Le interviste di Bartolo Carbone
Intervista a Francesco De Marinis, telecronista sportivo coratino
Da stasera condurrà A Tutto Sport su Video Italia Puglia
venerdì 15 novembre 2013
10.15
Dopo la convincente vittoria a Rodi Garganico(FG), il Canosa è atteso alla prova del nove contro il coriaceo Corato di Valeriano Loseto, per la decima gara del campionato di promozione pugliese del girone A, in programma domenica 17 novembre alle ore 14,30 allo stadio S. Sabino. Una partita ostica per gli uomini di mister Scaringella che stanno raggiungendo un buon grado di forma e l'amalgama di squadra dopo una partenza incerta a causa delle defezioni di alcuni tra i più esperti giocatori della rosa. Per l'occasione è stato contattato Francesco De Marinis (27 anni), telecronista sportivo coratino e conoscitore del calcio dilettantistico e non, figlio dell'ex calciatore Antonio(classe 1950) che nel 1980-81 ha militato nelle fila del Canosa in serie D.
Dal 2000 Francesco De Marinis ha cominciato a scrivere per "Lo Stradone", storica rivista di Corato(BA) e poi ha lavorato in tv su Imagross Sport, Teleregione Color, Video Italia Puglia e Diretta Sport. Inoltre ha diretto per sei anni il portale Soccerpuglia.it e in diverse stagioni ha ricoperto il ruolo di addetto stampa nell'A.S.D. Atletico Corato, sempre con dedizione e competenza. Per CanosaViva, Francesco De Marinis ha rilasciato la seguente intervista alla vigilia della trasmissione televisiva "A Tutto Sport", in onda questa sera alle ore 21,00 e ogni venerdì su Video Italia Puglia.
Chi è Francesco De Marinis? E' un grande amante dello sport che adora raccontarlo attraverso varie forme e cerca di farlo con professionalità.
Due richieste ricorrenti : situazione sentimentale ed i suoi rapporti con i social network… Alla prima rispondo single, alla seconda che, per quanto mi riguarda, i social network hanno la funzione di divulgare informazioni, passioni e ciò che produco. Oltre a qualche simpatica cavolata.
Titolo di studio e attuale occupazione…Sto terminando il percorso universitario in storia e scienze sociali. Attualmente collaboro con diversi progetti, realizzo telecronache sportive che vanno in onda su Diretta Sport (ch. 211) e da questa sera condurrò la nuova stagione di A Tutto Sport su Video Italia Puglia (ch. 96) raccogliendo il testimone dal grande amico e collega Salvatore Vernice.
L'approccio al giornalismo… Nel 2000, un mio cugino m'invitò a scrivere su Lo Stradone, storico giornale cittadino. Descrissi gli Europei persi con la Francia. Lo Stradone è stata la mia prima palestra e dopo 13 anni sono ancora lì a raccontare lo sport della mia città.
Si riesce a conciliare studio, lavoro, famiglia? Come vive il week end con diverse gare da seguire…Non è facile soprattutto perché col tempo gli impegni diventano sempre più gravosi, ci sono maggiori responsabilità e alla fine bisogna sbattersi a destra e a manca senza orari fissi. Però si può, se ci si organizza. Il weekend sportivo mi elettrizza, capita anche di seguire quattro partite tra sabato e domenica. Mano sempre al cellulare (Dio benedica gli smartphone) e massima concentrazione. L'unico dispiacere è saltare o anticipare il pranzo domenicale visto che sono una buona forchetta.
Quanto i suoi genitori hanno influito sulle sue scelte professionali? La passione credo sia frutto delle attitudini dei miei genitori. Mio padre ha giocato a calcio per tanti anni, mia madre ama leggere. Da questa combo è nata la mia voglia di raccontare lo sport.
Prima telecronaca, prima intervista, la gaffe grossolana in diretta …Sono passati alcuni anni e non ricordo perfettamente la prima telecronaca o intervista. Tra le più lontane ricordo quelle dello Sporting Modugno di futsal in serie B o i collegamenti che facevo dagli stadi con Teleregione nel 2008. La prima intervista, invece, risale al 2001. Di gaffe ne ho fatte tante, sono ancora alle prime armi. Una volta, quattro anni fa, sbagliai completamente portiere. L'allenatore sostituì il titolare col dodicesimo ma non me ne accorsi continuando, per quarantacinque minuti, a citare uno che era andato già a farsi la doccia.
L'emozione più grande provata...Tante ma se devo raccontarne una dico Manfredonia-Corato 2-3, semifinale playoff, gara di ritorno dell'Eccellenza pugliese, stagione 2011-12. Una vittoria epica. Sembravo pacato, tranquillo ma avevo un nodo in gola enorme perché porto i colori neroverdi nel cuore. Terminai la telecronaca con imparzialità poi corsi giù ad abbracciare mister Loseto con gli occhi lucidi.
Un consiglio ai giovani che vorrebbero intraprendere la carriera di giornalista…Cominciate subito ad entrare nel campo, cercate di assorbire quanto più possibile dai professionisti, non mollate, la strada è dura ed impervia.
Quali sono le difficoltà che si incontrano? Il giornalismo di provincia, oggi, è più povero che mai. Nessuna tutela, poca voglia di crescere, tanta improvvisazione e "rimborsi" da fame. Ci sono delle eccezioni ma sono rarissime.
Corato, la città dell'olio e della produzione alimentare di qualità, come sta vivendo la crisi? Come la vive tutta l'Italia, anche se continuiamo ad avere un grandissimo ruolo nel territorio grazie ai nostri pastifici e molini. Abbiamo uno degli oli più pregiati del mondo, dobbiamo solo imparare a venderci meglio e ad organizzarci di più.
Addentriamoci nel calcio, quali sono le squadre più forti del girone A del campionato di promozione pugliese? Quella da temere… Non ne ho viste molte ma io dico Sporting Altamura degli amici Terrone e D'Introno. Hanno Chisena e Martinelli, due big oltre ad un allenatore preparato. Subito sotto il Bitonto e il Modugno. Sono curioso di vedere all'opera il Monte Sant'Angelo.
Quali sono le ambizioni del Corato? Con maggior serenità e un paio d'innesti credo che il Corato possa giocarsela con Altamura e Bitonto per la promozione diretta. Visto che si vive alla giornata per questioni legate alla mancanza di programmazione, non so. A questo punto la priorità è salvarsi in anticipo ma abbiamo una squadra super e un grande allenatore.
I nuovi talenti del campionato di promozione pugliese…Da noi occhio ai coratini Bucci e Scaringella. Non male anche Kouame Kouassi, il centrocampista colored del Monte Sant'Angelo già adocchiato l'anno scorso. Non ho ancora visto tutte le squadre ma ci saranno sicuramente altri calciatori di grande prospettiva.
Perché il calcio dilettantistico è in crisi? Difficile fare un'analisi sintetica perché bisognerebbe valutare tanti fattori. Dico solo che sta avvenendo un'implosione dovuta agli sperperi degli anni passati e alla crisi economica attuale. Bisognerebbe programmare su altro, giovani e strutture per poter davvero tirar fuori la testa da questo limo.
Un tuffo nel passato, cosa le ha raccontato suo padre del Canosa in serie D nel 1980/81? Mi ha detto che il suo non fu un anno facile, difatti ci giocò per mezza stagione. C'era anche l'amico coratino Nicola Piccarreta.
Dopo il calcio, i suoi sport quelli che segue maggiormente…In città basket e volley sono due gran belle realtà e le seguo con attenzione. Ho scoperto con piacere il futsal per la dinamicità e le emozioni che sa regalare.
Facendo prevenzione, informando i giovani dei pericoli sull'abuso di alcol e quant'altro di stupefacente prima di mettersi alla guida, dopo aver trascorso delle ore in birreria, in discoteca, può dare un consiglio. Il consiglio è uno solo, se si esagera far guidare a un amico che non ha bevuto. Sono frasi dette e stradette ma fare i superuomini e rischiare è da stupidi.
Vasco o Liga? Sud Sound System o Negramaro? Conosce i Mai Personal Mood? I suoi preferiti … La musica è la mia seconda passione ma seguo pochissimo cantanti o gruppi italiani, a parte qualche rara eccezione, preferisco la musica inglese e americana con una predilezione assoluta per la musica nera, dal jazz al rap. Se devo scegliere dai nomi proposti, il primo Vasco e i Sud Sound System mentre i Mai Personal Mood non li conosco. Rimedierò.
La canzone prediletta…Cambia da momento a momento, da umore a umore. Non ne ho una ben precisa.
Ha visto il film "L'Allenatore nel pallone"? Da Lino Banfi a Checco Zalone come prosegue la comicità pugliese? Visto e stravisto. Banfi e Zalone sono due personaggi diversi. Il primo è legato ad un filone diventato cult come la sexy commedia all'italiana. Il secondo viene dalla tv ed esaspera concetti legati alla vita comune: la crisi, la dualità tra sud e nord, il "terronismo". Due tipi di comicità leggera ma differente che hanno riscosso e stanno riscuotendo grande successo.
L'attrice più cliccata del momento…Mi piace molto Rosario Dawson, attrice newyorchese, figlia di differenti culture.
E' soddisfatto di ciò che sta realizzando? Progetti per il futuro…In ogni cosa che faccio cerco di crescere come uomo e come professionista. Sto cominciando a raccogliere quanto seminato ma la strada è ancora lunga. Ora voglio laurearmi, poi cercherò di rendere ancora più concreti i sogni nel cassetto.
Fatti una domanda e datti una risposta, Marzullo docet: La cosa più bella di ciò che faccio? Trasmettere un'emozione a chi mi legge o a chi mi ascolta, la stessa che sento scorrermi dentro quando guardo il mondo coi miei occhi. E' difficile ma, quando ci riesco, è l'appagamento più intenso.
Il suo motto… Lo prendo in prestito da un caro amico delle superiori: "Forza e coraggio che la galera è di passaggio". Mi fa sorridere e mi ricorda che tutto, soprattutto le difficoltà, sono passeggere.
Grazie per aver dedicato del tempo alle nostre domande e buon lavoro!
Intervista a cura di Bartolo Carbone
Dal 2000 Francesco De Marinis ha cominciato a scrivere per "Lo Stradone", storica rivista di Corato(BA) e poi ha lavorato in tv su Imagross Sport, Teleregione Color, Video Italia Puglia e Diretta Sport. Inoltre ha diretto per sei anni il portale Soccerpuglia.it e in diverse stagioni ha ricoperto il ruolo di addetto stampa nell'A.S.D. Atletico Corato, sempre con dedizione e competenza. Per CanosaViva, Francesco De Marinis ha rilasciato la seguente intervista alla vigilia della trasmissione televisiva "A Tutto Sport", in onda questa sera alle ore 21,00 e ogni venerdì su Video Italia Puglia.
Chi è Francesco De Marinis? E' un grande amante dello sport che adora raccontarlo attraverso varie forme e cerca di farlo con professionalità.
Due richieste ricorrenti : situazione sentimentale ed i suoi rapporti con i social network… Alla prima rispondo single, alla seconda che, per quanto mi riguarda, i social network hanno la funzione di divulgare informazioni, passioni e ciò che produco. Oltre a qualche simpatica cavolata.
Titolo di studio e attuale occupazione…Sto terminando il percorso universitario in storia e scienze sociali. Attualmente collaboro con diversi progetti, realizzo telecronache sportive che vanno in onda su Diretta Sport (ch. 211) e da questa sera condurrò la nuova stagione di A Tutto Sport su Video Italia Puglia (ch. 96) raccogliendo il testimone dal grande amico e collega Salvatore Vernice.
L'approccio al giornalismo… Nel 2000, un mio cugino m'invitò a scrivere su Lo Stradone, storico giornale cittadino. Descrissi gli Europei persi con la Francia. Lo Stradone è stata la mia prima palestra e dopo 13 anni sono ancora lì a raccontare lo sport della mia città.
Si riesce a conciliare studio, lavoro, famiglia? Come vive il week end con diverse gare da seguire…Non è facile soprattutto perché col tempo gli impegni diventano sempre più gravosi, ci sono maggiori responsabilità e alla fine bisogna sbattersi a destra e a manca senza orari fissi. Però si può, se ci si organizza. Il weekend sportivo mi elettrizza, capita anche di seguire quattro partite tra sabato e domenica. Mano sempre al cellulare (Dio benedica gli smartphone) e massima concentrazione. L'unico dispiacere è saltare o anticipare il pranzo domenicale visto che sono una buona forchetta.
Quanto i suoi genitori hanno influito sulle sue scelte professionali? La passione credo sia frutto delle attitudini dei miei genitori. Mio padre ha giocato a calcio per tanti anni, mia madre ama leggere. Da questa combo è nata la mia voglia di raccontare lo sport.
Prima telecronaca, prima intervista, la gaffe grossolana in diretta …Sono passati alcuni anni e non ricordo perfettamente la prima telecronaca o intervista. Tra le più lontane ricordo quelle dello Sporting Modugno di futsal in serie B o i collegamenti che facevo dagli stadi con Teleregione nel 2008. La prima intervista, invece, risale al 2001. Di gaffe ne ho fatte tante, sono ancora alle prime armi. Una volta, quattro anni fa, sbagliai completamente portiere. L'allenatore sostituì il titolare col dodicesimo ma non me ne accorsi continuando, per quarantacinque minuti, a citare uno che era andato già a farsi la doccia.
L'emozione più grande provata...Tante ma se devo raccontarne una dico Manfredonia-Corato 2-3, semifinale playoff, gara di ritorno dell'Eccellenza pugliese, stagione 2011-12. Una vittoria epica. Sembravo pacato, tranquillo ma avevo un nodo in gola enorme perché porto i colori neroverdi nel cuore. Terminai la telecronaca con imparzialità poi corsi giù ad abbracciare mister Loseto con gli occhi lucidi.
Un consiglio ai giovani che vorrebbero intraprendere la carriera di giornalista…Cominciate subito ad entrare nel campo, cercate di assorbire quanto più possibile dai professionisti, non mollate, la strada è dura ed impervia.
Quali sono le difficoltà che si incontrano? Il giornalismo di provincia, oggi, è più povero che mai. Nessuna tutela, poca voglia di crescere, tanta improvvisazione e "rimborsi" da fame. Ci sono delle eccezioni ma sono rarissime.
Corato, la città dell'olio e della produzione alimentare di qualità, come sta vivendo la crisi? Come la vive tutta l'Italia, anche se continuiamo ad avere un grandissimo ruolo nel territorio grazie ai nostri pastifici e molini. Abbiamo uno degli oli più pregiati del mondo, dobbiamo solo imparare a venderci meglio e ad organizzarci di più.
Addentriamoci nel calcio, quali sono le squadre più forti del girone A del campionato di promozione pugliese? Quella da temere… Non ne ho viste molte ma io dico Sporting Altamura degli amici Terrone e D'Introno. Hanno Chisena e Martinelli, due big oltre ad un allenatore preparato. Subito sotto il Bitonto e il Modugno. Sono curioso di vedere all'opera il Monte Sant'Angelo.
Quali sono le ambizioni del Corato? Con maggior serenità e un paio d'innesti credo che il Corato possa giocarsela con Altamura e Bitonto per la promozione diretta. Visto che si vive alla giornata per questioni legate alla mancanza di programmazione, non so. A questo punto la priorità è salvarsi in anticipo ma abbiamo una squadra super e un grande allenatore.
I nuovi talenti del campionato di promozione pugliese…Da noi occhio ai coratini Bucci e Scaringella. Non male anche Kouame Kouassi, il centrocampista colored del Monte Sant'Angelo già adocchiato l'anno scorso. Non ho ancora visto tutte le squadre ma ci saranno sicuramente altri calciatori di grande prospettiva.
Perché il calcio dilettantistico è in crisi? Difficile fare un'analisi sintetica perché bisognerebbe valutare tanti fattori. Dico solo che sta avvenendo un'implosione dovuta agli sperperi degli anni passati e alla crisi economica attuale. Bisognerebbe programmare su altro, giovani e strutture per poter davvero tirar fuori la testa da questo limo.
Un tuffo nel passato, cosa le ha raccontato suo padre del Canosa in serie D nel 1980/81? Mi ha detto che il suo non fu un anno facile, difatti ci giocò per mezza stagione. C'era anche l'amico coratino Nicola Piccarreta.
Dopo il calcio, i suoi sport quelli che segue maggiormente…In città basket e volley sono due gran belle realtà e le seguo con attenzione. Ho scoperto con piacere il futsal per la dinamicità e le emozioni che sa regalare.
Facendo prevenzione, informando i giovani dei pericoli sull'abuso di alcol e quant'altro di stupefacente prima di mettersi alla guida, dopo aver trascorso delle ore in birreria, in discoteca, può dare un consiglio. Il consiglio è uno solo, se si esagera far guidare a un amico che non ha bevuto. Sono frasi dette e stradette ma fare i superuomini e rischiare è da stupidi.
Vasco o Liga? Sud Sound System o Negramaro? Conosce i Mai Personal Mood? I suoi preferiti … La musica è la mia seconda passione ma seguo pochissimo cantanti o gruppi italiani, a parte qualche rara eccezione, preferisco la musica inglese e americana con una predilezione assoluta per la musica nera, dal jazz al rap. Se devo scegliere dai nomi proposti, il primo Vasco e i Sud Sound System mentre i Mai Personal Mood non li conosco. Rimedierò.
La canzone prediletta…Cambia da momento a momento, da umore a umore. Non ne ho una ben precisa.
Ha visto il film "L'Allenatore nel pallone"? Da Lino Banfi a Checco Zalone come prosegue la comicità pugliese? Visto e stravisto. Banfi e Zalone sono due personaggi diversi. Il primo è legato ad un filone diventato cult come la sexy commedia all'italiana. Il secondo viene dalla tv ed esaspera concetti legati alla vita comune: la crisi, la dualità tra sud e nord, il "terronismo". Due tipi di comicità leggera ma differente che hanno riscosso e stanno riscuotendo grande successo.
L'attrice più cliccata del momento…Mi piace molto Rosario Dawson, attrice newyorchese, figlia di differenti culture.
E' soddisfatto di ciò che sta realizzando? Progetti per il futuro…In ogni cosa che faccio cerco di crescere come uomo e come professionista. Sto cominciando a raccogliere quanto seminato ma la strada è ancora lunga. Ora voglio laurearmi, poi cercherò di rendere ancora più concreti i sogni nel cassetto.
Fatti una domanda e datti una risposta, Marzullo docet: La cosa più bella di ciò che faccio? Trasmettere un'emozione a chi mi legge o a chi mi ascolta, la stessa che sento scorrermi dentro quando guardo il mondo coi miei occhi. E' difficile ma, quando ci riesco, è l'appagamento più intenso.
Il suo motto… Lo prendo in prestito da un caro amico delle superiori: "Forza e coraggio che la galera è di passaggio". Mi fa sorridere e mi ricorda che tutto, soprattutto le difficoltà, sono passeggere.
Grazie per aver dedicato del tempo alle nostre domande e buon lavoro!
Intervista a cura di Bartolo Carbone