Le interviste di Bartolo Carbone
Di Padre in Figlio
Ezio Masotina figlio di Mimmo alla direzione del Coro della Desolata
domenica 21 aprile 2019
9.11
Un film, un libro, una festa, anche un premio hanno come titolo "Di Padre in Figlio" dove i figli fanno quello che hanno fatto i padri "di generazione in generazione" che si tramandano aziende, insegnamenti, tradizioni, passioni e memorie. "Di Padre in Figlio" anche alla direzione del Coro della Desolata del Sabato Santo a Canosa di Puglia(BT), dove c'è stato il passaggio del testimone "devozionale, memoriale e passionale " tra il maestro Mimmo Masotina, che nel 2016 ha raggiunto i 50 anni di conduzione, e il figlio Ezio al terzo anno alla guida delle 380 donne in nero che cantano l'Inno alla Desolata. Anche ieri come negli anni scorsi sono giunte testimonianze e consensi di apprezzamento per il Coro della Desolata che contraddistingue la processione del Sabato Santo, composto da centinaia di donne, devote e non professioniste del canto, custodi di un patrimonio popolare, dove ognuna è sempre concentrata sulla relazione della propria voce con le altre e la musica della banda "G.Verdi"di Canosa e si sente parte di un gruppo compatto che crea armonia, bellezza e suggestione. Il tutto è frutto di preparazione e impegno al termine di un percorso di fede necessario "per immedesimarsi nella desolazione e nel dolore di Maria ed essere credibilmente la voce della Madonna che …e' senza respiro e voce". Come ha sottolineato il direttore del Coro Ezio Masotina, che al termine della processione, molto emozionato, ha ripercorso le tappe salienti del suo ingresso nel coro : "" "Sono nato nell'anno in cui il parroco della Chiesa di SS. Francesco e Biagio, l'indimenticato e compianto Padre Stefano Besozzi, accertata l'indisponibilità per motivi di salute dell'organista dell'epoca, il Maestro Michele D'Ambra, affidava al mio giovane padre Mimmo Masotina, la responsabilità nella Direzione del Coro della Desolata, composto all'epoca di appena una quarantina di unità. Pertanto, posso affermare che sono nato con la musica dell'Inno nelle orecchie e nel cuore.""" – Poi, entra nei dettagli del suo approccio alla musica e al coro :"""Dal 1979, quando a seguito del trasferimento di Padre Domenico Jacobellis in altra sede, mio padre ha assunto anche la Direzione della 'Corale Padre Stefano Besozzi' della Parrocchia SS. Francesco e Biagio, ho iniziato a collaborare attivamente alla preparazione sia della Corale che del Coro della Desolata come organista. Ereditare la conduzione del Coro della Desolata non era nelle mie aspirazioni ma nel 2016, anno del 50° di direzione del Coro di mio padre, in un momento critico, quando durante la processione ha accusato un lieve malore, mi sono ritrovato a dover dirigere il Coro per il resto del percorso sino al rientro. Dal quel momento il parroco pro tempore della Parrocchia di San Francesco e Biagio, Don Carmine Catalano, ha ritenuto che assumessi la direzione del Coro della Desolata per continuare il cammino intrapreso da mio padre e di proseguire il mantenimento delle tradizionali radici religiose che hanno fatto del Coro della Desolata un punto di riferimento nei riti della Settimana Santa ed elementi fondamentali della devozione e del genuino sentimento religioso popolare""".
Inoltre, Ezio Masotina(53 anni) musicista per hobby, ha spiegato come avviene la preparazione del Coro che si svolge quotidianamente nei 15 giorni precedenti la Processione, di pomeriggio dalle ore 14,30 alle 15,30 : ""è un vero e proprio percorso spirituale, necessario per immedesimarsi nella desolazione e nel dolore di Maria, e, tecnico per preparare al meglio l'Inno alla Desolata e poterlo eseguire al meglio in processione. Poiché il Coro è composto da centinaia di donne non professioniste del canto, e con caratteristiche e capacità vocali molto differenti tra loro, durante le preparazione si cerca di ottimizzare al meglio le capacità vocali di ognuna di esse avendo ben presente che eseguire l'Inno alla Desolata non è semplice per la sua difficoltà intrinseca, aumentata dal doverlo eseguire in processione, camminando-cantando, in condizioni climatiche non sempre favorevoli, oltre a tenere addosso la veletta e a dover superare anche le 'insidie' lungo il tragitto processionale. Non è semplice condurre il Coro della Desolata , composto da centinaia di donne con un'età che va dai 16 anni ai 60 e oltre, soprattutto in processione poiché in alcune parti del percorso, in particolar modo nei vicoli stretti e tortuosi. A volte, l'inizio del gruppo ha già girato per una stradina mentre la coda con la banda sta ancora percorrendo la precedente. Solo la preparazione e l'esperienza – ha concluso Ezio Masotina - ci fa stare tutti a tempo con la musica, uniti dalla fede e dalla devozione.""" Religione e cultura, costume e musica, in un intreccio di passione, dedizione e perseveranza per continuare nella tradizione paterna alla direzione del Coro della Desolata, patrimonio popolare e devozionale, integro e di enorme valore affettivo.
Reportage fotografico a cura di Giulia Mazzarella
Inoltre, Ezio Masotina(53 anni) musicista per hobby, ha spiegato come avviene la preparazione del Coro che si svolge quotidianamente nei 15 giorni precedenti la Processione, di pomeriggio dalle ore 14,30 alle 15,30 : ""è un vero e proprio percorso spirituale, necessario per immedesimarsi nella desolazione e nel dolore di Maria, e, tecnico per preparare al meglio l'Inno alla Desolata e poterlo eseguire al meglio in processione. Poiché il Coro è composto da centinaia di donne non professioniste del canto, e con caratteristiche e capacità vocali molto differenti tra loro, durante le preparazione si cerca di ottimizzare al meglio le capacità vocali di ognuna di esse avendo ben presente che eseguire l'Inno alla Desolata non è semplice per la sua difficoltà intrinseca, aumentata dal doverlo eseguire in processione, camminando-cantando, in condizioni climatiche non sempre favorevoli, oltre a tenere addosso la veletta e a dover superare anche le 'insidie' lungo il tragitto processionale. Non è semplice condurre il Coro della Desolata , composto da centinaia di donne con un'età che va dai 16 anni ai 60 e oltre, soprattutto in processione poiché in alcune parti del percorso, in particolar modo nei vicoli stretti e tortuosi. A volte, l'inizio del gruppo ha già girato per una stradina mentre la coda con la banda sta ancora percorrendo la precedente. Solo la preparazione e l'esperienza – ha concluso Ezio Masotina - ci fa stare tutti a tempo con la musica, uniti dalla fede e dalla devozione.""" Religione e cultura, costume e musica, in un intreccio di passione, dedizione e perseveranza per continuare nella tradizione paterna alla direzione del Coro della Desolata, patrimonio popolare e devozionale, integro e di enorme valore affettivo.
Reportage fotografico a cura di Giulia Mazzarella