Le Pillole
Lezione da Camaldoli: ritorno dei Cattolici Italiani in Politica
A distanza di 80 anni, del "Codice di Camaldoli"
domenica 23 luglio 2023
7.21
Il 21 luglio scorso la CEI, Conferenza Episcopale Italiana, ha voluto ricordare il valore sociale, culturale, politico, a distanza di 80 anni, del "Codice di Camaldoli " alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed del Presidente CEI Cardinale Matteo Zuppi. Nel 1943, dal 18 al 24 luglio, 30 lucide menti del Cattolicesimo Italiano, dichiarando alle autorità di Polizia di partecipare ad un ritiro spirituale nell'eremo Benedettino di Camaldoli, si riunirono per discutere, definire una "Magna Carta", visione sociale per il prossimo futuro di una Italia ancora in guerra e con il Governo allo sbando. In quel mese di luglio tanti gli avvenimenti: l'avanzata nel Sud della penisola delle Forze Alleate, il bombardamento di Roma da parte della aviazione Americana, i tanti morti del quartiere San Lorenzo, il dolore di Pio XII, la crisi del Fascismo, la caduta del Governo Mussolini a valle del Gran Consiglio del 25 luglio, il nuovo Governo Badoglio, l'ira dei Tedeschi, il Duce incarcerato a Ponza per espressa volontà del Re Vittorio Emanuele III.
I 30 di Camaldoli provenivano dalla FUCI, la Federazione Universitari Cattolici Italiani, guidata da Monsignor Montini, il futuro Paolo VI, dal Movimento Cattolico, sopravvissuto alla breve storia del Partito Popolare di don Sturzo nato nel 1919 e soppresso con gli altri partiti politici nel 1926, dalla Azione Cattolica. L' idea di incontrarsi a Camaldoli era stata di Sergio Paronetto, Vittorio Veronese e di Ezio Vanoni che, insieme a Pasquale Saraceno, elaborarono i principi guida da porre a base della discussione. Tra i partecipanti, professori universitari ma anche tanti giovani che costituiranno la base culturale e politica della Democrazia Cristiana, uomini chiave dei primi governi repubblicani :Guido Gonnella, Giorgio La Pira, Giulio Pastore, Giuseppe Dossetti, Paolo Emilio Taviani , Mario Ferrari Aggradi, Aldo Moro, Giulio Andreotti . La visione di questi coraggiosi uomini di cultura cattolica era dare principi all'Italia del futuro post guerra, seguendo il dettato della Dottrina Sociale della Chiesa, aggiornando nello spirito dei tempi , dopo una disastrosa guerra mondiale, la lezione della Rerum Novarum di Papa Leone XIII del 1891.
I capitoli del Codice di Camaldoli hanno i seguenti titoli : lo Stato, la Famiglia , l'Educazione , il Lavoro, Produzione e Scambio, Attività economica, Vita internazionale . Finiva il divorzio imposto dalla dittatura fascista ad una sana relazione tra Cultura Cattolica e Politica , un divorzio che in altri ambiti si era tramutato in deportazione nei campi di concentramento degli Ebrei ,repressione, esilio , carcere per Socialisti , Comunisti , Anarchici .Anche il pensiero liberale di Croce era stato messo al bando. Menti nuove erano state costrette a nascondersi come De Gasperi o ad esiliare come i fratelli Rossetti , Nenni , Togliatti . L' Italia del dopoguerra iniziò la ricostruzione morale ,culturale ,economica del Paese sotto la spinta di questi uomini che nella Assemblea Costituente del 22 aprile del 1947 approvarono la Costituzione della Repubblica Italiana , che riflette tanti principi del Codice di Camaldoli .
Sapiente il commento del Cardinale Zuppi al riguardo : il Codice "preparò l'inchiostro con cui venne scritta la Costituzione ". Anche il Presidente Mattarella nel Suo messaggio del 19 luglio ha sottolineato i pilastri definiti nel Codice ancora oggi veri e vivi : dignità della persona , giustizia sociale , uguaglianza ,pace .
Nella Sua relazione il Cardinale Zuppi , dopo aver ricordato che l'infiacchimento della Democrazia è sempre cattivo presagio per la pace , ha fatto richiamo esplicito ad un nuovo rinnovato impegno diretto dei Cattolici in Politica , precisando che l'assenza attuale di Partiti di ispirazione Cristiana non deve essere alibi per " cercare nuovi modi di fare politica o per fare politica svincolata da principi ,valori , contenuti "
Basta ad una "Politica epidermica ed ignorante " e visti i risultati confusi della Politica nostrana degli ultimi 30 anni , spesso senza idee ,attenta ,nel mondo di internet ,solo alla comunicazione concisa fatta per il giorno dopo, come possiamo controbattere al giusto monito di Sua Eccellenza ? Resuscitiamo la Democrazia Cristiana ,distrutta da Tangentopoli nel 1994 o peggio il Partito Democratico Cristiano di Piccoli del 2000? Non credo
E' tempo di fare un partito nuovo dei Cristiani , ripensando alla lezione ancora viva di Aldo Moro , che da buon Cristiano ha saputo mantenere al centro del pensiero politico i valori della libertà, della democrazia, della fratellanza,della pace . La nostra Costituzione ,che va difesa con i denti da una Politica epidermica ed ignorante , poggia su questi pilastri , fondamenta insostituibili del nuovo partito " Cristiani ed Italiani ", un titolo riassuntivo di vecchi e nuovi principi.
Nunzio Valentino
I 30 di Camaldoli provenivano dalla FUCI, la Federazione Universitari Cattolici Italiani, guidata da Monsignor Montini, il futuro Paolo VI, dal Movimento Cattolico, sopravvissuto alla breve storia del Partito Popolare di don Sturzo nato nel 1919 e soppresso con gli altri partiti politici nel 1926, dalla Azione Cattolica. L' idea di incontrarsi a Camaldoli era stata di Sergio Paronetto, Vittorio Veronese e di Ezio Vanoni che, insieme a Pasquale Saraceno, elaborarono i principi guida da porre a base della discussione. Tra i partecipanti, professori universitari ma anche tanti giovani che costituiranno la base culturale e politica della Democrazia Cristiana, uomini chiave dei primi governi repubblicani :Guido Gonnella, Giorgio La Pira, Giulio Pastore, Giuseppe Dossetti, Paolo Emilio Taviani , Mario Ferrari Aggradi, Aldo Moro, Giulio Andreotti . La visione di questi coraggiosi uomini di cultura cattolica era dare principi all'Italia del futuro post guerra, seguendo il dettato della Dottrina Sociale della Chiesa, aggiornando nello spirito dei tempi , dopo una disastrosa guerra mondiale, la lezione della Rerum Novarum di Papa Leone XIII del 1891.
I capitoli del Codice di Camaldoli hanno i seguenti titoli : lo Stato, la Famiglia , l'Educazione , il Lavoro, Produzione e Scambio, Attività economica, Vita internazionale . Finiva il divorzio imposto dalla dittatura fascista ad una sana relazione tra Cultura Cattolica e Politica , un divorzio che in altri ambiti si era tramutato in deportazione nei campi di concentramento degli Ebrei ,repressione, esilio , carcere per Socialisti , Comunisti , Anarchici .Anche il pensiero liberale di Croce era stato messo al bando. Menti nuove erano state costrette a nascondersi come De Gasperi o ad esiliare come i fratelli Rossetti , Nenni , Togliatti . L' Italia del dopoguerra iniziò la ricostruzione morale ,culturale ,economica del Paese sotto la spinta di questi uomini che nella Assemblea Costituente del 22 aprile del 1947 approvarono la Costituzione della Repubblica Italiana , che riflette tanti principi del Codice di Camaldoli .
Sapiente il commento del Cardinale Zuppi al riguardo : il Codice "preparò l'inchiostro con cui venne scritta la Costituzione ". Anche il Presidente Mattarella nel Suo messaggio del 19 luglio ha sottolineato i pilastri definiti nel Codice ancora oggi veri e vivi : dignità della persona , giustizia sociale , uguaglianza ,pace .
Nella Sua relazione il Cardinale Zuppi , dopo aver ricordato che l'infiacchimento della Democrazia è sempre cattivo presagio per la pace , ha fatto richiamo esplicito ad un nuovo rinnovato impegno diretto dei Cattolici in Politica , precisando che l'assenza attuale di Partiti di ispirazione Cristiana non deve essere alibi per " cercare nuovi modi di fare politica o per fare politica svincolata da principi ,valori , contenuti "
Basta ad una "Politica epidermica ed ignorante " e visti i risultati confusi della Politica nostrana degli ultimi 30 anni , spesso senza idee ,attenta ,nel mondo di internet ,solo alla comunicazione concisa fatta per il giorno dopo, come possiamo controbattere al giusto monito di Sua Eccellenza ? Resuscitiamo la Democrazia Cristiana ,distrutta da Tangentopoli nel 1994 o peggio il Partito Democratico Cristiano di Piccoli del 2000? Non credo
E' tempo di fare un partito nuovo dei Cristiani , ripensando alla lezione ancora viva di Aldo Moro , che da buon Cristiano ha saputo mantenere al centro del pensiero politico i valori della libertà, della democrazia, della fratellanza,della pace . La nostra Costituzione ,che va difesa con i denti da una Politica epidermica ed ignorante , poggia su questi pilastri , fondamenta insostituibili del nuovo partito " Cristiani ed Italiani ", un titolo riassuntivo di vecchi e nuovi principi.
Nunzio Valentino