Le Pillole
I Sogni sono Desideri ...
Un mondo di uguali, più giusto
giovedì 5 aprile 2018
22.53
Sognano tutti bambini ed adulti , uomini e donne. I sogni sono desideri di felicità... cosi canta Cenerentola nella favola cinematografica di Disney. Anche Sigmund Freud pensava che i sogni fossero desideri, inconscio appagamento ad occhi chiusi di un desiderio. Ma si sogna anche ad occhi aperti perchè i sogni ad occhi chiusi, citando Pedro Calderon della Barca, spesso restano solo sogni. Martin Luther King invece sognava tra la Sua gente, ad occhi aperti e a voce alta .A conclusione, della "Marcia per il lavoro e la libertà" a Washington nel 1963, il reverendo King gridò il suo "I have a dream", il discorso profetico di azione per costruire un mondo di uguali, più giusto. Un colpo di fucile infranse quella vita non quel sogno a Memphis in Tennessee sei anni dopo.Anche a me piace sognare ,poi la vita, quella di tutti i giorni, che pur vivo da privilegiato, mostra la sua dura realtà. Vedo gente sempre più incattivita singolarmente o in gruppo, mi fa paura l'avanzare di una dilagante inciviltà fatta di soprusi, di prepotenza a dispetto spesso del diritto degli altri. Oggi si uccide con enorme semplicità, creando voragini di dolore nelle famiglie. Spesso si uccidono in una vergognosa "muore Sansone con tutti i Filistei" anche i figli,bambini di tenera età.
A Roma, dove vivo, non creano problemi solo le buche, a volte voragini che inghiottono auto, del manto stradale, ma i rifiuti solidi urbani non differenziati, lanciati verso inermi cassonetti, sono il buon pasto per topi ed altri animali, nuovi indisturbati padroni delle periferie. Si muore oggi attraversando la via sulle strisce pedonali; la segnaletica stradale, il semaforo rosso sono normalmente violati, il parcheggio selvaggio, anche in aree di sosta dedicate ai disabili, è vanto della società consumistica che corre a pieno numero di giri: tutti fatti ormai consueti, senza più spazio di cronaca, nel panorama nazionale, senza distinzione localistica tra Nord e Sud del bel Paese. I muri, i monumenti sono sfondo dedicato alla espressioni infelici spesso vergognose, sessiste, segregazioniste, omofobe di scrittori e pittori fai da te e Canosa ha in tal senso avuto il suo momento di gloria infame alcuni giorni fa. Perchè tutto questo squallore che sempre più si impossessa della nostra civiltà contadina prima, industriale poi che aveva come brand, come segno distintivo, il rispetto reciproco?
Perchè stiamo diventando un mondo di donne ed uomini soli, messi spesso al muro da grandi e piccoli problemi della vita quotidiana; donne ed uomini con tarli nella testa che si allargano su un comune fondo di paura di vivere, di lottare alla ricerca di una mano amica che ti aiuti anzitutto a scoprire la verità vera, il giusto senso di una vita, dono giornaliero del Creatore. Abbiamo raccontato tante false favole alla gente del Mondo , abbiamo fatto vedere al Terzo Mondo, attraverso la televisione, Internet, la ricchezza a buon mercato, il bengodi, la opulenza che , in un Paese industrializzato, avanzato come la nostra Italia, in realtà non esiste e dove esiste include poca parte della nostra popolazione. Anche da noi c'è bisogno, anche da noi le favole politiche hanno gambe corte come le bugie.
Non è pensabile, immaginabile per domani in Italia il regno del Bhutan, monade felice del mondo intero , dove il benessere si misura non con il PIL, prodotto interno lordo nazionale, ma con il "Gross National Happiness", la felicità interna lorda. Dobbiamo cercare la crescita morale, culturale, umana della nostra gente senza raccontare favole, la felicità raggiungibile è solo questa : la crescita. Dobbiamo imparare ed insegnare a saper, nei momenti difficili, alzare gli occhi al Cielo e forti della Sua luce, abbassarli poi a terra, dove una mano amica ci sarà. Parafrasando i Pooh : Dio delle città e dell'immensità, Tu che ci sei , accarezza con la Tua luce, i Tuoi figli che soffrono. Considera la povertà della nostra forza umana; qua non siamo in Cielo, la gente migliore piange in solitudine, aiutaci perchè se un uomo perde il filo della speranza resta solo un uomo solo ed allo sbando . E se un uomo è solo anche se sogna vede disastri e non desideri .
Nunzio Valentino
A Roma, dove vivo, non creano problemi solo le buche, a volte voragini che inghiottono auto, del manto stradale, ma i rifiuti solidi urbani non differenziati, lanciati verso inermi cassonetti, sono il buon pasto per topi ed altri animali, nuovi indisturbati padroni delle periferie. Si muore oggi attraversando la via sulle strisce pedonali; la segnaletica stradale, il semaforo rosso sono normalmente violati, il parcheggio selvaggio, anche in aree di sosta dedicate ai disabili, è vanto della società consumistica che corre a pieno numero di giri: tutti fatti ormai consueti, senza più spazio di cronaca, nel panorama nazionale, senza distinzione localistica tra Nord e Sud del bel Paese. I muri, i monumenti sono sfondo dedicato alla espressioni infelici spesso vergognose, sessiste, segregazioniste, omofobe di scrittori e pittori fai da te e Canosa ha in tal senso avuto il suo momento di gloria infame alcuni giorni fa. Perchè tutto questo squallore che sempre più si impossessa della nostra civiltà contadina prima, industriale poi che aveva come brand, come segno distintivo, il rispetto reciproco?
Perchè stiamo diventando un mondo di donne ed uomini soli, messi spesso al muro da grandi e piccoli problemi della vita quotidiana; donne ed uomini con tarli nella testa che si allargano su un comune fondo di paura di vivere, di lottare alla ricerca di una mano amica che ti aiuti anzitutto a scoprire la verità vera, il giusto senso di una vita, dono giornaliero del Creatore. Abbiamo raccontato tante false favole alla gente del Mondo , abbiamo fatto vedere al Terzo Mondo, attraverso la televisione, Internet, la ricchezza a buon mercato, il bengodi, la opulenza che , in un Paese industrializzato, avanzato come la nostra Italia, in realtà non esiste e dove esiste include poca parte della nostra popolazione. Anche da noi c'è bisogno, anche da noi le favole politiche hanno gambe corte come le bugie.
Non è pensabile, immaginabile per domani in Italia il regno del Bhutan, monade felice del mondo intero , dove il benessere si misura non con il PIL, prodotto interno lordo nazionale, ma con il "Gross National Happiness", la felicità interna lorda. Dobbiamo cercare la crescita morale, culturale, umana della nostra gente senza raccontare favole, la felicità raggiungibile è solo questa : la crescita. Dobbiamo imparare ed insegnare a saper, nei momenti difficili, alzare gli occhi al Cielo e forti della Sua luce, abbassarli poi a terra, dove una mano amica ci sarà. Parafrasando i Pooh : Dio delle città e dell'immensità, Tu che ci sei , accarezza con la Tua luce, i Tuoi figli che soffrono. Considera la povertà della nostra forza umana; qua non siamo in Cielo, la gente migliore piange in solitudine, aiutaci perchè se un uomo perde il filo della speranza resta solo un uomo solo ed allo sbando . E se un uomo è solo anche se sogna vede disastri e non desideri .
Nunzio Valentino