Le Pillole
Organizzazione delle Nazioni Unite in conclamata crisi
Dovremo lottare per la Rifondazione dell'ONU, a partire dallo Statuto
martedì 19 dicembre 2023
22.42
Negli ultimi anni la crisi dell' ONU è andata man mano accentuandosi, purtroppo sono tanti quelli che, meditando sui guai enormi del Pianeta delle Nazioni , sui morti di tante guerre , sul rischio reale di un Terzo Conflitto Mondiale , pensano sia non più rinviabile una profonda Rifondazione di questa Organizzazione pur indispensabile per trovare coesione tra le Nazioni della Terra. Fondata il 24 ottobre 1951 da 51 Nazioni con il precipuo scopo di preservare la pace e la sicurezza collettiva dopo il disastro della Seconda Guerra Mondiale, doveva essere la Casa Comune per la Costruzione della Cooperazione Internazionale da fondare e sviluppare sui principi del sottoscritto Statuto che regola le seguenti funzioni base: pace e sicurezza internazionali , costruzione di relazioni amichevoli tra gli Stati, cooperazione nella risoluzione dei problemi internazionali , promozione e sviluppo dei diritti umani , armonizzazione centralizzata delle diverse iniziative nazionali . Oggi l'ONU conta 193 Paesi e rappresenta di fatto tutte le popolazioni del Pianeta .
Negli ultimi anni l'ONU ha giustamente affrontato le problematiche per il Pianeta legate al Cambiamento Climatico, promuovendo e finanziando l'I.P.C.C. , Intergorvenmental Panel of Climate Change che ogni anno produce un rapporto fatto di analisi scientifiche sul legame tra temperatura media globale del Pianeta e concentrazione di CO2 nella atmosfera, sulla interconnessione tra cambiamento climatico ed ecosistemi e biodiversità, sui rischi alle persone ed alle cose che costituiscono il sistema Terra . Il rapporto di questo inizio anno dell'IPCC avrebbe dovuto essere il libro maestro di COP 28 ,in corso di esecuzione a Dubai , ma dalle prime informazioni della stampa internazionale sembra che i policy makers internazionali abbiano ,come era successo per COP27, dimenticato di leggere e/o di capire la urgente necessità di decisioni per salvare la Casa Comune. E' in arrivo per l'ONU una ennesima sconfitta sul Cambiamento Climatico che fa tristo paio con la incapacità non a fermare le guerre ma almeno a costruire momenti di tregua, a far tacere per qualche giorno le armi .
Sono ora due i leaders mondiali la cui voce grida nel deserto : accanto al vecchio Vescovo di Roma , il Segretario Generale dell'ONU Antonio Guterrez ; entrambi chiedono pace per le martoriate Ucraina e Gaza , entrambi temono per il Pianeta il rischio climatico , entrambi sonoramente inascoltati da chi conta nel Mondo.
Cosa ha fatto l'ONU dal 24 febbraio 2022 per il conflitto in Ucraina , invasa dai Russi ? Niente solo un pesante voto di condanna della Assemblea Generale a cui ha fatto seguito il veto della Russia nel Consiglio di Sicurezza . Sono stati assicurati al popolo Ucraino solo aiuti umanitari per i tanti profughi e la possibilità di esportare il grano Ucraino per sfamare i popoli che dipendono per la alimentazione dal programma della World Food Organization .
E qualche giorno fa il veto USA ha bloccato la richiesta del Consiglio di Sicurezza ONU di una tregua militare a Gaza dove la gente va avanti ed indietro tra fame, feriti, morti, potendo contare su risorse minime mediche ed alimentari, sulla poca acqua potabile disponibile.
Cosa farà l'ONU quando dovrà prendere solo atto delle decisioni finali di COP28 che si preannunciano fallimentari ? Dovrà contentarsi della elemosina dei Paesi Ricchi a quelli Poveri , di un fondo "loss and damage" riempito con 165 milioni di dollari contro i 300 fissati a fine 2023 . La fame ,la sete ,le migrazioni climatiche degli ultimi della Terra possono aspettare ed intanto l' ONU ha speso per il mantenimento di struttura circa 3 miliardi di dollari nel 2022 ed ha un budget per il 2023 di 3,4 miliardi di dollari . Solo 17 dei 193 Paesi partecipano al mantenimento di tante spese, presente la nostra Italia con un contributo del 3,19 per cento .
Serve spendere tanti soldi se la influenza socio-politica dell' ONU è nei fatti trascurabile?
Con tanta tristezza nel cuore all'avvicinarsi del Santo Natale , dobbiamo da cittadini del Mondo prendere atto che vince sempre il Paese che ha il diritto di veto ,vince chi ha soldi disponibili a profusione come l'Emiro dell'UAE Sultan Ahmed Al Jaber ,presidente di Adnoc ma anche a Dubai di COP 28 .
Ha stupito, data la Sua funzione politica e di coordinamento nella COP28,il mondo con dichiarazioni quasi negazionistiche degli studi scientifici sul Cambiamento Climatico, non ritenendo valido nemmeno un graduale abbandono , perseguibile nel tempo ,dei combustibili fossili più climalteranti. Ha dichiarato infatti che una tale scelta sarebbe foriera del ritorno per il Pianeta ed i suoi abitanti ad una nuova Età della Pietra del XXI secolo .
Si è trattato di una dichiarazione molto ostile all'ONU ed al suo rapporto IPCC del 2023 e le risposte a Dubai di alcuni leaders mondiali sono state poco forti nel rispetto di atteggiamenti politicamente corretti . Aspettiamo il miracolo dell'Accordo finale di COP 28 , ora ci tocca solo sperare , domani dovremo lottare per la Rifondazione dell'ONU ,a partire dallo Statuto .
Nunzio Valentino
Negli ultimi anni l'ONU ha giustamente affrontato le problematiche per il Pianeta legate al Cambiamento Climatico, promuovendo e finanziando l'I.P.C.C. , Intergorvenmental Panel of Climate Change che ogni anno produce un rapporto fatto di analisi scientifiche sul legame tra temperatura media globale del Pianeta e concentrazione di CO2 nella atmosfera, sulla interconnessione tra cambiamento climatico ed ecosistemi e biodiversità, sui rischi alle persone ed alle cose che costituiscono il sistema Terra . Il rapporto di questo inizio anno dell'IPCC avrebbe dovuto essere il libro maestro di COP 28 ,in corso di esecuzione a Dubai , ma dalle prime informazioni della stampa internazionale sembra che i policy makers internazionali abbiano ,come era successo per COP27, dimenticato di leggere e/o di capire la urgente necessità di decisioni per salvare la Casa Comune. E' in arrivo per l'ONU una ennesima sconfitta sul Cambiamento Climatico che fa tristo paio con la incapacità non a fermare le guerre ma almeno a costruire momenti di tregua, a far tacere per qualche giorno le armi .
Sono ora due i leaders mondiali la cui voce grida nel deserto : accanto al vecchio Vescovo di Roma , il Segretario Generale dell'ONU Antonio Guterrez ; entrambi chiedono pace per le martoriate Ucraina e Gaza , entrambi temono per il Pianeta il rischio climatico , entrambi sonoramente inascoltati da chi conta nel Mondo.
Cosa ha fatto l'ONU dal 24 febbraio 2022 per il conflitto in Ucraina , invasa dai Russi ? Niente solo un pesante voto di condanna della Assemblea Generale a cui ha fatto seguito il veto della Russia nel Consiglio di Sicurezza . Sono stati assicurati al popolo Ucraino solo aiuti umanitari per i tanti profughi e la possibilità di esportare il grano Ucraino per sfamare i popoli che dipendono per la alimentazione dal programma della World Food Organization .
E qualche giorno fa il veto USA ha bloccato la richiesta del Consiglio di Sicurezza ONU di una tregua militare a Gaza dove la gente va avanti ed indietro tra fame, feriti, morti, potendo contare su risorse minime mediche ed alimentari, sulla poca acqua potabile disponibile.
Cosa farà l'ONU quando dovrà prendere solo atto delle decisioni finali di COP28 che si preannunciano fallimentari ? Dovrà contentarsi della elemosina dei Paesi Ricchi a quelli Poveri , di un fondo "loss and damage" riempito con 165 milioni di dollari contro i 300 fissati a fine 2023 . La fame ,la sete ,le migrazioni climatiche degli ultimi della Terra possono aspettare ed intanto l' ONU ha speso per il mantenimento di struttura circa 3 miliardi di dollari nel 2022 ed ha un budget per il 2023 di 3,4 miliardi di dollari . Solo 17 dei 193 Paesi partecipano al mantenimento di tante spese, presente la nostra Italia con un contributo del 3,19 per cento .
Serve spendere tanti soldi se la influenza socio-politica dell' ONU è nei fatti trascurabile?
Con tanta tristezza nel cuore all'avvicinarsi del Santo Natale , dobbiamo da cittadini del Mondo prendere atto che vince sempre il Paese che ha il diritto di veto ,vince chi ha soldi disponibili a profusione come l'Emiro dell'UAE Sultan Ahmed Al Jaber ,presidente di Adnoc ma anche a Dubai di COP 28 .
Ha stupito, data la Sua funzione politica e di coordinamento nella COP28,il mondo con dichiarazioni quasi negazionistiche degli studi scientifici sul Cambiamento Climatico, non ritenendo valido nemmeno un graduale abbandono , perseguibile nel tempo ,dei combustibili fossili più climalteranti. Ha dichiarato infatti che una tale scelta sarebbe foriera del ritorno per il Pianeta ed i suoi abitanti ad una nuova Età della Pietra del XXI secolo .
Si è trattato di una dichiarazione molto ostile all'ONU ed al suo rapporto IPCC del 2023 e le risposte a Dubai di alcuni leaders mondiali sono state poco forti nel rispetto di atteggiamenti politicamente corretti . Aspettiamo il miracolo dell'Accordo finale di COP 28 , ora ci tocca solo sperare , domani dovremo lottare per la Rifondazione dell'ONU ,a partire dallo Statuto .
Nunzio Valentino