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Le Pillole

Il declino lento del petrolio

Il rapporto " Petrolio 2024" pubblicato a maggio dalla Agenzia Internazionale per l'Energia da' una chiara indicazione sulla rotta al 2030

Il rapporto " Petrolio 2024 " pubblicato a maggio dalla Agenzia Internazionale per l'Energia da' una chiara indicazione sulla rotta al 2030 della qualità della richiesta di energia da parte delle economie del Pianeta . Il petrolio grezzo resiste e rimane pilastro centrale nella produzione mondiale di energia per il trasporto ,per la fornitura di elettricità , per le produzioni di carica agli impianti petrolchimici . Il mondo globale ha ancora fame di sviluppo e di energia interessando tutte le fonti di produzione , superando ,in uno spettacolo che deve andare avanti , le crisi geopolitiche ,le sanzioni tra stati , i pirateschi blocchi navali ,perfino le tante guerre che dopo la crisi Pandemica stanno infestando il mondo. Guerre che non sembrano voler finire, tanto miope e settaria è la visione di quelli che dovrebbero essere i leaders del mondo .
La Transizione Energetica, scelta irrinunciabile e non discutibile contro i guai accertati del Cambiamento Climatico mondiale , avanza ma il consumo di petrolio grezzo non diminuisce anzi è previsto un incremento graduale dei consumi sino al 2030 . Raggiunto il picco comincerà un lento declino .
Se questo è il destino della domanda e della offerta di petrolio grezzo , altri attori avanzano : aumenta la produzione di GNL , gas naturale liquefatto , che trainerà la richiesta di carica agli impianti petrolchimici insieme ai condensati leggeri , le cosiddette "benzinette".
La produzione mondiale di petrolio grezzo aumenterà dagli attuali 103 milioni di barili al giorno a 113,8 del 2030 anche se la domanda si fermerebbe a 105,4 con un conseguente aumento delle scorte e prezzi in discesa . Gli Stati Uniti si confermano il più grande produttore al mondo di petrolio grezzo , le enormi petroliere americane faranno rotta verso l'Asia , India e Cina soprattutto .
Il secondo produttore al mondo di petrolio grezzo resta l' Arabia Saudita che insieme ai Paesi OPEC+ sta tenendo strettamente monitorati i prezzi del BRENT ; conscia dei prossimi cambiamenti ha stoppato gli investimenti estrattivi fermi a 12 milioni di barili giorno , dirottandoli verso la implementazione di un nuovo massiccio giacimento di gas a Jafurah.
La Russia terzo produttore mondiale , nel mentre ,senza preoccuparsi dell' embargo che ha solo scalfito la produzione e la vendita di petrolio ,non ferma le esplorazioni . La nave Aleksandr Karpinskij della società Rosgeo ha scoperto in Antartide un giacimento enorme di 511 miliardi di barili di petrolio ; immediata la ritorsione del Governo Argentino che vanta , in base al Trattato dell'Antartide del 1959 , la proprietà del territorio oggetto della ricerca esplorativa .
Stessa politica di investimento e produzione da parte del Qatar ed Emirati Arabi ed anche della nostra ENI in territori anche a rischio politico come il Mozambico (giacimenti di gas Coral, Mamba nel bacino di Rovuma ) o come l'Indonesia ( bacino del Kutei ricco di 140 miliardi di metri cubi di gas e 400 milioni di barili di condensati ), avendo deciso , anche per problemi legali partiti dagli States , di sospendere le operazioni di esplorazione del giacimento di gas di fronte a Gaza , autorizzata da Israele pochi giorni dopo i fatti cruenti del 7 ottobre 2023 .
La proprietà di quel gas è Palestinese , il suo grande valore economico è uno dei fattori non raccontati della guerra nella striscia e nei confini di Gaza . Israele non vuole mollare ,il valore economico di quel gas nelle acque territoriali può essere elemento chiave della ricostruzione .
Nel mondo è previsto l'aumento nei trasporti leggeri dell'utilizzo di auto elettriche che accoppiato al miglioramento tecnologico delle efficienze di produzione , alle energie rinnovabili ,con produzione ora accumulabile mediante batterie sempre più a tecnologia avanzata e costi contenuti , per la produzione di energia elettrica , al gas naturale liquefatto , ai biocarburanti ,agli e-fuels , renderà difficile in un prossimo futuro la vita operativa ed i risultati economici delle raffinerie ,sopratutto quelle di età " matura " , come sono quelle europee , alcune delle quali, mancando gli economics, saranno costrette a chiudere i battenti .
Diminuisce la domanda di benzina , aumenta il consumo di jet fuel , di gasolio per trasporto pesante su strada e marittimo . Avanza la produzione e la costruzione di impianti di gasolio bio , come l'HVO ( idrogenated vegetable oil ) dell'Eni a Porto Marghera e Gela , come il SAF ( sustainable aviation fuel ) in costruzione nella raffineria Eni di Livorno .
Come per la demografia , l'Asia trainerà , insieme alle economie emergenti ,la geoeconomia del Pianeta , le economie avanzate della America del Nord ed Europa arretreranno .
In dettaglio la Cina trainerà il settore petrolchimico , l' India avrà tanto bisogno di carburanti per il trasporto , la richiesta di energia delle economie emergenti ,Africa sopratutto , quasi triplicherà rispetto ad oggi nel 2030 .
Nel mentre gli investimenti nell'oil e derivati pari a 538 miliardi di dollari nel 2023 ,già per il 2024 risulteranno incrementati del 7% .
Una unica considerazione : sono sufficienti gli investimenti nelle energie rinnovabili , nella produzione di idrogeno verde , nella elettrolisi , nelle batterie , nel trasporto elettrico europei , americani , mondiali ?
I guai climatici avanzano : desertificazione , innalzamento del livello medio marino , temperature massime che uccidono , migrazioni climatiche .
E questi guai che pensavamo lontani cominciano ad interessare pesantemente anche la nostra Italia , soprattutto il SUD ; la nostra Puglia ha tanto bisogno di acqua ed il mare sta aggredendo le falde di acqua dolce che diventata salmastra brucia le colture contadine. A fronte di tante difficoltà con i trattori dei contadini legati ai pozzi la Politica alza le braccia di fronte ad una Natura Cattiva e però da spettacolo di bassa levatura con il Parlamento che sceglie la Autonomia Differenziata .
Nunzio Valentino
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