Le Pillole
Povera Canosa...
La guerra delle Catacombe di S.Sofia
lunedì 1 agosto 2016
8.49
Povera Canosa, dovevamo tutti festeggiare un traguardo raggiunto dopo tredici lunghi anni ed invece abbiamo trasformato la festa attesa in un pesante inseguirsi di post su Facebook dopo la condivisione da parte dell"Avvocato Enzo Princigalli di un articolo a firma di Don Felice Bacco " Nella disponibilità del Vaticano le catacombe di Canosa". Povera Canosa, povera Italia ; povertà frutto essenziale della mancanza di serietà ,di dignità, di coerenza, riscontrabile ogni giorno nei luoghi di lavoro pubblici e privati, nel sindacato, nei mass-media, in una parte ben definibile della Chiesa del potere, soprattutto nella Politica, quella di oggi con la "P" minuscola. Gente leggera, spesso incolta ma tanto presuntuosa, irresponsabile, voltagabbana , abituata ormai a nessun ripensamento di vita nel consueto sguardo allo specchio mattutino, pronta a tutto, al vituperio anche, pur di apparire, abituata al furto ideale del lavoro svolto da altri. La guerra delle Catacombe di Santa Sofia, i fatti : sono uniche nel loro genere nella regione Puglia e con la consegna da parte del Sindaco delle chiavi al Sovrintendente archeologico alle catacombe della Santa Sede ,architetto Fabrizio Bisconti sono nella disponibilità ,restauro conservativo incluso ,della Santa Sede a valle dell"accordo Casaroli ,Craxi. Le nostre sono state oggetto di studio illuminato e chi ha avuto la fortuna di averle viste ha detto che sono Cristiane e come tali rientrano nell"accordo bellissime per gli splendidi decori religiosi, il cielo azzurro trapunto di stelle,ma anche per la struttura architettonica a due piani sul costone di Lamapopoli .Tutto bello, traguardo raggiunto, come dicevo dopo tredici anni. No, povera Canosa, non è cosi da stamane, vigilia della Festa Patronale , è in atto la guerra delle Catacombe di Santa Sofia.
Sono sul web intervenuti in tanti,anche quelli che su questa partita avevano giocato solo gli ultimi minuti utili, anche chi non aveva affatto giocato , molti solo per poter fare " muina " politica .Nemmeno la saggezza amara del collega Andrea Pugliese , il Suo corretto riscontrare la incapacità storica della Canosa " alta, acculturata ,impegnata " di fare sintesi positiva per la città in un momento di successo ,non riscontrabile tutti i giorni nella vita della nostra città, che convive con mali insanabili da tanti anni ,ha fermato la guerra durata una giornata intera .Il progetto "Catacombe di Santa Sofia " , dopo gli studi , è partito nel lontano 2003 . Io ho appreso di questa opportunità nel novembre 2013 , nel teatro Comunale Lembo un convegno riproponeva alle Autorità il tema Museo ,presenti il Sindaco La Salvia ,il presidente della provincia Bat Ventola ,il presidente di Puglia Imperiale Turismo Marcovecchio ,l'assessore al territorio regionale Barbanente , il sovrintendente ai beni archeologici della Puglia , il delegato di Confindustria Fontana, il presidente della Fondazione Archeologica Canosina Silvestri , il fautore del museo dei Vescovi don Felice ,l"assessore Facciolongo .Di quel giorno non ricordo nulla che mi ha colpito, tranne il cuore del presentatore Paolo Pinnelli. Ricordo la visita al Museo dei Vescovi del ministro pugliese Massimo Bray e la presenza dell"architetto Bisconti . Suppli ad una ospitalità che doveva essere comunale la eleganza di Sergio Fontana ,che mi invitò a pranzo e mi posizionò, credo ad arte a fianco di Bisconti con di fronte don Felice che caldeggiava l"interesse a seguire il protocollo da parte dell"ospite e che mi assegnava ,senza carte nè timbri il ruolo di Canosino attento al tema a Roma. C"erano solo monsignore e Sergio, ci raggiunse dopo Enzo ,non c"erano il Sindaco ,l'assessore Facciolongo, il nuovo assessore Marro,, non c'era Salvatore Paulicelli .Sono questi i nomi dei signori della guerra odierna ,della guerra delle Catacombe di Santa Sofia. Tanti hanno lavorato in silenzio al progetto ,anche noi da Roma abbiamo svolto il nostro piccolo ,sino al momento ultimo, quando uno scrupoloso dirigente pose il problema sicurezza nella gestione senza pensare nemmeno per un attimo che altrove a Roma ,a Siracusa ,a Palermo le Catacombe Cristiane sono fruibili e visitabili in sicurezza ,dopo il necessario restauro conservativo .
La forza di volontà di pochi, l'affezione al progetto assunta da Sindaco e Giunta , indispensabile per questioni di tecnicismo amministrativo, hanno portato in porto il progetto ed il merito primo va al direttore del progetto stesso, Don Felice Bacco . Dico ai provocatori di professione che non ci hanno rovinato la festa , ci hanno solo intristito. Le parole spregevoli usate dipingono solo i personaggi più massivamente interessati che prima sorridono felici in foto postate e poi ......Una cosa proprio non l'ho capita : perchè discutere di elezioni prossime, di candidati probabili ,dichiarati e non a fronte di un risultato positivo sulle Catacombe?
Che colpa da catacomba può mai avere chi con abnegazione sta raccogliendo firme per il nostro Ponte Romano sul fiume Ofanto? Perchè quello che non faccio io deve diventare,nella mente dei competitori politici, solo idea di interesse personale e non lavoro comune per la collettività? Canosa ,negli ultimi temi , con sforzo sovrano di associazioni culturali libere ,sta cercando di vestire un abito che la Storia gli ha assegnato da 2000 anni , dobbiamo solo continuare , in silenzio come ci siamo abituati a fare. Quelli che gridano ,parlano in maniera impropria , per piacere evitateli . La città da un tale atteggiamento troverà giovamento e vigore . San Sabino domani benedici la nostra Canosa e tutti i Suoi figli,lontani e vicini, anche quelli che alle benedizioni non credono .
Nunzio Valentino
Sono sul web intervenuti in tanti,anche quelli che su questa partita avevano giocato solo gli ultimi minuti utili, anche chi non aveva affatto giocato , molti solo per poter fare " muina " politica .Nemmeno la saggezza amara del collega Andrea Pugliese , il Suo corretto riscontrare la incapacità storica della Canosa " alta, acculturata ,impegnata " di fare sintesi positiva per la città in un momento di successo ,non riscontrabile tutti i giorni nella vita della nostra città, che convive con mali insanabili da tanti anni ,ha fermato la guerra durata una giornata intera .Il progetto "Catacombe di Santa Sofia " , dopo gli studi , è partito nel lontano 2003 . Io ho appreso di questa opportunità nel novembre 2013 , nel teatro Comunale Lembo un convegno riproponeva alle Autorità il tema Museo ,presenti il Sindaco La Salvia ,il presidente della provincia Bat Ventola ,il presidente di Puglia Imperiale Turismo Marcovecchio ,l'assessore al territorio regionale Barbanente , il sovrintendente ai beni archeologici della Puglia , il delegato di Confindustria Fontana, il presidente della Fondazione Archeologica Canosina Silvestri , il fautore del museo dei Vescovi don Felice ,l"assessore Facciolongo .Di quel giorno non ricordo nulla che mi ha colpito, tranne il cuore del presentatore Paolo Pinnelli. Ricordo la visita al Museo dei Vescovi del ministro pugliese Massimo Bray e la presenza dell"architetto Bisconti . Suppli ad una ospitalità che doveva essere comunale la eleganza di Sergio Fontana ,che mi invitò a pranzo e mi posizionò, credo ad arte a fianco di Bisconti con di fronte don Felice che caldeggiava l"interesse a seguire il protocollo da parte dell"ospite e che mi assegnava ,senza carte nè timbri il ruolo di Canosino attento al tema a Roma. C"erano solo monsignore e Sergio, ci raggiunse dopo Enzo ,non c"erano il Sindaco ,l'assessore Facciolongo, il nuovo assessore Marro,, non c'era Salvatore Paulicelli .Sono questi i nomi dei signori della guerra odierna ,della guerra delle Catacombe di Santa Sofia. Tanti hanno lavorato in silenzio al progetto ,anche noi da Roma abbiamo svolto il nostro piccolo ,sino al momento ultimo, quando uno scrupoloso dirigente pose il problema sicurezza nella gestione senza pensare nemmeno per un attimo che altrove a Roma ,a Siracusa ,a Palermo le Catacombe Cristiane sono fruibili e visitabili in sicurezza ,dopo il necessario restauro conservativo .
La forza di volontà di pochi, l'affezione al progetto assunta da Sindaco e Giunta , indispensabile per questioni di tecnicismo amministrativo, hanno portato in porto il progetto ed il merito primo va al direttore del progetto stesso, Don Felice Bacco . Dico ai provocatori di professione che non ci hanno rovinato la festa , ci hanno solo intristito. Le parole spregevoli usate dipingono solo i personaggi più massivamente interessati che prima sorridono felici in foto postate e poi ......Una cosa proprio non l'ho capita : perchè discutere di elezioni prossime, di candidati probabili ,dichiarati e non a fronte di un risultato positivo sulle Catacombe?
Che colpa da catacomba può mai avere chi con abnegazione sta raccogliendo firme per il nostro Ponte Romano sul fiume Ofanto? Perchè quello che non faccio io deve diventare,nella mente dei competitori politici, solo idea di interesse personale e non lavoro comune per la collettività? Canosa ,negli ultimi temi , con sforzo sovrano di associazioni culturali libere ,sta cercando di vestire un abito che la Storia gli ha assegnato da 2000 anni , dobbiamo solo continuare , in silenzio come ci siamo abituati a fare. Quelli che gridano ,parlano in maniera impropria , per piacere evitateli . La città da un tale atteggiamento troverà giovamento e vigore . San Sabino domani benedici la nostra Canosa e tutti i Suoi figli,lontani e vicini, anche quelli che alle benedizioni non credono .
Nunzio Valentino