Il Pensare tra bellezza e verità
Il fine giustifica i mezzi
Lettera a Machiavelli filosofo
sabato 10 marzo 2018
21.13
Carissimo Niccolò,
sei noto come il fondatore della scienza politica moderna, soprattutto per "Il Principe". Purtroppo al di là del detto che ti è stato affibbiato "il fine giustifica i mezzi ", frase che non hai scritto, ma che di fatto sintetizza il tuo pensiero. Credo che da anni, tu stesso, avresti denunciato come sconveniente, vari modi di fare, caratterizzati da arroganza, impudenza e petulanza. Altro che amoralità, qui tanti sono stati cavati dagli imbrogli con ardire indicibile. Non pochi, pur mostrando aspetti positivi, diventano altri quando governano; il si al bene comune, nella campagna elettorale, si trasforma nel no centralizzato per il proprio interesse. Come dimenticare poi il richiamo alla realtà inatteso che rende molti ciechi, specialmente per i più poveri?
Carissimo Niccolò,
si ha la sensazione che estremizzando radicalmente alcune tue teorie, qualcuno si sia tirato il cuore, calpestandolo dinanzi al disonesto guadagno. Alle placide ed assennate riflessioni che ti appartengono, assistiamo a riluttanti commenti fondati su illusioni inutili ed inconcludenti. Assorti nell'interesse, abitati dall'io, non vedono ciò che accade fuori ma, facendosi vittime di apparenza, diventano tiranni di fatto. La tua politica era fredda, impassibile, ma sublime nella visione di governo. Purtroppo non si ha compatimento per gli altri quando si ha troppo da guadagnare per sè, schiavi del proprio bisogno. Quanta apparenza di vita si regge su comodi silenzi, lasciando sepolto, dietro vuote parole, ciò che è più essenziale. Non credi che prima di citare o giurare sul vangelo, il minimo sarebbe leggere "Il Principe", salvaguardando un minimo di credibilità e autenticità?
Salvatore Sciannamea
sei noto come il fondatore della scienza politica moderna, soprattutto per "Il Principe". Purtroppo al di là del detto che ti è stato affibbiato "il fine giustifica i mezzi ", frase che non hai scritto, ma che di fatto sintetizza il tuo pensiero. Credo che da anni, tu stesso, avresti denunciato come sconveniente, vari modi di fare, caratterizzati da arroganza, impudenza e petulanza. Altro che amoralità, qui tanti sono stati cavati dagli imbrogli con ardire indicibile. Non pochi, pur mostrando aspetti positivi, diventano altri quando governano; il si al bene comune, nella campagna elettorale, si trasforma nel no centralizzato per il proprio interesse. Come dimenticare poi il richiamo alla realtà inatteso che rende molti ciechi, specialmente per i più poveri?
Carissimo Niccolò,
si ha la sensazione che estremizzando radicalmente alcune tue teorie, qualcuno si sia tirato il cuore, calpestandolo dinanzi al disonesto guadagno. Alle placide ed assennate riflessioni che ti appartengono, assistiamo a riluttanti commenti fondati su illusioni inutili ed inconcludenti. Assorti nell'interesse, abitati dall'io, non vedono ciò che accade fuori ma, facendosi vittime di apparenza, diventano tiranni di fatto. La tua politica era fredda, impassibile, ma sublime nella visione di governo. Purtroppo non si ha compatimento per gli altri quando si ha troppo da guadagnare per sè, schiavi del proprio bisogno. Quanta apparenza di vita si regge su comodi silenzi, lasciando sepolto, dietro vuote parole, ciò che è più essenziale. Non credi che prima di citare o giurare sul vangelo, il minimo sarebbe leggere "Il Principe", salvaguardando un minimo di credibilità e autenticità?
Salvatore Sciannamea