Le Pillole
Acqua, la neve scarseggia e nemmeno piove
Le opportunità di Sviluppo per AQP
domenica 19 marzo 2023
22.30
L'Italia ha un drammatico problema, nel corso degli ultimi tre anni è iniziato un lento ma progressivo processo di desertificazione per il nostro Paese, legato pesantemente agli effetti negativi del "Cambiamento Climatico" . Ne soffre già il venti per cento del territorio nazionale, con un picco del settanta per cento in Sicilia . Anche il sud della regione Puglia mostra evidenti segni di predesertificazione. La neve scarseggia sulle nostre montagne, per trovarla dobbiamo salire a 2000 metri di altitudine mentre anni fa c'era neve spessa a 1700 metri. Piove poco, spesso assistiamo a bombe d'acqua, tanti millimetri in pochissimo tempo , acqua difficilmente intercettabile e che crea danni e frane ad un territorio che ha importanti problemi idrogeologici che una politica disattenta al futuro continua da tanti anni a trascurare .
Anni fa la neve che si scioglieva e a primavera assicurava una disponibilità media di acqua di circa dieci/tredici miliardi di metri cubi a stagione. Lo scorso anno questa disponibilità è pericolosamente scesa a sei miliardi di metri cubi e le previsioni per il 2023 considerano solo quattro miliardi di metri cubi. Soffrono di più le Alpi che mostrano una diminuzione di quantità di neve del 66 per cento rispetto a cinque anni fa , un po' meno gli Appennini comunque sotto la media degli anni passati . Dobbiamo prepararci , con la primavera che arriva, ad una pesante arsura in estate drammatica per la nostra agricoltura. Eppure l'Italia anni fa era il giardino d'Europa ricco di 7954 corsi d'acqua, 324 laghi, 1000 falde sotterranee . Le nostre 526 dighe erano invasi capaci di catturare l'11 per cento dell'acqua piovana pari a circa 35 miliardi di metri cubi per anno . Il Nord del Paese con i suoi importanti impianti idroelettrici alle pendici delle Alpi captava più del 50 per cento di quell'acqua producendo in parallelo tanta energia bianca .
Per capire il guaio di oggi due valori di produzione idroelettrica nel periodo inizio gennaio inizio primavera; nel 2018 producevamo circa 7500 GWH , quest'anno faremo solo 4900 Gwh. L'acqua è oro bianco , è elemento essenziale non solo per un salubre funzionamento del nostro organismo , è anche base di garanzia del ciclo di vita ,il ciclo dell'acqua , del nostro Pianeta. La disponibilità di acqua è importante elemento di squilibrio tra paesi ricchi e paesi poveri del Pianeta , i consumi giornalieri pro-capite passano dai 350 litri per giorno del Canada a pochi litri in tante aree desertiche dell'Africa .
L' acqua ha utilizzi civili ed agricoli, in Italia sprechiamo questa risorsa chiave nei nostri acquedotti colabrodo , nei consumi domestici disattenti , in agricoltura dove le quantità spese si accompagnano a maggiore quantità di utilizzo di fertilizzanti, diserbanti, composti chimici che rovinano pesantemente la qualità delle nostre produzioni agricole e inquinano pesantemente le acque di falda.
La rete idrica nazionale di vettoriamento e distribuzione perde (media nazionale) il 41,2 per cento della portata d'acqua immessa , nel Sud e nelle isole si perde spesso più del 50 per cento . Gli altri popoli Europei sono molto più attenti di noi negli investimenti di manutenzione della rete idrica , in Germania si perde solo il 6,5 per cento. In agricoltura spendiamo circa il 50 per cento della quantità totale di acqua fluente , ne potremmo risparmiare tanta, usando tecniche agricole ben consolidate, efficaci ,efficienti come la irrigazione subsuperficiale , quella sottochioma, quella a goccia .
Buttiamo a mare ,dopo averle trattate, e acque reflue degli impianti civili ed industriali di trattamento . Le acque reflue devono essere riutilizzate , abbiamo le tecnologie per analizzarle , trattarle dal punto di vista batterico per renderle idonee al consumo sicuro in una agricoltura che in maniera circolare riusi l'acqua .
Se pensiamo alla nostra regione possiamo vantare una realtà voluta fortemente da Matteo Renato Imbriani , l' Acquedotto Pugliese che da più di cento anni è al servizio di tutti i comuni della Puglia e di dodici comuni della Campania , con un complessivo bacino di utenza di 4 milioni di persone . AQP ha una estensione di 20000 chilometri , 5 impianti di potabilizzazione, 328 serbatoi di stoccaggio per una capacità totale di 3 milioni di metri cubi di acqua , 184 depuratori ,9 impianti di affinamento , 12000 chilometri di rete fognaria , una azienda leader ASECO per il compostaggio , 6 centrali mini idro , 5 impianti fotovoltaici .
AQP è una delle più estese opere per la gestione integrata delle acque in Europa , valori della produzione e utili in crescita , bilancio disponibile per il 2021 con un valore della produzione di 646 milioni di euro ed investimenti per 229 milioni .
Sembrerebbe tutto molto positivo ed invece si ha la sensazione poi suffragabile con fatti concreti che la politica frena una realtà industriale che potrebbe fare molto di più , a cominciare da un serio integrato progetto di digitalizzazione mirato ad una drastica diminuzione delle perdite in rete ,
La ricerca e sviluppo in AQP è florida ma anche qui spesso si perde nel tempo . Non si ha ad esempio riscontro ( ma questa potrebbe essere mancanza di conoscenza da parte mia ) dei tanti progetti di ricerca partiti nel 2018 e che dovevano chiudersi dopo 4 anni .
Da figlio della mia regione che ha partecipato alla realizzazione del primo ATO in Sicilia a Caltanisetta in joint con gli Spagnoli di Acqualia mi piacerebbe avere ritorni sugli interesanti progetti allo studio relativi a :
- trattamento fanghi da depurazione e produzione di biolubrificanti sostenibili attraverso la estrazione della componente lipidica
- efficientamento energetico del Sistema Idrico Integrato e coprodruzione di energia rinnovabile su aree di impianto disponibili
- impianti pilota per il riuso delle acque reflue con il monitoraggio dei microinquinanti e degli elementi antibiotico-resistenti , impianti di trattamento terziario e di utilizzo dei raggi ultravioletti
- politica integrata di deodorizzazione delle emissioni sgradevoli dagli impianti di trattamento acque nere
- integrazione regionale mirata al riuso delle acque civili ed industriali , al trattamento delle acque di falda , alla dissalazione e potabilizzazione di acque salmastre ( ottima notizia la gara per il sistema di dissalazione del fiume Tara),alla captazione e recupero delle acque piovane
- impianto pilota per la produzione di gessi di defecazione attraverso la idrolisi dei fanghi biologici che non hanno concluso il processo di depurazione ,riduzione dell'azoto ed eliminazione del fosforo per utilizzo come ferilizzanti alternativi di tipo biologico
AQP è una bella azienda ma la politica regionale dovrebbe farla volare per renderla realtà industriale a valore strategico per l'Europa, per una più generale nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo .
Nunzio Valentino
Anni fa la neve che si scioglieva e a primavera assicurava una disponibilità media di acqua di circa dieci/tredici miliardi di metri cubi a stagione. Lo scorso anno questa disponibilità è pericolosamente scesa a sei miliardi di metri cubi e le previsioni per il 2023 considerano solo quattro miliardi di metri cubi. Soffrono di più le Alpi che mostrano una diminuzione di quantità di neve del 66 per cento rispetto a cinque anni fa , un po' meno gli Appennini comunque sotto la media degli anni passati . Dobbiamo prepararci , con la primavera che arriva, ad una pesante arsura in estate drammatica per la nostra agricoltura. Eppure l'Italia anni fa era il giardino d'Europa ricco di 7954 corsi d'acqua, 324 laghi, 1000 falde sotterranee . Le nostre 526 dighe erano invasi capaci di catturare l'11 per cento dell'acqua piovana pari a circa 35 miliardi di metri cubi per anno . Il Nord del Paese con i suoi importanti impianti idroelettrici alle pendici delle Alpi captava più del 50 per cento di quell'acqua producendo in parallelo tanta energia bianca .
Per capire il guaio di oggi due valori di produzione idroelettrica nel periodo inizio gennaio inizio primavera; nel 2018 producevamo circa 7500 GWH , quest'anno faremo solo 4900 Gwh. L'acqua è oro bianco , è elemento essenziale non solo per un salubre funzionamento del nostro organismo , è anche base di garanzia del ciclo di vita ,il ciclo dell'acqua , del nostro Pianeta. La disponibilità di acqua è importante elemento di squilibrio tra paesi ricchi e paesi poveri del Pianeta , i consumi giornalieri pro-capite passano dai 350 litri per giorno del Canada a pochi litri in tante aree desertiche dell'Africa .
L' acqua ha utilizzi civili ed agricoli, in Italia sprechiamo questa risorsa chiave nei nostri acquedotti colabrodo , nei consumi domestici disattenti , in agricoltura dove le quantità spese si accompagnano a maggiore quantità di utilizzo di fertilizzanti, diserbanti, composti chimici che rovinano pesantemente la qualità delle nostre produzioni agricole e inquinano pesantemente le acque di falda.
La rete idrica nazionale di vettoriamento e distribuzione perde (media nazionale) il 41,2 per cento della portata d'acqua immessa , nel Sud e nelle isole si perde spesso più del 50 per cento . Gli altri popoli Europei sono molto più attenti di noi negli investimenti di manutenzione della rete idrica , in Germania si perde solo il 6,5 per cento. In agricoltura spendiamo circa il 50 per cento della quantità totale di acqua fluente , ne potremmo risparmiare tanta, usando tecniche agricole ben consolidate, efficaci ,efficienti come la irrigazione subsuperficiale , quella sottochioma, quella a goccia .
Buttiamo a mare ,dopo averle trattate, e acque reflue degli impianti civili ed industriali di trattamento . Le acque reflue devono essere riutilizzate , abbiamo le tecnologie per analizzarle , trattarle dal punto di vista batterico per renderle idonee al consumo sicuro in una agricoltura che in maniera circolare riusi l'acqua .
Se pensiamo alla nostra regione possiamo vantare una realtà voluta fortemente da Matteo Renato Imbriani , l' Acquedotto Pugliese che da più di cento anni è al servizio di tutti i comuni della Puglia e di dodici comuni della Campania , con un complessivo bacino di utenza di 4 milioni di persone . AQP ha una estensione di 20000 chilometri , 5 impianti di potabilizzazione, 328 serbatoi di stoccaggio per una capacità totale di 3 milioni di metri cubi di acqua , 184 depuratori ,9 impianti di affinamento , 12000 chilometri di rete fognaria , una azienda leader ASECO per il compostaggio , 6 centrali mini idro , 5 impianti fotovoltaici .
AQP è una delle più estese opere per la gestione integrata delle acque in Europa , valori della produzione e utili in crescita , bilancio disponibile per il 2021 con un valore della produzione di 646 milioni di euro ed investimenti per 229 milioni .
Sembrerebbe tutto molto positivo ed invece si ha la sensazione poi suffragabile con fatti concreti che la politica frena una realtà industriale che potrebbe fare molto di più , a cominciare da un serio integrato progetto di digitalizzazione mirato ad una drastica diminuzione delle perdite in rete ,
La ricerca e sviluppo in AQP è florida ma anche qui spesso si perde nel tempo . Non si ha ad esempio riscontro ( ma questa potrebbe essere mancanza di conoscenza da parte mia ) dei tanti progetti di ricerca partiti nel 2018 e che dovevano chiudersi dopo 4 anni .
Da figlio della mia regione che ha partecipato alla realizzazione del primo ATO in Sicilia a Caltanisetta in joint con gli Spagnoli di Acqualia mi piacerebbe avere ritorni sugli interesanti progetti allo studio relativi a :
- trattamento fanghi da depurazione e produzione di biolubrificanti sostenibili attraverso la estrazione della componente lipidica
- efficientamento energetico del Sistema Idrico Integrato e coprodruzione di energia rinnovabile su aree di impianto disponibili
- impianti pilota per il riuso delle acque reflue con il monitoraggio dei microinquinanti e degli elementi antibiotico-resistenti , impianti di trattamento terziario e di utilizzo dei raggi ultravioletti
- politica integrata di deodorizzazione delle emissioni sgradevoli dagli impianti di trattamento acque nere
- integrazione regionale mirata al riuso delle acque civili ed industriali , al trattamento delle acque di falda , alla dissalazione e potabilizzazione di acque salmastre ( ottima notizia la gara per il sistema di dissalazione del fiume Tara),alla captazione e recupero delle acque piovane
- impianto pilota per la produzione di gessi di defecazione attraverso la idrolisi dei fanghi biologici che non hanno concluso il processo di depurazione ,riduzione dell'azoto ed eliminazione del fosforo per utilizzo come ferilizzanti alternativi di tipo biologico
AQP è una bella azienda ma la politica regionale dovrebbe farla volare per renderla realtà industriale a valore strategico per l'Europa, per una più generale nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo .
Nunzio Valentino