Le interviste di Bartolo Carbone
Quando i sogni si condividono diventano realtà
Essenziali i genitori per la carriera di Stefania Sansonna
domenica 25 febbraio 2018
10.05
Con la vittoria ottenuta contro Saugella Team Monza 3-1 (25-16, 25-15, 22-25, 25-19), giocata nell' anticipo di ieri sera, si conclude una settimana importante per l'Igor Volley Novara che consolida il secondo posto in classifica del campionato A1 di pallavolo femminile. Dopo aver sollevato la Coppa Italia al Pala Dozza di Bologna, aver battuto 'la corazzata turca' del Fenerbahce SK Istanbul con un secco 3 a 0 al termine della partita valida per la Champions League che è stata giocata giovedì scorso è giunta a poche ore di distanza la vittoria contro le brianzole sotto la guida tecnica del coach Luciano Pedullà. Un tris di vittorie che carica la squadra in vista dell'ultimo match contro Imoco Conegliano decisivo per la Champions League, in calendario alle ore 20,30 di martedì 27 febbraio a Novara. Fiducioso l'allenatore dell'Igor Volley Novara, Massimo Barbolini :"Siamo contenti per il risultato e per il livello di gioco tenuto nel corso della partita. Abbiamo limitato Monza, che finora era sempre riuscita a metterci in difficoltà e abbiamo giocato un'ottima pallavolo un po' in tutti i fondamentali, dimostrando anche una crescita importante in battuta. Abbiamo avuto un piccolo calo nel finale di terzo set ma d'altra parte le ragazze sono umane e ci può stare: l'importante è aver poi ripreso il nostro ritmo e chiuso la partita con un successo da tre punti".
Tra le colonne portanti dell' Igor Volley Novara, Stefania Sansonna "orgoglio canosino", che gioca nel ruolo di libero diventando leader della squadra insieme alla famosa Francesca Piccinini. In questa settimana, nelle poche ore di tempo libero, Stefania Sansonna insieme ai suoi familiari si è recata nella vicina Valle d'Aosta dove ha incontrato e conosciuto don Salvatore Sciannamea, parroco canosino di Issogne e di Champdepraz, assegnato temporaneamente come "fidei donum" della Diocesi di Andria. Da par suo don Salvatore Sciannamea ha scritto e parlato dell'importanza della famiglia alle spalle di un atleta del calibro di Stefania Sansonna al top della carriera sportiva. """Dopo la visita di Stefania Sansonna nelle mie comunità, mi sono chiesto più volte come è possibile diventare campioni nello sport e nella vita, avere la forza di lasciare il proprio ambiente a 13 anni per seguire un desiderio, quando si è poco più che bambini.""" Esordisce don Salvatore Sciannamea che prosegue – """Ho capito che non basta solo il cuore, la volontà e la capacità di sognare le grandi mete. Bisogna sognare insieme, con le persone giuste. Quando i ragazzi sognano, ed a sognare con loro è la propria famiglia, i sogni si realizzano. La famiglia sembra scomparire in tanti momenti, i genitori sembrano non esserci, ma sono le radici che sostengono lo splendido albero di quell'umanità che, a giusto tempo, porta i suoi frutti, quelle radici che sostengono la grandezza della propria montagna, evitando le frane della vita, i pilastri che sostengono i grattaceli fatti di successo, fama e notorietà. Stefania è grande non perchè è tutto merito suo, ma anche dei suoi pilastri e delle sue radici, i suoi genitori. È stato bello vedere come, la campionessa, si poneva con loro, nella semplicità dei gesti che nascondono intesa, complicità e immensa tenerezza. Oggi tanti vogliono i loro figli campioni e magari ingenerano stati di angoscia e paura come l'ansia della prestazione. Pensiamo alle radici, pensiamo ai pilastri, per quel che si può, cerchiamo di offrire ai nostri bambini e giovani esempi sani e capacità di sognare insieme. Se si semina bene i frutti arriveranno.""" Conclude rivolgendosi ai genitori di Stefania Sansonna : """ Grazie Mamma Concetta e papà Domenico per Stefania. Senza i vostri sacrifici non avremmo la nostra campionessa, onore e vanto di Canosa. Grazie a voi Genitori tutti che vi sacrificate per i vostri figli, per la vostra offerta i nostri ragazzi e giovani possono e sanno ancora sognare. Sogniamo insieme, i sogni si realizzano""". Significativa testimonianza sulla famiglia fulcro centrale della vita dell'uomo e della società grazie al suo ruolo educativo, formativo, affettivo a sostegno dei propri figli.
Tra le colonne portanti dell' Igor Volley Novara, Stefania Sansonna "orgoglio canosino", che gioca nel ruolo di libero diventando leader della squadra insieme alla famosa Francesca Piccinini. In questa settimana, nelle poche ore di tempo libero, Stefania Sansonna insieme ai suoi familiari si è recata nella vicina Valle d'Aosta dove ha incontrato e conosciuto don Salvatore Sciannamea, parroco canosino di Issogne e di Champdepraz, assegnato temporaneamente come "fidei donum" della Diocesi di Andria. Da par suo don Salvatore Sciannamea ha scritto e parlato dell'importanza della famiglia alle spalle di un atleta del calibro di Stefania Sansonna al top della carriera sportiva. """Dopo la visita di Stefania Sansonna nelle mie comunità, mi sono chiesto più volte come è possibile diventare campioni nello sport e nella vita, avere la forza di lasciare il proprio ambiente a 13 anni per seguire un desiderio, quando si è poco più che bambini.""" Esordisce don Salvatore Sciannamea che prosegue – """Ho capito che non basta solo il cuore, la volontà e la capacità di sognare le grandi mete. Bisogna sognare insieme, con le persone giuste. Quando i ragazzi sognano, ed a sognare con loro è la propria famiglia, i sogni si realizzano. La famiglia sembra scomparire in tanti momenti, i genitori sembrano non esserci, ma sono le radici che sostengono lo splendido albero di quell'umanità che, a giusto tempo, porta i suoi frutti, quelle radici che sostengono la grandezza della propria montagna, evitando le frane della vita, i pilastri che sostengono i grattaceli fatti di successo, fama e notorietà. Stefania è grande non perchè è tutto merito suo, ma anche dei suoi pilastri e delle sue radici, i suoi genitori. È stato bello vedere come, la campionessa, si poneva con loro, nella semplicità dei gesti che nascondono intesa, complicità e immensa tenerezza. Oggi tanti vogliono i loro figli campioni e magari ingenerano stati di angoscia e paura come l'ansia della prestazione. Pensiamo alle radici, pensiamo ai pilastri, per quel che si può, cerchiamo di offrire ai nostri bambini e giovani esempi sani e capacità di sognare insieme. Se si semina bene i frutti arriveranno.""" Conclude rivolgendosi ai genitori di Stefania Sansonna : """ Grazie Mamma Concetta e papà Domenico per Stefania. Senza i vostri sacrifici non avremmo la nostra campionessa, onore e vanto di Canosa. Grazie a voi Genitori tutti che vi sacrificate per i vostri figli, per la vostra offerta i nostri ragazzi e giovani possono e sanno ancora sognare. Sogniamo insieme, i sogni si realizzano""". Significativa testimonianza sulla famiglia fulcro centrale della vita dell'uomo e della società grazie al suo ruolo educativo, formativo, affettivo a sostegno dei propri figli.