Le interviste di Bartolo Carbone
MIA : dai talent show all’esibizione del Premio Diomede
Intervista a MIA, promessa canora pugliese
venerdì 1 agosto 2014
12.04
Nell'ambito della XV Edizione del "Premio Diomede", svoltasi il 19 luglio scorso, presentata magistralmente da Mauro Dal Sogno di Radio Norba, non è passata inosservata l'esibizione della cantante Marianna Barracane in arte MIA. Sul palco allestito sul sagrato della Cattedrale di Sabino a Canosa di Puglia(BT) ha dato dimostrazione della sua bravura, del suo talento musicale venuto alla ribalta in occasione del programma televisivo "The Voice of Italy", con il team di Raffaella Carrà. Infatti, la ventiduenne di Cellamare (BA) ha partecipato alle blind auditions cantando "Un'ora sola ti vorrei" di Giorgia fino ad arrivare a "The Edge of Glory" di Lady Gaga durante le battles. Sin dall'età di dodici anni, MIA coltiva la passione per la musica, in particolare ama il funky ed il rhythm & blues, trasmessa dai suoi genitori: la mamma, Luciana Pizzi è una vocal coach, con diversi baby talenti tra i suoi allievi in gara a "Io Canto " e "Ti lascio una canzone"; papà Max Barracane, ex chitarrista, noto nella scena metal nazionale che ora gestisce in proprio uno studio di registrazione in cui lavora come arrangiatore. Negli ultimi due anni MIA ha preso parte ai tour balkan e ai talent show riscuotendo consensi, apprezzamenti e tantissimi applausi. Per CanosaViva che segue i giovani talenti pugliesi la cantante MIA ha rilasciato la seguente intervista.
Due richieste ricorrenti: situazione sentimentale ed i suoi rapporti con i social network…Situazione sentimentale? Vorrei parlarne, ma il senatore mi ha fatto promettere di non dire nulla! Scherzo, ovviamente sono sposata con il mio lavoro. Con i social sono una frana. Per il Canale You Tube e la pagina fan ho una specie di staff che se ne occupa!
L'approccio alla musica e le prime apparizioni in pubblico…Il primo ricordo che ho riguardo alla musica è una registrazione di me che canto la sigla di "Lady Oscar", ovviamente nello studio di papà. Tra le primissime esibizioni, ricordo le recite scolastiche, la mia confidenza con il palcoscenico ha sempre fatto sì che gli insegnanti mi scegliessero come protagonista. Il palco è mio amico: sono cresciuta vedendoci salire mamma e papà tutte le sere.
Cosa si prova quando si è in concerto? Influiscono i primi commenti e gli applausi del pubblico? Quello che preferisco in assoluto del mio lavoro, è la reazione del pubblico. Non importano età e numero, quando la gente sorride e canta con te, sai di aver fatto il tuo dovere.
Si può dare una percentuale di importanza ai seguenti elementi di una canzone: il testo, la musica … In una canzone è un cinquanta e cinquanta. Io scrivo per me e per altri, uno dei miei brani sarà in finale a Castrocaro 2014, e di solito musica e parole arrivano insieme. Ci sono parole che non dicono niente senza la musica giusta e composizioni incomplete senza le parole.
Il background musicale come si costruisce? Il background è fondamentale ma non solo per un artista. Io credo che ognuno di noi debba avere una colonna sonora che ricordi i momenti importanti della propria vita. Ovviamente ci sono due regole : non avere limiti ed ascoltare, ascoltare ed ascoltare.
Quanto conta il look nel mondo della musica? Il look è la parte più "leggera" per un artista ma è al tempo stesso determinante. E' la prima cosa che dice agli altri chi siamo ed a quale aggregazione culturale apparteniamo.
Che cos'è la musica? La cosa è qualcosa che sembra non esserci per quanto è presente. Scandisce tutto, gli stati d'animo, i momenti della giornata. Te ne accorgi solo quando non c'è. Pensa al tema musicale dei film, i personaggi sarebbero vuoti senza il proprio tema.
La città ideale per studiare le dottrine dell'arte, della musica e dello spettacolo… Sicuramente Londra o New York.
Cantante preferito? La, ormai ultraterrena, Amy Winehouse. Una donna molto fragile, ma un'artista imponente.
La canzone fischiata spesso sotto la doccia? Quando faccio la doccia ascolto Edith Piaf su Spotify. Credo che la più gettonata sia "Mon manége à moi"
Meglio laurearsi o vincere un talent show ? Adesso direi "vincere un talent show" ma ho in programma di raggiungere entrambi gli obiettivi entro dieci anni. Rimpiango di aver lasciato l'università ma l'anno prossimo mi iscriverò in conservatorio.
Quali sono le difficoltà maggiori che incontrano i giovani per poter lavorare nel mondo dello spettacolo? La difficoltà più grande è l'essere in tanti e tutti molto bravi. Diventa difficile individuare qualcuno che potrebbe diventare grande fra i tanti.
La Puglia negli ultimi anni è diventata un set cinematografico, le sue location preferite e quella ideale per un concerto musicale… Adoro Ostuni, a mio avviso, è la città più bella della Puglia, ma il primo concerto importante lo farei nella mia amata Bari, dove sono cresciuta.
Conosce Canosa di Puglia? L'ha visitata? Ho avuto l'occasione di vederla un po' la sera del Premio Diomede ma sicuramente ci tornerò per visitarla meglio.
XV Edizione del Premio Diomede: il Premio alla Memoria a Vittorio Bari … Ho trovato la cerimonia di premiazione molto toccante, specialmente il momento dedicato a Vittorio Bari. Chiunque abbia fatto cose belle, in vita, merita di essere ricordato dopo.
Facendo prevenzione, informando i giovani dei pericoli sull'abuso di alcol e quant'altro di stupefacente prima di mettersi alla guida, dopo aver trascorso delle ore all'happy hour, in birreria o in discoteca, si può dare un consiglio. Ragazzi, se non avete un amico astemio a farvi da chauffeur quando bevete, prendete un taxi, è molto più chic. E ricordatevi che spesso, voi guidate ubriachi e non vi succede nulla, ma a pagarne le conseguenze sono persone che non c'entrano.
E' soddisfatta di ciò che sta realizzando? Progetti per il futuro… Molto. Credo di essere una delle poche cantanti nella mia situazione che fa solo questo nella vita e piano piano con tanto studio e tanti sacrifici, sto arrivando dove voglio, per esempio alla pubblicazione del mio primo disco, interamente scritto da me, in più ho tante soddisfazioni come autrice.
Il suo motto… Se non cambio il mondo, cambio gli occhi con cui lo guardo!
Auguri, a nome di tutta la redazione di CanosaViva, per la carriera professionale e vita privata, e ancora grazie per la disponibilità nell'aver dedicato del tempo prezioso alle nostre domande.
Bartolo Carbone
Due richieste ricorrenti: situazione sentimentale ed i suoi rapporti con i social network…Situazione sentimentale? Vorrei parlarne, ma il senatore mi ha fatto promettere di non dire nulla! Scherzo, ovviamente sono sposata con il mio lavoro. Con i social sono una frana. Per il Canale You Tube e la pagina fan ho una specie di staff che se ne occupa!
L'approccio alla musica e le prime apparizioni in pubblico…Il primo ricordo che ho riguardo alla musica è una registrazione di me che canto la sigla di "Lady Oscar", ovviamente nello studio di papà. Tra le primissime esibizioni, ricordo le recite scolastiche, la mia confidenza con il palcoscenico ha sempre fatto sì che gli insegnanti mi scegliessero come protagonista. Il palco è mio amico: sono cresciuta vedendoci salire mamma e papà tutte le sere.
Cosa si prova quando si è in concerto? Influiscono i primi commenti e gli applausi del pubblico? Quello che preferisco in assoluto del mio lavoro, è la reazione del pubblico. Non importano età e numero, quando la gente sorride e canta con te, sai di aver fatto il tuo dovere.
Si può dare una percentuale di importanza ai seguenti elementi di una canzone: il testo, la musica … In una canzone è un cinquanta e cinquanta. Io scrivo per me e per altri, uno dei miei brani sarà in finale a Castrocaro 2014, e di solito musica e parole arrivano insieme. Ci sono parole che non dicono niente senza la musica giusta e composizioni incomplete senza le parole.
Il background musicale come si costruisce? Il background è fondamentale ma non solo per un artista. Io credo che ognuno di noi debba avere una colonna sonora che ricordi i momenti importanti della propria vita. Ovviamente ci sono due regole : non avere limiti ed ascoltare, ascoltare ed ascoltare.
Quanto conta il look nel mondo della musica? Il look è la parte più "leggera" per un artista ma è al tempo stesso determinante. E' la prima cosa che dice agli altri chi siamo ed a quale aggregazione culturale apparteniamo.
Che cos'è la musica? La cosa è qualcosa che sembra non esserci per quanto è presente. Scandisce tutto, gli stati d'animo, i momenti della giornata. Te ne accorgi solo quando non c'è. Pensa al tema musicale dei film, i personaggi sarebbero vuoti senza il proprio tema.
La città ideale per studiare le dottrine dell'arte, della musica e dello spettacolo… Sicuramente Londra o New York.
Cantante preferito? La, ormai ultraterrena, Amy Winehouse. Una donna molto fragile, ma un'artista imponente.
La canzone fischiata spesso sotto la doccia? Quando faccio la doccia ascolto Edith Piaf su Spotify. Credo che la più gettonata sia "Mon manége à moi"
Meglio laurearsi o vincere un talent show ? Adesso direi "vincere un talent show" ma ho in programma di raggiungere entrambi gli obiettivi entro dieci anni. Rimpiango di aver lasciato l'università ma l'anno prossimo mi iscriverò in conservatorio.
Quali sono le difficoltà maggiori che incontrano i giovani per poter lavorare nel mondo dello spettacolo? La difficoltà più grande è l'essere in tanti e tutti molto bravi. Diventa difficile individuare qualcuno che potrebbe diventare grande fra i tanti.
La Puglia negli ultimi anni è diventata un set cinematografico, le sue location preferite e quella ideale per un concerto musicale… Adoro Ostuni, a mio avviso, è la città più bella della Puglia, ma il primo concerto importante lo farei nella mia amata Bari, dove sono cresciuta.
Conosce Canosa di Puglia? L'ha visitata? Ho avuto l'occasione di vederla un po' la sera del Premio Diomede ma sicuramente ci tornerò per visitarla meglio.
XV Edizione del Premio Diomede: il Premio alla Memoria a Vittorio Bari … Ho trovato la cerimonia di premiazione molto toccante, specialmente il momento dedicato a Vittorio Bari. Chiunque abbia fatto cose belle, in vita, merita di essere ricordato dopo.
Facendo prevenzione, informando i giovani dei pericoli sull'abuso di alcol e quant'altro di stupefacente prima di mettersi alla guida, dopo aver trascorso delle ore all'happy hour, in birreria o in discoteca, si può dare un consiglio. Ragazzi, se non avete un amico astemio a farvi da chauffeur quando bevete, prendete un taxi, è molto più chic. E ricordatevi che spesso, voi guidate ubriachi e non vi succede nulla, ma a pagarne le conseguenze sono persone che non c'entrano.
E' soddisfatta di ciò che sta realizzando? Progetti per il futuro… Molto. Credo di essere una delle poche cantanti nella mia situazione che fa solo questo nella vita e piano piano con tanto studio e tanti sacrifici, sto arrivando dove voglio, per esempio alla pubblicazione del mio primo disco, interamente scritto da me, in più ho tante soddisfazioni come autrice.
Il suo motto… Se non cambio il mondo, cambio gli occhi con cui lo guardo!
Auguri, a nome di tutta la redazione di CanosaViva, per la carriera professionale e vita privata, e ancora grazie per la disponibilità nell'aver dedicato del tempo prezioso alle nostre domande.
Bartolo Carbone