Stilus Magistri
Un triste brindisi a Tufarelle
Il Consiglio Comunale sveglia le coscienze
lunedì 31 luglio 2017
7.28
Nel consiglio comunale di venerdì 28 Luglio 2017, la relazione introduttiva qualificata, oggettiva, documentata del Sindaco Roberto Morra ha dato finalmente informazione organica e globale e dignità al problema delle discariche nell'agro di Canosa di Puglia(BT), con la richiesta di ampliamento e sbancamento di una azienda. Qui non si pone la preoccupazione di una megadiscarica, come ha ben sottolineato Nunzio Valentino di CanoSIamo, in quanto l'impianto in una zona costituisce de facto già una megadiscarica, al punto che, come è stato detto in Consiglio comunale non si riuscirebbe ad individuare gli impianti inquinanti. E cosa spettiamo?
Il Consigliere Vincenzo Princigalli bene ha rilevato i dati negativi del 2015 dei Pozzi dell'area, che andrebbero di nuovo monitorati oggi, come sollecita il Consigliere Imbrici, in quanto danno acqua all'agricoltura feconda limitrofa. A questa Agricoltura nel lavoro dei nostri padri in un convegno sull'ambiente dell'Amministrazione Ventola, nella Sala Scorpion volli contenere il grido di protesta delle Associazioni agricole della zona offrendo simbolicamente un bicchiere di nero di troia come brindisi a questa terra, agli agricoltori, in memoria di mio padre Coltivatore Diretto. Vorremmo riascoltare queste voci disperse se non fagocitate, non tanto per gridare ma per non assopire la coscienza civile e culturale del problema cui scrisse anche un autorevole Ecclesiastico di Canosa. Siamo stati testimoni con Legambiente, in Piazza della Repubblica con l'Assessore Patruno, che ha espresso con sensibilità anche oggi la sua voce, con il Prof. Michele Prudente in Prefettura a Bari, con indagini di opinione anche sull'aria che respiriamo anche in alcune stagioni non bene odoranti nell'abitato. Qualche tecnico affermato, in Villa Comunale mi disse "Voi ambientalisti, dovreste interessarvi...". Beato Lui!
Ma se ci fosse bisogno, dopo Papa Benedetto XVI è giunto Papa Francesco con l'Enciclica "verde" "Laudato si'" a svegliare l'uomo "custode e coltivatore", ad evocare "il grido della Terra", che oggi sta soffrendo la siccità bruciando per mano criminale, ad invitare ad un "approccio ecologico" come "approccio sociale". Voglio porre all'attenzione di questi giorni la trasmissione di RAI UNO del 21 Luglio 2017, dove Padre Enzo Fortunato, Direttore della Sala Stampa di Assisi ha posto il tema dell'AMBIENTE DIMENTICATO, denunciando comportamenti di pigrizia, come il gettare le cicche di sigarette, di egoismo di interessi, di sistemi perversi. Padre Enzo, che ho avuto la provvidenza di contattare nella visita di Papa Francesco, ha allegato il grido del Vescovo di Frosinone, Mons. Ambrogio Spreafico, che "prima di fare l'omelia ha chiesto i dati sui rifiuti" sulla sofferta terra della Ciociaria, invitando poi gli insegnanti di Religione a trattare il problema culturale a Scuola, costituendo una "Commissione Diocesana per la cura del Creato".
Anche noi Cattolici dovremmo risvegliare l'Osservatorio socio-politico sul bene comune e sui valori morali del paese, che sono tali prima di essere politici. In quella trasmissione fu espresso l'affare dei terreni soggetti a questi grandi interessi, che non devono ledere le risorse agricole limitrofe, che non devono inquinare l'aria e l'acqua, che non devono ferire la terra. Leggiamo la "Laudato si'" di Papa Francesco a Tufarelle, rileggiamoci le relazione del Sindaco Morra pubblicata in Consiglio Comunale, in modo da non chiedere di sbirciare nei colloqui politici, ma di conoscere i dati, i convegni degli Enti preposti, delle indagini pubbliche, dei provvedimenti già avvenuti delle Forze dell'Ordine, riproponendo l'appello di ricostituire il presidio dei Carabinieri Forestale.
L'agro di Canosa di Puglia(BT) senza confino con quello di Minervino Murge(BT) , ha dato e sta dando un tributo di discariche oltremisura, che va controllato di giorno e di notte dagli Enti pubblici. Ora basta ! Cominciamo a bonificare e non solo a discaricare di più, perché si possa offrire di nuovo un brindisi ai vigneti, alle colture dell'area Tufarelle, dove il Tufo non sia sinonimo di discariche, ma di agricoltura e di paesaggio e di creato da curare, come hanno fatto a Lecce nella città, dove è rinato il verde dimenticato nel tufo scavato in passato. Apprezziamo l'iniziativa del'Amministrazione Morra, speriamo e confidiamo nella corresponsabilità della classe dirigente politica locale e regionale del prossimo annunciato consiglio comunale monotematico, confidiamo nella corresponsabilità della comunità civile, perché ognuno è sentinella dell'ambiente locale e globale, della salute collettiva e ne risponderà ai propri figli e davanti a Dio, come ha espresso Papa Francesco, perché il reato ambientale è un grave peccato alla Genesi della terra e dell'umanità.
maestro Peppino Di Nunno
Il Consigliere Vincenzo Princigalli bene ha rilevato i dati negativi del 2015 dei Pozzi dell'area, che andrebbero di nuovo monitorati oggi, come sollecita il Consigliere Imbrici, in quanto danno acqua all'agricoltura feconda limitrofa. A questa Agricoltura nel lavoro dei nostri padri in un convegno sull'ambiente dell'Amministrazione Ventola, nella Sala Scorpion volli contenere il grido di protesta delle Associazioni agricole della zona offrendo simbolicamente un bicchiere di nero di troia come brindisi a questa terra, agli agricoltori, in memoria di mio padre Coltivatore Diretto. Vorremmo riascoltare queste voci disperse se non fagocitate, non tanto per gridare ma per non assopire la coscienza civile e culturale del problema cui scrisse anche un autorevole Ecclesiastico di Canosa. Siamo stati testimoni con Legambiente, in Piazza della Repubblica con l'Assessore Patruno, che ha espresso con sensibilità anche oggi la sua voce, con il Prof. Michele Prudente in Prefettura a Bari, con indagini di opinione anche sull'aria che respiriamo anche in alcune stagioni non bene odoranti nell'abitato. Qualche tecnico affermato, in Villa Comunale mi disse "Voi ambientalisti, dovreste interessarvi...". Beato Lui!
Ma se ci fosse bisogno, dopo Papa Benedetto XVI è giunto Papa Francesco con l'Enciclica "verde" "Laudato si'" a svegliare l'uomo "custode e coltivatore", ad evocare "il grido della Terra", che oggi sta soffrendo la siccità bruciando per mano criminale, ad invitare ad un "approccio ecologico" come "approccio sociale". Voglio porre all'attenzione di questi giorni la trasmissione di RAI UNO del 21 Luglio 2017, dove Padre Enzo Fortunato, Direttore della Sala Stampa di Assisi ha posto il tema dell'AMBIENTE DIMENTICATO, denunciando comportamenti di pigrizia, come il gettare le cicche di sigarette, di egoismo di interessi, di sistemi perversi. Padre Enzo, che ho avuto la provvidenza di contattare nella visita di Papa Francesco, ha allegato il grido del Vescovo di Frosinone, Mons. Ambrogio Spreafico, che "prima di fare l'omelia ha chiesto i dati sui rifiuti" sulla sofferta terra della Ciociaria, invitando poi gli insegnanti di Religione a trattare il problema culturale a Scuola, costituendo una "Commissione Diocesana per la cura del Creato".
Anche noi Cattolici dovremmo risvegliare l'Osservatorio socio-politico sul bene comune e sui valori morali del paese, che sono tali prima di essere politici. In quella trasmissione fu espresso l'affare dei terreni soggetti a questi grandi interessi, che non devono ledere le risorse agricole limitrofe, che non devono inquinare l'aria e l'acqua, che non devono ferire la terra. Leggiamo la "Laudato si'" di Papa Francesco a Tufarelle, rileggiamoci le relazione del Sindaco Morra pubblicata in Consiglio Comunale, in modo da non chiedere di sbirciare nei colloqui politici, ma di conoscere i dati, i convegni degli Enti preposti, delle indagini pubbliche, dei provvedimenti già avvenuti delle Forze dell'Ordine, riproponendo l'appello di ricostituire il presidio dei Carabinieri Forestale.
L'agro di Canosa di Puglia(BT) senza confino con quello di Minervino Murge(BT) , ha dato e sta dando un tributo di discariche oltremisura, che va controllato di giorno e di notte dagli Enti pubblici. Ora basta ! Cominciamo a bonificare e non solo a discaricare di più, perché si possa offrire di nuovo un brindisi ai vigneti, alle colture dell'area Tufarelle, dove il Tufo non sia sinonimo di discariche, ma di agricoltura e di paesaggio e di creato da curare, come hanno fatto a Lecce nella città, dove è rinato il verde dimenticato nel tufo scavato in passato. Apprezziamo l'iniziativa del'Amministrazione Morra, speriamo e confidiamo nella corresponsabilità della classe dirigente politica locale e regionale del prossimo annunciato consiglio comunale monotematico, confidiamo nella corresponsabilità della comunità civile, perché ognuno è sentinella dell'ambiente locale e globale, della salute collettiva e ne risponderà ai propri figli e davanti a Dio, come ha espresso Papa Francesco, perché il reato ambientale è un grave peccato alla Genesi della terra e dell'umanità.
maestro Peppino Di Nunno