Le Pillole
Arca ideale canosina....per costruire il Paradiso
Il grido è la risposta più vera a quella nobile giovane concittadina
mercoledì 26 novembre 2014
10.01
ARCA IDEALE CANOSINA .......per costruire il PARADISO
Leggere ,vivere i miserevoli fatti politici e non che ,giorno per giorno, quasi da sempre ,uccidono la nostra città , crea in me un disagio a cui ho reagito volando con la fantasia in un viaggio ideale alla ricerca del Paradiso a CANOSA . La mente allenata alle letture bibliche ha confezionato un"Arca per coinvolgere nel viaggio ,preservandoli dal diluvio cittadino,i "giusti ", non solo ,anche gli " idolatri " ,quelli cioè che sinora hanno sostato al margine della piazzetta o di corso S. Sabino ,i figli ,vittime innocenti di tanto sfascio . Un" Arca per poter dare un seguito alla storia della nostra città ,lasciando il testimone ai nostri Sem, Cam, Jafet . Serve un"arca se non riusciamo a coinvolgerci per gridare ......basta!
Il grido è la risposta più vera a quella nobile giovane concittadina che non è fiera del suo lavoro in nero e che non crede più nella correttezza operativa delle Istituzioni ma continua a cercare il Paradiso.
Basta vuol dire non lasciare soli i coraggiosi del comitato B619 per l"ospedale . Basta vuol dire chiedere fatti e non parole a chi amministra . Basta vuol dire sollecitare un forte momento cittadino di tolleranza zero verso chi, privato o pubblico ,ha fatto di Canosa luogo innominabile di rifiuti , di mancanza di rispetto, di dileggio delle regole,di malavita ,di spaccio ,di diffusa illegalità ,supinamente accettata . Basta per ricominciare ,ricostruendo un sogno più volte partito ed altrettante volte interrotto , dando una speranza del domani ai tanti disperati della nostra comunità .
Cari concittadini,a Canosa cova,potendo scoppiare da un momento all"altro, una crisi inquietante che una Politica, democratica ma inconcludente , che perpetua il rito delle infinite trattative di palazzo a porte chiuse ,gestita da uomini molto spesso mediocri , non saprà affrontare . La povertà scenderà nelle piazze con una rabbia che nemmeno il buon senso potrà fermare .
Domenica sera al teatro India di Roma mi sono emozionato ascoltando un monologo bellissimo sui problemi di questi " tempi moderni" recitato da Leo Gullotta ,partendo dai testi della compianta Teresa Pomodoro ,fondatrice di Spazio Teatro NO" UNA .
Riflettendo sul testo ,accompagnato da una struggente melodia , mi sono detto che noi Canosini prima di dira il forte "Basta" , dobbiamo prendere atto che non siamo assenti dalle colpe del degrado ,lo abbiamo democraticamente accompagnato nel tempo ed oggi la strada si è fatta cosi stretta che bisogna partire o morire .
Ora dobbiamo recuperare le condizioni di equilibrio naturale tra noi gente ed il mondo che circonda la città . Abbiamo per tanto tempo accettato di volare basso ,ora dobbiamo tornare a gustare il confronto senza polemiche che comunque segni un positivo risultato ,un progresso collettivo.. Ora dobbiamo tornare a gioire dallo stare e lavorare insieme,trovando la forza di ridare certezza alla legalità .. Ieri con due Canosini ,a cui sono legato da affetto e da stima vera , scerzando e commentando questo mio "sentire" ,ci siamo detti che è il tempo di acquistare il legname per costruire l" Arca . Cari Concittadini serve anche e sopratutto il vostro coinvolgimento ,il vostro laborioso aiuto ,la vostra forte volontà a cambiare ..
La nostra non è la proposizione di una elite spesso non residente ,noi ,se non ci lascerete soli ,partiremo dagli umili,dagli ultimi della fila e con loro disegneremo il palcoscenico delle idee della nuova città del Paradiso .
Nunzio Valentino
Leggere ,vivere i miserevoli fatti politici e non che ,giorno per giorno, quasi da sempre ,uccidono la nostra città , crea in me un disagio a cui ho reagito volando con la fantasia in un viaggio ideale alla ricerca del Paradiso a CANOSA . La mente allenata alle letture bibliche ha confezionato un"Arca per coinvolgere nel viaggio ,preservandoli dal diluvio cittadino,i "giusti ", non solo ,anche gli " idolatri " ,quelli cioè che sinora hanno sostato al margine della piazzetta o di corso S. Sabino ,i figli ,vittime innocenti di tanto sfascio . Un" Arca per poter dare un seguito alla storia della nostra città ,lasciando il testimone ai nostri Sem, Cam, Jafet . Serve un"arca se non riusciamo a coinvolgerci per gridare ......basta!
Il grido è la risposta più vera a quella nobile giovane concittadina che non è fiera del suo lavoro in nero e che non crede più nella correttezza operativa delle Istituzioni ma continua a cercare il Paradiso.
Basta vuol dire non lasciare soli i coraggiosi del comitato B619 per l"ospedale . Basta vuol dire chiedere fatti e non parole a chi amministra . Basta vuol dire sollecitare un forte momento cittadino di tolleranza zero verso chi, privato o pubblico ,ha fatto di Canosa luogo innominabile di rifiuti , di mancanza di rispetto, di dileggio delle regole,di malavita ,di spaccio ,di diffusa illegalità ,supinamente accettata . Basta per ricominciare ,ricostruendo un sogno più volte partito ed altrettante volte interrotto , dando una speranza del domani ai tanti disperati della nostra comunità .
Cari concittadini,a Canosa cova,potendo scoppiare da un momento all"altro, una crisi inquietante che una Politica, democratica ma inconcludente , che perpetua il rito delle infinite trattative di palazzo a porte chiuse ,gestita da uomini molto spesso mediocri , non saprà affrontare . La povertà scenderà nelle piazze con una rabbia che nemmeno il buon senso potrà fermare .
Domenica sera al teatro India di Roma mi sono emozionato ascoltando un monologo bellissimo sui problemi di questi " tempi moderni" recitato da Leo Gullotta ,partendo dai testi della compianta Teresa Pomodoro ,fondatrice di Spazio Teatro NO" UNA .
Riflettendo sul testo ,accompagnato da una struggente melodia , mi sono detto che noi Canosini prima di dira il forte "Basta" , dobbiamo prendere atto che non siamo assenti dalle colpe del degrado ,lo abbiamo democraticamente accompagnato nel tempo ed oggi la strada si è fatta cosi stretta che bisogna partire o morire .
Ora dobbiamo recuperare le condizioni di equilibrio naturale tra noi gente ed il mondo che circonda la città . Abbiamo per tanto tempo accettato di volare basso ,ora dobbiamo tornare a gustare il confronto senza polemiche che comunque segni un positivo risultato ,un progresso collettivo.. Ora dobbiamo tornare a gioire dallo stare e lavorare insieme,trovando la forza di ridare certezza alla legalità .. Ieri con due Canosini ,a cui sono legato da affetto e da stima vera , scerzando e commentando questo mio "sentire" ,ci siamo detti che è il tempo di acquistare il legname per costruire l" Arca . Cari Concittadini serve anche e sopratutto il vostro coinvolgimento ,il vostro laborioso aiuto ,la vostra forte volontà a cambiare ..
La nostra non è la proposizione di una elite spesso non residente ,noi ,se non ci lascerete soli ,partiremo dagli umili,dagli ultimi della fila e con loro disegneremo il palcoscenico delle idee della nuova città del Paradiso .
Nunzio Valentino