Le Pillole
Caldo Infernale,,, con Lucifero stiamo bollendo, quasi evaporando
Nuovo Rapporto IPCC sul Cambiamento climatico del Pianeta
mercoledì 11 agosto 2021
18.16
La Natura continua a ribellarsi ,intanto il Pianeta parla di Transizione energetica e Cambiamento Climatico ,parla ma non opera realmente per realizzare il cambiamento. Tomasi di Lampedusa ed il Suo Gattopardo continuano a fare scuola: tutto cambia perchè nulla cambi ,tutto cambia esteriormente ,tutto rimane come era, com'è. Il Pianeta vuole rispolverare in chiave sovranista il pensiero di Thomas Robert Malthus , il teorico delle catastrofi , viste come catarsi che purificano il mondo dai più deboli ? Allora si ribellò Carlo Marx ,ora chi?
Il caldo da morire di queste settimane è una conseguenza ora non solo teorica ma reale di un Sistema climatico sempre più impazzito ,che ,alle ondate di calore , somma forti precipitazioni a poche centinaia di chilometri di distanza , siccità, perdita di ghiaccio marino Artico , di manto nevoso e permafrost. Altra vittima illustre il " ciclo dell'acqua " , divenuto estremamente ed improvvisamente variabile ,creando situazioni gravi sia per ambienti umidi che secchi. Il concatenarsi di questi effetti è chiaramente esposto in chiave temporale nel nuovo Rapporto IPCC sul Cambiamento climatico del Pianeta elaborato dall'Istituto di Scienze della Atmosfera e del Clima del CNR di Bologna. Dopo circa dieci anni il Rapporto revisiona conoscenza e quantificazione dell'effetto antropico sul clima della Terra .
Dopo dieci anni scopriamo con i nuovi strumenti tecnici di indagine e di analisi oggi disponibili che:
- le emissioni antropiche di gas serra sono cresciute , raggiungendo nel 2019 una concentrazione di CO2 di 410 ppm (parti per milione) e di metano di 1860 ppb (parti per miliardo) nella atmosfera .
- la Temperatura media globale del Pianeta nel decennio 2011/2020 è cresciuta di 1,09°C rispetto al periodo di riferimento 1850/1900, colpendo maggiormente le terre emerse rispetto a oceani e mari
- il livello medio marino nel periodo 1901/2020 è salito di 20 centimetri ed ora cresce con una velocità di 3,37 mm/anno .
- nell'ultimo decennio i ghiacciai dell'Artico stanno scomparendo e con loro manto nevoso e permafrost
- le piogge acide stanno acidificando anche il mare la cui concentrazione acida sta salendo in maniera evidente
Nemmeno il periodo di chiusura obbligata dettata dal COVID ha fermato tanta involuzione . In tale periodo è migliorata in maniera significativa la qualità dell'aria che respiriamo senza però avere alcun effetto sensibile sulla Temperatura media globale .
Servono infatti vari decenni di ridotte emissioni per avere un concreto miglioramento della Temperatura media globale . Sono stato sempre fautore della "politica dei piccoli costanti passi nella giusta direzione verso le fonti rinnovabili della energia". Mi duole segnalare che la produzione mondiale di petrolio che oggi,dopo l'ultimo accordo OPEC+sulle rispettive quote di produzione, si vende a circa 70 dollari al barile, tende ad aumentare e si prevede raggiungerà a fine anno la soglia di 100 milioni di barili al giorno . Con questo scenario lo zero emissioni al 2050 è sogno costoso della sola Unione Europea e l'incremento di soli 2°C della Temperatura media globale del Pianeta, alla fine del ventunesimo secolo, è storia da non raccontare ai nipoti. Noi nonni mentiremmo sapendo di mentire.
Nunzio Valentino
Il caldo da morire di queste settimane è una conseguenza ora non solo teorica ma reale di un Sistema climatico sempre più impazzito ,che ,alle ondate di calore , somma forti precipitazioni a poche centinaia di chilometri di distanza , siccità, perdita di ghiaccio marino Artico , di manto nevoso e permafrost. Altra vittima illustre il " ciclo dell'acqua " , divenuto estremamente ed improvvisamente variabile ,creando situazioni gravi sia per ambienti umidi che secchi. Il concatenarsi di questi effetti è chiaramente esposto in chiave temporale nel nuovo Rapporto IPCC sul Cambiamento climatico del Pianeta elaborato dall'Istituto di Scienze della Atmosfera e del Clima del CNR di Bologna. Dopo circa dieci anni il Rapporto revisiona conoscenza e quantificazione dell'effetto antropico sul clima della Terra .
Dopo dieci anni scopriamo con i nuovi strumenti tecnici di indagine e di analisi oggi disponibili che:
- le emissioni antropiche di gas serra sono cresciute , raggiungendo nel 2019 una concentrazione di CO2 di 410 ppm (parti per milione) e di metano di 1860 ppb (parti per miliardo) nella atmosfera .
- la Temperatura media globale del Pianeta nel decennio 2011/2020 è cresciuta di 1,09°C rispetto al periodo di riferimento 1850/1900, colpendo maggiormente le terre emerse rispetto a oceani e mari
- il livello medio marino nel periodo 1901/2020 è salito di 20 centimetri ed ora cresce con una velocità di 3,37 mm/anno .
- nell'ultimo decennio i ghiacciai dell'Artico stanno scomparendo e con loro manto nevoso e permafrost
- le piogge acide stanno acidificando anche il mare la cui concentrazione acida sta salendo in maniera evidente
Nemmeno il periodo di chiusura obbligata dettata dal COVID ha fermato tanta involuzione . In tale periodo è migliorata in maniera significativa la qualità dell'aria che respiriamo senza però avere alcun effetto sensibile sulla Temperatura media globale .
Servono infatti vari decenni di ridotte emissioni per avere un concreto miglioramento della Temperatura media globale . Sono stato sempre fautore della "politica dei piccoli costanti passi nella giusta direzione verso le fonti rinnovabili della energia". Mi duole segnalare che la produzione mondiale di petrolio che oggi,dopo l'ultimo accordo OPEC+sulle rispettive quote di produzione, si vende a circa 70 dollari al barile, tende ad aumentare e si prevede raggiungerà a fine anno la soglia di 100 milioni di barili al giorno . Con questo scenario lo zero emissioni al 2050 è sogno costoso della sola Unione Europea e l'incremento di soli 2°C della Temperatura media globale del Pianeta, alla fine del ventunesimo secolo, è storia da non raccontare ai nipoti. Noi nonni mentiremmo sapendo di mentire.
Nunzio Valentino