Le Pillole
La Xylella Fastidiosa e gli ULIVI di Puglia
Ha infettato ventuno milioni di ulivi pugliesi, coprendo ottomila chilometri quadrati, circa il 40% del territorio regionale
lunedì 1 maggio 2023
23.54
La xylella fastidiosa è un patogeno batterico delle piante , trasmesso da insetti vettori ed associato a malattie gravi delle stesse. La xylella fastidiosa venne scoperta sui nostri ulivi Pugliesi nell'ottobre del 2013 ed a distanza di lunghi dieci anni il problema resta di fatto irrisolto e la diffusione del batterio continua a rovinare, annerire ed arrostire i nostri oliveti, complici il cambiamento climatico e l'arsura della nostra terra. Ricordo ai lettori della mia rubrica "le pillole" su Canosaweb un articolo datato 26 agosto 2019 dal titolo "Gino Gabrieli , gli ulivi secolari , la Sua Nardò" ove mescolavo cultura , ricordo di un grande pittore e scultore, amore per la sua Nardò e per gli ulivi secolari della sua terra amara, arsa dal sole, assetata d'acqua, carezzata dal vento caldo-umido del blu Mare Nostrum che bagna il Salento.
Così annotavo :"La strada da San Pietro in Bevagna a Nardò , soprattutto dopo la deviazione di Punta Prosciutto , è costeggiata da ulivi secolari . Ho, con amarezza, visto questo pezzo di storia e cultura contadina bruciata dalla cupidigia umana ( incendi mirati) e dalla xylella (problema irrisolto per una indebita intromissione in fatti scientifici della politica e della burocrazia regionale)". Politica e burocrazia politica regionale disattenta, sorda ai messaggi della scienza ed anche ai moniti della Comunità Europea , capacissima invece a calvalcare la protesta no-TAP , il gasdotto Trans Adriatic Pipeline ed a bloccarne più volte la costruzione per evitare l'espianto degli ulivi che interferivano con l'area di cantiere a Melendugno . Dopo la crisi e la bolla del gas tanti a Bari hanno dimenticato che dopo i batti e ribatti legali TAR/Consiglio di Stato, il 20 dicembre del 2018 fu autorizzato definitivamente l'espianto di trentacinque ulivi secolari , che messi a dimora e curati dalla xylella nella Masseria del Capitano, a lavori finiti sono stati ripiantati e oggi coprono il fluire in un tubo molto interrato di circa dieci miliardi di metri cubi di gas ,circa il 14 % del consumo annuo nazionale .
Torniamo ad oggi ed intanto sono passati dieci anni dall'accertata infezione partita proprio dal Salento . La Coldiretti nazionale giorni fa, ha lanciato un grido di allarme a valle di studi specifici di dipartimenti universitari Italiani ed esteri. Ad oggi la xylella fastidiosa ha infettato ventuno milioni di ulivi Pugliesi ,coprendo ottomila chilometri quadrati , circa il 40% del territorio regionale . La produzione del nostro olio extravergine di oliva è parimenti crollata del 40% ,trascinando nella rovina i piccoli agricoltori , le grandi imprese a catena lunga : produzione olive e molitura a freddo . Parecchie imprese hanno preferito smontare gli impianti e venderli o ricollocarli in Grecia, Marocco, Tunisia. Nel 2020 la Regione Puglia ha pubblicato un "Piano straordinario Regionale per la Rigenerazione olivicola della Puglia" corredato da un finanziamento di 300 milioni di euro.
Alla Regione sono arrivate più di 8000 domande di sussidio per il reipianto di ulivi di qualità resistente alla xylella; a distanza di tre anni i nostri agricoltori non hanno visto un euro in quanto le domande richiederebbero una disponibilità economica regionale per 220 milioni ma in cassa sino a poco fa erano disponibili solo 40 milioni di euro ora incrementati a 60 milioni. In questa filiera hanno perso il lavoro circa 5 milioni di addetti, ma la Puglia soffre anche per la perdita di immagine di regione bella ed accogliente , l'agriturismo ha abbandonato la terra arsa del Salento dove ulivi bruciati o anneriti deturpano il paesaggio e si è spostato più a nord ,a Martina Franca , a Cisternino ,a Locorotondo ,nella Murgia Barese . La xylella fastidiosa indomita insegue e interessa le piante di Manduria , Oria , Ceglie Messapica .
Ricordando mio nonno Nunzio , mio padre Giuseppe , contadini , per protesta democratica ho piantato tra le pietre nel mio piccolo terreno adiacente casa mia in valle d'Itria 70 ulivi . Ho preservato dal freddo le giovani radici con paglia. A Roma nel salotto di casa l'angolo contadino vede un dipinto di Maniello e un carboncino degli ulivi di Gino Gabrieli. Guardando quegli ulivi ne scopro il tronco contorto ed i rami che guardano accarezzati dal vento il Cielo . Spesso mi ricordo di una poesia di Vecchioni :
La vita è cosi grande
che quando sarai sul punto di morire
pianterai un ulivo
convinto ancora di vederlo fiorire
Ho cominciato a piantare per dare sfogo al carattere contorto che però alza gli occhi al Cielo chiedendo pace e salute per il Mondo Intero .
Nunzio Valentino
Così annotavo :"La strada da San Pietro in Bevagna a Nardò , soprattutto dopo la deviazione di Punta Prosciutto , è costeggiata da ulivi secolari . Ho, con amarezza, visto questo pezzo di storia e cultura contadina bruciata dalla cupidigia umana ( incendi mirati) e dalla xylella (problema irrisolto per una indebita intromissione in fatti scientifici della politica e della burocrazia regionale)". Politica e burocrazia politica regionale disattenta, sorda ai messaggi della scienza ed anche ai moniti della Comunità Europea , capacissima invece a calvalcare la protesta no-TAP , il gasdotto Trans Adriatic Pipeline ed a bloccarne più volte la costruzione per evitare l'espianto degli ulivi che interferivano con l'area di cantiere a Melendugno . Dopo la crisi e la bolla del gas tanti a Bari hanno dimenticato che dopo i batti e ribatti legali TAR/Consiglio di Stato, il 20 dicembre del 2018 fu autorizzato definitivamente l'espianto di trentacinque ulivi secolari , che messi a dimora e curati dalla xylella nella Masseria del Capitano, a lavori finiti sono stati ripiantati e oggi coprono il fluire in un tubo molto interrato di circa dieci miliardi di metri cubi di gas ,circa il 14 % del consumo annuo nazionale .
Torniamo ad oggi ed intanto sono passati dieci anni dall'accertata infezione partita proprio dal Salento . La Coldiretti nazionale giorni fa, ha lanciato un grido di allarme a valle di studi specifici di dipartimenti universitari Italiani ed esteri. Ad oggi la xylella fastidiosa ha infettato ventuno milioni di ulivi Pugliesi ,coprendo ottomila chilometri quadrati , circa il 40% del territorio regionale . La produzione del nostro olio extravergine di oliva è parimenti crollata del 40% ,trascinando nella rovina i piccoli agricoltori , le grandi imprese a catena lunga : produzione olive e molitura a freddo . Parecchie imprese hanno preferito smontare gli impianti e venderli o ricollocarli in Grecia, Marocco, Tunisia. Nel 2020 la Regione Puglia ha pubblicato un "Piano straordinario Regionale per la Rigenerazione olivicola della Puglia" corredato da un finanziamento di 300 milioni di euro.
Alla Regione sono arrivate più di 8000 domande di sussidio per il reipianto di ulivi di qualità resistente alla xylella; a distanza di tre anni i nostri agricoltori non hanno visto un euro in quanto le domande richiederebbero una disponibilità economica regionale per 220 milioni ma in cassa sino a poco fa erano disponibili solo 40 milioni di euro ora incrementati a 60 milioni. In questa filiera hanno perso il lavoro circa 5 milioni di addetti, ma la Puglia soffre anche per la perdita di immagine di regione bella ed accogliente , l'agriturismo ha abbandonato la terra arsa del Salento dove ulivi bruciati o anneriti deturpano il paesaggio e si è spostato più a nord ,a Martina Franca , a Cisternino ,a Locorotondo ,nella Murgia Barese . La xylella fastidiosa indomita insegue e interessa le piante di Manduria , Oria , Ceglie Messapica .
Ricordando mio nonno Nunzio , mio padre Giuseppe , contadini , per protesta democratica ho piantato tra le pietre nel mio piccolo terreno adiacente casa mia in valle d'Itria 70 ulivi . Ho preservato dal freddo le giovani radici con paglia. A Roma nel salotto di casa l'angolo contadino vede un dipinto di Maniello e un carboncino degli ulivi di Gino Gabrieli. Guardando quegli ulivi ne scopro il tronco contorto ed i rami che guardano accarezzati dal vento il Cielo . Spesso mi ricordo di una poesia di Vecchioni :
La vita è cosi grande
che quando sarai sul punto di morire
pianterai un ulivo
convinto ancora di vederlo fiorire
Ho cominciato a piantare per dare sfogo al carattere contorto che però alza gli occhi al Cielo chiedendo pace e salute per il Mondo Intero .
Nunzio Valentino