Le Pillole
Buon nuovo Anno, Canosa!
Sia il prossimo, l’anno della tua auspicata "Rinascita"
sabato 31 dicembre 2016
17.54
Buon Anno Canosa, il tuo 2017 sia foriero di un "nuovo" positivo, importante, entusiasmante. Sia il prossimo, l'anno della tua auspicata "Rinascita": le condizioni di base ci sono tutte, la tua "gens" si è stancata di stare alla finestra, un effervescente fervore culturale attraversa, cammina nelle vie della città. E' arrivato il momento di costruire condizioni, progetti, per avviare i cambiamenti tecnologici, economici, demografici che stanno interessando le comunità viciniore, sfiorando solo marginalmente la nostra Canosa. Il popolo ora ha il diritto, dovere di scegliere; la prossima consultazione elettorale può essere il momento di avvio del cambiamento.
Mi auguro che i Canosini abbandonino le scelte politiche, a matrice familistica, il gioco dei clan. Mi auguro di veder salire le scale di palazzo San Francesco una squadra giovane, interessata non a visibilità e carriera personale, ma al bene comune, attenta ad ascoltare, capace di visione prospettica, di partorire idee, su cui costruire il futuro. Ho scritto più volte che quella del futuro Sindaco non sarà missione facile; può aiutarlo solo il gioco di squadra, supportato dal convinto aiuto gratuito di chi, come ho detto, si è stancato di guardare dal margine della via o dal balcone la processione cittadina ed è pronto a collaborare, a lavorare, a pregare in processione.
Il "Tavolo delle Idee per Canosa", che faremo, dopo il doveroso rispetto per il dolore cittadino, ripartire a fine gennaio, è nelle intenzioni dei sottoscrittori della lettera annuncio e nella adesione convinta delle Associazioni Canosine che hanno assicurato la loro adesione, il luogo apolitico di convergenza del lavoro sulle idee. Canosa, come il Sud, deve prendere il biglietto del treno della annunciata prossima ripresa economica. Servono studi di fattibilità a diverso contenuto propositivo, ma questo sarebbe lavoro inutile se non anticipiamo una fase di creazione di sane condizioni di vivibilità e di legalità in città. Le nostre famiglie in difficoltà sono tante, la densità lavorativa in città è molto bassa, i nostri giovani vincono premi culturali ma poi, constatato il vuoto, sono costretti ad emigrare, gli sforzi progettuali della Canosa che si ama sono condizione necessaria ma non sufficiente per lo sviluppo se la legalità non tornerà a regnare a Canosa.
Farò arricciare il naso a chi a Canosa di Politica da sempre campa, ma, vi confermo, che problemi e possibili soluzioni a Canosa non sono nè di destra nè di sinistra. I valori e la ricerca del valore non sono nè di destra nè di sinistra. A Canosa serve una dirigenza politica e soprattutto tecnico amministrativa nuova, capace di costruire valore non di trascurarlo o peggio distruggerlo. Serve un nuovo patto generazionale che faccia fronte al progressivo invecchiamento della città, serve una finestra aperta alle esigenze dei giovani che con il supporto delle famiglie devono convincersi che dobbiamo integrare e non dividere, la Canosa migliore è quella che saprà creare una comunità aperta. Per me questi dovrebbero essere i temi di una campagna elettorale nuova, da svilupparsi in maniera pacata, senza accuse, senza baruffe, educata, rispettosa del pensiero altrui.
Vi sto scrivendo da Belluno, mi sta con sguardo assente guardando papà, a giorni novantuno anni. Gli ho fatto vedere la foto bellissima postata dal mio amico Enzo Princigalli : la facciata della cattedrale di San Sabino circondata da un cielo di fuoco. Papà non ha commentato, mi ha solo stretto forte la mano, stessa forza con cui mio nonno Nunzio mi stringeva il polso dandomi la forza che mi ha fatto fare, in maniera sicura, quanto ho, nel bene e nel male, fatto nella mia vita personale e professionale. Paese mio non ci dimenticheremo di te, lo dobbiamo al rispetto di questi vecchi che ricordandoti stringono le mani per nascondere il pianto.
Buon nuovo Anno, Canosa!
Nunzio Valentino
Mi auguro che i Canosini abbandonino le scelte politiche, a matrice familistica, il gioco dei clan. Mi auguro di veder salire le scale di palazzo San Francesco una squadra giovane, interessata non a visibilità e carriera personale, ma al bene comune, attenta ad ascoltare, capace di visione prospettica, di partorire idee, su cui costruire il futuro. Ho scritto più volte che quella del futuro Sindaco non sarà missione facile; può aiutarlo solo il gioco di squadra, supportato dal convinto aiuto gratuito di chi, come ho detto, si è stancato di guardare dal margine della via o dal balcone la processione cittadina ed è pronto a collaborare, a lavorare, a pregare in processione.
Il "Tavolo delle Idee per Canosa", che faremo, dopo il doveroso rispetto per il dolore cittadino, ripartire a fine gennaio, è nelle intenzioni dei sottoscrittori della lettera annuncio e nella adesione convinta delle Associazioni Canosine che hanno assicurato la loro adesione, il luogo apolitico di convergenza del lavoro sulle idee. Canosa, come il Sud, deve prendere il biglietto del treno della annunciata prossima ripresa economica. Servono studi di fattibilità a diverso contenuto propositivo, ma questo sarebbe lavoro inutile se non anticipiamo una fase di creazione di sane condizioni di vivibilità e di legalità in città. Le nostre famiglie in difficoltà sono tante, la densità lavorativa in città è molto bassa, i nostri giovani vincono premi culturali ma poi, constatato il vuoto, sono costretti ad emigrare, gli sforzi progettuali della Canosa che si ama sono condizione necessaria ma non sufficiente per lo sviluppo se la legalità non tornerà a regnare a Canosa.
Farò arricciare il naso a chi a Canosa di Politica da sempre campa, ma, vi confermo, che problemi e possibili soluzioni a Canosa non sono nè di destra nè di sinistra. I valori e la ricerca del valore non sono nè di destra nè di sinistra. A Canosa serve una dirigenza politica e soprattutto tecnico amministrativa nuova, capace di costruire valore non di trascurarlo o peggio distruggerlo. Serve un nuovo patto generazionale che faccia fronte al progressivo invecchiamento della città, serve una finestra aperta alle esigenze dei giovani che con il supporto delle famiglie devono convincersi che dobbiamo integrare e non dividere, la Canosa migliore è quella che saprà creare una comunità aperta. Per me questi dovrebbero essere i temi di una campagna elettorale nuova, da svilupparsi in maniera pacata, senza accuse, senza baruffe, educata, rispettosa del pensiero altrui.
Vi sto scrivendo da Belluno, mi sta con sguardo assente guardando papà, a giorni novantuno anni. Gli ho fatto vedere la foto bellissima postata dal mio amico Enzo Princigalli : la facciata della cattedrale di San Sabino circondata da un cielo di fuoco. Papà non ha commentato, mi ha solo stretto forte la mano, stessa forza con cui mio nonno Nunzio mi stringeva il polso dandomi la forza che mi ha fatto fare, in maniera sicura, quanto ho, nel bene e nel male, fatto nella mia vita personale e professionale. Paese mio non ci dimenticheremo di te, lo dobbiamo al rispetto di questi vecchi che ricordandoti stringono le mani per nascondere il pianto.
Buon nuovo Anno, Canosa!
Nunzio Valentino