Le Pillole
Eraclio insisto , il premio Diomede è da rifondare!
Una penna , quella di Eraclio , anonima , che la erudizione solo la accennata
mercoledì 10 agosto 2011
17.57
Le pillole di Nunzio Valentino ........ Eraclio...................insisto il premio Diomede è da rifondare,anche pregando!!!
Il mio articolo " il Diomede ..... un premio da rifondare " del 13 luglio ultimo scorso , ha suscitato reazioni evidentemente interessate al mantenimento dello statu quo :
- via mail con una risposta della professoressa Angela Valentino ,presidente del Comitato Promotore
- con un trafiletto , firmato Eraclio , sulla rubrica Canosità dell"ultimo numero del Campanile
Ho chiesto alla professoressa Valentino la preventiva autorizzazione a pubblicare la Sua articolata risposta , mi è stato ribadito il carattere personale della stessa e tale volontà intendo rispettare anche se ne rigetto i contenuti allusivi .
Dopo la lettura del trafiletto, non mi sono nemmeno arrabbiato , tanto banale mi è risultato il contenuto ,cosi riassumibile: un inno alla gioia della "bella serata", una strisciante accusa al canosino del "ma",completato da un positivo ,alternativo plauso a chi i turisti li manderebbe solo a Canosa !!!
Una penna , quella di Eraclio , strettamente anonima , che la erudizione solo la accenna. Ricordando la storia penso che il Nostro avrebbe trovato degna mansione alla corte di Nerone ,dopo la eliminazione di Seneca, con il ruolo non di consigliere filosofo ,ma di organizzatore perfetto di belle serate, illuminate dal fuoco di Roma.
Povera Canosa, sono queste i giganti del tuo futuro ?
Ma torniamo ad approfondire la accennata erudizione :
- il canosino è canosino dalla testa ai piedi perchè ha dentro tutta la cultura del "ma ", di anarchica memoria, fatta risalire allo stesso Diomede
- si scomoda il Lombroso ,il fondatore della scuola dei caratteri somatici assunti a riferimento dalla teoria della razza , che la storia ,grazie a Dio ,ha sepolto con ignominia e con il dolore del " RICORDO ".
E la cultura è cosi profonda che viene accostato lo psicologo del primo novecento al Dna scoperto negli anni sessanta . Incredibile !!!
Caro Eraclio , permettimi il confidenziale tu che si usa in città, io di essere Canosino sono fiero , l"ho detto ovunque sono stato ; i miei scritti li ho sempre firmati e quando ho parlato di altri ,nel bene e nel male ,li ho sempre citati.
Dovresti ,credo ,cominciare da questo ,dovresti evitare di nasconderti,da gigante copri di ombra le notti canosine.
Smettila,ti prego ,di dividere la nostra già divisa gente,il tuo sorriso sornione "che atterra e suscita ,che affanna e che consola", che da le pagelle del bene e del male ,ha stancato chi a Canosa non ama solo feste e premiazioni , in cui anche le ombre primeggiano.
Il mio invito è a lavorare insieme , lo abbiamo già fatto ,potremmo riprendere un discorso interrotto ,solo per l"interesse di Canosa . Se avessi il coraggio di darti un nome ( mi raccomando ,non tramutare Eraclio nella redazione del glorioso Campanile ! ) ti regalerei un bel libro sul " team approach ", le tecniche americane anni 70 per fare squadra.
Del tuo scritto mi ha addolorato solo il pensiero che il tuo riferimento al Lombroso avesse il sottointeso riferimento al mio strabismo non disgiunto dagli esiti di poliomelite all"arto sinistro. In maniera superficiale, hai accostato infatti cose serie a frizzi e lazzi di canzoni e di bambini .
La mia personale esperienza di bambino è stata notevolmente diversa :in ospedale a Bari nel 1952 per quasi un anno , pur da privilegiato rispetto a quanti a Canosa languivano nel letto di una casa infetta e sotto sequestro da parte delle autorità , nella strada,più grandicello, rincorrendo le lacrime di mia madre, offesa dalla cattiveria dei bambini vicini ,che con l"ingiuria sottolineavano il mio handicap.
Ci sono bambini che ti fanno ridere ,altri che ti fanno piangere e comunque non sposto nemmeno di un millimetro il mio pensiero sul Diomede .
Se vorrete cambiare ,sono disponibile a lavorare con un nuovo Comitato, se lo lascerete sostanzialmente cosi ,se non cambierete le regole, manterrò la mia promessa e pregherò da solo perchè il Signore illumini le vostre menti oggi intrise di volontà cieca di mantenimento di cotanto piccolo potere !
Il mio articolo " il Diomede ..... un premio da rifondare " del 13 luglio ultimo scorso , ha suscitato reazioni evidentemente interessate al mantenimento dello statu quo :
- via mail con una risposta della professoressa Angela Valentino ,presidente del Comitato Promotore
- con un trafiletto , firmato Eraclio , sulla rubrica Canosità dell"ultimo numero del Campanile
Ho chiesto alla professoressa Valentino la preventiva autorizzazione a pubblicare la Sua articolata risposta , mi è stato ribadito il carattere personale della stessa e tale volontà intendo rispettare anche se ne rigetto i contenuti allusivi .
Dopo la lettura del trafiletto, non mi sono nemmeno arrabbiato , tanto banale mi è risultato il contenuto ,cosi riassumibile: un inno alla gioia della "bella serata", una strisciante accusa al canosino del "ma",completato da un positivo ,alternativo plauso a chi i turisti li manderebbe solo a Canosa !!!
Una penna , quella di Eraclio , strettamente anonima , che la erudizione solo la accenna. Ricordando la storia penso che il Nostro avrebbe trovato degna mansione alla corte di Nerone ,dopo la eliminazione di Seneca, con il ruolo non di consigliere filosofo ,ma di organizzatore perfetto di belle serate, illuminate dal fuoco di Roma.
Povera Canosa, sono queste i giganti del tuo futuro ?
Ma torniamo ad approfondire la accennata erudizione :
- il canosino è canosino dalla testa ai piedi perchè ha dentro tutta la cultura del "ma ", di anarchica memoria, fatta risalire allo stesso Diomede
- si scomoda il Lombroso ,il fondatore della scuola dei caratteri somatici assunti a riferimento dalla teoria della razza , che la storia ,grazie a Dio ,ha sepolto con ignominia e con il dolore del " RICORDO ".
E la cultura è cosi profonda che viene accostato lo psicologo del primo novecento al Dna scoperto negli anni sessanta . Incredibile !!!
Caro Eraclio , permettimi il confidenziale tu che si usa in città, io di essere Canosino sono fiero , l"ho detto ovunque sono stato ; i miei scritti li ho sempre firmati e quando ho parlato di altri ,nel bene e nel male ,li ho sempre citati.
Dovresti ,credo ,cominciare da questo ,dovresti evitare di nasconderti,da gigante copri di ombra le notti canosine.
Smettila,ti prego ,di dividere la nostra già divisa gente,il tuo sorriso sornione "che atterra e suscita ,che affanna e che consola", che da le pagelle del bene e del male ,ha stancato chi a Canosa non ama solo feste e premiazioni , in cui anche le ombre primeggiano.
Il mio invito è a lavorare insieme , lo abbiamo già fatto ,potremmo riprendere un discorso interrotto ,solo per l"interesse di Canosa . Se avessi il coraggio di darti un nome ( mi raccomando ,non tramutare Eraclio nella redazione del glorioso Campanile ! ) ti regalerei un bel libro sul " team approach ", le tecniche americane anni 70 per fare squadra.
Del tuo scritto mi ha addolorato solo il pensiero che il tuo riferimento al Lombroso avesse il sottointeso riferimento al mio strabismo non disgiunto dagli esiti di poliomelite all"arto sinistro. In maniera superficiale, hai accostato infatti cose serie a frizzi e lazzi di canzoni e di bambini .
La mia personale esperienza di bambino è stata notevolmente diversa :in ospedale a Bari nel 1952 per quasi un anno , pur da privilegiato rispetto a quanti a Canosa languivano nel letto di una casa infetta e sotto sequestro da parte delle autorità , nella strada,più grandicello, rincorrendo le lacrime di mia madre, offesa dalla cattiveria dei bambini vicini ,che con l"ingiuria sottolineavano il mio handicap.
Ci sono bambini che ti fanno ridere ,altri che ti fanno piangere e comunque non sposto nemmeno di un millimetro il mio pensiero sul Diomede .
Se vorrete cambiare ,sono disponibile a lavorare con un nuovo Comitato, se lo lascerete sostanzialmente cosi ,se non cambierete le regole, manterrò la mia promessa e pregherò da solo perchè il Signore illumini le vostre menti oggi intrise di volontà cieca di mantenimento di cotanto piccolo potere !