Le Pillole
Torniamo ad essere città di Principi, Imperatori e Vescovi
Passano cosi in secondo piano gli sforzi imprenditoriali di rinnovamento di Farmalabor
domenica 14 ottobre 2012
17.56
Obbligati al riposo da una banale caduta ,sperimentata, ancora una volta , la durezza murgese di una testa Canosina, con amarezza ,leggiamo da lontano dei tanti problemi "pending " della nostra Canosa :
- l'ospedale cittadino
- le porte in chiusura della neonata provincia BAT
- i rifiuti indifferenziati sparsi nelle vie
- l'alluvione e i mai completamente risolti problemi idrogeologici del tessuto urbano
e, leggendo, sentiamo il fragore delle ondate con cui la nostra comunità si muove dando eco ad un problema solo sino a quando un altro si affaccia alla ribalta.
Ieri l'ospedale ,oggi la differenziata ,dando meno tono alla provincia ed all"alluvione . Un dibattito rumoroso ,spesso poco costruttivo,che come la piena si riversa nelle vie della città.
Si mescolano nel parlare i vizi degli altri e le virtù di parte ,fatti veri e invenzioni stellari, malattie di oggi e medicine di domani ,il tutto in salsa anarco-partitica ,di lontana memoria nel comune sentire della nostra gente.
La forza maggiore è riuscire a confondere, nel nulla delle tante parole, anche quanto di buono membri spesso silenziosi della nostra comunità riescono a fare.
Passano cosi in secondo piano gli sforzi imprenditoriali di rinnovamento di Farmalabor, la rinascita aziendale e commerciale di Igam , il lavoro incessante che la scuola e le benemerite associazioni culturali continuano a fare per promuovere Canosa
Senza voler essere professori ,vogliamo dare il nostro piccolo contributo alla auspicabile soluzione dei nostri problemi appesi :
- l'ospedale si salva solo con un forte coeso movimento di popolo ,dimenticando , da parte di tutti ,ricordo del passato e personalismi . Serve una azione non violenta di Gandhiana memoria , di fronte alle stanze del potere decisorio ,saltando chiacchiere ed intermediari ,che ci hanno portato sull"orlo del baratro ,facendoci perdere solo tempo prezioso .
- il destino della provincia BAT non è nelle mani del nostro popolo ,trattasi di problema nazionale . Le azioni a tutela attivate dai consiglieri provinciali ,anche tralasciando i costi connessi a carico della comunità provinciale,sembrano atti di gattopardiana memoria .Occupiamoci invece attivamente per far sedere Canosa da subito al tavolo delle regole della costituenda città metropolitana di Bari .
- La raccolta differenziata a Canosa avrà esito positivo, solo se il popolo ne capirà il valore intrinseco . Serve una capillare opera di divulgazione sopratutto presso la parte più culturalmente debole della nostra gente , andrebbe fatto un lavoro di alfabetizzazione ambientale porta a porta . Parallelamente bisognerebbe spiegare al commissario ad acta ,peraltro direttore dell"ATO ,la situazione logistica particolare della nostra città dai tanti sottani e con palazzi architettonicamente non idonei ad ospitare i cassonetti . Il contratto firmato dall"ATO non risponde alle reali esigenze della nostra gente ,bisogna aggiornarlo ,creando delle isole ecologiche ,la cui collocazione in pianta va studiata ,non improvvisata .
I Canosini devono differenziare in casa e conferire in fasce orarie predefinite presso le isole ecologiche; la ditta deve gestire i rifiuti differenziati e sopratutto mantenere l"'giene delle isole ,lavando tra l"altro i cassonetti. Detto questo ,e non abbiamo inventato niente ,pregheremmo i falchi di non mescolare l"immescolabile : i tre milioni di euro che Canosa non ha materialmente ,ma che può rendicontare a fronte di stati di avanzamento , milioni a cui ,in tempi diversi e con amministrazioni diverse ,abbiamo dedicato tanta attenzione ,rinvengono da fondi del Ministero dell"Interno e sono specificatamente dedicati ad operazioni di "security". Come tali non possono essere riciclati in pur meritorie operazioni di igiene ambientale !
- Serve un complessivo ,unico progetto di risanamento idrogeologico del nostro territorio ; avevamo cominciato con lo studio delle cavità sotterranee,dobbiamo completarlo e renderlo uniforme ,congruo con la esistenza dei nostri fiumi sotterranei e con la tipologia zonale della geologia del nostro terreno . Abbiamo da sempre ritenuto un buon investimento per un comune come il nostro di arricchire l"organico tecnico con un geologo .
Non ci stancheremo di annoiarVi con il nostro grido di dolore: servono progetti e fatti ,basta con le chiacchiere . Viviamo in una regione dove un furbo governatore vergognosamente "devolve "allo Stato per non perderli subito cento milioni e tra poco altri seicento milioni di euro di fondi UE regionali . non spendibili entro il 2012. La regione Puglia non ha idee ,non ha progetti da finanziare e Canosa ...pure!
E" di moda adesso la cosidetta " cross-innovation" ,mettere intorno al tavolo ideale della rete competenze diverse per creare idee ,per costruire progetti, per fare innovazione . Il convegno sullo sviluppo sostenibile di Canosa che stiamo "immaginando" a Torino il prossimo febbraio 2013 dovrebbe essere la vetrina risultato di questa cross-innovation sul territorio .
Tristemente annotiamo però il vuoto di consenso che la nostra proposta sinora ha avuto ;rinnoviamo il nostro accorato appello al sindaco La Salvia e alla Sua giunta.
Caro Ernesto fatti promotore di questo tavolo cross di saggi !
Siamo sicuri che partendo con il piede giusto potremo dare una prospettiva ai nostri giovani ,dire ai tanti Gianluca LUISI ,tornate a casa Canosa ha bisogno di Voi .
Potremmo andare nelle nostre scuole, concentrando,è l'idea di un vecchio liceale, presso il Fermi la zona incubatrice delle idee .
Riprendiamo coscienza dei nostri duemila anni di storia ,torniamo a volare alto , siamo anche noi progenie atta alla " Città di Principi ,Imperatori e Vescovi " !
nunzio.valentino@rosetti.it
- l'ospedale cittadino
- le porte in chiusura della neonata provincia BAT
- i rifiuti indifferenziati sparsi nelle vie
- l'alluvione e i mai completamente risolti problemi idrogeologici del tessuto urbano
e, leggendo, sentiamo il fragore delle ondate con cui la nostra comunità si muove dando eco ad un problema solo sino a quando un altro si affaccia alla ribalta.
Ieri l'ospedale ,oggi la differenziata ,dando meno tono alla provincia ed all"alluvione . Un dibattito rumoroso ,spesso poco costruttivo,che come la piena si riversa nelle vie della città.
Si mescolano nel parlare i vizi degli altri e le virtù di parte ,fatti veri e invenzioni stellari, malattie di oggi e medicine di domani ,il tutto in salsa anarco-partitica ,di lontana memoria nel comune sentire della nostra gente.
La forza maggiore è riuscire a confondere, nel nulla delle tante parole, anche quanto di buono membri spesso silenziosi della nostra comunità riescono a fare.
Passano cosi in secondo piano gli sforzi imprenditoriali di rinnovamento di Farmalabor, la rinascita aziendale e commerciale di Igam , il lavoro incessante che la scuola e le benemerite associazioni culturali continuano a fare per promuovere Canosa
Senza voler essere professori ,vogliamo dare il nostro piccolo contributo alla auspicabile soluzione dei nostri problemi appesi :
- l'ospedale si salva solo con un forte coeso movimento di popolo ,dimenticando , da parte di tutti ,ricordo del passato e personalismi . Serve una azione non violenta di Gandhiana memoria , di fronte alle stanze del potere decisorio ,saltando chiacchiere ed intermediari ,che ci hanno portato sull"orlo del baratro ,facendoci perdere solo tempo prezioso .
- il destino della provincia BAT non è nelle mani del nostro popolo ,trattasi di problema nazionale . Le azioni a tutela attivate dai consiglieri provinciali ,anche tralasciando i costi connessi a carico della comunità provinciale,sembrano atti di gattopardiana memoria .Occupiamoci invece attivamente per far sedere Canosa da subito al tavolo delle regole della costituenda città metropolitana di Bari .
- La raccolta differenziata a Canosa avrà esito positivo, solo se il popolo ne capirà il valore intrinseco . Serve una capillare opera di divulgazione sopratutto presso la parte più culturalmente debole della nostra gente , andrebbe fatto un lavoro di alfabetizzazione ambientale porta a porta . Parallelamente bisognerebbe spiegare al commissario ad acta ,peraltro direttore dell"ATO ,la situazione logistica particolare della nostra città dai tanti sottani e con palazzi architettonicamente non idonei ad ospitare i cassonetti . Il contratto firmato dall"ATO non risponde alle reali esigenze della nostra gente ,bisogna aggiornarlo ,creando delle isole ecologiche ,la cui collocazione in pianta va studiata ,non improvvisata .
I Canosini devono differenziare in casa e conferire in fasce orarie predefinite presso le isole ecologiche; la ditta deve gestire i rifiuti differenziati e sopratutto mantenere l"'giene delle isole ,lavando tra l"altro i cassonetti. Detto questo ,e non abbiamo inventato niente ,pregheremmo i falchi di non mescolare l"immescolabile : i tre milioni di euro che Canosa non ha materialmente ,ma che può rendicontare a fronte di stati di avanzamento , milioni a cui ,in tempi diversi e con amministrazioni diverse ,abbiamo dedicato tanta attenzione ,rinvengono da fondi del Ministero dell"Interno e sono specificatamente dedicati ad operazioni di "security". Come tali non possono essere riciclati in pur meritorie operazioni di igiene ambientale !
- Serve un complessivo ,unico progetto di risanamento idrogeologico del nostro territorio ; avevamo cominciato con lo studio delle cavità sotterranee,dobbiamo completarlo e renderlo uniforme ,congruo con la esistenza dei nostri fiumi sotterranei e con la tipologia zonale della geologia del nostro terreno . Abbiamo da sempre ritenuto un buon investimento per un comune come il nostro di arricchire l"organico tecnico con un geologo .
Non ci stancheremo di annoiarVi con il nostro grido di dolore: servono progetti e fatti ,basta con le chiacchiere . Viviamo in una regione dove un furbo governatore vergognosamente "devolve "allo Stato per non perderli subito cento milioni e tra poco altri seicento milioni di euro di fondi UE regionali . non spendibili entro il 2012. La regione Puglia non ha idee ,non ha progetti da finanziare e Canosa ...pure!
E" di moda adesso la cosidetta " cross-innovation" ,mettere intorno al tavolo ideale della rete competenze diverse per creare idee ,per costruire progetti, per fare innovazione . Il convegno sullo sviluppo sostenibile di Canosa che stiamo "immaginando" a Torino il prossimo febbraio 2013 dovrebbe essere la vetrina risultato di questa cross-innovation sul territorio .
Tristemente annotiamo però il vuoto di consenso che la nostra proposta sinora ha avuto ;rinnoviamo il nostro accorato appello al sindaco La Salvia e alla Sua giunta.
Caro Ernesto fatti promotore di questo tavolo cross di saggi !
Siamo sicuri che partendo con il piede giusto potremo dare una prospettiva ai nostri giovani ,dire ai tanti Gianluca LUISI ,tornate a casa Canosa ha bisogno di Voi .
Potremmo andare nelle nostre scuole, concentrando,è l'idea di un vecchio liceale, presso il Fermi la zona incubatrice delle idee .
Riprendiamo coscienza dei nostri duemila anni di storia ,torniamo a volare alto , siamo anche noi progenie atta alla " Città di Principi ,Imperatori e Vescovi " !
nunzio.valentino@rosetti.it