Le lettere di Agata Pinnelli
Gesù Crocifisso, un cammino di speranza, di gioia e di luce
A Canosa la Via Crucis Vivente
sabato 28 marzo 2015
6.50
Pioggia permettendo, lunedì 30 marzo alle ore 20.00, su corso Garibaldi, la Comunità di Santa Teresa del Bambin Gesù, un quartiere a servizio della città, presenta la "Via Crucis Vivente", suggestiva rappresentazione degli ultimi significativi momenti della vita di Cristo, che hanno cambiato il volto della Storia e degli uomini. Questo viaggio simbolico si svolgerà all'ombra delle famose croci storiche di Andria che assicureranno un coinvolgimento emotivo non solo di forte intensità comunicativa, ma anche di efficace contestualizzazione storica insieme alle rappresentazioni sceniche, curate nelle interpretazioni, nei costumi, nelle coreografie e nelle musiche, nonché uno stimolo di riflessione sulla parola evangelica. Il messaggio che la rievocazione della Via Crucis vuole trasmettere è il significato della Croce nel suo aspetto positivo di cammino che porta non all'annientamento di sé, ma alla esaltazione della vita e della gioia eterna della Resurrezione, che passa inevitabilmente attraverso l'accettazione della Croce.
Il Crocifisso è un insondabile mistero d'amore e di dolore: sulla Croce sono infissi i segni della malvagità dell'uomo, quella che si scatena nei conflitti, nel terrorismo, nell'indifferenza, dove tanti sono i nuovi crocifissi. Ma nella Croce di Gesù ciò che risplende non è il peccato dell'uomo, ma l'amore di Dio senza misura. Il fulcro intorno a cui si svolgerà la riflessione è l'incontro, l'abbraccio della Madre con Gesù Risorto, metafora della luminosità di Cristo, la speranza di una vita nuova, piena di gioia nell'eternità, la cui porta è stata aperta per l'umanità proprio dalla Croce. Grazie a questa apertura si è invitati a diventare donne e uomini di resurrezione, di camminare come le donne del Vangelo non verso un Sepolcro ma verso la Vita, una Vita nuova, liberata dalla disarmonia del peccato, nella consapevolezza che solo Lui è il culmine della gioia piena. Vivere la resurrezione di Cristo significa dare un senso alla propria esistenza, perché l'umiliazione di un Dio insegna la mitezza del cuore, la glorificazione di un uomo ci offre una grande speranza, l'esperienza di una gioia profonda, una vita che zampilla di eternità e di amore. Quando la voce di Gesù Risorto ci scuote, allora anche gli occhi si aprono e possiamo dire come le donne: "Abbiamo visto il Signore e ora sappiamo che c'è un'unica via da percorrere, amare Gesù e i fratelli come Lui ci ha amati".
Alle famiglie, ai giovani della Parrocchia e ai bambini delle scuole primarie Mazzini, S. G. Bosco e Mauro Carella va il ringraziamento per questo impegno, che è espressione di comunione.
Agata Pinnelli
Il Crocifisso è un insondabile mistero d'amore e di dolore: sulla Croce sono infissi i segni della malvagità dell'uomo, quella che si scatena nei conflitti, nel terrorismo, nell'indifferenza, dove tanti sono i nuovi crocifissi. Ma nella Croce di Gesù ciò che risplende non è il peccato dell'uomo, ma l'amore di Dio senza misura. Il fulcro intorno a cui si svolgerà la riflessione è l'incontro, l'abbraccio della Madre con Gesù Risorto, metafora della luminosità di Cristo, la speranza di una vita nuova, piena di gioia nell'eternità, la cui porta è stata aperta per l'umanità proprio dalla Croce. Grazie a questa apertura si è invitati a diventare donne e uomini di resurrezione, di camminare come le donne del Vangelo non verso un Sepolcro ma verso la Vita, una Vita nuova, liberata dalla disarmonia del peccato, nella consapevolezza che solo Lui è il culmine della gioia piena. Vivere la resurrezione di Cristo significa dare un senso alla propria esistenza, perché l'umiliazione di un Dio insegna la mitezza del cuore, la glorificazione di un uomo ci offre una grande speranza, l'esperienza di una gioia profonda, una vita che zampilla di eternità e di amore. Quando la voce di Gesù Risorto ci scuote, allora anche gli occhi si aprono e possiamo dire come le donne: "Abbiamo visto il Signore e ora sappiamo che c'è un'unica via da percorrere, amare Gesù e i fratelli come Lui ci ha amati".
Alle famiglie, ai giovani della Parrocchia e ai bambini delle scuole primarie Mazzini, S. G. Bosco e Mauro Carella va il ringraziamento per questo impegno, che è espressione di comunione.
Agata Pinnelli