Il Pensare tra bellezza e verità
Cristo discese agli inferi
Il mistero del sabato santo
sabato 31 marzo 2018
0.12
"Ha imprigionato l'inferno Colui che vi era disceso. Ha reso amaro l'inferno Colui che gli ha fatto gustare la sua carne"
Il grande silenzio appartiene a Dio e alla discesa del Cristo nel sepolcro. L'uomo può fare silenzio, adorando questo mistero di Grazia. Il compianto di Cristo, richiama le rappresentazioni teatrali nel periodo pasquale, necessario per la partecipazione emotiva, rendendo efficace, figurativamente, il sacrificio di Gesù, per poter così contemplare la redenzione dell'umanità. Ma più profondo è il mistero di Cristo nel sepolcro che raggiunge le tenebre della morte e del male, inondandole di luce. Gli orientali non raffigurano Gesù risorto, ma la sua discesa agli inferi. La figura di Gesù è al centro della composizione. Egli, potente, ha i piedi sulle porte scardinate dal suo amore. I chiavistelli, le chiavi e le catene sono rotti. Egli domina, Signore, alzato, con i piedi sulla croce, salvando i progenitori. Cristo è nella mandorla, sotto di lui gli inferi, accanto Adamo ed Eva, contornati dai personaggi principali della storia biblica. Cristo, lumeggiato con raggi d'oro, figlio di Dio, racchiude la pienezza della divinità, scende nella nostra morte, dove non c'è luce, a portare la sua irradiazione e la sua vita. Il volto di Gesù ha tratti signorili e maestosi; egli è il più bello tra i figli dell'uomo. Sul volto, però, c'è anche lo sfinimento del dolore della sua passione. A sinistra Adamo riceve la vita, preso dal polso, come il primo dei risorti. C'è qui l'idea della divinizzazione, cara ai padri del deserto ed ai maestri orientali. L'uomo è divinizzato perché Dio si è fatto uomo. Il volto di Adamo è luminosissimo, avvolto di speranza, virtù richiamata dal suo abito verde. Adamo è inginocchiato e Gesù lo innalza, tirandolo su dal polso, simbolo della vita. Eva si trova al lato destro di Cristo ed è vestita di rosso, ad indicare, oltre che la passione e l'amore, la maternità, significata dal suo nome: Madre dei viventi. Le mani di Eva sono coperte in segno di adorazione. Mentre Adamo è pesante, Eva è slanciata, leggera, anch'essa presa per mano. Accanto ai progenitori, vi si trovano i re ed profeti, cioè i consacrati, che attendevano il redentore. Insieme ai consacrati poi altri personaggi fondamentali della storia della salvezza. Davide e Salomone hanno abiti regali. Si riconosce Giovanni il Battista che indica Gesù con il dito, Mosè con le tavole della Legge, Noè dall'arca che ha tra le mani. Abele, invece, ha un bastone e indossa una pelliccia. I personaggi, a secondo dell'icona, possono anche variare, ma tutti riflettono sempre la luce di Cristo.
Salvatore Sciannamea
Il grande silenzio appartiene a Dio e alla discesa del Cristo nel sepolcro. L'uomo può fare silenzio, adorando questo mistero di Grazia. Il compianto di Cristo, richiama le rappresentazioni teatrali nel periodo pasquale, necessario per la partecipazione emotiva, rendendo efficace, figurativamente, il sacrificio di Gesù, per poter così contemplare la redenzione dell'umanità. Ma più profondo è il mistero di Cristo nel sepolcro che raggiunge le tenebre della morte e del male, inondandole di luce. Gli orientali non raffigurano Gesù risorto, ma la sua discesa agli inferi. La figura di Gesù è al centro della composizione. Egli, potente, ha i piedi sulle porte scardinate dal suo amore. I chiavistelli, le chiavi e le catene sono rotti. Egli domina, Signore, alzato, con i piedi sulla croce, salvando i progenitori. Cristo è nella mandorla, sotto di lui gli inferi, accanto Adamo ed Eva, contornati dai personaggi principali della storia biblica. Cristo, lumeggiato con raggi d'oro, figlio di Dio, racchiude la pienezza della divinità, scende nella nostra morte, dove non c'è luce, a portare la sua irradiazione e la sua vita. Il volto di Gesù ha tratti signorili e maestosi; egli è il più bello tra i figli dell'uomo. Sul volto, però, c'è anche lo sfinimento del dolore della sua passione. A sinistra Adamo riceve la vita, preso dal polso, come il primo dei risorti. C'è qui l'idea della divinizzazione, cara ai padri del deserto ed ai maestri orientali. L'uomo è divinizzato perché Dio si è fatto uomo. Il volto di Adamo è luminosissimo, avvolto di speranza, virtù richiamata dal suo abito verde. Adamo è inginocchiato e Gesù lo innalza, tirandolo su dal polso, simbolo della vita. Eva si trova al lato destro di Cristo ed è vestita di rosso, ad indicare, oltre che la passione e l'amore, la maternità, significata dal suo nome: Madre dei viventi. Le mani di Eva sono coperte in segno di adorazione. Mentre Adamo è pesante, Eva è slanciata, leggera, anch'essa presa per mano. Accanto ai progenitori, vi si trovano i re ed profeti, cioè i consacrati, che attendevano il redentore. Insieme ai consacrati poi altri personaggi fondamentali della storia della salvezza. Davide e Salomone hanno abiti regali. Si riconosce Giovanni il Battista che indica Gesù con il dito, Mosè con le tavole della Legge, Noè dall'arca che ha tra le mani. Abele, invece, ha un bastone e indossa una pelliccia. I personaggi, a secondo dell'icona, possono anche variare, ma tutti riflettono sempre la luce di Cristo.
Salvatore Sciannamea