Le interviste di Bartolo Carbone
La Desolata:50 anni di devozione
Dal 1966 il M° Masotina dirige il coro
sabato 26 marzo 2016
13.49
La Desolata in the world, on line, sui social attraverso le foto, in particolare quella scattata l'anno scorso da Davide Pischettola(38 anni) fotoreporter di Molfetta(BA) che ha fatto il giro della rete riportando: «On Holy Saturday, before Easter, Pischettola watched a procession of women in southern Italy honoring the Virgin Mary. A conductor led them in song. "I waited for him to make the right expression",Pischettola says» La foto, che ritrae il M° Masotina davanti al Coro della Desolata durante la processione del sabato mattina che chiude i riti della settimana santa canosina ha partecipato al concorso internazionale di fotografia - HIPA(Hamdan International Photography Award) sezione General -, ed ha visto in gara oltre 80.000 fotografi ed una giuria composta da esperti di fotografia di fama mondiale come Michael Yamashita, di National Geographic. La foto è arrivata alla fase finale del concorso nella TOP 10, «con la grande soddisfazione - come ha dichiarato Davide Pischettola – che la foto è stata proiettata a Dubai negli Emirati Arabi lo scorso 14 marzo in occasione della cerimonia conclusiva e che la stessa sarà inoltre pubblicata sul libro che racchiude le migliori fotografie della quinta stagione del Contest HIPA. Inoltre, sarà online sulla gallery ufficiale del sito HIPA, esposta come foto del giorno sul social network HIPA, alle mostre organizzate dall'HIPA e stampata su brochure e flyers Non male come visibilità, considerando che parliamo di uno dei concorsi più importanti al mondo, dove alcuni vincitori del concorso di quest'anno sono nella lista dei miei fotografi preferiti, nomi del calibro di Fausto Podavini, Brent Stirton. Tra l'altro, la soddisfazione è doppia in quanto sono stato in competizione con questi grandi della fotografia internazionale, proponendo una foto scattata nel nostro territorio a Canosa di Puglia, dove emerge la nostra tradizione, la nostra gente, i nostri riti pugliesi famosi in tutto il mondo, insomma sono veramente contento in attesa dell'esito di un altro Concorso Internazionale Oasis Photo Contest dove la mia foto è nuovamente tra le finaliste». Una bella notizia che onora la Puglia, regione ricca di storia, di cultura, di eccellenze in campo artistico e musicale come le donne che compongono il Coro della Desolata nella Processione del Sabato Santo a Canosa di Puglia(BT), inserita nel programma "I Giorni del Sacro", promosso dalla Pro Loco UNPLI e patrocinato dal Comune.
«Le prove del canto sono iniziate il 7 marzo scorso con un'ora al giorno dal lunedì al venerdì, dalle ore 14,30 alle 15,30 nella Chiesa dei S. S. Biagio e Francesco di Canosa di Puglia(BT). Il canto è stato ripetuto più volte per raggiungere l'optimum, si spera durante la processione». Come ha tenuto a precisare Anna Fioravante(44 anni), una delle quattro capo-gruppo del "Coro della Desolata" da ben 22 anni al seguito della processione insieme a Marilena Cappelletti(37 anni) al suo 13° anno in nero e alle due veterane Rosa Colucci(50 anni) da 28 anni e Maria Altomare Trisorio(56 anni) da 40 anni con il volto coperto dalla veletta nera a cantare l'Inno della Desolata, su testo poetico di Jacopone da Todi(1233-1306), ripetuto più volte lungo il tragitto cittadino nella mattina del sabato al termine dei riti della settimana santa canosina. Quest'anno saranno 380 le donne vestite di nero, tutte non professioniste del canto, che accompagneranno la Madre Desolata per la Morte del Cristo nel Venerdì Santo, raffigurata nella roccia del Sepolcro riportante l'iscrizione "Sepulcrum domini" .Al termine delle prove dell'Inno della Desolata, tenutesi mercoledì scorso presso la Chiesa dei S. S. Biagio e Francesco di Canosa di Puglia unitamente alla locale Banda Filarmonica "Giuseppe Verdi", insignita nel 2011 del riconoscimento di "Gruppo di musica popolare e amatoriale di interesse comunale" nell'ambito delle manifestazioni del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, si è svolta una piccola ma significativa cerimonia di premiazione, fortemente voluta da tutte le donne della Desolata per celebrare i 50 di direzione del Coro(1966-2016) da parte del M° Masotina Cosimo Damiano (88 anni): dipendente comunale in pensione, appassionato di musica, autodidatta con partecipazioni nelle orchestrine locali tra le quali la "Meloritmica Azzurra di Filippo Bianchi". Risale al 1966 la prima direzione del Coro della Desolata, divenuta nel tempo oggetto di studio, di articoli giornalistici e di riprese televisive, sia in ambito nazionale che estero, toccando apici di notorietà su internet. Dal 1980 al 2011, il M° Masotina ha diretto anche la "Corale Padre Stefano Besozzi" che nel 1984 ha partecipato al servizio liturgico in occasione della visita di Padre Giovanni Paolo II in Capitanata. «Carissimo Mimmo, - ha esordito la corista Fioravante rivolgendosi in modo familiare al maestro Masotina, – scusami se leggo queste righe, è l'unico modo per combattere l'emozione che provo e noi tutte proviamo. Mai nulla sarà troppo per ringraziarti di questi cinquant'anni in cui sei stato la nostra guida, colonna portante per tutte le ragazze del coro che in questo momento sto rappresentando. Un piccolo dono per un piccolo grande uomo». Un lungo abbraccio e una standing ovation ha fatto da cornice alla consegna dell'Icona, olio su legno d'olivo anticato, 35x60, raffigurante la Desolata con lo sguardo rivolto all'orologio della Chiesa dei SS.Francesco Biagio, indicante le ore 14,30 dell'inizio delle prove del canto e la porta d'ingresso laterale da dove entrano le coriste durante il periodo che precede la processione del Sabato Santo. Altri applausi sono giunti per l'artista canosina Antonia Lavacca, reduce dai lavori per le scenografie della Passione Vivente nella Domenica delle Palme, che ha realizzato l'opera molto apprezzata da tutte le coriste e dal Maestro Mimmo Masotina, emozionato per la gradita ed inaspettata sorpresa. Le foto di rito davanti al simulacro hanno concluso la cerimonia che resterà ben impressa, quale atto di riconoscenza nei confronti del M° Mimmo Masotina che da 50 anni dirige il Coro della Desolata e tutte le donne in nero che fanno parte, unanimemente hanno affermato : «E' unico! Non è da tutti dirigere con maestria tante donne in tutti questi anni. Sempre armato di buona pazienza e laboriosità, il maestro è molto stimato e nel contempo molto temuto per la severità nelle prove, qualche rimprovero scappa ma quando non ci sono sbavature l'elogio è sempre arrivato. Un maestro da esempio per molti giovani che intraprendono la direzione di un coro, in questi tempi frenetici, segnati da eccessi sia in positivo che negativo». Dichiarazioni lusinghiere e gratificanti che avvalorano l'importanza di quanto svolto con semplicità ed umiltà dal M°Mimmo Masotina(classe 1928) nel corso degli anni che hanno portato la Processione della Desolata, grazie anche al coro, ad un alto livello di visibilità e al centro delle attenzioni nei riti della settimana santa pugliese. Ormai è protagonista indiscussa sotto i riflettori dei media per la sua peculiarità, un coro straziante e struggente, unico nel suo genere, interpretato con grande forza e passione nella mattina del sabato santo da centinaia di donne tutte rigorosamente in nero con la spilla distintiva della Desolata da indossare durante la processione per evitare le intrusioni di quelle che non partecipano alle prove. Religione e cultura, costume e musica, in un intreccio di tradizioni e riti, linguaggi e modi espressivi, costituiscono il patrimonio popolare e devozionale canosino, ancora integro, di enorme valore che continuerà ad accrescere grazie alle potenzialità della rete e dei social, sia come mezzi di comunicazione che di divulgazione veloce e diffusa.
Bartolo Carbone
Le foto della cerimonia di premiazione sono di Savino Mazzarella
«Le prove del canto sono iniziate il 7 marzo scorso con un'ora al giorno dal lunedì al venerdì, dalle ore 14,30 alle 15,30 nella Chiesa dei S. S. Biagio e Francesco di Canosa di Puglia(BT). Il canto è stato ripetuto più volte per raggiungere l'optimum, si spera durante la processione». Come ha tenuto a precisare Anna Fioravante(44 anni), una delle quattro capo-gruppo del "Coro della Desolata" da ben 22 anni al seguito della processione insieme a Marilena Cappelletti(37 anni) al suo 13° anno in nero e alle due veterane Rosa Colucci(50 anni) da 28 anni e Maria Altomare Trisorio(56 anni) da 40 anni con il volto coperto dalla veletta nera a cantare l'Inno della Desolata, su testo poetico di Jacopone da Todi(1233-1306), ripetuto più volte lungo il tragitto cittadino nella mattina del sabato al termine dei riti della settimana santa canosina. Quest'anno saranno 380 le donne vestite di nero, tutte non professioniste del canto, che accompagneranno la Madre Desolata per la Morte del Cristo nel Venerdì Santo, raffigurata nella roccia del Sepolcro riportante l'iscrizione "Sepulcrum domini" .Al termine delle prove dell'Inno della Desolata, tenutesi mercoledì scorso presso la Chiesa dei S. S. Biagio e Francesco di Canosa di Puglia unitamente alla locale Banda Filarmonica "Giuseppe Verdi", insignita nel 2011 del riconoscimento di "Gruppo di musica popolare e amatoriale di interesse comunale" nell'ambito delle manifestazioni del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, si è svolta una piccola ma significativa cerimonia di premiazione, fortemente voluta da tutte le donne della Desolata per celebrare i 50 di direzione del Coro(1966-2016) da parte del M° Masotina Cosimo Damiano (88 anni): dipendente comunale in pensione, appassionato di musica, autodidatta con partecipazioni nelle orchestrine locali tra le quali la "Meloritmica Azzurra di Filippo Bianchi". Risale al 1966 la prima direzione del Coro della Desolata, divenuta nel tempo oggetto di studio, di articoli giornalistici e di riprese televisive, sia in ambito nazionale che estero, toccando apici di notorietà su internet. Dal 1980 al 2011, il M° Masotina ha diretto anche la "Corale Padre Stefano Besozzi" che nel 1984 ha partecipato al servizio liturgico in occasione della visita di Padre Giovanni Paolo II in Capitanata. «Carissimo Mimmo, - ha esordito la corista Fioravante rivolgendosi in modo familiare al maestro Masotina, – scusami se leggo queste righe, è l'unico modo per combattere l'emozione che provo e noi tutte proviamo. Mai nulla sarà troppo per ringraziarti di questi cinquant'anni in cui sei stato la nostra guida, colonna portante per tutte le ragazze del coro che in questo momento sto rappresentando. Un piccolo dono per un piccolo grande uomo». Un lungo abbraccio e una standing ovation ha fatto da cornice alla consegna dell'Icona, olio su legno d'olivo anticato, 35x60, raffigurante la Desolata con lo sguardo rivolto all'orologio della Chiesa dei SS.Francesco Biagio, indicante le ore 14,30 dell'inizio delle prove del canto e la porta d'ingresso laterale da dove entrano le coriste durante il periodo che precede la processione del Sabato Santo. Altri applausi sono giunti per l'artista canosina Antonia Lavacca, reduce dai lavori per le scenografie della Passione Vivente nella Domenica delle Palme, che ha realizzato l'opera molto apprezzata da tutte le coriste e dal Maestro Mimmo Masotina, emozionato per la gradita ed inaspettata sorpresa. Le foto di rito davanti al simulacro hanno concluso la cerimonia che resterà ben impressa, quale atto di riconoscenza nei confronti del M° Mimmo Masotina che da 50 anni dirige il Coro della Desolata e tutte le donne in nero che fanno parte, unanimemente hanno affermato : «E' unico! Non è da tutti dirigere con maestria tante donne in tutti questi anni. Sempre armato di buona pazienza e laboriosità, il maestro è molto stimato e nel contempo molto temuto per la severità nelle prove, qualche rimprovero scappa ma quando non ci sono sbavature l'elogio è sempre arrivato. Un maestro da esempio per molti giovani che intraprendono la direzione di un coro, in questi tempi frenetici, segnati da eccessi sia in positivo che negativo». Dichiarazioni lusinghiere e gratificanti che avvalorano l'importanza di quanto svolto con semplicità ed umiltà dal M°Mimmo Masotina(classe 1928) nel corso degli anni che hanno portato la Processione della Desolata, grazie anche al coro, ad un alto livello di visibilità e al centro delle attenzioni nei riti della settimana santa pugliese. Ormai è protagonista indiscussa sotto i riflettori dei media per la sua peculiarità, un coro straziante e struggente, unico nel suo genere, interpretato con grande forza e passione nella mattina del sabato santo da centinaia di donne tutte rigorosamente in nero con la spilla distintiva della Desolata da indossare durante la processione per evitare le intrusioni di quelle che non partecipano alle prove. Religione e cultura, costume e musica, in un intreccio di tradizioni e riti, linguaggi e modi espressivi, costituiscono il patrimonio popolare e devozionale canosino, ancora integro, di enorme valore che continuerà ad accrescere grazie alle potenzialità della rete e dei social, sia come mezzi di comunicazione che di divulgazione veloce e diffusa.
Bartolo Carbone
Le foto della cerimonia di premiazione sono di Savino Mazzarella