Le lettere di Agata Pinnelli
Con l’UTE, un incontro generazionale
La parola alla professoressa Giovanna Fralonardo.
domenica 15 gennaio 2017
18.24
L'Università della Terza Età di Canosa di Puglia(BT) si avvia a celebrare il 25° anniversario della sua fondazione, con momenti ricreativi, spirituali, di divulgazione e di riflessioni sul ricco bagaglio di iniziative e progettualità che l'hanno caratterizzata. Il tutto mirato non solo alla formazione permanente degli adulti, ma soprattutto al servizio gratuito di promozione socio-culturale del nostro territorio, per cercare di creare una scuola aperta ad adulti e ragazzi, in cui il flusso generazionale crei "ponti" e diventi il cuore pulsante di una comunità proiettata al continuo cambiamento che l'era tecnologica chiama tutti a gestire con senso di responsabilità. Tale servizio, grazie all'attenzione del Presidente in carica, dott. Sabino Trotta, con l'adesione alla FEDERUNI, Federazione Italiana tra le Università della Terza Età, si è inserito in un circuito culturale fervido di confronti e scambi, nonché di progettualità comuni e, nello stesso tempo, contestualizzati alle esigenze, alle peculiarità del nostro territorio. La presidente, professoressa Giovanna Fralonardo, nonché illustre ospite dell'evento celebrativo, nel suo saluto augurale del nuovo anno accademico (2016 – 2017) ha ribadito che la credibilità, la continuità, la serietà, la valenza pedagogica con cui si è svolto e si continua a svolgere tale servizio non sono diminuite. Le difficoltà del riconoscimento giuridico delle Regioni e dei Comuni non potranno mai incanalarlo in un atteggiamento di sfiducia, di rassegnazione, ma corroboreranno ulteriormente la determinazione, l'impegno ad andare avanti, per realizzare il progetto culturale-associativo sempre più con competenza e collaborazione, convinti che prima o poi fiorisca il fiore della Speranza, il sogno diventi realtà: "Riconoscimento Ufficiale". Solo così le sue attività possono essere declinate sul piano civico, sociale, culturale come parti integranti per costruire un "futuro a misura d'uomo", nella evoluzione generazionale senza più barriere di incomunicabilità e di professionalità. Perciò, quale momento migliore, in attesa dell'evento all'Università della Terza Età di Canosa, per ascoltare in primis la voce della professoressa Giovanna Fralonardo, in qualità di Presidente della FEDERUNI, e sintonizzarci sul suo entusiasmo, sul suo ruolo per camminare insieme.
Chi è Giovanna Fralonardo: Carattere, titolo di studio, professione svolta, professione che avrebbe voluto esercitare, personalità aperta in continuo divenire di fronte alle sfide che la complessità odierna costringe giocoforza a gestire … Sono laureata in Lettere Classiche, con specializzazione in Archeologia classica e ho insegnato quaranta anni Italiano, Latino, Greco. All'inizio avevo pensato di fare l'archeologa, ma avendo formato una famiglia, ho scelto con convinzione la via dell'insegnamento. Una volta fatta questa scelta l'ho portata avanti con determinazione e con sicurezza, come affronto tutte le mie sfide e le scelte che la vita mi ha posto e continua a pormi. Alla base della mia persona c'è un profondo senso di responsabilità e moralità, oltre che una profonda Fede in Dio, che mi guida in ogni azione che compio e che cerco di portare avanti.
I suoi approcci culturali con Canosa. Quale immagine sentimentale, culturale si è elaborata … Ho conosciuto Canosa e la sua Storia sin dai tempi dell'Università e d'altra parte i miei studi mi hanno portata a conoscere la storia millenaria di questa città di grande valenza storica – archeologica. Perciò sono venuta spesso a Canosa e qui oltre a visitare le aree archeologiche mi sono soffermata nella Canosa attuale che è veramente un fiore all'occhiello della nostra Puglia. Mi ha colpito l'organizzazione turistica, il fervore socio culturale ed ho scoperto che era nata anche da molti anni una Università della Terza Età, con la quale sin dall'inizio ho avuto rapporti e scambi culturali.
L'importanza dei social network per narrare e condividere la storia, la cultura, l'arte, la cittadinanza attiva, la memoria come "coscienza collettiva" … Certamente l'introduzione e la diffusione dei media contribuisce all'ampliamento del conoscere, della Cultura con la C maiuscola, ma necessita una spinta critica che selezioni il sapere vero, autentico, dalla copiosa congerie pseudoculturale.
Oggi si parla di "diritti di quarta generazione": difesa della "Persona", tempio sacro di Umanità, dalle tecnologie sempre più invasive nella vita dell'uomo … Cosa ne pensa, come donna impegnata nella crescita culturale della relazionalità del cuore e della mente … Oggi più che mai è necessario sempre avere presente la crescita della "Persona" che è essenziale per creare una società più a misura dell'uomo, nella quale i computer sono una risorsa unica e incomparabile, a patto che si tenga presente che l'uomo utilizza il computer e non viceversa.
Quando e come è nato l'approccio, l'impegno fervido nel mondo dell'UTE … E' nato sin dagli anni 90 quando sono venuta a conoscenza della nascita delle prime Università della Terza Età in Italia. In seguito trovandomi a Castellana presso l'istituto commerciale in qualità di Presidente della Commissione di maturità e incontrai un mio amico che mi disse che insegnava presso l'Università della Terza Età di Bari. Curiosa l'anno seguente frequentai quell'università e capii l'importanza di quelle istituzioni in un momento in cui gli anziani cominciavano ad aumentare.
Quali motivazioni l'hanno sostenuta in tanti anni di attività e quali ricadute positive riscontrate nel processo di "Formazione permanente" …La mia professione di insegnante e l'importanza della formazione sono state fondamentali per questa "nuova" attività. L'Educazione è essenziale per tutta la vita, in quanto è fondamentale ad ogni età essere preparati ad affrontare le sfide di ogni giorno.
UTE – Associazioni. Due movimenti culturali e di aggregazione sociale. C'è qualcosa che le diversifica…Certamente le UTE sono bene diverse da qualsiasi altro tipo di Associazione, che pur degne di ogni rispetto, hanno come obiettivo la socializzazione, mentre l'UTE è una scuola degli e per gli Adulti, che ha come obiettivo la formazione dell'individuo, puntando sulla Cultura. Inoltre si fonda su un progetto ben definito nel caso della FEDERUNI che le accomuna tutte e che viene realizzato in corsi annuali, biennali e triennali, come il Piano di Offerta Formativo fissato e realizzato triennalmente.
FEDERUNI, di cui lei è presidente. Definizione, finalità, progettualità a breve e lungo termine… La FEDERUNI è la Federazione Italiana tra le Università della Terza Età. È nata a Torino nel 1982 ed ha iniziato ad operare nel 1985, quando è stato depositato lo statuto a Vicenza. Assicura alle sedi consulenze organizzative e fiscali e promuove annuali congressi nazionali, incontri interregionali in autunno e in primavera per dirigenti e docenti, nonché una conferenza organizzativa. Associa oltre 86 sedi centrali articolate nel territorio nazionale con 286 Università. Particolarmente significativa la presenza nel Veneto ed in Puglia. In Italia le UTE sono nate e fondate sul volontariato. La Federazione intende sostenere e qualificare le Università federate offrendo ad esse quel supporto culturale di cui mancano per l'assenza di una Università degli Studi alle spalle. Gli obiettivi fondamentali che le Università federate perseguono sono: Cultura, Creatività e Capacità di cambiamento, Formazione dell'uomo europeo, Progetti di ricerca sul territorio. Tutta la nostra attività tende ad innestarsi nel territorio e ad incidere su di esso, pertanto un aspetto precipuo delle UTE sono le pubblicazioni, le mostre, seminari ad hoc che tendono ad educare. I progetti futuri della FEDERUNI sono una maggiore conoscenza di essa a livello nazionale e internazionale, uno scambio culturale tra le UTE con un contatto sempre più frequente tra loro, una legge quadro che le valorizzi, un continuo rapporto con l'Università degli Studi.
L'UTE e il suo riconoscimento legislativo. Perché è importante … E' importante perché le nostre Istituzioni sono vere e proprie scuole per adulti e come tali è giusto che vengano riconosciute dallo Stato. In fondo vi operano docenti laureati che sviluppano un progetto ben articolato e impostato triennalmente a tutte le UTE Federuni allo scopo di formare allievi, che siano protagonisti di storia e cittadini attivi ad ogni età. Premesso ciò il riconoscimento legislativo è d'obbligo per avere sedi pertinenti e sostegni per un'organizzazione sempre più stabile, dato l'importante compito a sostegno degli adulti e degli anziani che aumentano sempre più.
Tenendo presente la sua esperienza di Presidente nazionale e locale, le UTE, granaio di "competenza", "professionalità", "sapienza", in che modo potrebbero favorire l'incontro generazionale con le scuole ai fini della crescita etica, umana, intellettiva e professionale… Le UTE possono e devono favorire la trasmissione tra le generazioni. E' questo uno degli scopi fondamentali delle nostre Università. Abbattere le barriere generazionali e trasmettere ai giovani la nostra esperienza, il nostro bagaglio culturale ai fini di una crescita etico-sociale delle nuove generazioni, che hanno bisogno di noi e del confronto con noi. Non si può costruire il futuro senza innestarlo sul passato.
Quanto la sua storia e formazione pregressa hanno contribuito a forgiare la donna impegnata che è oggi…Certamente molto ha contribuito la mia formazione culturale, l'educazione ricevuta nella mia famiglia, il mio senso del dovere, che mi ha sempre spinto ad impegnarmi con tutte le mie forze e a portare a termine sempre qualsiasi progetto, intrapreso dopo una attenta riflessione.
I suoi rapporti con il territorio, il mondo dell'arte in senso lato, utilizzati per raccontare, testimoniare, denunciare, rappresentare la complessità del nostro tempo, sensibilizzare le coscienze, alimentare l'umanità del cuore… Mi sono sempre impegnata per la crescita socio-culturale del mio paese. Sin dalla adolescenza ho partecipato alla fondazione del gruppo archeologico del mio paese, che ho guidato fino all'età di 45 anni. Ho avuto la nomina di Ispettore onorario dal Ministero delle Belle Arti, carica che ho onorato impegnandomi in campo artistico-storico-archeologico. Ho realizzato e realizzo tuttora mostre, seminari, tavole rotonde coinvolgendo scuole ed associazioni. E ora con l'Università continuo in questo modo non tralasciando di curare anche delle pubblicazioni. Credo fermamente che solo crescendo culturalmente la società diventerà migliore.
Come ha gestito e gestisce nella sua esperienza concreta l'interazione con i giovani coniugando "memoria" (UTE), futuro (scuola), presente (territorio) per un cambiamento rigenerativo della "Umanità" di ogni persona … Non è stato difficile lavorare e realizzare una trasmissione tra le generazioni in quanto tutti i progetti nella mia UTE (e parlo dell'UTE di Mola) sono stati realizzati in collaborazione sempre con le scuole del territorio e anche con l'Università. Mi ha aiutato la sede nella scuola dove ho lavorato per 25 anni e anche che abbia insegnato sempre nel triennio. I miei ex alunni sono i miei stretti collaboratori. E in base alle loro professionalità (insegnanti, docenti universitari, ingegneri, musicisti…) permettono che si realizza un proficuo ponte di cultura tra giovani e adulti.
I prossimi impegni … Nell'ambito della FEDERUNI, i convegni del Nord – Centro – Sud che si svolgeranno a febbraio e marzo; il congresso nazionale a giugno, la realizzazione di un sito più attivo, oltre ad avviare e seguire l'iter della legge nazionale affinché giunga a buon fine.
Un suo motto ... per far sì che l'UTE venga percepita come una "forza in cammino" … Se si smette di imparare si comincia ad invecchiare, che è il motto utilizzato da molte UTE di Puglia da me fondate.
Grazie anche a nome della Redazione di Canosaweb e dell'Università della Terza Età di Canosa di Puglia, per aver dedicato del tempo alle nostre domande e per il contributo culturale dato con passione e abnegazione in questi anni che resta segno indelebile nel tempo per la community.
Agata Pinnelli
Chi è Giovanna Fralonardo: Carattere, titolo di studio, professione svolta, professione che avrebbe voluto esercitare, personalità aperta in continuo divenire di fronte alle sfide che la complessità odierna costringe giocoforza a gestire … Sono laureata in Lettere Classiche, con specializzazione in Archeologia classica e ho insegnato quaranta anni Italiano, Latino, Greco. All'inizio avevo pensato di fare l'archeologa, ma avendo formato una famiglia, ho scelto con convinzione la via dell'insegnamento. Una volta fatta questa scelta l'ho portata avanti con determinazione e con sicurezza, come affronto tutte le mie sfide e le scelte che la vita mi ha posto e continua a pormi. Alla base della mia persona c'è un profondo senso di responsabilità e moralità, oltre che una profonda Fede in Dio, che mi guida in ogni azione che compio e che cerco di portare avanti.
I suoi approcci culturali con Canosa. Quale immagine sentimentale, culturale si è elaborata … Ho conosciuto Canosa e la sua Storia sin dai tempi dell'Università e d'altra parte i miei studi mi hanno portata a conoscere la storia millenaria di questa città di grande valenza storica – archeologica. Perciò sono venuta spesso a Canosa e qui oltre a visitare le aree archeologiche mi sono soffermata nella Canosa attuale che è veramente un fiore all'occhiello della nostra Puglia. Mi ha colpito l'organizzazione turistica, il fervore socio culturale ed ho scoperto che era nata anche da molti anni una Università della Terza Età, con la quale sin dall'inizio ho avuto rapporti e scambi culturali.
L'importanza dei social network per narrare e condividere la storia, la cultura, l'arte, la cittadinanza attiva, la memoria come "coscienza collettiva" … Certamente l'introduzione e la diffusione dei media contribuisce all'ampliamento del conoscere, della Cultura con la C maiuscola, ma necessita una spinta critica che selezioni il sapere vero, autentico, dalla copiosa congerie pseudoculturale.
Oggi si parla di "diritti di quarta generazione": difesa della "Persona", tempio sacro di Umanità, dalle tecnologie sempre più invasive nella vita dell'uomo … Cosa ne pensa, come donna impegnata nella crescita culturale della relazionalità del cuore e della mente … Oggi più che mai è necessario sempre avere presente la crescita della "Persona" che è essenziale per creare una società più a misura dell'uomo, nella quale i computer sono una risorsa unica e incomparabile, a patto che si tenga presente che l'uomo utilizza il computer e non viceversa.
Quando e come è nato l'approccio, l'impegno fervido nel mondo dell'UTE … E' nato sin dagli anni 90 quando sono venuta a conoscenza della nascita delle prime Università della Terza Età in Italia. In seguito trovandomi a Castellana presso l'istituto commerciale in qualità di Presidente della Commissione di maturità e incontrai un mio amico che mi disse che insegnava presso l'Università della Terza Età di Bari. Curiosa l'anno seguente frequentai quell'università e capii l'importanza di quelle istituzioni in un momento in cui gli anziani cominciavano ad aumentare.
Quali motivazioni l'hanno sostenuta in tanti anni di attività e quali ricadute positive riscontrate nel processo di "Formazione permanente" …La mia professione di insegnante e l'importanza della formazione sono state fondamentali per questa "nuova" attività. L'Educazione è essenziale per tutta la vita, in quanto è fondamentale ad ogni età essere preparati ad affrontare le sfide di ogni giorno.
UTE – Associazioni. Due movimenti culturali e di aggregazione sociale. C'è qualcosa che le diversifica…Certamente le UTE sono bene diverse da qualsiasi altro tipo di Associazione, che pur degne di ogni rispetto, hanno come obiettivo la socializzazione, mentre l'UTE è una scuola degli e per gli Adulti, che ha come obiettivo la formazione dell'individuo, puntando sulla Cultura. Inoltre si fonda su un progetto ben definito nel caso della FEDERUNI che le accomuna tutte e che viene realizzato in corsi annuali, biennali e triennali, come il Piano di Offerta Formativo fissato e realizzato triennalmente.
FEDERUNI, di cui lei è presidente. Definizione, finalità, progettualità a breve e lungo termine… La FEDERUNI è la Federazione Italiana tra le Università della Terza Età. È nata a Torino nel 1982 ed ha iniziato ad operare nel 1985, quando è stato depositato lo statuto a Vicenza. Assicura alle sedi consulenze organizzative e fiscali e promuove annuali congressi nazionali, incontri interregionali in autunno e in primavera per dirigenti e docenti, nonché una conferenza organizzativa. Associa oltre 86 sedi centrali articolate nel territorio nazionale con 286 Università. Particolarmente significativa la presenza nel Veneto ed in Puglia. In Italia le UTE sono nate e fondate sul volontariato. La Federazione intende sostenere e qualificare le Università federate offrendo ad esse quel supporto culturale di cui mancano per l'assenza di una Università degli Studi alle spalle. Gli obiettivi fondamentali che le Università federate perseguono sono: Cultura, Creatività e Capacità di cambiamento, Formazione dell'uomo europeo, Progetti di ricerca sul territorio. Tutta la nostra attività tende ad innestarsi nel territorio e ad incidere su di esso, pertanto un aspetto precipuo delle UTE sono le pubblicazioni, le mostre, seminari ad hoc che tendono ad educare. I progetti futuri della FEDERUNI sono una maggiore conoscenza di essa a livello nazionale e internazionale, uno scambio culturale tra le UTE con un contatto sempre più frequente tra loro, una legge quadro che le valorizzi, un continuo rapporto con l'Università degli Studi.
L'UTE e il suo riconoscimento legislativo. Perché è importante … E' importante perché le nostre Istituzioni sono vere e proprie scuole per adulti e come tali è giusto che vengano riconosciute dallo Stato. In fondo vi operano docenti laureati che sviluppano un progetto ben articolato e impostato triennalmente a tutte le UTE Federuni allo scopo di formare allievi, che siano protagonisti di storia e cittadini attivi ad ogni età. Premesso ciò il riconoscimento legislativo è d'obbligo per avere sedi pertinenti e sostegni per un'organizzazione sempre più stabile, dato l'importante compito a sostegno degli adulti e degli anziani che aumentano sempre più.
Tenendo presente la sua esperienza di Presidente nazionale e locale, le UTE, granaio di "competenza", "professionalità", "sapienza", in che modo potrebbero favorire l'incontro generazionale con le scuole ai fini della crescita etica, umana, intellettiva e professionale… Le UTE possono e devono favorire la trasmissione tra le generazioni. E' questo uno degli scopi fondamentali delle nostre Università. Abbattere le barriere generazionali e trasmettere ai giovani la nostra esperienza, il nostro bagaglio culturale ai fini di una crescita etico-sociale delle nuove generazioni, che hanno bisogno di noi e del confronto con noi. Non si può costruire il futuro senza innestarlo sul passato.
Quanto la sua storia e formazione pregressa hanno contribuito a forgiare la donna impegnata che è oggi…Certamente molto ha contribuito la mia formazione culturale, l'educazione ricevuta nella mia famiglia, il mio senso del dovere, che mi ha sempre spinto ad impegnarmi con tutte le mie forze e a portare a termine sempre qualsiasi progetto, intrapreso dopo una attenta riflessione.
I suoi rapporti con il territorio, il mondo dell'arte in senso lato, utilizzati per raccontare, testimoniare, denunciare, rappresentare la complessità del nostro tempo, sensibilizzare le coscienze, alimentare l'umanità del cuore… Mi sono sempre impegnata per la crescita socio-culturale del mio paese. Sin dalla adolescenza ho partecipato alla fondazione del gruppo archeologico del mio paese, che ho guidato fino all'età di 45 anni. Ho avuto la nomina di Ispettore onorario dal Ministero delle Belle Arti, carica che ho onorato impegnandomi in campo artistico-storico-archeologico. Ho realizzato e realizzo tuttora mostre, seminari, tavole rotonde coinvolgendo scuole ed associazioni. E ora con l'Università continuo in questo modo non tralasciando di curare anche delle pubblicazioni. Credo fermamente che solo crescendo culturalmente la società diventerà migliore.
Come ha gestito e gestisce nella sua esperienza concreta l'interazione con i giovani coniugando "memoria" (UTE), futuro (scuola), presente (territorio) per un cambiamento rigenerativo della "Umanità" di ogni persona … Non è stato difficile lavorare e realizzare una trasmissione tra le generazioni in quanto tutti i progetti nella mia UTE (e parlo dell'UTE di Mola) sono stati realizzati in collaborazione sempre con le scuole del territorio e anche con l'Università. Mi ha aiutato la sede nella scuola dove ho lavorato per 25 anni e anche che abbia insegnato sempre nel triennio. I miei ex alunni sono i miei stretti collaboratori. E in base alle loro professionalità (insegnanti, docenti universitari, ingegneri, musicisti…) permettono che si realizza un proficuo ponte di cultura tra giovani e adulti.
I prossimi impegni … Nell'ambito della FEDERUNI, i convegni del Nord – Centro – Sud che si svolgeranno a febbraio e marzo; il congresso nazionale a giugno, la realizzazione di un sito più attivo, oltre ad avviare e seguire l'iter della legge nazionale affinché giunga a buon fine.
Un suo motto ... per far sì che l'UTE venga percepita come una "forza in cammino" … Se si smette di imparare si comincia ad invecchiare, che è il motto utilizzato da molte UTE di Puglia da me fondate.
Grazie anche a nome della Redazione di Canosaweb e dell'Università della Terza Età di Canosa di Puglia, per aver dedicato del tempo alle nostre domande e per il contributo culturale dato con passione e abnegazione in questi anni che resta segno indelebile nel tempo per la community.
Agata Pinnelli