Stilus Magistri
Forum Beni Culturali a Canosa
A cura del maestro Peppino Di Nunno
domenica 10 novembre 2013
20.24
Sulle vie paleocristiane la Santa Sede e lo Stato Italiano riscoprono il Cristogramma delle Catacombe di Canosa di Puglia, con l'inaugurazione del Museo della Cattedrale nella "Città dei Vescovi".
- XII Settimana della Cultura d'Impresa di Confindustria
- Le Catacombe di S. Sofia, patrimonio paleocristiano.
- Inaugurazione del Museo della Cattedrale S. Sabino.
dei Carabinieri.
- Le presenze prestigiose del Ministero, del Vaticano e della Confindustria
- Programma
"I TESORI DI CANOSA DI PUGLIA"
Sabato 16 novembre 2013, ore 11.00
Teatro Comunale "Raffaele Lembo" - Canosa di Puglia, via Piave ,4
SALUTI:
Ernesto La Salvia - Sindaco Canosa di Puglia
Francesco Ventola - Presidente Provincia Barletta Andria Trani
Laura Ruggiero - Coordinatore Forum RSI di Confindustria Bari e B.A.T.
Sergio Fontana - Amministratore Unico Farmalabor srl
Sabino Silvestri - Presidente Fondazione Archeologica Canosina
Felice Bacco - Monsignore della Concattedrale Basilica di San Sabino, Canosa di Puglia
Fabrizio Bisconti - Sovrintendente Archeologico alle Catacombe - Pontificia Commissione di Archeologia Sacra
Massimo Bray - Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo
Organizzazione dell'evento a cura di: Confindustria Bari e B.A.T.
Il riconoscimento delle Catacombe di S. Sofia di Canosa di Puglia, come patrimonio culturale e spirituale del Vaticano e dello Stato Italiano, acquista rilevanza nell'anniversario dello storico Editto di Costantino del 313 d.C., che certamente ha costituito una pietra miliare per la cristianità e la civiltà della Canusium dell'epoca romana imperiale.
Sul portale di www.canosaviva.it abbiamo nel 2 novembre evocato il sangue dei Martiri Cristiani, sulle vie dell'insegnamento delle parole di Papa Francesco del 1 novembre e abbiamo proposto il sigillo paleocristiano del Cristogramma, presente nelle Catacombe di San Callisto a Roma e nelle Catacombe di S. Sofia di Canosa di Puglia: lo abbiamo scritto anche sulla lavagna della Classe 1 G, Sez. Classico, del Liceo Enrico Fermi di Canosa, con l'azione concorrente della prof.ssa Giulia Giorgio per la Letteratura greca, ad evocare le prime due lettere intrecciate, Chi e Ro del nome ΧΡΙΣΤΟΣ (Christòs).
Quelli di S. Sofia sono cunicoli e cubiculi bagnati di fede e di sangue, tra laici e "Vescovi, che ressero la Chiesa canosina dal primo secolo" e promossero nuovi valori spirituali della comunità civile, sulle vie dell'Evangelizzazione della Via Traiana, come attesta la Relatio Ecclesiae Canusinae del Prevosto Tortora, insegne storico del 1700 (Episcopi, qui a primo ad sextm æræ Christianæ Sæculum Canusinam Ecclesiam rexerunt).
Dal Cristogramma delle Catacombe e dal quarto secolo nacque a Canosa la Città dei Vescovi, che oggi in continuità offre alla comunità e al territorio il "Museo dei Vescovi", donato dall'Arcivescovo Minerva e promosso da mons. Felice Bacco, 'canonicus restaurator ecclesiarum'.
Quegli affreschi e quelle sale artistiche, che ho visitato negli anni 80, incontrando mons. Minerva, benemerito cittadino canosino vissuto per un secolo, oggi, in un atto di donazione, nobile esempio per noi tutti, diventa una perla della città e della Cattedrale San Sabino.
Il Museo sarà una scuola di cultura e un palazzo dei nostri tesori, che vengono valorizzati nella XII Giornata della Cultura di Confindustria.
Mentre incontriamo di Domenica in piazzetta il dott. Sergio Fontana, impegnato sul fronte dei beni culturali, mi tornano in mente le parole di un anziano, che in gruppo, era appoggiato sulla ringhiera, evocando l'abbattimento di un palazzo gentilizio nell'elenco di altri cancellati dal cemento armato non programmato: "Prevessò, uì u palazze de Fracchiolle! Se u scéttene 'ndérre, jò facésse recorse o Presedénte de la Repubbleche!".
Caro nonno, quel Palazzo oggi, restaurato, è il Palazzo della Chiesa e della Città, di cui tutti siamo eredi e custodi.
Auguri Canosa!
maestro Peppino Di Nunno