Il Pensare tra bellezza e verità
Dio mio perché mi hai abbandonato?
In memoria di Alfonso Flora
sabato 17 marzo 2018
15.26
Quando un giovane come Alfonso Flora lascia prematuramente questa esistenza, quando le lacrime di una madre e di una moglie sembrano non trovar un senso e quando un bambino è destinato a crescere senza il suo papà, mi viene in mente sempre questa frase di un salmo che Gesù ha gridato sulla croce: "Mio Dio perché mi hai abbandonato?". Ci si sente abbandonati anche da Lui quando si sperimenta il male gratuito, quando si semina bene e si raccoglie morte. Ci si sente abbandonati quando tutto sembra perdere significato, la speranza viene meno e tutto è incentrato sul dramma del proprio dolore. Ci si sente abbandonati, quando tutto sembra finito, quando si arriva all'ultimo capitolo e quando fa buio su tutta la terra del cuore, come nel Vangelo dalle 12 alle 3 del pomeriggio, nell'ora della Croce. Chi darà a chi soffre la sapienza di San Francesco per guardare alla morte come una sorella che ci libera dal dolore per donarci la gioia vera? Chi griderà come la Maddalena, non creduta perché donna e peccatrice, che la morte è vinta? Quale illuminazione potrebbe sostenere chi soffre, donando luce sul fatto che la morte è il dolore che, attraverso una bara, dona il passaggio nella culla per una vita nuova? Quali mistici ci aiuteranno a leggere questa tragedia come il bozzolo di un bruco che sarà trasformato per divenire una splendida farfalla? Mi colpisce il fatto che, dinanzi alla morte del figlio Adeodato, Sant'Agostino, durante il funerale, ebbe a dire: "Signore non so perché me lo hai tolto, ma ti ringrazio perché me l'hai dato!". Quel salmo inizia con il grido di abbandono, ma si conclude con la lode e l'invocazione alla speranza. Possa questo dolore e dramma, ferita traboccante di sofferenza, trasformarsi in feritoia di fiducia, speranza e salvezza. La mia preghiera sincera per tutti i fratelli e le sorelle che sono nel dolore.
Con la preghiera e la sottile sensibilità sociale di Salvatore Sciannamea, sempre vicino alla comunità canosina, la Redazione di Canosaweb esprime le sentite condoglianze alla Famiglia Flora per la prematura scomparsa di Alfonso all'età di 44 anni. Insostituibile in famiglia, benvoluto e stimato da tutti per il suo carattere buono, magnanimo, persona di proficue capacità lavorative, in particolare nel settore dei trasporti, di spiccata disponibilità verso gli altri, così è stato più volte ricordato sui social e nei commenti della gente che l'ha conosciuto e apprezzato, in queste ore di profondo dolore e commozione. Ciao Alfonso!
Con la preghiera e la sottile sensibilità sociale di Salvatore Sciannamea, sempre vicino alla comunità canosina, la Redazione di Canosaweb esprime le sentite condoglianze alla Famiglia Flora per la prematura scomparsa di Alfonso all'età di 44 anni. Insostituibile in famiglia, benvoluto e stimato da tutti per il suo carattere buono, magnanimo, persona di proficue capacità lavorative, in particolare nel settore dei trasporti, di spiccata disponibilità verso gli altri, così è stato più volte ricordato sui social e nei commenti della gente che l'ha conosciuto e apprezzato, in queste ore di profondo dolore e commozione. Ciao Alfonso!