Le Pillole
Mirafiori , il referendum della dignità!
Lama e Berlinguer sono solo un lontano ricordo
giovedì 27 gennaio 2011
18.00
Si sono spente le luci della ribalta ,a Mirafiori. Il referendum della dignita"operaia e",come noto, finito quasi alla pari, risultato ben diverso da quello di Pomigliano.
Resta solo lo strascico penoso di banali commenti di chi , a partita giocata ,ricorda che i lavoratori vanno protetti e gli impegni presi , mantenuti .
In questo ripetuto ,pietoso teatrino , che si ravviva solo con i canti ed i riti del bunga-bunga ,la politica, di governo e di opposizione ,ha perso una ulteriore occasione di tacere.
Nel mentre ,se servisse, e"ulteriormente confermata la assoluta mancanza di idee per il Paese,
persino la incapacita" a gestire un tavolo negoziale tra le parti sociali.
Mirafiori,cento anni di storia di fabbrica italiana di automobili, soffre la freddezza anche di cancelli ,un tempo testimoni di storiche lotte.
Lama e Berlinguer sono solo un lontano ricordo, la marcia dei colletti bianchi anche.
Ho lavorato , fine anni ottanta, inizio anni novanta , per FIAT a Mirafiori,Pomigliano,Termini Imerese , val di Sangro e infine Melfi.
Riprogettavamo,ricostruivamo le centrali trigenerative di produzione di energia elettrica, di vapore o acqua surriscaldata, di acqua fredda per la " fabbrica ".
Le fordiane linee di montaggio le ho viste operare , facevamo i rilievi lavorando fianco a fianco a operai delle cosidette isole di montaggio nei cui occhi ,a fine turno,si leggeva fatica e tensione, dettate dai tempi e metodi.
Il referendum mi ha emotivamente coinvolto anche per l"incancellabile ricordo di quegli occhi ! Come rimanere spettatore indifferente delle lacrime della mamma operaia del no ,che facendosi quasi scudo del suo bambino ,difende la dignita" della sua vita familiare ?
Come non tener conto delle altre lacrime del padre operaio che ,carezzando il figlio maggiorenne disoccupato e senza futuro , rivendica il suo si per conservare lavoro e pane alla sua famiglia ?
Dignita" del si e del no , dignita" di fronte al pugno pesante del manager globalizzato e superpagato; dignita" umana dei figli di quei migranti, arrivati a Torino nei primi anni sessanta, per sfuggire alla poverta" del Veneto ,come delle regioni meridionali, per costruire con mani che odoravano di terra , il boom economico.
Gli Agnelli chiamavano ,promettevano,dettavano una politica di sviluppo che oggi mostra pesanti ricadute,sopratutto per il Mezzogiorno, che ha visto svuotarsi paesi e campagne.
Marchionne ha ben rappresentato il nuovo dalla mano decisa che avanza,cancellando con un solo colpa di spugna la appartenenza della sua azienda a Confindustria e inaugurando un nuovo metodo di relazioni sociali.
Nel frattempo anche economisti ed imprenditori applaudono,aspettando i risultati di questo nuovo fare.
Aspettano e sperano.Le ristrutturazioni aziendali sono sempre dolorose , hanno speranze concrete se fatte non solo da tagli occupazionali,riduzione di costi,vendita di assets, ma di nuove idee che hanno prospettive di sviluppo se supportate dalla indispensabile ricerca,da progettazione,analisi di mercato,finanziamenti.
Mia madre non sapeva tutte queste cose ,ma quando mi vedeva pensieroso per operazioni in corso che mi vedevano leader di azioni che potevano significare pesanti sviluppi su uomini e famiglie,stringendo le mie tra le sue mani,mi ricordava di lavorare senza compromessi ma senza dimenticare il cuore,che per lei era la dignita" della persona umana, il dovere diritto del lavoro, per mantenere decorosamente una famiglia.
Il cuore che ti fa dormire tranquillo , che non ti fa provare vergogna,quando ti guardi allo specchio.
Le lacrime di Mirafiori sono ancora piu" amare perche", con le informazioni circolate,non mi aspetto un futuro duraturo per la fabbrica.
In Italia ed in Europa le vendite di auto sono crollate e la Fiat sta facendo peggio dei suoi concorrenti europei,di fatto e" tornata indietro come quota di mercato al lontano 1996.
Le auto avranno mercato solo nei paesi BRIC,Brasile,Russia,India,Cina e comunque nel mondo
le fabbriche di auto sono tante,la concorrenza e"spietata,avanza l"asse Germania Corea del Sud . La incidenza sul costo del prodotto auto della manodopera e" solo dell"otto per cento circa. Il mercato vuole nuovi modelli,nuovi motori ecocompatibili,nuova elettronica di controllo,nuovi materiali.
Torino con la operazione Crysler ha esportato negli Usa il cuore pensante della azienda ;il presidente Obama ha messo sul tavolo i soldi ,ma ha preteso il controllo del cuore,unica assicurazione di un lavoro duraturo per i lavoratori del suo paese.
A Torino un miliardo di investimenti per assemblare suv , con pezzi rinvenienti anche da oltre oceano,sono solo un pannicello caldo per una fabbrica malata dalla assenza per troppo tempo di innovazioni.
Ce ne vorrebbero venti forse di miliardi ,come si e" anche detto,ma degli ulteriori diciannove miliardi non si ha notizia.
A Torino si sta solo facendo un esercizio,si spera nel mercato del 2012, poi si vedra".
Se i fatti sono questi perche" tanto chiasso per salvare per qualche anno ancora ,complice una pesante transitoria cassa integrazione, i cinquemila posti di lavoro ?
Cosa ci dira" Marchionne tra quattro,cinque anni ? Cosa ne sara" nel mentre di Cassino ?
Ci dira"che i costi di trasporto dei materiali da assemblare non giustificano la vita della fabbrica ? Ci fara" i discorsi che oggi valgono per Termini Imerese ?
L"oceano come lo stretto di Messina e la Salerno-Reggio Calabria?
Nunzio Valentino
Resta solo lo strascico penoso di banali commenti di chi , a partita giocata ,ricorda che i lavoratori vanno protetti e gli impegni presi , mantenuti .
In questo ripetuto ,pietoso teatrino , che si ravviva solo con i canti ed i riti del bunga-bunga ,la politica, di governo e di opposizione ,ha perso una ulteriore occasione di tacere.
Nel mentre ,se servisse, e"ulteriormente confermata la assoluta mancanza di idee per il Paese,
persino la incapacita" a gestire un tavolo negoziale tra le parti sociali.
Mirafiori,cento anni di storia di fabbrica italiana di automobili, soffre la freddezza anche di cancelli ,un tempo testimoni di storiche lotte.
Lama e Berlinguer sono solo un lontano ricordo, la marcia dei colletti bianchi anche.
Ho lavorato , fine anni ottanta, inizio anni novanta , per FIAT a Mirafiori,Pomigliano,Termini Imerese , val di Sangro e infine Melfi.
Riprogettavamo,ricostruivamo le centrali trigenerative di produzione di energia elettrica, di vapore o acqua surriscaldata, di acqua fredda per la " fabbrica ".
Le fordiane linee di montaggio le ho viste operare , facevamo i rilievi lavorando fianco a fianco a operai delle cosidette isole di montaggio nei cui occhi ,a fine turno,si leggeva fatica e tensione, dettate dai tempi e metodi.
Il referendum mi ha emotivamente coinvolto anche per l"incancellabile ricordo di quegli occhi ! Come rimanere spettatore indifferente delle lacrime della mamma operaia del no ,che facendosi quasi scudo del suo bambino ,difende la dignita" della sua vita familiare ?
Come non tener conto delle altre lacrime del padre operaio che ,carezzando il figlio maggiorenne disoccupato e senza futuro , rivendica il suo si per conservare lavoro e pane alla sua famiglia ?
Dignita" del si e del no , dignita" di fronte al pugno pesante del manager globalizzato e superpagato; dignita" umana dei figli di quei migranti, arrivati a Torino nei primi anni sessanta, per sfuggire alla poverta" del Veneto ,come delle regioni meridionali, per costruire con mani che odoravano di terra , il boom economico.
Gli Agnelli chiamavano ,promettevano,dettavano una politica di sviluppo che oggi mostra pesanti ricadute,sopratutto per il Mezzogiorno, che ha visto svuotarsi paesi e campagne.
Marchionne ha ben rappresentato il nuovo dalla mano decisa che avanza,cancellando con un solo colpa di spugna la appartenenza della sua azienda a Confindustria e inaugurando un nuovo metodo di relazioni sociali.
Nel frattempo anche economisti ed imprenditori applaudono,aspettando i risultati di questo nuovo fare.
Aspettano e sperano.Le ristrutturazioni aziendali sono sempre dolorose , hanno speranze concrete se fatte non solo da tagli occupazionali,riduzione di costi,vendita di assets, ma di nuove idee che hanno prospettive di sviluppo se supportate dalla indispensabile ricerca,da progettazione,analisi di mercato,finanziamenti.
Mia madre non sapeva tutte queste cose ,ma quando mi vedeva pensieroso per operazioni in corso che mi vedevano leader di azioni che potevano significare pesanti sviluppi su uomini e famiglie,stringendo le mie tra le sue mani,mi ricordava di lavorare senza compromessi ma senza dimenticare il cuore,che per lei era la dignita" della persona umana, il dovere diritto del lavoro, per mantenere decorosamente una famiglia.
Il cuore che ti fa dormire tranquillo , che non ti fa provare vergogna,quando ti guardi allo specchio.
Le lacrime di Mirafiori sono ancora piu" amare perche", con le informazioni circolate,non mi aspetto un futuro duraturo per la fabbrica.
In Italia ed in Europa le vendite di auto sono crollate e la Fiat sta facendo peggio dei suoi concorrenti europei,di fatto e" tornata indietro come quota di mercato al lontano 1996.
Le auto avranno mercato solo nei paesi BRIC,Brasile,Russia,India,Cina e comunque nel mondo
le fabbriche di auto sono tante,la concorrenza e"spietata,avanza l"asse Germania Corea del Sud . La incidenza sul costo del prodotto auto della manodopera e" solo dell"otto per cento circa. Il mercato vuole nuovi modelli,nuovi motori ecocompatibili,nuova elettronica di controllo,nuovi materiali.
Torino con la operazione Crysler ha esportato negli Usa il cuore pensante della azienda ;il presidente Obama ha messo sul tavolo i soldi ,ma ha preteso il controllo del cuore,unica assicurazione di un lavoro duraturo per i lavoratori del suo paese.
A Torino un miliardo di investimenti per assemblare suv , con pezzi rinvenienti anche da oltre oceano,sono solo un pannicello caldo per una fabbrica malata dalla assenza per troppo tempo di innovazioni.
Ce ne vorrebbero venti forse di miliardi ,come si e" anche detto,ma degli ulteriori diciannove miliardi non si ha notizia.
A Torino si sta solo facendo un esercizio,si spera nel mercato del 2012, poi si vedra".
Se i fatti sono questi perche" tanto chiasso per salvare per qualche anno ancora ,complice una pesante transitoria cassa integrazione, i cinquemila posti di lavoro ?
Cosa ci dira" Marchionne tra quattro,cinque anni ? Cosa ne sara" nel mentre di Cassino ?
Ci dira"che i costi di trasporto dei materiali da assemblare non giustificano la vita della fabbrica ? Ci fara" i discorsi che oggi valgono per Termini Imerese ?
L"oceano come lo stretto di Messina e la Salerno-Reggio Calabria?
Nunzio Valentino