Gioco d'azzardo
Gioco d'azzardo
Il Pensare tra bellezza e verità

La "ludopatia" è una malattia psichica, al pari di altre dipendenze

Lettera al fratello giocatore

Carissimo,
per me è difficile parlarti! Non ho difficoltà con chi fa uso di cannabis, cocaina ed eroina, ma con te sì. Quando dico loro che rischiano di rovinarsi seriamente, sanno che è credibile, perché decenni di umanità spezzata parlano più di tanti discorsi. Il gioco fa peggio, fidati, ma tu non sei disposto a credermi! Potrei dimostrarti come ci sono già decine di comunità per disintossicarsi, come questa esperienza è rovina per sé, per le proprie famiglie e per gli altri. Potrei raccontarti tante storie di chi si priva del necessario per giocare. I ricchi dopo non si fanno scrupoli, neanche per quello che spendono al casinò, tanto i soldi sono tanti. Ai ricchi dico che questo è uno schiaffo alla povertà e, in una logica umana, chi è ricco non deve cercare di accumulare, ma di condividere!

Carissimo,
non ti accorgi che non solo con i video poker, tanto diffusi, ma con le scommesse on-line, il male è entrato nell'intimità della tua casa? Ma credi che se il gioco sia legale, sia buono? Anche il razzismo e l'intolleranza sono stati legali, anche le dittature lo erano e lo sono. La cosa più difficile da dirti è questa: sei malato! La ludopatia, infatti è una malattia psichica! Hai l'obbligo della terapia possibile, non per te solo, ma per il tuo futuro, per i tuoi figli, per la tua famiglia. Non sai quanti poveri conosco che rinunciano al cibo, ma vogliono soldi per andare a giocare, dimenticando di dare il latte ai bambini! La bramosia infatti non fa più vedere gli altri, ma solo sé stessi!
Carissimo Fratello,
in me troverai qualcuno con cui parlare, ma se non ti va sappi almeno questo: il gioco è un tumore da debellare, per quanto piccolo sia, poiché può distruggerti totalmente. Combattilo! A chi guadagna sul dolore altrui, invece dico che è meglio una dignitosa semplicità, non una vita ricca, il cui prezzo sono le lacrime delle nostre famiglie; il dolore che ci circonda, per chi ha occhi per vedere, è oceanico! Ti abbraccio fratello, col desiderio di vederti libero, ricco della tua bella umanità!
Salvatore Sciannamea
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