Le interviste di Bartolo Carbone
Festa della donna in musica e che musica!
Intervista al soprano Michela Nardò che vive a Torino
sabato 8 marzo 2014
10.04
A distanza di quasi un mese, si continua a parlare con entusiasmo e orgoglio della festa di San Sabino, organizzata nei dettagli dall'Associazione "Il Ponte" dei Canosini di Torino, che ha vissuto momenti intensi di religiosità e devozione per il Santo Patrono ed ore intense di svago culturale ed aggregazione. Sotto la Mole Antonelliana, non è passata inosservata la performance artistica del soprano Michela Nardò accompagnata al pianoforte dalla professoressa Giuseppina Scravaglieri che hanno tenuto un concerto il 15 febbraio scorso, proponendo un repertorio di qualità e raffinatezza musicale. Dall'unica canzone napoletana "A Vucchella" scritta da Gabriele D'Annunzio e composta da Francesco Paolo Tosti a "Non ti scordar di me" di Ernesto De Curtis, in un susseguirsi di emozioni e suggestioni legate all'intramontabile "O sole mio" di Eduardo di Capua, passando per i brani di Puccini e Mozart che hanno strappato applausi e consensi. Grande merito alla bravura e alla vocalità duttile e trascinante della canosina Michela Nardò (30 anni), che da quattro anni circa vive a Torino dopo essersi diplomata in canto lirico con il massimo dei voti presso il Conservatorio Umberto Giordano di Foggia, esibita in concerti importanti, interpretato Barbarina in "Le Nozze di Figaro", Despina in "Così fan tutte", Eugenia in "Il Filosofo di Campagna", Valencienne in "La Vedova allegra" e Lange in "La Figlia di Madame Angot". Ruoli significativi di una carriera ricca di soddisfazioni e riconoscimenti, e ancora con ampi margini di miglioramento come ha ribadito il soprano Michela Nardò nell'intervista rilasciata per CanosaViva, in occasione della Festa della Donna.
Due richieste ricorrenti: situazione sentimentale ed i suoi rapporti con i social network…Sono felicemente sposata dal 2011 con una persona meravigliosa che si chiama Luca. I social network mi piacciono fino a quando restano costruttivi, divertenti e perché no, anche utili. Nel momento in cui si usano per banalità, li ignoro. Detesto la dipendenza e la necessità di accedervi in continuazione durante il giorno.
Come è nata la passione per la musica ? La predisposizione alla musica l'hanno scoperta i miei genitori, in particolare mia madre. Mi ha raccontato che sin da quando bevevo il suo latte, collaboravo nell'assunzione solo se lei cantava, tra l'altro molto brava, se lei non lo faceva mi irrigidivo e non bevevo più. A parte questa piccola parentesi, mi sono accorta di amare la musica sin da piccola. Ho frequentato una scuola di danza classica per 7 anni, adoravo ballare e cantare con una matita che mi faceva da microfono di fronte a vetri o specchi. Poi la passione è maturata nel tempo con l'età.
L'approccio alla musica e le prime apparizioni in pubblico…Ho cominciato a cantare dove cominciano quasi tutti, in chiesa. Ha scoperto le mie "doti" canore Don Franco Santovito, ex parroco della Chiesa di Gesù Liberatore, dove ho trascorso tutta la mia infanzia. Lui è stato il mio primo punto di riferimento ed occupa tutt'ora un posto speciale nel mio cuore. La prima apparizione? Durante la festa del mio quartiere, dove ho cantato una dolcissima canzone dello zecchino d'oro "Il più grande motore". Ricordo ancora perfettamente il testo. Bellissima emozione!
Cosa si prova quando si è in concerto? Influiscono i giudizi, i commenti e gli applausi del pubblico? Io dico sempre che quando si è in concerto, si è completamente "nudi", i propri sentimenti, le emozioni e le capacità sono allo scoperto e non è affatto semplice gestire il tutto. Credo si abbia sempre paura dei giudizi e dei commenti perché a volte non si è capiti. Il consiglio che vorrei dare a tutti ma che fondamentalmente do a me stessa è che non bisogna mai avere paura quando si fa qualcosa, se si mettono cuore, impegno e serietà. Non sarà mai cosa sbagliata, bisogna accettare le critiche e i giudizi perché spesso, ma non sempre, è proprio grazie a questi che si impara. Gli applausi del pubblico, credo che il loro calore sia la risposta diretta a quanto sei riuscito a comunicare.
Si può dare una percentuale di importanza ai seguenti elementi di una canzone: il testo, la musica, e perché no, la diffusione della stessa. Non credo sia più importante il testo rispetto alla musica di un brano o viceversa. La buona riuscita dipende dalla fusione dei due elementi. Si accompagnano vicendevolmente e sono due fonti indispensabili di comunicazione. Sicuramente una buona diffusione è importante. Più si ascolta, più rimane impressa quindi più si richiede.
Il background musicale come si costruisce? Il background musicale si costruisce facendosi delle domande e cercando risposte ovunque. Ascoltando, leggendo e soprattutto studiando, accettando i propri limiti che non sono sconfitte. Anzi, sacrificando anche il proprio tempo libero se ce n'è bisogno e consultando i maestri che sono sempre lo specchio dell'allievo. Credo non si smetta mai di costruirlo perché si è sempre in continua evoluzione.
Quanto conta il look nel mondo della musica? Senza giri di parole è bene ammettere che il look è importante nel mondo della musica. Fa, diciamo così, " il personaggio". ma a parer mio non basta! E a buon intenditore poche parole!
Che cos'è la musica? La musica è un mondo strano dove la gente si rifugia! È la traduzione di tanti sentimenti e pensieri, è uno strumento attraverso il quale viene svegliata inconsapevolmente la sensibilità di ognuno di noi.
La città ideale per studiare le dottrine dell'arte, della musica e dello spettacolo… Non credo ci sia una città ideale per studiare queste dottrine. La formazione classica la danno i conservatori e li troviamo ovunque, per la formazione moderna ci sono le accademie, a Roma e a Milano per esempio, forse un po' più rare ma presenti. È importante trovare i maestri giusti e se sei fortunato li trovi anche nel paese più piccolo e sperduto.
Quali sono le difficoltà maggiori che una giovane aspirante cantante incontra? Direi che le difficoltà sono diverse. Iniziando da una preparazione tecnica insufficiente, passando poi per una scorretta scelta del repertorio e finendo con collocazioni in contesti sbagliati e poco seri dove si è in continua competizione con milioni di altri aspiranti. C'è da dire poi, che questo lavoro a volte è più considerato un hobby e quando dici alla gente: "Sono una cantante", ti risponde: "Ah bello, e che lavoro fai?" e vorresti sbattere la testa contro il muro. Se solo si sapesse quanti sacrifici bisogna fare in questo lavoro!
Quanto è cambiata la musica italiana e internazionale durante questi anni? La musica italiana ed internazionale è cambiata decisamente. Credo che la grande musica sia stata scritta tanti, tanti anni fa. I cantanti odierni nascono e tramontano con la velocità della luce ed i motivetti delle loro canzoni spesso ci sembra di averli già ascoltati. Non dobbiamo dimenticare che le note sono 7 e che le loro combinazioni sono milioni ma non sono infinite!
Cantante preferito? Non ho un cantante preferito. Ascolto diversi generi musicali e la lista dei cantanti che mi piacciono sarebbe molto lunga!
La canzone fischiata spesso sotto la doccia? Quando faccio la doccia è l'unico momento in cui nè fischietto nè canto, lo faccio già troppo durante il giorno!
Segue i Talent Show ? Sì, li guardo. Apprezzo però, solo le esibizioni fine a se stesse e non il "contorno televisivo".
La Puglia negli ultimi anni è diventata un set cinematografico, le sue location preferite e quella ideale per un concerto di musica lirica… Sicuramente la Puglia è una regione adorabile sotto tanti punti di vista. Ad essere onesta non ho una location preferita, amo però il mare del Salento! Per un concerto di musica lirica ci vorrebbe un luogo in cui ci fosse una buona acustica ma con le dovute attrezzature credo si possa cantare ovunque!
Ha visitato il Teatro Comunale "R.Lembo"? Cosa l'ha particolarmente colpita? Sono stata al Teatro Comunale Lembo per vedere una commedia in vernacolo canosino, purtroppo però non sono riuscita a visitare la parte sottostante, ricca di ritrovamenti archeologici. Il teatro è meraviglioso e trovo il suo stile molto sobrio e curato nei dettagli. Lì, conservo dei bellissimi ricordi in quanto, nel 1998, quando ero davvero piccola, ho vinto il concorso "La Voce d'Oro". E' dotato di un'acustica straordinaria e magari chissà, a breve potrò ancora "testarla!"
Vivendo a Torino, segue la vita quotidiana della città natale? Anche se vivo a Torino da 4 anni sono sempre molto interessata alla vita quotidiana di Canosa. Tra l'altro ci vive la mia famiglia e quindi resto costantemente aggiornata!
Dopo i personaggi famosi, chi è il canosino che si è particolarmente distinto in questi anni? Credo che in questi anni ci siano stati diversi canosini che si siano distinti, in primis la pallavolista Stefania Sansonna, che conosco da tempo, e sta giocando a livelli altissimi. Poi, la cantante nonchè mia grandissima amica Lucia Diaferio che calca palchi e trasmissioni televisive importanti, suo marito Pino Lentini, fantastico musicista.
Facendo prevenzione, informando i giovani dei pericoli sull'abuso di alcol e quant'altro di stupefacente prima di mettersi alla guida, dopo aver trascorso delle ore in birreria e in discoteca, si può dare un consiglio . Il consiglio che si dà è sempre lo stesso, sempre importante! Spesso si dimentica il grande valore della vita e la si sfida vivendo superficialmente, mettendo in pericolo se stessi e gli altri! La vita è unica, irripetibile e cosa più importante è un dono di Dio e come tale dovremmo proteggerla come fosse il tesoro più grande!
Quali sono le difficoltà maggiori che incontrano i giovani per poter lavorare? Le difficoltà che incontrano i giovani per poter lavorare sono troppe. Se posso osare, credo che il sistema sia sbagliato. Per avviarsi verso il mondo del lavoro un giovane laureato deve specializzarsi, prendere l'abilitazione, frequentare master, eccetera, si diventa troppo grandi per avere forse le carte in regola per poter essere presi in considerazione. Sorrido quando penso a quegli annunci "cerchiamo gente con esperienza", ma una persona come se la fa l'esperienza se non può nemmeno iniziare? La disoccupazione penso sia una delle grandi piaghe della nostra società che molto spesso spinge i giovani ad andare via, e non dal sud al nord , perché non vi è differenza, ma all'estero! Ed è un vero peccato!
E' soddisfatta di ciò che sta realizzando? Progetti per il futuro… Si, sono soddisfatta di quello che sto realizzando perché è il frutto di molti sacrifici anche se credo che la strada sia ancora in salita, perché c'è sempre da imparare! Non amo fare progetti lungimiranti, preferisco godermi il presente e vivere giorno per giorno tutto quello che Dio ha in serbo per me nel bene e nel male. Dal punto di vista lavorativo le situazioni nascono all'improvviso quindi un momento ti trovi a Torino ed il momento dopo chissà. Sicuramente l'insegnamento è un progetto futuro certo che continuerà.
Il tempo libero… Nel tempo libero adoro isolarmi dal mondo e guardare film di diverso genere. I cartoni animati poi, mi fanno impazzire!
Il suo motto… Sinceramente non ho un motto personale ma me ne piacciono due in particolare: "Vivi e lascia vivere" e "Nulla avviene per caso".
Per concludere, saluti e ringraziamenti ... I ringraziamenti ed i saluti sono per me un obbligo morale. Vorrei salutare tutti gli amici canosini che cerco di non trascurare pur vivendo a mille km di distanza. Credo sia importante la qualità del tempo che si trascorre insieme e non la quantità. Il ringraziamento più importante e profondo va a mio marito che tutti i giorni mi "sopporta" e mi supporta sempre con entusiasmo. Dico sempre a tutti che lui è il mio angelo perché è sempre presente sia per le esibizioni che addirittura per le prove! Mi sostiene e mi incita soprattutto quando "cado" e sono demotivata riaccendendo in me la grinta. Un grazie sconfinato va senza dubbio alla mia famiglia, a mia sorella e ai miei genitori che hanno sempre creduto in me, sostenendomi sotto tutti i punti di vista con amore incondizionato e se sono così, con pregi e difetti, lo devo soprattutto a loro. Ogni volta che mi ascoltano cantare e vedo i loro occhi commossi, mi si riempie il cuore di gioia e penso: "Che bello sono fieri di me". Ringrazio Dio che mi ha donato tante possibilità e questo non bisogna darlo per scontato. Tento ogni giorno, sicuramente a volte sbagliando, di seguire il suo disegno. Il suo amore è la mia fortuna! Ringrazio la redazione di CanosaViva per avermi dato questa possibilità di raccontarmi un po'. Buon lavoro e buona festa!.
Auguri per il suo futuro personale e professionale e ancora grazie per la disponibilità nell'aver dedicato del tempo prezioso alle nostre domande.
Bartolo Carbone
Due richieste ricorrenti: situazione sentimentale ed i suoi rapporti con i social network…Sono felicemente sposata dal 2011 con una persona meravigliosa che si chiama Luca. I social network mi piacciono fino a quando restano costruttivi, divertenti e perché no, anche utili. Nel momento in cui si usano per banalità, li ignoro. Detesto la dipendenza e la necessità di accedervi in continuazione durante il giorno.
Come è nata la passione per la musica ? La predisposizione alla musica l'hanno scoperta i miei genitori, in particolare mia madre. Mi ha raccontato che sin da quando bevevo il suo latte, collaboravo nell'assunzione solo se lei cantava, tra l'altro molto brava, se lei non lo faceva mi irrigidivo e non bevevo più. A parte questa piccola parentesi, mi sono accorta di amare la musica sin da piccola. Ho frequentato una scuola di danza classica per 7 anni, adoravo ballare e cantare con una matita che mi faceva da microfono di fronte a vetri o specchi. Poi la passione è maturata nel tempo con l'età.
L'approccio alla musica e le prime apparizioni in pubblico…Ho cominciato a cantare dove cominciano quasi tutti, in chiesa. Ha scoperto le mie "doti" canore Don Franco Santovito, ex parroco della Chiesa di Gesù Liberatore, dove ho trascorso tutta la mia infanzia. Lui è stato il mio primo punto di riferimento ed occupa tutt'ora un posto speciale nel mio cuore. La prima apparizione? Durante la festa del mio quartiere, dove ho cantato una dolcissima canzone dello zecchino d'oro "Il più grande motore". Ricordo ancora perfettamente il testo. Bellissima emozione!
Cosa si prova quando si è in concerto? Influiscono i giudizi, i commenti e gli applausi del pubblico? Io dico sempre che quando si è in concerto, si è completamente "nudi", i propri sentimenti, le emozioni e le capacità sono allo scoperto e non è affatto semplice gestire il tutto. Credo si abbia sempre paura dei giudizi e dei commenti perché a volte non si è capiti. Il consiglio che vorrei dare a tutti ma che fondamentalmente do a me stessa è che non bisogna mai avere paura quando si fa qualcosa, se si mettono cuore, impegno e serietà. Non sarà mai cosa sbagliata, bisogna accettare le critiche e i giudizi perché spesso, ma non sempre, è proprio grazie a questi che si impara. Gli applausi del pubblico, credo che il loro calore sia la risposta diretta a quanto sei riuscito a comunicare.
Si può dare una percentuale di importanza ai seguenti elementi di una canzone: il testo, la musica, e perché no, la diffusione della stessa. Non credo sia più importante il testo rispetto alla musica di un brano o viceversa. La buona riuscita dipende dalla fusione dei due elementi. Si accompagnano vicendevolmente e sono due fonti indispensabili di comunicazione. Sicuramente una buona diffusione è importante. Più si ascolta, più rimane impressa quindi più si richiede.
Il background musicale come si costruisce? Il background musicale si costruisce facendosi delle domande e cercando risposte ovunque. Ascoltando, leggendo e soprattutto studiando, accettando i propri limiti che non sono sconfitte. Anzi, sacrificando anche il proprio tempo libero se ce n'è bisogno e consultando i maestri che sono sempre lo specchio dell'allievo. Credo non si smetta mai di costruirlo perché si è sempre in continua evoluzione.
Quanto conta il look nel mondo della musica? Senza giri di parole è bene ammettere che il look è importante nel mondo della musica. Fa, diciamo così, " il personaggio". ma a parer mio non basta! E a buon intenditore poche parole!
Che cos'è la musica? La musica è un mondo strano dove la gente si rifugia! È la traduzione di tanti sentimenti e pensieri, è uno strumento attraverso il quale viene svegliata inconsapevolmente la sensibilità di ognuno di noi.
La città ideale per studiare le dottrine dell'arte, della musica e dello spettacolo… Non credo ci sia una città ideale per studiare queste dottrine. La formazione classica la danno i conservatori e li troviamo ovunque, per la formazione moderna ci sono le accademie, a Roma e a Milano per esempio, forse un po' più rare ma presenti. È importante trovare i maestri giusti e se sei fortunato li trovi anche nel paese più piccolo e sperduto.
Quali sono le difficoltà maggiori che una giovane aspirante cantante incontra? Direi che le difficoltà sono diverse. Iniziando da una preparazione tecnica insufficiente, passando poi per una scorretta scelta del repertorio e finendo con collocazioni in contesti sbagliati e poco seri dove si è in continua competizione con milioni di altri aspiranti. C'è da dire poi, che questo lavoro a volte è più considerato un hobby e quando dici alla gente: "Sono una cantante", ti risponde: "Ah bello, e che lavoro fai?" e vorresti sbattere la testa contro il muro. Se solo si sapesse quanti sacrifici bisogna fare in questo lavoro!
Quanto è cambiata la musica italiana e internazionale durante questi anni? La musica italiana ed internazionale è cambiata decisamente. Credo che la grande musica sia stata scritta tanti, tanti anni fa. I cantanti odierni nascono e tramontano con la velocità della luce ed i motivetti delle loro canzoni spesso ci sembra di averli già ascoltati. Non dobbiamo dimenticare che le note sono 7 e che le loro combinazioni sono milioni ma non sono infinite!
Cantante preferito? Non ho un cantante preferito. Ascolto diversi generi musicali e la lista dei cantanti che mi piacciono sarebbe molto lunga!
La canzone fischiata spesso sotto la doccia? Quando faccio la doccia è l'unico momento in cui nè fischietto nè canto, lo faccio già troppo durante il giorno!
Segue i Talent Show ? Sì, li guardo. Apprezzo però, solo le esibizioni fine a se stesse e non il "contorno televisivo".
La Puglia negli ultimi anni è diventata un set cinematografico, le sue location preferite e quella ideale per un concerto di musica lirica… Sicuramente la Puglia è una regione adorabile sotto tanti punti di vista. Ad essere onesta non ho una location preferita, amo però il mare del Salento! Per un concerto di musica lirica ci vorrebbe un luogo in cui ci fosse una buona acustica ma con le dovute attrezzature credo si possa cantare ovunque!
Ha visitato il Teatro Comunale "R.Lembo"? Cosa l'ha particolarmente colpita? Sono stata al Teatro Comunale Lembo per vedere una commedia in vernacolo canosino, purtroppo però non sono riuscita a visitare la parte sottostante, ricca di ritrovamenti archeologici. Il teatro è meraviglioso e trovo il suo stile molto sobrio e curato nei dettagli. Lì, conservo dei bellissimi ricordi in quanto, nel 1998, quando ero davvero piccola, ho vinto il concorso "La Voce d'Oro". E' dotato di un'acustica straordinaria e magari chissà, a breve potrò ancora "testarla!"
Vivendo a Torino, segue la vita quotidiana della città natale? Anche se vivo a Torino da 4 anni sono sempre molto interessata alla vita quotidiana di Canosa. Tra l'altro ci vive la mia famiglia e quindi resto costantemente aggiornata!
Dopo i personaggi famosi, chi è il canosino che si è particolarmente distinto in questi anni? Credo che in questi anni ci siano stati diversi canosini che si siano distinti, in primis la pallavolista Stefania Sansonna, che conosco da tempo, e sta giocando a livelli altissimi. Poi, la cantante nonchè mia grandissima amica Lucia Diaferio che calca palchi e trasmissioni televisive importanti, suo marito Pino Lentini, fantastico musicista.
Facendo prevenzione, informando i giovani dei pericoli sull'abuso di alcol e quant'altro di stupefacente prima di mettersi alla guida, dopo aver trascorso delle ore in birreria e in discoteca, si può dare un consiglio . Il consiglio che si dà è sempre lo stesso, sempre importante! Spesso si dimentica il grande valore della vita e la si sfida vivendo superficialmente, mettendo in pericolo se stessi e gli altri! La vita è unica, irripetibile e cosa più importante è un dono di Dio e come tale dovremmo proteggerla come fosse il tesoro più grande!
Quali sono le difficoltà maggiori che incontrano i giovani per poter lavorare? Le difficoltà che incontrano i giovani per poter lavorare sono troppe. Se posso osare, credo che il sistema sia sbagliato. Per avviarsi verso il mondo del lavoro un giovane laureato deve specializzarsi, prendere l'abilitazione, frequentare master, eccetera, si diventa troppo grandi per avere forse le carte in regola per poter essere presi in considerazione. Sorrido quando penso a quegli annunci "cerchiamo gente con esperienza", ma una persona come se la fa l'esperienza se non può nemmeno iniziare? La disoccupazione penso sia una delle grandi piaghe della nostra società che molto spesso spinge i giovani ad andare via, e non dal sud al nord , perché non vi è differenza, ma all'estero! Ed è un vero peccato!
E' soddisfatta di ciò che sta realizzando? Progetti per il futuro… Si, sono soddisfatta di quello che sto realizzando perché è il frutto di molti sacrifici anche se credo che la strada sia ancora in salita, perché c'è sempre da imparare! Non amo fare progetti lungimiranti, preferisco godermi il presente e vivere giorno per giorno tutto quello che Dio ha in serbo per me nel bene e nel male. Dal punto di vista lavorativo le situazioni nascono all'improvviso quindi un momento ti trovi a Torino ed il momento dopo chissà. Sicuramente l'insegnamento è un progetto futuro certo che continuerà.
Il tempo libero… Nel tempo libero adoro isolarmi dal mondo e guardare film di diverso genere. I cartoni animati poi, mi fanno impazzire!
Il suo motto… Sinceramente non ho un motto personale ma me ne piacciono due in particolare: "Vivi e lascia vivere" e "Nulla avviene per caso".
Per concludere, saluti e ringraziamenti ... I ringraziamenti ed i saluti sono per me un obbligo morale. Vorrei salutare tutti gli amici canosini che cerco di non trascurare pur vivendo a mille km di distanza. Credo sia importante la qualità del tempo che si trascorre insieme e non la quantità. Il ringraziamento più importante e profondo va a mio marito che tutti i giorni mi "sopporta" e mi supporta sempre con entusiasmo. Dico sempre a tutti che lui è il mio angelo perché è sempre presente sia per le esibizioni che addirittura per le prove! Mi sostiene e mi incita soprattutto quando "cado" e sono demotivata riaccendendo in me la grinta. Un grazie sconfinato va senza dubbio alla mia famiglia, a mia sorella e ai miei genitori che hanno sempre creduto in me, sostenendomi sotto tutti i punti di vista con amore incondizionato e se sono così, con pregi e difetti, lo devo soprattutto a loro. Ogni volta che mi ascoltano cantare e vedo i loro occhi commossi, mi si riempie il cuore di gioia e penso: "Che bello sono fieri di me". Ringrazio Dio che mi ha donato tante possibilità e questo non bisogna darlo per scontato. Tento ogni giorno, sicuramente a volte sbagliando, di seguire il suo disegno. Il suo amore è la mia fortuna! Ringrazio la redazione di CanosaViva per avermi dato questa possibilità di raccontarmi un po'. Buon lavoro e buona festa!.
Auguri per il suo futuro personale e professionale e ancora grazie per la disponibilità nell'aver dedicato del tempo prezioso alle nostre domande.
Bartolo Carbone