Il Pensare tra bellezza e verità
Il mistero sacramentale della Quaresima
È un tempo per pregare ed entrare in intimità spirituale
mercoledì 17 febbraio 2021
La quaresima come sappiamo dura 40 giorni. Per entrare nel significato profondo dobbiamo rifarci alla cultura dell'uomo biblico per il quale tale numero indica una situazione di provvisorietà. È un tempo di conversione e penitenza ma, contemporaneamente, di perdono e comprensione. È un tempo per pregare ed entrare in intimità spirituale, riconoscendo i doni di Dio e la propria provvisorietà. Nella numerazione ebraica il 40 è rappresentato dalle lettera MEM che richiama il ventre materno e la sorgente dell'acqua. Tempo di vita dunque per dissetarsi alla sorgente della salvezza e tornare a vivere in pienezza. Tutta la Bibbia è costellata dal numero 40. Esempi sono i giorni del diluvio (Gn 2,7), i giorni di Mosè sul monte Sinai in attesa del dono della Legge (Es 24, 18), gli anni di Israele nel deserto (Dt 8,2-5), i giorni di spionaggio degli israeliti prima di conquistare la terra di Canaan (Nn 13, 25), gli anni nei quali Israele aveva servito i Filistei prima della liberazione di Sansone (Gdc 13,1), i giorni durante i quali Golia sfidò l'esercito di Israele prima di essere sconfitto da Davide (1Sam 17,16), i giorni in cui il profeta Elia fugge verso il monte Oreb (1 Re 19,8), i giorni concessi a Giona per la predicazione a Ninive prima della distribuzione della città (Gio 3,4). Nel Nuovo Testamento 40 sono i giorni in cui Gesù è tentato nel deserto, come anche i giorni che passano dalla Resurrezione alla Ascensione al cielo di Cristo. È un tempo teologico, lungo per la purificazione, di prova e di intimità, per riscoprire l'Alleanza con Dio e la sua Rivelazione. È un tempo simbolizzato dal deserto, luogo di tenerezza e tentazione insieme, esperienza di provvidenza e di essenzialità.
Nella tradizione cattolica, la Quaresima si apre con il Rito delle ceneri, preludio spirituale del fuoco della di Pasqua, nella solenne Liturgia della Luce che è Cristo. Se materialmente il fuoco viene prima della cenere, nella liturgia cattolica è il contrario, ad indicare il cammino che passa dalla morte dell'uomo vecchio, il primo Adamo, alla rinascita dell'uomo nuovo, Cristo Gesù, che rende l'umanità partecipe della sua vittoria sulla morte e sul peccato. I temi approfonditi dalla quaresima sono il mistero del Battesimo, che rende il credente partecipe della morte e risurrezione di Gesù, della Croce, albero della vita e arca di salvezza per l'umanità, e della Conversione, intesa come ritorno a Dio e cambiamento di mentalità aperto alla logica evangelica. Spiritualmente tale periodo non è semplicemente cronologico, come il succedersi del tempo, ma kairologico, cioè tempo di rivelazione di grazia, di bontà, di amore e misericordia. Possa essere la Quaresima per tutti, credenti e non, un tempo perché l'uomo, riscoprendosi nelle proprie fragilità, torni a guardare la sua grande dignità e a vivere ogni rapporto in spirito di amicizia e fraternità.
D. Salvatore Sciannamea
Nella tradizione cattolica, la Quaresima si apre con il Rito delle ceneri, preludio spirituale del fuoco della di Pasqua, nella solenne Liturgia della Luce che è Cristo. Se materialmente il fuoco viene prima della cenere, nella liturgia cattolica è il contrario, ad indicare il cammino che passa dalla morte dell'uomo vecchio, il primo Adamo, alla rinascita dell'uomo nuovo, Cristo Gesù, che rende l'umanità partecipe della sua vittoria sulla morte e sul peccato. I temi approfonditi dalla quaresima sono il mistero del Battesimo, che rende il credente partecipe della morte e risurrezione di Gesù, della Croce, albero della vita e arca di salvezza per l'umanità, e della Conversione, intesa come ritorno a Dio e cambiamento di mentalità aperto alla logica evangelica. Spiritualmente tale periodo non è semplicemente cronologico, come il succedersi del tempo, ma kairologico, cioè tempo di rivelazione di grazia, di bontà, di amore e misericordia. Possa essere la Quaresima per tutti, credenti e non, un tempo perché l'uomo, riscoprendosi nelle proprie fragilità, torni a guardare la sua grande dignità e a vivere ogni rapporto in spirito di amicizia e fraternità.
D. Salvatore Sciannamea