Le interviste di Bartolo Carbone
La Bio-comicità di Tommy Terrafino
Intervista al cabarettista barese di Turi
venerdì 26 settembre 2014
14.08
Da Zelig Lab al Gran Gala del Sud, svoltosi lo scorso agosto a Canosa di Puglia(BT), dalla TV agli spettacoli live, l'esilarante comicità di Tommy Terrafino, neo vincitore della 18a Edizione del Festival di Cabaret "Città di Martina Franca" continua a strappare risate a raffica, a piacere e convincere pubblico e critica con l'interessante monologo dal taglio sociale "Io vivo Bio", il titolo del suo ultimo show. Un vero e proprio stile di vita, in chiave ironica condito dalla sana tradizione pugliese sulla concezione dello star bene, mirata a ridurre al massimo l'impatto nocivo dell'uomo sull'ecosistema, adottando un green-lifestyle che va dalla corretta alimentazione alle pratiche quotidiane nel rispetto dell'ecosostenibilità. In questi anni, il comico barese di Turi si è imposto per la sua verve umoristica molto versatile e la sagacia innovativa: passando dalle quotazioni in borsa al borsino dei prodotti agricoli biologici con nonchalance ed arguta ironia. Per CanosaViva il cabarettista Tommy Terrafino ha rilasciato la seguente intervista.
Due domande per la presentazione: situazione sentimentale ed i suoi rapporti con i social network…. La mia situazione sentimentale è fondata su meravigliosi momenti che condivido con mia moglie Sabina che adoro, contro ogni riferimento comico che espongo nei miei show, e due meravigliose creature come mio figlio maggiore Thomas di 6 anni e la piccola ma grande Rebecca di 16 mesi. In riferimento al rapporto con i social network, posso definirlo "un rapporto a distanza" nel senso che li utilizzo solo ed esclusivamente per rendere partecipi i miei fans delle esibizioni ed evoluzioni artistiche. Contro ogni utilizzo, poco condiviso dal mio punto di vista, tipo quelli che si svegliano al mattino e postano: "Oggi Francesca è arrabbiata..." mbhè tant piacer!
Come è nata la passione per lo spettacolo? Posso confermare che la passione per lo spettacolo non è stata una mia scelta, perché non si sceglie di diventare comici ma è la comicità ed i tempi comici naturali che scelgono te.
C'è un attore/ce in particolare che nel suo percorso ha seguito come modello? In tutta sincerità non ho un attore preciso, ma preferisco apprezzare in tanti e diversi, le capacità artistiche. Ma, credo che i veri attori da prendere come riferimento, li si incontra per strada tra le persone più comuni. Ricordo un avvenimento accadutomi. Due tizi mi guardano e dicono:
- hai capito chi è quello???
- ciù canosc…..
- u scem….quello che fac u scem alla television!
Di tutto punto un altro signore interrompe i due dicendo:
La differenza tra lui e voi sapete qual'è? Che a lu… lo pagano…scem!!!
La prima esibizione in pubblico… Se ricordo bene, la mia prima esibizione pubblica risale al periodo in cui frequentavo la prima elementare, dove mi sono cimentato nella rappresentazione di un cherubino, in una versione ironica, senza volerlo ne io ne tanto meno la mia insegnante.
Cosa si prova quando si è in scena? Influiscono i giudizi, i commenti e gli applausi del pubblico? Senza dubbio influiscono gli applausi che sono il carburante sano di ogni artista. Ma quando le esibizioni diventano un mestiere, allora cominci a vivere lo show come una sfida, perchè durante gli spettacoli non mi preoccupo di quelli che ridono, ma cerco di scovare quelli che non lo fanno. Il mio obiettivo? E' quello di ottenere un sorriso proprio da loro.
Per la gente Tommy Terrafino è uno che fa ridere? Direi proprio di si, viste le costanti manifestazioni di piacere che ricevo tutti i giorni e con piacere continuo a sentir dire una cosa che potrebbe non apparire piacevole, ma che racchiude il consenso della mia comicità, la medesima frase: "ma tu non è che fai...sei veramente così"
Come si diventa comici/cabarettista? Come ho già detto in precedenza non si diventa, bisogna solo scoprirlo! Io personalmente mi sono accorto di esserlo quando tra amici, in tanti raccontavamo la stessa barzelletta ma detta da me la cosa risultava comica e di estrema credibilità. E quando ci si catapultava nella conoscenza di nuove fanciulle, mandavano me che giocavo l'arma della simpatia, che effettivamente funzionava, tutte mi dicevano: "Sei davvero simpatico mi fai ridere… ma poi si facevano gli altri!"
Il comico preferito… Restando in Italia Corrado Guzzanti mentre allargando gli orizzonti "I Fratelli Marx".
Il colmo per un comico…Sorridere e ridere di se stesso!
La vittoria alla 18a Edizione del Festival del Cabaret di Martina Franca cosa rappresenta in questo momento della carriera artistica? Una vera botta di energia, visto il nuovo percorso artistico intrapreso come monologhista dopo 12 anni in coppia. Quando 2 anni fa mi sono rimesso in gioco da solo, ho deciso di cimentarmi con una tematica e scrittura comica completamente diversa da quella del passato ed in tanti mi dicevano di cambiare traiettoria perché il mondo Bio poteva risultare poco comprensibile e difficile da illustrare. Io ci ho creduto, come alcuni miei colleghi Marco e Chicco che mi hanno dato la possibilità di testare i pezzi nel "Lab Zelig" e proprio li è nata una meravigliosa collaborazione nella scrittura con un grande autore "Alessio Tagliente".
Io vivo Bio… oltre ad essere il filo conduttore del suo show lo consiglia come stile di vita? Non potrei dire assolutamente di no, visto che io in prima persona ho deciso di vivere in maniera sana in un luogo sano. Come solitamente specifico nel mio show, il Bio è sempre esistito, solo che una volta mio nonno la chiamava "La Robb Genuinn" e costava poco…adesso si chiama Bio " e cost assaa".
La Puglia negli ultimi anni è diventata un set cinematografico, le sue location preferite…Tutta la Puglia indistintamente è una location naturale perfetta, abbiamo tutto quello che può servire. Peccato che spesso la si valorizza poco e la si critica molto.
La città ideale per studiare le dottrine dell'arte, della musica e dello spettacolo: Qualunque purchè si ami quello che si sta facendo. Ormai con i mezzi a disposizione, si può essere presenti in ogni posto in qualunque momento.
Quali sono le difficoltà maggiori che un giovane aspirante comico incontra? In questo momento credo che la difficoltà maggiore è quella logistica, praticamente sono scomparsi tutti quei posti in cui ci si facevano le ossa artisticamente. Ormai locali mirati alla realizzazione di rassegne comiche sono sempre meno e quei pochi che ci sono vogliono solo nomi noti che riempiano il locale, indipendentemente dalla qualità artistica. Diversi anni fa nel nostro gergo si diceva "lavorano i mestieranti" quelli che erano capaci di portare la serata in maniera eccellente, senza stare tanto a fare i fighi sul tipo di locale, palco, pubblico, etc. Più gavetta facevi nei "localacci" più padronanza di palco si acquisiva,così da migliorare di giorno in giorno.
Facendo prevenzione, informando i giovani dei pericoli sull'abuso di alcol e quant'altro di stupefacente prima di mettersi alla guida, dopo aver trascorso delle ore in birreria, in discoteca, può dare un consiglio. Spesso ci si sbronza o sballa, per evadere dalla normalità e quotidianità pensando che quel momento possa diventare il migliore. Ma non ci si rende conto che può diventare il peggiore! Ricordiamo che ci si può sentire forti ed invincibili durante una nottata di bravate, ma prima o poi la notte passa ed al mattino… " torniamo", quando ci riusciamo, quelli che siamo.
E' soddisfatto di ciò che sta realizzando? Progetti per il futuro: Sono molto soddisfatto! Solo in questa stagione ho avuto l'onore di ritirare diversi premi di riconoscenza artistica nel mondo del cabaret e vincere un festival nazionale di cabaret come quello di Martina Franca. Nella scorsa stagione ho avuto l'onore di esibirmi diverse volte allo Zelig, Caffe Teatro,Tunnel e tanti altri.
Il suo motto: La comicità è come una nota musicale, quando credi di averla capita...è già svanita!Limitiamoci ad ascoltarla.
I nostri auguri, anche a nome della Redazione di CanosaViva, per il suo futuro sia professionale che personale e ancora grazie per la disponibilità nell'aver dedicato del tempo prezioso alle nostre domande. Grazie a voi per la considerazione personale ed artistica.
Intervista a cura di Bartolo Carbone
Due domande per la presentazione: situazione sentimentale ed i suoi rapporti con i social network…. La mia situazione sentimentale è fondata su meravigliosi momenti che condivido con mia moglie Sabina che adoro, contro ogni riferimento comico che espongo nei miei show, e due meravigliose creature come mio figlio maggiore Thomas di 6 anni e la piccola ma grande Rebecca di 16 mesi. In riferimento al rapporto con i social network, posso definirlo "un rapporto a distanza" nel senso che li utilizzo solo ed esclusivamente per rendere partecipi i miei fans delle esibizioni ed evoluzioni artistiche. Contro ogni utilizzo, poco condiviso dal mio punto di vista, tipo quelli che si svegliano al mattino e postano: "Oggi Francesca è arrabbiata..." mbhè tant piacer!
Come è nata la passione per lo spettacolo? Posso confermare che la passione per lo spettacolo non è stata una mia scelta, perché non si sceglie di diventare comici ma è la comicità ed i tempi comici naturali che scelgono te.
C'è un attore/ce in particolare che nel suo percorso ha seguito come modello? In tutta sincerità non ho un attore preciso, ma preferisco apprezzare in tanti e diversi, le capacità artistiche. Ma, credo che i veri attori da prendere come riferimento, li si incontra per strada tra le persone più comuni. Ricordo un avvenimento accadutomi. Due tizi mi guardano e dicono:
- hai capito chi è quello???
- ciù canosc…..
- u scem….quello che fac u scem alla television!
Di tutto punto un altro signore interrompe i due dicendo:
La differenza tra lui e voi sapete qual'è? Che a lu… lo pagano…scem!!!
La prima esibizione in pubblico… Se ricordo bene, la mia prima esibizione pubblica risale al periodo in cui frequentavo la prima elementare, dove mi sono cimentato nella rappresentazione di un cherubino, in una versione ironica, senza volerlo ne io ne tanto meno la mia insegnante.
Cosa si prova quando si è in scena? Influiscono i giudizi, i commenti e gli applausi del pubblico? Senza dubbio influiscono gli applausi che sono il carburante sano di ogni artista. Ma quando le esibizioni diventano un mestiere, allora cominci a vivere lo show come una sfida, perchè durante gli spettacoli non mi preoccupo di quelli che ridono, ma cerco di scovare quelli che non lo fanno. Il mio obiettivo? E' quello di ottenere un sorriso proprio da loro.
Per la gente Tommy Terrafino è uno che fa ridere? Direi proprio di si, viste le costanti manifestazioni di piacere che ricevo tutti i giorni e con piacere continuo a sentir dire una cosa che potrebbe non apparire piacevole, ma che racchiude il consenso della mia comicità, la medesima frase: "ma tu non è che fai...sei veramente così"
Come si diventa comici/cabarettista? Come ho già detto in precedenza non si diventa, bisogna solo scoprirlo! Io personalmente mi sono accorto di esserlo quando tra amici, in tanti raccontavamo la stessa barzelletta ma detta da me la cosa risultava comica e di estrema credibilità. E quando ci si catapultava nella conoscenza di nuove fanciulle, mandavano me che giocavo l'arma della simpatia, che effettivamente funzionava, tutte mi dicevano: "Sei davvero simpatico mi fai ridere… ma poi si facevano gli altri!"
Il comico preferito… Restando in Italia Corrado Guzzanti mentre allargando gli orizzonti "I Fratelli Marx".
Il colmo per un comico…Sorridere e ridere di se stesso!
La vittoria alla 18a Edizione del Festival del Cabaret di Martina Franca cosa rappresenta in questo momento della carriera artistica? Una vera botta di energia, visto il nuovo percorso artistico intrapreso come monologhista dopo 12 anni in coppia. Quando 2 anni fa mi sono rimesso in gioco da solo, ho deciso di cimentarmi con una tematica e scrittura comica completamente diversa da quella del passato ed in tanti mi dicevano di cambiare traiettoria perché il mondo Bio poteva risultare poco comprensibile e difficile da illustrare. Io ci ho creduto, come alcuni miei colleghi Marco e Chicco che mi hanno dato la possibilità di testare i pezzi nel "Lab Zelig" e proprio li è nata una meravigliosa collaborazione nella scrittura con un grande autore "Alessio Tagliente".
Io vivo Bio… oltre ad essere il filo conduttore del suo show lo consiglia come stile di vita? Non potrei dire assolutamente di no, visto che io in prima persona ho deciso di vivere in maniera sana in un luogo sano. Come solitamente specifico nel mio show, il Bio è sempre esistito, solo che una volta mio nonno la chiamava "La Robb Genuinn" e costava poco…adesso si chiama Bio " e cost assaa".
La Puglia negli ultimi anni è diventata un set cinematografico, le sue location preferite…Tutta la Puglia indistintamente è una location naturale perfetta, abbiamo tutto quello che può servire. Peccato che spesso la si valorizza poco e la si critica molto.
La città ideale per studiare le dottrine dell'arte, della musica e dello spettacolo: Qualunque purchè si ami quello che si sta facendo. Ormai con i mezzi a disposizione, si può essere presenti in ogni posto in qualunque momento.
Quali sono le difficoltà maggiori che un giovane aspirante comico incontra? In questo momento credo che la difficoltà maggiore è quella logistica, praticamente sono scomparsi tutti quei posti in cui ci si facevano le ossa artisticamente. Ormai locali mirati alla realizzazione di rassegne comiche sono sempre meno e quei pochi che ci sono vogliono solo nomi noti che riempiano il locale, indipendentemente dalla qualità artistica. Diversi anni fa nel nostro gergo si diceva "lavorano i mestieranti" quelli che erano capaci di portare la serata in maniera eccellente, senza stare tanto a fare i fighi sul tipo di locale, palco, pubblico, etc. Più gavetta facevi nei "localacci" più padronanza di palco si acquisiva,così da migliorare di giorno in giorno.
Facendo prevenzione, informando i giovani dei pericoli sull'abuso di alcol e quant'altro di stupefacente prima di mettersi alla guida, dopo aver trascorso delle ore in birreria, in discoteca, può dare un consiglio. Spesso ci si sbronza o sballa, per evadere dalla normalità e quotidianità pensando che quel momento possa diventare il migliore. Ma non ci si rende conto che può diventare il peggiore! Ricordiamo che ci si può sentire forti ed invincibili durante una nottata di bravate, ma prima o poi la notte passa ed al mattino… " torniamo", quando ci riusciamo, quelli che siamo.
E' soddisfatto di ciò che sta realizzando? Progetti per il futuro: Sono molto soddisfatto! Solo in questa stagione ho avuto l'onore di ritirare diversi premi di riconoscenza artistica nel mondo del cabaret e vincere un festival nazionale di cabaret come quello di Martina Franca. Nella scorsa stagione ho avuto l'onore di esibirmi diverse volte allo Zelig, Caffe Teatro,Tunnel e tanti altri.
Il suo motto: La comicità è come una nota musicale, quando credi di averla capita...è già svanita!Limitiamoci ad ascoltarla.
I nostri auguri, anche a nome della Redazione di CanosaViva, per il suo futuro sia professionale che personale e ancora grazie per la disponibilità nell'aver dedicato del tempo prezioso alle nostre domande. Grazie a voi per la considerazione personale ed artistica.
Intervista a cura di Bartolo Carbone