho ritrovato la nascita di tuo padre, già da te comunicata del 1895 in Vico Pasquale Galluppi che immette in Piazza Galluppi, storica Piazza del mercato di Canosa, che il Barboni con la moglie Anna ha ascoltato ogni giorno nei versi gridati dai venditori dei banchi alimentari e che avrà assaporato a tavola nei frutti dei campi paesani.
Nella memoria storica e affettiva, riviviamo queste radici di famiglia e di paese, che oggi ha ospitato il nipote Matteo Barboni, nella consegna della pergamena artistica di Canusium a Giovanni Bovio.
Eredi e custodi, tramandiamo alle nuove generazioni questo patrimonio culturale ed educativo di un forestiero divenuto canosino, "degno del paese" come fu stimata la pergamena dall'intero Consiglio comunale di Canosa del 1894.
Grazie al nonno artista Matteo Barboni!
Grazie al nipote Matteo Barboni di Roma!
Giuseppe Di Nunno da Canosa
Nelle voci paesane di piazza Galluppi
dedichiamo a Matteo Barboni la poesia scritta in dialetto da Sabina De Corato.
La Chiàzze de Canàuse.
Ricordi d'infanzia di piazza Galluppi di Canosa di Puglia
La piazza
La piazza,
tanta gente a fare la spesa ogni mattina,
tanti colori, tutti appesi,
peperoni rossi, pomodorini, aglio, cipolla e peperoncini piccanti.
Melone giallo, fioroni, fichi d'India di tutti i colori, tutti mescolati.
Tutti gridano a vendere la merce che hanno e c'è un via vai impressionante.
C'è tanta folla e devi aspettare.
Il profumo del pane di Maria è molto forte e ti fa venire una fame da lupo.
È troppo buono il pane di Maria e con il prosciutto di zio Ciccio è ancora di più.
Alla fontana i bambini in mezzo alla piazza riempiono i secchi di acqua.
I nonni si stancano tutto il giorno in mezzo alla piazza a vendere la frutta, ma sono contenti.
Tanta allegria e poi sta Sciusciù che ci fa ridere e sta anche Totò Mangiacapra.
Ci sono pure bambini per metà nudi e con i piedi sporchi, che ti fanno dispiacere.
Nella piazza di Canosa ci sono tutti, signori e poveretti.
Le stradine con le cassette di percoche canosine davanti alle case.
Che profumo! Che odore! Tante storie, tanti fatti!
Ma la piazza, che fine ha fatto?
La piazza di oggi non è la stessa piazza.
Lontano dal paese, tanti saluti con tanti ricordi.
Sabina Decorato
da Pavia a Canosa di Puglia