Le Pillole
Non ho visto ancora programmi elettorali
Pensieri Romani per i Candidati alle amministrative
lunedì 29 maggio 2017
22.21
L'evolversi della campagna elettorale lo sto vivendo lontano da Canosa, vedo i live, seguo le interviste ai mass media locali, leggo la stampa e la presenza dei candidati su Facebook. Apprezzo molto i toni pacati, attenti ai problemi della città, tralasciando una sterile contrapposizione personale. Non ho visto ancora programmi elettorali, che, per il mio modus pensandi, sono il patto di onore da mantenere con la propria gente. Se già esistono e la mia fosse non conoscenza, mi scuso in anticipo. Ho scritto tante volte, ho detto pubblicamente ed in tempi non sospetti, che per rilanciare Canosa serve una chiara visione e definizione del futuro. Questo è il programma che mi piacerebbe leggere, non la sterile ripetizione di propositi mai attuati del passato, nel passato. Canosa ha una situazione economico-sociale di grande instabilità, molto tempo, ove operare era primo obbligo, è stato consumato invano; ho visto tanta onesta buona volontà ma sviluppo nessuno.
La realtà è ancor più precaria, pensando al futuro, in quanto il panorama regionale e nazionale non è favorevole: non ci sono risorse ed il peso che Canosa rappresenta è trascurabile anche a livello regionale, per questo è importante, per riprendere fiato, portare avanti un Consorzio stabile di Comuni : Canosa con Spinazzola, Minervino Murge, San Ferdinando, Margherita di Savoia. Se fossi, e non lo sono, un candidato Sindaco farei un programma a breve, i famosi 100 giorni dopo la festa, poi, avendo impostato una squadra forte di governo, fatta di persone competenti, capace di indirizzare, guidare, stimolare la dirigenza, farei la valigia, partirei perché il futuro di Canosa credo si costruisca fuori le mura, anche nei luoghi dove Canosa è viva, a Milano, Torino, Roma. Stanno li gli ambasciatori senza portafoglio dei bisogni, non solo finanziari, della città. Altro bisogno la costituzione in loco di un team illuminato capace di fruire dai sistemi comunicazione a valenza per la città e la sua gente ed anche di tenere aggiornato il popolo sugli sforzi della Amministrazione : i soli comunicati stampa non bastano in un mondo che anche a Canosa si informa con la velocità di internet e comunica attraverso la rete. Aspettando i programmi permettete il piccolo contributo di idee, spero nuove, di un figlio che ama la Sua Canosa .
Sono tornato ieri da un viaggio in Sicilia, dove ho rivisto vecchio e nuovo del mio mondo professionale sulla energia: Milazzo, Melilli, Priolo, Augusta e le loro vecchie raffinerie per chiudere con un convegno internazionale a Gela sulla energia nuova da biomasse. Nella città che Enrico Mattei aveva, nei primi anni '60, scelto come luogo per trasformare il prodotto dei giacimenti di grezzo trovati in loco, costruendo una raffineria ed un petrolchimico integrati, contro il parere delle sette sorelle, pensando al mercato dei paesi del Mediterraneo , ora si vede un impianto completamente fermo in fase di smantellamento e bonifica, un grande dolore per i miei ricordi di lavoro difficile in una terra che scottava e che ancora scotta. Il convegno era organizzato dal Comune di Gela, con il patrocinio di Regione, Provincia, Confindustria e con la presenza impegnata di Eni, Mossi e Ghisolfi, Novamont, i più bei nomi della ricerca e sviluppo in energia rinnovabile ed ecocompatibile Italiani e con il dotto contributo di università Americane , Europee , Svedesi in particolare . Una giunta illuminata, giovane, quella che ho incontrato a Gela, che non è rimasta immobile di fronte ad accordi di programma con il MISE che si rincorrono dal 2014, attenta ai bisogni della propria gente, quelle maestranze, dirette ed indirette, che pensando a lavoro e famiglia, cominciano a sentire il peso di una cassa integrazione che termina. Abbiamo parlato di bonifiche per 200 milioni di euro, una green refinery alimentata da biomassa per 350 milioni di euro,di liquefazione gas trovato in quel mare da Eni che si affiancherà, come risorsa nazionale, al Green Stream rinveniente dalla Libia . Abbiamo ascoltato e parlato di futuro verde ed a due passi il signor Trump, dopo la passeggiata tra i negozi di Taormina, prendeva tempo sui guai del mondo che COP 21 a Parigi ben aveva circoscritto ed individuato .
Altra aria a Gela, con idee aggiuntive a quelle della ricerca e sviluppo ENI, sollecitate da una Amministrazione Comunale attenta, a volte profetica nel Suo sogno. A Canosa non c'è ENI , non abbiamo il petrolio ed il gas nel sottosuolo, ma Tufarelle e tumori strani ci sono e le serie bonifiche non possono più aspettare. Come? Con il Programma Europeo LIFE, con i finanziamenti connessi. A Canosa è un obbligo allungare la filiera agricola, migliorando e risparmiando sui sistemi di irrigazione (utilizzo droni) e produzione, trasformando in loco e non vendendo, come faceva mio padre, sulla pianta, certificando in origine e qualità i prodotti che possono, come "frutto", essere utilizzati a livello complementare in medicina per una migliore salute come hanno certificato la NATURLABOR di Sergio Fontana e le ricerche applicate di Vincenzo Lionetti in Canada ed in Toscana, due menti, figli di Canosa . A Canosa, se la prima vocazione è quella agricola, dobbiamo recuperare il grande patrimonio delle terre incolte, abbandonate. Altro tema chiedere insieme a Spinazzola, Minervino, candidando la nostra Loconia e, se servisse, anche Gaudiano ai fondi della "Strategia Nazionale per le aree interne" voluta da Fabrizio Barca ed attuata dal ministro Del Ri .
Chiudo con una ulteriore semplice idea frutto del lavoro del convegno di cui vi ho parlato : la raccolta degli olii vegetali usati porta a porta. Canosa può essere esempio promotore in città, per allargarsi alla Regione Puglia . Eni comprerà questi olii, buona, poco costosa carica per le raffinerie green di Venezia e Gela . Lo abbiamo detto a Gela, sollecitando la Sicilia; la Puglia è benvenuta in questo strano nuovo commercio che mi interessa per la possibile occupazione indotta. Per gli altri importanti temi di programma lascio spazio a competenze vere di altri che con il mio stesso amore vogliono una Canosa diversa senza pensiero a schieramenti e cordate: valorizzazione con nuove idee del patrimonio archeologico e museo (architetto Antonio Giammarrusti) , nuova urbanizzazione zona Castello (professor ingegnere Nicola Rizzi) , recupero e riutilizzo in economia sostenibile e circolare dei rifiuti solidi e liquidi urbani (ingegner Andrea Pugliese) , digitalizzazione imprese e servizi in ambito finanziamenti industria 4.0 (professor Giovanni Princigalli e suo gruppo LAST).
Last but not least, il tema della sicurezza,della vivibilità, il ripristino della legalità, a tolleranza zero in quella Canosa, che ha un grande figlio, che ama la Sua gente ,quella ultima in primis, Pasquale Lavacca . Qualcuno ha distrutto forse,scompaginato sicuramente i Suoi sforzi di alto ufficiale dei Carabinieri sul tema dove pure aveva assicurato,complice un Suo amico fraterno di stanza a Roma, finanziamenti per 3 milioni. Per la legalità consiglierei ai candidati Sindaco di rileggere, riapplicandolo quel vecchio progetto, la cui parte intelligente, hardware, giace,credo ,inutilizzata in qualche scantinato; le telecamere sono salve, ma delocalizzate, rispetto al posizionamento del progetto originale, e non fanno nemmeno contravvenzioni al traffico.
Non posso sottacere, non per un endorsement,, peraltro non richiesto, ma per mera onestà intellettuale, che con Enzo Princigalli abbiamo, in tempi non sospetti , condiviso questa visione di una nuova prospettiva, nata con il Tavolo delle Idee, tesa a superare le ataviche divisioni nella città coinvolgendo le migliori energie che al Tavolo avevo invitato per costruire insieme un progetto di rinascita di Canosa . Oggi l'auspicio è che chiunque fosse eletto recepisca la necessità di una risposta con approccio diverso rispetto alle esperienze passate, forte di nuove e competenti energie. Solo volando alto Canosa può ritornare ad avere quel ruolo che la Storia gli ha assegnato. Ringrazio i Candidati che vorranno leggere e dare un qualche riscontro alla presente, scritta di notte ma con cuore vigile.
Nunzio Valentino
La realtà è ancor più precaria, pensando al futuro, in quanto il panorama regionale e nazionale non è favorevole: non ci sono risorse ed il peso che Canosa rappresenta è trascurabile anche a livello regionale, per questo è importante, per riprendere fiato, portare avanti un Consorzio stabile di Comuni : Canosa con Spinazzola, Minervino Murge, San Ferdinando, Margherita di Savoia. Se fossi, e non lo sono, un candidato Sindaco farei un programma a breve, i famosi 100 giorni dopo la festa, poi, avendo impostato una squadra forte di governo, fatta di persone competenti, capace di indirizzare, guidare, stimolare la dirigenza, farei la valigia, partirei perché il futuro di Canosa credo si costruisca fuori le mura, anche nei luoghi dove Canosa è viva, a Milano, Torino, Roma. Stanno li gli ambasciatori senza portafoglio dei bisogni, non solo finanziari, della città. Altro bisogno la costituzione in loco di un team illuminato capace di fruire dai sistemi comunicazione a valenza per la città e la sua gente ed anche di tenere aggiornato il popolo sugli sforzi della Amministrazione : i soli comunicati stampa non bastano in un mondo che anche a Canosa si informa con la velocità di internet e comunica attraverso la rete. Aspettando i programmi permettete il piccolo contributo di idee, spero nuove, di un figlio che ama la Sua Canosa .
Sono tornato ieri da un viaggio in Sicilia, dove ho rivisto vecchio e nuovo del mio mondo professionale sulla energia: Milazzo, Melilli, Priolo, Augusta e le loro vecchie raffinerie per chiudere con un convegno internazionale a Gela sulla energia nuova da biomasse. Nella città che Enrico Mattei aveva, nei primi anni '60, scelto come luogo per trasformare il prodotto dei giacimenti di grezzo trovati in loco, costruendo una raffineria ed un petrolchimico integrati, contro il parere delle sette sorelle, pensando al mercato dei paesi del Mediterraneo , ora si vede un impianto completamente fermo in fase di smantellamento e bonifica, un grande dolore per i miei ricordi di lavoro difficile in una terra che scottava e che ancora scotta. Il convegno era organizzato dal Comune di Gela, con il patrocinio di Regione, Provincia, Confindustria e con la presenza impegnata di Eni, Mossi e Ghisolfi, Novamont, i più bei nomi della ricerca e sviluppo in energia rinnovabile ed ecocompatibile Italiani e con il dotto contributo di università Americane , Europee , Svedesi in particolare . Una giunta illuminata, giovane, quella che ho incontrato a Gela, che non è rimasta immobile di fronte ad accordi di programma con il MISE che si rincorrono dal 2014, attenta ai bisogni della propria gente, quelle maestranze, dirette ed indirette, che pensando a lavoro e famiglia, cominciano a sentire il peso di una cassa integrazione che termina. Abbiamo parlato di bonifiche per 200 milioni di euro, una green refinery alimentata da biomassa per 350 milioni di euro,di liquefazione gas trovato in quel mare da Eni che si affiancherà, come risorsa nazionale, al Green Stream rinveniente dalla Libia . Abbiamo ascoltato e parlato di futuro verde ed a due passi il signor Trump, dopo la passeggiata tra i negozi di Taormina, prendeva tempo sui guai del mondo che COP 21 a Parigi ben aveva circoscritto ed individuato .
Altra aria a Gela, con idee aggiuntive a quelle della ricerca e sviluppo ENI, sollecitate da una Amministrazione Comunale attenta, a volte profetica nel Suo sogno. A Canosa non c'è ENI , non abbiamo il petrolio ed il gas nel sottosuolo, ma Tufarelle e tumori strani ci sono e le serie bonifiche non possono più aspettare. Come? Con il Programma Europeo LIFE, con i finanziamenti connessi. A Canosa è un obbligo allungare la filiera agricola, migliorando e risparmiando sui sistemi di irrigazione (utilizzo droni) e produzione, trasformando in loco e non vendendo, come faceva mio padre, sulla pianta, certificando in origine e qualità i prodotti che possono, come "frutto", essere utilizzati a livello complementare in medicina per una migliore salute come hanno certificato la NATURLABOR di Sergio Fontana e le ricerche applicate di Vincenzo Lionetti in Canada ed in Toscana, due menti, figli di Canosa . A Canosa, se la prima vocazione è quella agricola, dobbiamo recuperare il grande patrimonio delle terre incolte, abbandonate. Altro tema chiedere insieme a Spinazzola, Minervino, candidando la nostra Loconia e, se servisse, anche Gaudiano ai fondi della "Strategia Nazionale per le aree interne" voluta da Fabrizio Barca ed attuata dal ministro Del Ri .
Chiudo con una ulteriore semplice idea frutto del lavoro del convegno di cui vi ho parlato : la raccolta degli olii vegetali usati porta a porta. Canosa può essere esempio promotore in città, per allargarsi alla Regione Puglia . Eni comprerà questi olii, buona, poco costosa carica per le raffinerie green di Venezia e Gela . Lo abbiamo detto a Gela, sollecitando la Sicilia; la Puglia è benvenuta in questo strano nuovo commercio che mi interessa per la possibile occupazione indotta. Per gli altri importanti temi di programma lascio spazio a competenze vere di altri che con il mio stesso amore vogliono una Canosa diversa senza pensiero a schieramenti e cordate: valorizzazione con nuove idee del patrimonio archeologico e museo (architetto Antonio Giammarrusti) , nuova urbanizzazione zona Castello (professor ingegnere Nicola Rizzi) , recupero e riutilizzo in economia sostenibile e circolare dei rifiuti solidi e liquidi urbani (ingegner Andrea Pugliese) , digitalizzazione imprese e servizi in ambito finanziamenti industria 4.0 (professor Giovanni Princigalli e suo gruppo LAST).
Last but not least, il tema della sicurezza,della vivibilità, il ripristino della legalità, a tolleranza zero in quella Canosa, che ha un grande figlio, che ama la Sua gente ,quella ultima in primis, Pasquale Lavacca . Qualcuno ha distrutto forse,scompaginato sicuramente i Suoi sforzi di alto ufficiale dei Carabinieri sul tema dove pure aveva assicurato,complice un Suo amico fraterno di stanza a Roma, finanziamenti per 3 milioni. Per la legalità consiglierei ai candidati Sindaco di rileggere, riapplicandolo quel vecchio progetto, la cui parte intelligente, hardware, giace,credo ,inutilizzata in qualche scantinato; le telecamere sono salve, ma delocalizzate, rispetto al posizionamento del progetto originale, e non fanno nemmeno contravvenzioni al traffico.
Non posso sottacere, non per un endorsement,, peraltro non richiesto, ma per mera onestà intellettuale, che con Enzo Princigalli abbiamo, in tempi non sospetti , condiviso questa visione di una nuova prospettiva, nata con il Tavolo delle Idee, tesa a superare le ataviche divisioni nella città coinvolgendo le migliori energie che al Tavolo avevo invitato per costruire insieme un progetto di rinascita di Canosa . Oggi l'auspicio è che chiunque fosse eletto recepisca la necessità di una risposta con approccio diverso rispetto alle esperienze passate, forte di nuove e competenti energie. Solo volando alto Canosa può ritornare ad avere quel ruolo che la Storia gli ha assegnato. Ringrazio i Candidati che vorranno leggere e dare un qualche riscontro alla presente, scritta di notte ma con cuore vigile.
Nunzio Valentino