Stilus Magistri
Tutti a Scuola per la Pubblica Istruzione
La più nobile eredità da tramandare ai nostri figli
martedì 17 settembre 2019
20.41
"Tutti a Scuola" nel motto e nell'augurio del nuovo Anno Scolastico 2019-2020 dalla terra de L'Aquila con il messaggio ed il volto luminoso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Dopo l'Unità d'Italia del 1861, in un clima sociale di analfabetismo divenne un diritto da promuovere il recarsi "tutti a Scuola". Lo evocava nel 2011 Antonia, una bambina di due anni e mezzo che accompagnavo alla Sezione Primavera della Scuola dell'Infanzia: "Tutti còla!". Da quel giorno del 1800 il progresso ci consente di andare "Tutti a tutte le Scuole", potendo frequentare non solo la Scuola Elementare, ma anche la Scuola Media , l'Istituto Superiore e l'Università. Apprezziamo dunque questo diritto di accesso dalla Scuola Elementare all'Ateneo in quelle lettere cubitali che nell'evoluzione hanno suggellato il Ministero della Pubblica Istruzione nel MIUR, nel patrimonio pubblico dell'Istruzione, dell'Università, della Ricerca, come abbiamo riflettuto oggi in un colloquio telefonico con il dirigente Ufficio Studenti. E lo studio è esso stesso "ricerca" e scoperta per alunni e Studenti, con la guida sapiente dei Docenti, cui va il mio saluto di collega in pensione, ma impegnato come ricercatore storico volontario e divulgatore del sapere nella Scuola e nel Territorio.
All'indomani dell'Unità d'Italia che aprì le porte di "tutti a Scuola", nella edificazione a Canosa di Puglia di una Scuola Monumentale intitolata a Giovanni Bovio, nativo di Trani e nostro Deputato Repubblicano e Docente di Diritto all'Ateneo di Napoli, abbiamo ritrovato un messaggio del Sindaco dell'epoca Vincenzo Petroni, che ancora oggi evoca la sua attualità. Artefice della storia della Suola Bovio e della ritrovata pergamena artistica a Bovio e a Canusium, così parlò nella seduta del Consiglio Comunale del 27 aprile 1892 nella promozione della Pubblica Istruzione: "Noi dobbiamo porre ogni cura e tutto il nostro studio al progredimento di essa. La scienza è la più ricca e più nobile eredità che noi potremo tramandare ai nostri figli". Abbiamo riscoperto dopo la pubblicazione dell'opuscolo su Giovanni Bovio, ritrovato tra Trani e a Canosa dopo 130 anni, la delibera di Consiglio Comunale nell'Archivio Storico Comunale, sostenuti nel tempo dalla signora Rosa Abatecola. Fu la delibera di C. C. che conferì la cittadinanza onoraria a Giovanni Bovio e a Matteo Imbriani, patrioti e alfieri di cultura, di democrazia, di ideali repubblicani. L'abbiamo trasmessa all'Ateneo di Napoli Federico II, sede del Docente Giovanni Bovio e che ha acquisito la documentazione nella Biblioteca di Area Giuridica nella persona del Direttore, Dottoressa Assunta Vaccaro.
Rileggiamo e riscriviamo il pensiero di una città italiana, dedicato al Prof. On.le "Giovanni Bovio che surse alla vita politica da Canosa , alla quale rimane indissolubilmente legato per i giovani da Lui educati nell'Ateneo Napoletano". Siano i bambini, i ragazzi e i giovani "educati nella Scuola" e nella Famiglia, il legame presente delle nostre generazioni e l'auspicio e l'avvento del nostro futuro. Suona la campanella: "TUTTI A SCUOLA!"
Buon Anno!
Maestro Peppino Di Nunno
All'indomani dell'Unità d'Italia che aprì le porte di "tutti a Scuola", nella edificazione a Canosa di Puglia di una Scuola Monumentale intitolata a Giovanni Bovio, nativo di Trani e nostro Deputato Repubblicano e Docente di Diritto all'Ateneo di Napoli, abbiamo ritrovato un messaggio del Sindaco dell'epoca Vincenzo Petroni, che ancora oggi evoca la sua attualità. Artefice della storia della Suola Bovio e della ritrovata pergamena artistica a Bovio e a Canusium, così parlò nella seduta del Consiglio Comunale del 27 aprile 1892 nella promozione della Pubblica Istruzione: "Noi dobbiamo porre ogni cura e tutto il nostro studio al progredimento di essa. La scienza è la più ricca e più nobile eredità che noi potremo tramandare ai nostri figli". Abbiamo riscoperto dopo la pubblicazione dell'opuscolo su Giovanni Bovio, ritrovato tra Trani e a Canosa dopo 130 anni, la delibera di Consiglio Comunale nell'Archivio Storico Comunale, sostenuti nel tempo dalla signora Rosa Abatecola. Fu la delibera di C. C. che conferì la cittadinanza onoraria a Giovanni Bovio e a Matteo Imbriani, patrioti e alfieri di cultura, di democrazia, di ideali repubblicani. L'abbiamo trasmessa all'Ateneo di Napoli Federico II, sede del Docente Giovanni Bovio e che ha acquisito la documentazione nella Biblioteca di Area Giuridica nella persona del Direttore, Dottoressa Assunta Vaccaro.
Rileggiamo e riscriviamo il pensiero di una città italiana, dedicato al Prof. On.le "Giovanni Bovio che surse alla vita politica da Canosa , alla quale rimane indissolubilmente legato per i giovani da Lui educati nell'Ateneo Napoletano". Siano i bambini, i ragazzi e i giovani "educati nella Scuola" e nella Famiglia, il legame presente delle nostre generazioni e l'auspicio e l'avvento del nostro futuro. Suona la campanella: "TUTTI A SCUOLA!"
Buon Anno!
Maestro Peppino Di Nunno