Il Pensare tra bellezza e verità
Mia Martini e la solitudine della verità
Riconosciuta la sua straordinaria figura
mercoledì 13 febbraio 2019
15.06
Pensando alla figura di Mia Martini, così venerata ed acclamata, mi sono ricordato di una frase di Gesù che accusava i Farisei dicendo: "Guai a voi, perché costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li uccisero" (Lc 11,47). Sappiamo tutti come la grande Mimí è venerata, ricordata a Sanremo, rilanciata per vendere cd anche attraverso una bella fiction che ha richiamato la grandezza della sua virtù artistica. È bello sapere che, oggi, dopo la sua morte, venga riconosciuta la sua straordinaria figura. Credo, però, che non vada dimenticato il rischio del fariseismo, nel quale tutti possono incorrere. Mia Martini, lo sappiamo benissimo, è stata oggetto della più becera superstizione che, oltre ad accoltellare ogni buon sentimento, è offesa al buon senso logico che abbia un minimo di umanità. Celebriamo dunque la grande Mia Martini, ma sarebbe una manifestazione farisaica semplicemente pensare che ci siano persone che portino sfortuna, da allontanare, per diffuse dicerie, frutto di stupidità. Se si pensasse questo, proprio nel momento in cui si rende onore alla celebre Mimì, la si sta tradendo e rinnegando. Ciò che è capitato a geni o artisti, come la celebre Mia Martini, deve essere di monito sempre del male che si può continuare a fare nei confronti di chiunque. Come è stato ben detto bisogna "chiedere scusa a Mia Martini" per il male che le è stato arrecato, ma penso che bisogna riconoscere, come fatto grave, cambiando profondamente mentalità, tutti quelli atteggiamenti superstiziosi che, ancora oggi, nell'era tecnologica, non sono ancora scomparsi. Dostoevskij ha scritto che la "bellezza salverà il mondo". Mia Martini, con la sua arte, ha contribuito a renderlo più bello, donandoci forte emozioni, scavando sentimenti e gettando luce agli umani affetti. Solo la stupidità umana, congiunta ad una buona dose di superstizione, sa mistificare tale bellezza in cattiveria. Allontaniamo dunque la superstizione, la critica, il pettegolezzo e le maledizioni, fonti di angoscia e malessere, per lasciare spazio alla speranza ed alla bellezza. Mia Martini cantava che "la gente è strana", con l'augurio, che possa passare dall'odio all'amore. Sia questo il modo più bello per ricordare l'amata Mia Martini, celebrare una pasqua laica, passaggio dal buio della superstizione e della critica alla luce del bene e della lode autentica.
Salvatore Sciannamea
Salvatore Sciannamea