Le lettere di Agata Pinnelli

Il Giubileo nella storia

I Papi degli anni santi e le bolle d’indizione

Il primo Giubileo della storia della Chiesa – modello degli altri giubilei – è stato quello promulgato da Papa Bonifacio VIII con la bolla "Antiquorum habet fida relatio" del 22 febbraio 1300.
1300 Bonifacio VIII 1294 – 1303
Antiquorum habet fida relatio
1350 Clemente VI 1342 – 1352
Unigenitus Dei Filius
1390 Urbano VI 1368 – 1379
Salvator noster Unigenitus Dei Filius
Promulgò il Giubileo del 1390:
Bonifacio IX 1389 – 1404
1400 Bonifacio IX 1389 – 1404
Senza bolla d'indizione
1423 Martino V 1417 – 1431
Senza bolla d'indizione
1450 Niccolò V 1447 – 1455
Immensa et innumerabilia
1475 Sisto IV 1471 – 1484
Salvator noster
1500 Alessandro VI 1492 – 1503
Inter multiplices
1525 Clemente VII 1523 – 1534
Inter sollicitudines et coram nobis
1550 Giulio III Si pastores ovium 1550 - 1555
1575 Gregorio XIII 1572 – 1585
Dominus ac Redemptor noster
1600 Clemente VIII 1592 – 1605
Annus Domini placabilis
1625 Urbano VIII 1623 – 1644
Omnes gentes plaudite manibus
1650 Innocenzo X 1644 – 1655
Appropinquat dilectissimi fili
1675 Clemente X 1670 – 1676
Ad apostolicae vocis oraculum
1700 Innocenzo XII 1691 – 1700
Regi saeculorum
1725 Benedetto XIII 1724 – 1730
Redemptor et Dominus noster
1750 Benedetto XIV 1740 – 1758
Peregrinantes a Domino
1775 Pio VI 1775 – 1799
Summo Dei
1800 Pio VII 1800 – 1823
Anno senza Giubileo
1825 Leone XII 1823 – 1829
Quod voc ineunte
1850 Pio IX 1846 – 1878
Anno senza Giubileo per le vicende politiche del tempo
1875 Pio IX 1846 – 1878
Gravibus Ecclesiae et huius saeculi calamitatibus
1900 Leone XIII 1878 – 1903
Properante ad exitum saeculo
1925 Pio XI 1922 – 1939
Infinita Dei misericordia
1933 – 1934 Pio XI 1922 – 1939
Anno santo straordinario: Quod nuper
1950 Pio XII 1939 – 1958
Iubilaeum maximun
1975 Paolo VI 1963 – 1978
Apostolorum limita
1983 – 1984 Giovanni Paolo II 1978 – 2005
Anno santo straordinario: Aperite portas Redemptori
2000 Giovanni Paolo II 1978 – 2005
Incarnationis misterium
2015 – 2016 Francesco 2013
Anno santo straordinario: Misericordiae vultus.

I SEGNI GIUBILARI PER ECCELLENZA.
L'INDULGENZA. "La tradizione giubilare è legata alla concessione di indulgenze in modo più largo che in altri periodi". L'indulgenza giubilare è la cancellazione della pena prevista per i peccati commessi, perché il peccato, "se grave" e "volontario", comporta la privazione della comunione con Dio e, di conseguenza, esclusione dalla partecipazione alla vita eterna". Per ottenere la grazia è necessaria, però, la "conversione del cuore mediante un cambiamento di vita", quella conversione cui questo Giubileo della misericordia vuole richiamare tutti i credenti. L'indulgenza che ogni Giubileo porta con sé è plenaria quando offre la possibilità di ottenere – per sé o per le anime dei defunti – la remissione ("cancellazione") davanti a Dio della pena temporale conseguente ai peccati, cioè il "tempo di purificazione" che si dovrà trascorrere nel purgatorio, in maniera totale. L'indulgenza può essere parziale, cioè in grado di "cancellare" solo una parte del tempo di purificazione. Per acquistare l'indulgenza è necessario: essere battezzato; non essere scomunicati; essere nello stato di grazia, confessato e comunicato; adempiere le opere prescritte e la visita alle chiese designate.
Luoghi designati per l'indulgenza nella Diocesi di Andria, di cui Canosa fa parte:
ANDRIA: Chiesa Cattedrale; Santuario di S. Maria dei Miracoli; Santuario Maria SS. ma dell'Altomare; Santuario del SS. mo Salvatore; Chiesa di San Andrea Apostolo.
CANOSA: Basilica Concattedrale di San Sabino; Chiesa Madonna di Costantinopoli.
MINERVINO MURGE: Chiesa Matrice S. Maria Assunta; Santuario della Madonna del Sabato.
LA PORTA SANTA. Un significato strettamente simbolico assume la funzione dell'apertura e della chiusura delle Porte Sante: quelle "Porte", cioè, che si trovano particolarmente indicate in ciascuna delle quattro Basiliche Papali romane: San Pietro, San Paolo fuori le mura, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore. In San Pietro la cerimonia è generalmente officiata dal Papa, mentre per le altre basiliche sono preposti Cardinali, personalmente delegati dal Pontefice. Oltre che nelle Basiliche maggiori di Roma sono aperte le Porte Sante della Misericordia – dal 13 dicembre 2015 – presso il Santuario del Divino Amore e presso l'Ostello dei poveri vicino alla stazione Termini a Roma; le Basiliche di Terra Santa; le Cattedrali di tutte le diocesi del mondo e alcuni santuari scelti dai singoli vescovi.
Sono pure interessati alcuni ospedali per dare sollievo al mondo della sofferenza. Gli ammalati, le persone anziane e sole, pur non varcando fisicamente una Porta Santa, possono ottenere l'indulgenza vivendo « la malattia e la sofferenza come esperienza vicina al Signore». « Vivere con fede e gioiosa speranza questo momento di prova – scrive il Papa -, ricevendo la comunione o partecipando alla Santa Messa e alla preghiera comunitaria, anche attraverso i vari mezzi di comunicazione, sarà per loro il modo di ottenere l'indulgenza giubilare». Anche i carcerati hanno la loro «Porta Santa»: è la porta della cella. Costoro « nelle cappelle delle carceri potranno ottenere l'indulgenza, e ogni volta che passeranno per la porta della loro cella, rivolgendo il pensiero e la preghiera al Padre, possa questo gesto significare per loro il passaggio dalla Porta Santa, perché la misericordia di Dio, capace di trasformare i cuori, è anche in grado di trasformare le sbarre, in esperienza di libertà». Non sono dimenticati i monasteri di clausura, maschili e femminili, che, nella preghiera, nel silenzio e nel distacco dal mondo esterno, vivono questo particolare momento di grazia. In quest'Anno della misericordia l'indulgenza giubilare può essere ottenuta anche per i defunti, «perché il volto misericordioso del Padre li liberi da ogni residuo di colpa e possa stringerli a sé nella beatitudine che non ha fine».
Mano tesa di Papa Francesco verso la Fraternità San Pio X (lefbvriani), una comunità in contrasto con la chiesa cattolica, confidando «che nel prossimo futuro si possano trovare le soluzioni per recuperare la piena comunione». Grande importanza ha la Porta Santa della Misericordia. Essa significa il Cristo Salvatore, il Pastore, il Maestro, attraverso cui è necessario passare per entrare nel Regno di Dio. È il simbolo della misericordia divina aperta a coloro che sinceramente la desiderano e la invocano. La Porta significa Maria, Madre di Cristo, mediatrice tra il cielo e la terra, Madre di misericordia. La "soglia" della Porta è il simbolo del passaggio dal mondo ferito del peccato al mondo della vita nuova. Il muro della Porta Santa viene identificato con la "roccia" e con la "pietra". Il Papa che batte il muro con il martello ripete il gesto di Mosè che fa scaturire l'acqua dalla roccia per dissetare il suo popolo.

Giovanni Minerva.
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