Le Pillole
Debolezza e Forza del Sistema Italia
Alla fine del 2018 il nostro è un Paese debole o forte?
domenica 30 dicembre 2018
8.10
Gli Italiani condividono la idea di una debolezza reale del Sistema Italia fatta di sprechi, evasione fiscale, povertà, disoccupazione, debito sovrano, burocrazia farraginosa, mancanza di idee nuove da parte della Amministrazione Centrale, divario tra Nord e Sud, malavita nelle sue varie, violente espressioni, mancanza di un serio futuro per i giovani. Ma non tutto è rischio Italia, larghe parti del mondo sono irresistibilmente attratti dalla cultura, dal paesaggio, dal patrimonio artistico ed archeologico, dalla lingua di Dante, dalla intelligenza viva della nostra gente, spesso prima nei settori di rispettiva competenza. Siamo un Paese con tanti, spesso irrisolti da tempo, problemi ma la voglia di Italia è ampia, tanto profondi sono i valori che ancora nessuno è riuscito a cancellare. Accanto a noi ci sono tanti "Italici", nella definizione di Pietro Bassetti, cittadini di altri Paesi che cercano relazioni culturali, economiche, di studio o semplicemente affettive con la nostra Patria.Ma il Mondo come si prepara ad affrontare l'anno che verrà? Cosa sarà della competizione già oggi marcata tra Stati alla ricerca di un posto in prima fila nel teatro dell' equilibrio geopolitico ed economico-sociale mondiale?
Sempre più numerosi sono gli Stati nazione che si organizzano ad una gestione autarchica della cosa pubblica, strizzando l'occhio politico agli Stati forti, quelli dello "Sharp power", come li ha definiti Paolo Messa nel Suo libro "L'era dello sharp power, la guerra cyber al potere." Paesi forti che utilizzano il potere economico e/o militare, mettendo sul tavolo delle discussioni la lama acuminata di un coltello pronto a colpire. Non è forse questo l'approccio degli Stati Uniti del Presidente Trump dell'America first e del muro infinito al confine con il Messico o la mano militare del nuovo zar della Russia Putin, in Ucraina, in Medio Oriente o la dolce strategia della "Via della seta" della Cina del Presidente Xi Jinping, comunista in casa, liberale all'estero dove il coltello economico è la vendita dei prodotti contraffatti made in China, a valle del consolidamento della logistica ,portuale e non, di un trasporto merci che collega la Cina all'Africa ed all'Asia, al Medio Oriente, alla Europa con polo logistico di attracco nel Pireo, aspettando Augusta o Gela, nostre città di possibile sbocco in Sicilia e nella penisola porta della Europa?
Sullo sfondo brilla la preoccupante assenza nello scacchiere geopolitico mondiale dell'Europa, che pur avrebbe storia e numeri per sedersi di diritto al tavolo vero, dimenticando i falsi incontri dei G8 e G20, dei potenti della Terra. Il guaio vero del mondo è il mancato ascolto del grido di allarme di Papa Francesco ai potenti della Terra, teso a far loro riconoscere e risolvere problemi reali come il cambiamento climatico, la povertà, le migrazioni, la pace, la dignità della persona umana. Anche la Conferenza Episcopale Italiana guarda con occhio preoccupato al nostro Paese, dove avanza la idea Salviniana di " Nazionalismo Autarchico" , condita da Sovranismo di base. La preoccupazione è per la Politica dei no dei due partner contrattualizzati al Governo del Paese : i no degli uni che si sommano a quelli degli altri. No Tav, no euro sempre nell'ombra, no rispetto dei parametri Europei, no Global Compact ONU, no ai migranti, aspettando le elezioni Europee, discutendo in parallelo nella Commissione Affari Costituzionali alla Camera dei Deputati di una modifica alla Carta Costituzionale per cancellare i riferimenti all'Europa in essa contenuti .
Il Sovranismo in Italia avanza, il partito Salvini cresce staccando nelle valutazioni demoscopiche di ben sette punti gli attoniti soci del contratto, il Movimento 5 Stelle; propaganda e twitter per dare risposte o stimolo alla paura e alla rabbia di un popolo a cui è stato dato in pasto il nemico dei diversi: gente di colore, stranieri e migranti, rom a cui addebitare furti di lavoro, stupri, furti con scasso e morti ammazzati alla proprietà privata. Il Sovranismo è la nostra salvifica ricetta per la salvaguardia della nostra Italia, la traduzione con il mantra Italia first della politica del Presidente Americano ,strizzando l'occhio alla zar della Russia. Se questa deriva non si arresta, rischiamo di perdere nella sostanza la Democrazia .
Ho riletto, ritrovandolo attuale, il testo di una conferenza che Giovanni Sartori tenne nel 1994 in Svezia in occasione del "Nobel Symposium on Democracy". Il professore e politologo, poco ascoltato nella Sua patria, morto a Roma il 2017, cosi argomentava :"E' la forza della tecnologia , l'era del video-potere quello che mi spaventa. E quando la fine della cultura dell'Illuminismo si allea con la fine dell'uomo di Gutenberg allora la Democrazia è veramente a rischio, nel senso che è messa in pericolo da livelli insostenibilmente bassi di competenza politica".
L'assenza di una Democrazia Partecipativa, fatta di un numero crescente di persone che fa Politica attiva, la sostituzione fuorviante con una Democrazia Demoscopica, fatta di un campione di popolo che balbetta monosillabi, da corpo ad un Paese debole, con una Politica poco competente al comando, incapace, per mancanza di Cultura, di dare risposte di buon Governo. Riusciranno le forze sane non condizionabili dalla propaganda dei twitter di primo mattino e dalle foto alla Nutella a colazione, che pure in Italia esistono, a svegliarsi non aspettando, come oggi mi sembra succeda, che la "nuttata" passi per autoestinzione politica dei personaggi con scarsa Cultura? Dopo potrebbe essere tardi e la nostra Storia, i guai indotti al Paese dalla dittatura Fascista e dalla seconda Guerra mondiale dovrebbero attivare la nostra riflessione,la nostra azione .
Nunzio Valentino
Sempre più numerosi sono gli Stati nazione che si organizzano ad una gestione autarchica della cosa pubblica, strizzando l'occhio politico agli Stati forti, quelli dello "Sharp power", come li ha definiti Paolo Messa nel Suo libro "L'era dello sharp power, la guerra cyber al potere." Paesi forti che utilizzano il potere economico e/o militare, mettendo sul tavolo delle discussioni la lama acuminata di un coltello pronto a colpire. Non è forse questo l'approccio degli Stati Uniti del Presidente Trump dell'America first e del muro infinito al confine con il Messico o la mano militare del nuovo zar della Russia Putin, in Ucraina, in Medio Oriente o la dolce strategia della "Via della seta" della Cina del Presidente Xi Jinping, comunista in casa, liberale all'estero dove il coltello economico è la vendita dei prodotti contraffatti made in China, a valle del consolidamento della logistica ,portuale e non, di un trasporto merci che collega la Cina all'Africa ed all'Asia, al Medio Oriente, alla Europa con polo logistico di attracco nel Pireo, aspettando Augusta o Gela, nostre città di possibile sbocco in Sicilia e nella penisola porta della Europa?
Sullo sfondo brilla la preoccupante assenza nello scacchiere geopolitico mondiale dell'Europa, che pur avrebbe storia e numeri per sedersi di diritto al tavolo vero, dimenticando i falsi incontri dei G8 e G20, dei potenti della Terra. Il guaio vero del mondo è il mancato ascolto del grido di allarme di Papa Francesco ai potenti della Terra, teso a far loro riconoscere e risolvere problemi reali come il cambiamento climatico, la povertà, le migrazioni, la pace, la dignità della persona umana. Anche la Conferenza Episcopale Italiana guarda con occhio preoccupato al nostro Paese, dove avanza la idea Salviniana di " Nazionalismo Autarchico" , condita da Sovranismo di base. La preoccupazione è per la Politica dei no dei due partner contrattualizzati al Governo del Paese : i no degli uni che si sommano a quelli degli altri. No Tav, no euro sempre nell'ombra, no rispetto dei parametri Europei, no Global Compact ONU, no ai migranti, aspettando le elezioni Europee, discutendo in parallelo nella Commissione Affari Costituzionali alla Camera dei Deputati di una modifica alla Carta Costituzionale per cancellare i riferimenti all'Europa in essa contenuti .
Il Sovranismo in Italia avanza, il partito Salvini cresce staccando nelle valutazioni demoscopiche di ben sette punti gli attoniti soci del contratto, il Movimento 5 Stelle; propaganda e twitter per dare risposte o stimolo alla paura e alla rabbia di un popolo a cui è stato dato in pasto il nemico dei diversi: gente di colore, stranieri e migranti, rom a cui addebitare furti di lavoro, stupri, furti con scasso e morti ammazzati alla proprietà privata. Il Sovranismo è la nostra salvifica ricetta per la salvaguardia della nostra Italia, la traduzione con il mantra Italia first della politica del Presidente Americano ,strizzando l'occhio alla zar della Russia. Se questa deriva non si arresta, rischiamo di perdere nella sostanza la Democrazia .
Ho riletto, ritrovandolo attuale, il testo di una conferenza che Giovanni Sartori tenne nel 1994 in Svezia in occasione del "Nobel Symposium on Democracy". Il professore e politologo, poco ascoltato nella Sua patria, morto a Roma il 2017, cosi argomentava :"E' la forza della tecnologia , l'era del video-potere quello che mi spaventa. E quando la fine della cultura dell'Illuminismo si allea con la fine dell'uomo di Gutenberg allora la Democrazia è veramente a rischio, nel senso che è messa in pericolo da livelli insostenibilmente bassi di competenza politica".
L'assenza di una Democrazia Partecipativa, fatta di un numero crescente di persone che fa Politica attiva, la sostituzione fuorviante con una Democrazia Demoscopica, fatta di un campione di popolo che balbetta monosillabi, da corpo ad un Paese debole, con una Politica poco competente al comando, incapace, per mancanza di Cultura, di dare risposte di buon Governo. Riusciranno le forze sane non condizionabili dalla propaganda dei twitter di primo mattino e dalle foto alla Nutella a colazione, che pure in Italia esistono, a svegliarsi non aspettando, come oggi mi sembra succeda, che la "nuttata" passi per autoestinzione politica dei personaggi con scarsa Cultura? Dopo potrebbe essere tardi e la nostra Storia, i guai indotti al Paese dalla dittatura Fascista e dalla seconda Guerra mondiale dovrebbero attivare la nostra riflessione,la nostra azione .
Nunzio Valentino