Le interviste di Bartolo Carbone
Mancini lascia il Canosa
La decisione è irremovibile
sabato 11 giugno 2016
0.45
Da diversi giorni girava la voce che ha trovato conferma dal diretto interessato, il dirigente del Canosa Calcio 1948, Nicola Mancini (36 ann) con la comunicazione telefonica di lasciare la squadra dopo quattro stagioni, rivestendo tutti i ruoli tranne la presidenza. Da vice presidente a dirigente accompagnatore della squadra canosina, portandola dalla prima categoria nella stagione 2012/13, al 7° nel campionato di promozione pugliese 2013/2014, al 14° in quello successivo fino alla prestigiosa vittoria degli ultimi play-off disputati ad Ascoli Satriano sempre insieme a mister Giuseppe Scaringella, un accoppiata vincente che ha dato tanto alla causa rossoblu. Il dirigente Mancini che dal 1998 al 2002 è stato anche arbitro di calcio della Sezione AIA di Venosa può vantare dei record particolari: ha dialogato con quattro assessori allo sport del Comune di Canosa di Puglia che si sono succeduti nel tempo oltre ad aver collaborato fattivamente con altrettanti presidenti del sodalizio rossoblu fino alla prima donna Liliana Vitrani al vertice della squadra che ha festeggiato il 1° maggio scorso la vittoria nei play off. Da quella fantastica giornata è il primo dei dirigenti canosini a parlare con il clamoroso annuncio di lasciare la squadra rossoblu per motivi personali in attesa di ulteriori chiarimenti con i vertici societari. Per l'occasione e per la prima volta in quattro stagioni ha risposto alle seguenti domande che abbracceranno più argomenti relativi a tutto il percorso dirigenziale rossoblu in attesa di un eventuale ripescaggio in Eccellenza.
E' trascorso più di un mese dalla vittoria dei play off contro una squadra che i pronostici la davano vincente ma dopo i festeggiamenti è calato il silenzio. Cosa bolla in pentola? Si, sono passati quasi quaranta giorni dalla finale di Ascoli Satriano, un bellissimo ricordo. Nessuno ci dava favoriti contro lo Sporting Ordona seconda forza del campionato con calciatori del calibro di D'Introno, Piscopo, Stango ed altri nomi di categoria. Una squadra forte ma noi avevamo una voglia mostruosa di sfatare tutti i pronostici e grazie al gruppo coeso e compatto ce l'abbiamo fatta. In pentola non so cosa bolle, la domanda va girata al presidente.
La sua quarta esperienza da dirigente del Canosa si è conclusa, il resoconto… Quarto anno da dirigente del Canosa forse il più anomalo dei quattro con il cambio a novembre del presidente Leonardo Matera con Liliana Vitrani, la prima donna nella storia del calcio canosino al vertice della squadra rossoblu, arrivando alla vittoria insperata dei play off, superando mille ostacoli. Una soddisfazione indescrivibile!
Il giocatore determinante per il Canosa nell'arco del campionato… Non c'è un giocatore in particolare, la nostra forza è stata il gruppo formato da validi elementi che avevano fame di vittorie!
Tra gli under del Canosa chi si è particolarmente distinto? Sicuramente Camerino, il numero 1 della squadra, non avevo dubbi sulle sue capacità e sul rendimento al di sopra della media insieme a Coppola e al canosino Dattoli, classe '98, che hanno dato il massimo contro avversari più quotati.
La partita da dimenticare… E' stata quella del recupero contro il Modugno ma poi la squadra si è subito riscattata in un finale in crescendo.
La squadra poteva dare di più? Non credo che la squadra potesse fare di più di quello che ha fatto bisogna ritenersi soddisfatti del lavoro svolto da questi ragazzi.
Quattro anni con mister Scaringella, un tecnico che può ambire a categorie superiori? Quattro stagioni con mister Scaringella che io simpaticamente chiamo De Zerbi per via della somiglianza sia fisica che per gli schemi di gioco applicati. E' un allenatore molto preparato a cui piace lavorare molto sul campo ed aggiungerei nella testa dei calciatori traendo il massimo da ognuno di loro. E poi è uno che valorizza i giovani,sicuramente chi lo prende ad allenare non sbaglia
Da Gianmarco Frezza ad Antonio Palmitessa : i rapporti umani e professionali con i calciatori… I rapporti umani nel calcio dilettantistico per me sono alla base di tutto. Il calciatore a questi livelli gioca si per il rimborso spese ma soprattutto perchè piace giocare in queste categorie. Quasi tutti lavorano quindi sostengono dei sacrifici unendo l'utile al dilettevole. Frezza, De Blasio, Botticella sono stati tutti professionisti. Di Giammarco Frezza mi e' rimasta impressa la sua condotta nell'arco della settimana ed in tutta la stagione, era il primo ad arrivare al campo e l'ultimo ad andare via. Un esempio per tutti i giovani che si approcciano al calcio!
Meglio dirigere una partita in campo, visti suoi trascorsi calcistici con la casacca nera, o una squadra dentro gli spogliatoi? Sicuramente meglio negli spogliatoi, in campo ci sono troppe responsabilità da parte dei direttori di gara. Bisogna che sia chiaro a tutti che sono ragazzi anche loro che amano il calcio.
Dai social si apprende che è tifoso del Foggia come finirà la sfida contro il Pisa? Si tifosissimo da quando avevo 8 anni quando mi hanno portato la prima volta allo stadio Pino Zaccheria. Il Foggia può ribaltare qualsiasi risultato lo ha dimostrato diverse volte nell'arco della stagione. Secondo me sviluppa il calcio più bello da vedere della Lega Pro grazie ad un mister come De Zerbi , già richiesto da squadre blasonate
Lo sport avverte la crisi economica e sociale che sta vivendo Canosa? In città c'e' sempre stato il problema di trovare gli sponsor, acuito dalla crisi economica di questi anni con molte ditte che hanno chiuso i battenti o sono fallite. La nostra forza può essere il coinvolgimento diretto di più imprenditori, un percorso di contatti intrapresi di recente speriamo vadano a buon fine.
Sogni e progetti nel cassetto… lascerà la dirigenza del Canosa Calcio 1948? Sogno di vedere il Canosa Calcio 1948 in Eccellenza. Progetti non ne faccio mai sono uno a cui piace lavorare sul campo ed i risultati poi arrivano. A qualcuno l'avevo accennato ma la decisione è già stata presa di lasciare il Canosa. Ho dato tanto e ora cerco nuovi stimoli professionali. Auguro comunque tutte le migliori fortune alla squadra canosina dove ho vissuto 4 anni fantastici.
I ringraziamenti di fine stagione … I miei sentiti ringraziamenti vanno ai media che hanno seguito la squadra, ai tifosi rossoblu, ai calciatori capaci di arrivare e vincere i play off, al mister Scaringella e lo staff tecnico e societario, dal presidente Vitrani a Pietro Basile che ha sempre creduto in me!
Grazie per la collaborazione e per quanto realizzato con il Canosa Calcio 1948 in questi anni.
Bartolo Carbone
E' trascorso più di un mese dalla vittoria dei play off contro una squadra che i pronostici la davano vincente ma dopo i festeggiamenti è calato il silenzio. Cosa bolla in pentola? Si, sono passati quasi quaranta giorni dalla finale di Ascoli Satriano, un bellissimo ricordo. Nessuno ci dava favoriti contro lo Sporting Ordona seconda forza del campionato con calciatori del calibro di D'Introno, Piscopo, Stango ed altri nomi di categoria. Una squadra forte ma noi avevamo una voglia mostruosa di sfatare tutti i pronostici e grazie al gruppo coeso e compatto ce l'abbiamo fatta. In pentola non so cosa bolle, la domanda va girata al presidente.
La sua quarta esperienza da dirigente del Canosa si è conclusa, il resoconto… Quarto anno da dirigente del Canosa forse il più anomalo dei quattro con il cambio a novembre del presidente Leonardo Matera con Liliana Vitrani, la prima donna nella storia del calcio canosino al vertice della squadra rossoblu, arrivando alla vittoria insperata dei play off, superando mille ostacoli. Una soddisfazione indescrivibile!
Il giocatore determinante per il Canosa nell'arco del campionato… Non c'è un giocatore in particolare, la nostra forza è stata il gruppo formato da validi elementi che avevano fame di vittorie!
Tra gli under del Canosa chi si è particolarmente distinto? Sicuramente Camerino, il numero 1 della squadra, non avevo dubbi sulle sue capacità e sul rendimento al di sopra della media insieme a Coppola e al canosino Dattoli, classe '98, che hanno dato il massimo contro avversari più quotati.
La partita da dimenticare… E' stata quella del recupero contro il Modugno ma poi la squadra si è subito riscattata in un finale in crescendo.
La squadra poteva dare di più? Non credo che la squadra potesse fare di più di quello che ha fatto bisogna ritenersi soddisfatti del lavoro svolto da questi ragazzi.
Quattro anni con mister Scaringella, un tecnico che può ambire a categorie superiori? Quattro stagioni con mister Scaringella che io simpaticamente chiamo De Zerbi per via della somiglianza sia fisica che per gli schemi di gioco applicati. E' un allenatore molto preparato a cui piace lavorare molto sul campo ed aggiungerei nella testa dei calciatori traendo il massimo da ognuno di loro. E poi è uno che valorizza i giovani,sicuramente chi lo prende ad allenare non sbaglia
Da Gianmarco Frezza ad Antonio Palmitessa : i rapporti umani e professionali con i calciatori… I rapporti umani nel calcio dilettantistico per me sono alla base di tutto. Il calciatore a questi livelli gioca si per il rimborso spese ma soprattutto perchè piace giocare in queste categorie. Quasi tutti lavorano quindi sostengono dei sacrifici unendo l'utile al dilettevole. Frezza, De Blasio, Botticella sono stati tutti professionisti. Di Giammarco Frezza mi e' rimasta impressa la sua condotta nell'arco della settimana ed in tutta la stagione, era il primo ad arrivare al campo e l'ultimo ad andare via. Un esempio per tutti i giovani che si approcciano al calcio!
Meglio dirigere una partita in campo, visti suoi trascorsi calcistici con la casacca nera, o una squadra dentro gli spogliatoi? Sicuramente meglio negli spogliatoi, in campo ci sono troppe responsabilità da parte dei direttori di gara. Bisogna che sia chiaro a tutti che sono ragazzi anche loro che amano il calcio.
Dai social si apprende che è tifoso del Foggia come finirà la sfida contro il Pisa? Si tifosissimo da quando avevo 8 anni quando mi hanno portato la prima volta allo stadio Pino Zaccheria. Il Foggia può ribaltare qualsiasi risultato lo ha dimostrato diverse volte nell'arco della stagione. Secondo me sviluppa il calcio più bello da vedere della Lega Pro grazie ad un mister come De Zerbi , già richiesto da squadre blasonate
Lo sport avverte la crisi economica e sociale che sta vivendo Canosa? In città c'e' sempre stato il problema di trovare gli sponsor, acuito dalla crisi economica di questi anni con molte ditte che hanno chiuso i battenti o sono fallite. La nostra forza può essere il coinvolgimento diretto di più imprenditori, un percorso di contatti intrapresi di recente speriamo vadano a buon fine.
Sogni e progetti nel cassetto… lascerà la dirigenza del Canosa Calcio 1948? Sogno di vedere il Canosa Calcio 1948 in Eccellenza. Progetti non ne faccio mai sono uno a cui piace lavorare sul campo ed i risultati poi arrivano. A qualcuno l'avevo accennato ma la decisione è già stata presa di lasciare il Canosa. Ho dato tanto e ora cerco nuovi stimoli professionali. Auguro comunque tutte le migliori fortune alla squadra canosina dove ho vissuto 4 anni fantastici.
I ringraziamenti di fine stagione … I miei sentiti ringraziamenti vanno ai media che hanno seguito la squadra, ai tifosi rossoblu, ai calciatori capaci di arrivare e vincere i play off, al mister Scaringella e lo staff tecnico e societario, dal presidente Vitrani a Pietro Basile che ha sempre creduto in me!
Grazie per la collaborazione e per quanto realizzato con il Canosa Calcio 1948 in questi anni.
Bartolo Carbone