Le Pillole
Viva l'Italia, grido di appartenenza profondamente sentita soprattutto nel mio lavoro all'estero
Diario della mia Festa della Repubblica
venerdì 2 giugno 2023
23.37
Stamane mi sono svegliato con un pensiero che mi aveva accompagnato nella notte: la Festa della Repubblica nel ricordo sempre vivo nel Popolo Italiano di quel 2 giugno 1946, data del Referendum istituzionale che diede i natali alla nostra Repubblica ma anche il ricordo di mio nonno Nunzio che amava questa festa foriera per lui di tanti ricordi. Mio nonno era stato attore fortunato della prima guerra mondiale, era tornato a casa ma nel giorno di festa ascoltando la banda suonare l'inno degli Italiani, vedendo il tricolore , fiero della sua medaglia al valore, mi ricordava il Carso, le tante croci mai dimenticate nel suo cuore. Ho scoperto, dopo che nonno era volato in Cielo, una poesia di Giuseppe Ungaretti del 1916 viva degli stessi sentimenti, San Martino al Carso, croci nel cuore, Paese cuore straziato dai tanti che dal fronte non erano tornati .
Stamane ho riconsiderato amaramente che le guerre non finiscono mai; dopo la prima, la orribile seconda guerra mondiale e poi tante altre sino ad arrivare ai nostri giorni con il focolare Kosovo riaccesosi ed la guerra in Ucraina che dura dal febbraio 2022 e non riesce a trovare soluzione ad una invasione irrazionale da parte della Russia, che ha fatto e continua a fare morti innocenti su entrambi i fronti. Con questo stato d'animo, ho cominciato a vedere la Festa : l'arrivo del Presidente scortato dai corazzieri e poi la sfilata di apertura di 300 Sindaci, capitanati da Decaro, che marciavano vestendo la fascia tricolore in via dei Fori Imperiali a Roma. Prima commosso, la mano sul cuore, avevo cantato il nostro inno nazionale, autore Goffredo Mameli, morto a 22 anni per difendere la Repubblica Romana, in piedi sorretto dalle mie due stampelle, concludendo il mio saluto con un '"Viva l'Italia", grido di appartenenza profondamente sentita soprattutto nel mio lavoro all'estero .
Finita la parata ho letto il messaggio del Presidente ai Prefetti, al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone , al Ministro della Difesa Guido Crosetto. "I valori della scelta del 2 giugno 1946, trafusi nella Carta Costituzionale di cui ricordiamo i 75 anni di vita, continuano a guidarci nel cammino di una Italia, autorevole protagonista in quella Unione Europea che abbiamo contribuito ad edificare." Libertà pilastro della nostra Costituzione, democrazia parlamentare, gestione della cosa pubblica attraverso i Sindaci, i Prefetti, il Governo, le Forze Armate, adesione convinta alla Unione Europea : il nostro Presidente non ha dimenticato niente. Non ha dimenticato i giovani che spesso ed in tanti vanno a cercare lavoro e gloria all'estero. Ha sollecitato le Istituzioni ad operare per passare dalla fuga dei cervelli alla circolazione dei talenti .
Grazie Signor Presidente, grazie per la guida sicura che assicuri al mio Paese, che attraversa un momento politico e socio economico , problematico ma anche foriero di opportunità positive. Ti prego continua a tenere saldamente unite e con pari opportunità le varie parti non sempre uguali del nostro Paese .
Nunzio Valentino
Stamane ho riconsiderato amaramente che le guerre non finiscono mai; dopo la prima, la orribile seconda guerra mondiale e poi tante altre sino ad arrivare ai nostri giorni con il focolare Kosovo riaccesosi ed la guerra in Ucraina che dura dal febbraio 2022 e non riesce a trovare soluzione ad una invasione irrazionale da parte della Russia, che ha fatto e continua a fare morti innocenti su entrambi i fronti. Con questo stato d'animo, ho cominciato a vedere la Festa : l'arrivo del Presidente scortato dai corazzieri e poi la sfilata di apertura di 300 Sindaci, capitanati da Decaro, che marciavano vestendo la fascia tricolore in via dei Fori Imperiali a Roma. Prima commosso, la mano sul cuore, avevo cantato il nostro inno nazionale, autore Goffredo Mameli, morto a 22 anni per difendere la Repubblica Romana, in piedi sorretto dalle mie due stampelle, concludendo il mio saluto con un '"Viva l'Italia", grido di appartenenza profondamente sentita soprattutto nel mio lavoro all'estero .
Finita la parata ho letto il messaggio del Presidente ai Prefetti, al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone , al Ministro della Difesa Guido Crosetto. "I valori della scelta del 2 giugno 1946, trafusi nella Carta Costituzionale di cui ricordiamo i 75 anni di vita, continuano a guidarci nel cammino di una Italia, autorevole protagonista in quella Unione Europea che abbiamo contribuito ad edificare." Libertà pilastro della nostra Costituzione, democrazia parlamentare, gestione della cosa pubblica attraverso i Sindaci, i Prefetti, il Governo, le Forze Armate, adesione convinta alla Unione Europea : il nostro Presidente non ha dimenticato niente. Non ha dimenticato i giovani che spesso ed in tanti vanno a cercare lavoro e gloria all'estero. Ha sollecitato le Istituzioni ad operare per passare dalla fuga dei cervelli alla circolazione dei talenti .
Grazie Signor Presidente, grazie per la guida sicura che assicuri al mio Paese, che attraversa un momento politico e socio economico , problematico ma anche foriero di opportunità positive. Ti prego continua a tenere saldamente unite e con pari opportunità le varie parti non sempre uguali del nostro Paese .
Nunzio Valentino