Le Pillole
Preparare la svolta evitando che il carro sbandi
Non perdiamo altro tempo utile!
martedì 13 settembre 2016
17.05
Preparare la svolta, evitando che il carro sbandi, frase tutta Meridionale, attribuita al presidente Mattarella in un commento non ufficiale a margine della lectio magistralis agostana a Pieve Tesino, ricordando a casa Sua, Alcide De Gasperi. Ho pensato che questa frase, il concetto sotteso, ben si coniuga, anche considerando le radici contadine, alla nostra Canosa. Non sta forse sbandando il "carro politico" cittadino? Problemi di salute mi hanno tenuto lontano questa estate dalla mia terra , San Sabino l'ho visto su you tube, ma il cuore era li, gli occhi e le orecchie attente a capire cosa stava succedendo in città. Storicamente la Processione dei Santi Patroni è stato sempre momento per capire gli sviluppi della Politica cittadina. Ho letto, ho ascoltato ed i commenti della mia gente, a valle di una Festa molto bella, non sono lusinghieri per la attuale Amministrazione. La gente nota un trascinarsi senza idee, mettere, giorno per giorno, pezze ai problemi, senza largo respiro e problemi risolti dalla a alla z .
Tanti distinguo, tanti capponi di Manzoniana memoria, tanti saccenti commenti, fatti pochi. Mi sembra che il carro rischia di sbandare, di rovesciarsi. La campagna elettorale è cominciata, tutti parlano di svolta, nessuno dice però come questa svolta ormai improcrastinabile si intende portare avanti . Nessuno dice chiaramente come affrontare il vuoto per il futuro che il prossimo Sindaco troverà a Palazzo San Francesco. Ernesto La Salvia e le Giunte che man mano si sono alternate hanno governato in trasparenza i guai di ogni giorno, ma non esiste uno straccio di futuro. Sarei felicissimo di essere smentito e di essere accusato di mancata specifica conoscenza. La politica pulita ha vestito la fascia tricolore in momenti formalmente importanti, ma, ripeto, non ha saputo guidare con entusiasmo ed idee una dirigenza stanca, ultraconservatrice, attenta ad evitare sbavature a valenza di codice penale. La mancanza di programmazione per il futuro ,di progetti da sottoporre a richiesta di finanziamento regionale, nazionale, europeo ha creato il vero vuoto d'aria che può far sbandare il carro. La proposta : non perdiamo altro tempo utile!
La parte sana della città, quella che spesso non ha avuto o ha avuto disattento ascolto, si faccia, ora, avanti. Bisogna lavorare alle idee in questo tempo di transizione, non aiuta il futuro il fare oggi fantapolitica senza contenuti per il domani. Canosa è sotto gli occhi di tutti e chi, per partito preso, si incanta e persiste nel non voler vedere, anche se non in malafede, è semplicemente cieco. Il mio appello va alla cosiddetta Società civile, a chi in silenzio sta lavorando per ridare, spesso senza concreto aiuto amministrativo, un volto nuovo, fatto di Cultura, alla nostra Canosa .
Mi riferisco alla FAC, al ROTARY, alla UTE, al Museo dei Vescovi, alla IDAC, al CLUB UNESCO, alle Associazioni dei Canosini di Roma, Torino, Milano, alle Parrocchie. Ripetiamo per Canosa lo sforzo dei tanti che si sono impegnati per il nostro Antico PONTE Romano, ripulito, reso agibile dal lavoro di galantuomini Canosini, lasciati ancora una volta soli quando segnalano la "ruina", dettata dalla piena d"acqua, al nostro "vecchio" e chiedono, cappello in mano, che le istituzioni preposte intervengano per salvare il gioiello, che mantiene, con onore, la seconda posizione dei "Luoghi del Cuore del FAI". Canosa, la Sua gente, si è caparbiamente riconosciuta in questa maestosa realtà che la STORIA ha lasciato in dote alla Città dei Principi, Imperatori e Vescovi. Bisogna non perdere tempo e continuare a fare, rimuginare il passato non serve. La Chiesa cittadina, unita nel dolore, nella esacrazione di atti irrazionali, deve trovare la stessa coesione per costruire il futuro sociale, operando come da Laudato Si .
Anche noi Canosini di Roma faremo; anche in mancanza di risposte alla nostra proposta di studio gratuito di rivisitazione di parte del Castello (la mia lettera al Sindaco, entusiasta alla idea, è del febbraio scorso) , noi cominceremo. Senza progetti non si ottiene nessun finanziamento pubblico, senza finanziamenti Canosa è destinata a morire di morte lenta. Sono amareggiato, non serve a nessuno rovesciare il carro, non serve aspettare il nuovo Sindaco, il buono a Canosa già c'è. Non ha colore predefinito, deve avere il coraggio, non semplice, di uscire allo scoperto, deve non curarsi dei commenti anche salaci dei nostri soloni cittadini, deve raccontare alla gente fatti, mostrare progetti, cose. Le parole, trasversali alla città, che spesso ho riscontrato vuote di un serio significato, lasciamole indisturbate a chi non vuole cambiare. Questa gente rimescola per interesse privato, per non perdere rendite di posizione.
Nunzio Valentino
Tanti distinguo, tanti capponi di Manzoniana memoria, tanti saccenti commenti, fatti pochi. Mi sembra che il carro rischia di sbandare, di rovesciarsi. La campagna elettorale è cominciata, tutti parlano di svolta, nessuno dice però come questa svolta ormai improcrastinabile si intende portare avanti . Nessuno dice chiaramente come affrontare il vuoto per il futuro che il prossimo Sindaco troverà a Palazzo San Francesco. Ernesto La Salvia e le Giunte che man mano si sono alternate hanno governato in trasparenza i guai di ogni giorno, ma non esiste uno straccio di futuro. Sarei felicissimo di essere smentito e di essere accusato di mancata specifica conoscenza. La politica pulita ha vestito la fascia tricolore in momenti formalmente importanti, ma, ripeto, non ha saputo guidare con entusiasmo ed idee una dirigenza stanca, ultraconservatrice, attenta ad evitare sbavature a valenza di codice penale. La mancanza di programmazione per il futuro ,di progetti da sottoporre a richiesta di finanziamento regionale, nazionale, europeo ha creato il vero vuoto d'aria che può far sbandare il carro. La proposta : non perdiamo altro tempo utile!
La parte sana della città, quella che spesso non ha avuto o ha avuto disattento ascolto, si faccia, ora, avanti. Bisogna lavorare alle idee in questo tempo di transizione, non aiuta il futuro il fare oggi fantapolitica senza contenuti per il domani. Canosa è sotto gli occhi di tutti e chi, per partito preso, si incanta e persiste nel non voler vedere, anche se non in malafede, è semplicemente cieco. Il mio appello va alla cosiddetta Società civile, a chi in silenzio sta lavorando per ridare, spesso senza concreto aiuto amministrativo, un volto nuovo, fatto di Cultura, alla nostra Canosa .
Mi riferisco alla FAC, al ROTARY, alla UTE, al Museo dei Vescovi, alla IDAC, al CLUB UNESCO, alle Associazioni dei Canosini di Roma, Torino, Milano, alle Parrocchie. Ripetiamo per Canosa lo sforzo dei tanti che si sono impegnati per il nostro Antico PONTE Romano, ripulito, reso agibile dal lavoro di galantuomini Canosini, lasciati ancora una volta soli quando segnalano la "ruina", dettata dalla piena d"acqua, al nostro "vecchio" e chiedono, cappello in mano, che le istituzioni preposte intervengano per salvare il gioiello, che mantiene, con onore, la seconda posizione dei "Luoghi del Cuore del FAI". Canosa, la Sua gente, si è caparbiamente riconosciuta in questa maestosa realtà che la STORIA ha lasciato in dote alla Città dei Principi, Imperatori e Vescovi. Bisogna non perdere tempo e continuare a fare, rimuginare il passato non serve. La Chiesa cittadina, unita nel dolore, nella esacrazione di atti irrazionali, deve trovare la stessa coesione per costruire il futuro sociale, operando come da Laudato Si .
Anche noi Canosini di Roma faremo; anche in mancanza di risposte alla nostra proposta di studio gratuito di rivisitazione di parte del Castello (la mia lettera al Sindaco, entusiasta alla idea, è del febbraio scorso) , noi cominceremo. Senza progetti non si ottiene nessun finanziamento pubblico, senza finanziamenti Canosa è destinata a morire di morte lenta. Sono amareggiato, non serve a nessuno rovesciare il carro, non serve aspettare il nuovo Sindaco, il buono a Canosa già c'è. Non ha colore predefinito, deve avere il coraggio, non semplice, di uscire allo scoperto, deve non curarsi dei commenti anche salaci dei nostri soloni cittadini, deve raccontare alla gente fatti, mostrare progetti, cose. Le parole, trasversali alla città, che spesso ho riscontrato vuote di un serio significato, lasciamole indisturbate a chi non vuole cambiare. Questa gente rimescola per interesse privato, per non perdere rendite di posizione.
Nunzio Valentino