Le Pillole
Transizione Energetica : il Cambiamento climatico
Dalle origini della Vita ai giorni nostri
domenica 4 luglio 2021
23.33
E' in libreria un interessante saggio di Antonello Provenzale dal titolo accattivante "Coccodrilli al Polo Nord e Ghiacciai all' Equatore", Rizzoli editore.L'Autore , direttore dell'Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Pisa , traccia la storia del clima della Terra dalle Origini della Vita ai giorni nostri. Malgrado tante ricerche, tante teorie , con amarezza riscopriamo che ancora non conosciamo le Origini ,scientificamente provate , della Vita sul Pianeta .
Con gratitudine alziamo gli occhi al Cielo e con la Fede ricostruiamo la catena molecolare che ha generato la prima cellula funzionale ,che ha creato la Vita e con la vita l'Uomo ,voluto da Dio , principe dell' Universo .
La ricerca, gli studi, gli scavi ci hanno invece chiaramente detto che il clima del Pianeta è cambiato, anche in maniera violenta, di continuo nel corso dei secoli : genesi da girone ,infuocato da mari di magma, di Dantesca memoria ,glaciazioni, estinzioni di massa di uomini ed animali , riequilibrio fatto di acqua e lussureggianti culture del tempo dell' Olocene ,il nostro tempo, vecchio ad oggi di dodicimila anni . Dopo l'ultima violenta glaciazione , il clima è diventato temperato ,i ghiacciai si sono ritirati, l'acqua ha ridato vita e frutti della terra , le tribù hanno smesso il loro carattere nomade , si sono formati popoli e città intorno ai grandi corsi d'acqua ,il Tigri, l'Eufrate ,il Nilo , il Gange ,il Fiume Giallo .
Scorrendo indietro il nastro del tempo scopriamo che nel Periodo Cretaceo, tra 150 e 40 milioni di anni fa l'Artico era caldo con temperatura media di 13°C ,con punte estive di 34°C ,non c'erano ghiacciai ma un grande lago dolce , sovrastante masse d'acqua salata più pesante , abitato da dinosauri ,molto simili ai nostri coccodrilli , i cui resti sono stati trovati nell'isola di Alex Heiberg La susseguente glaciazione copri' il Polo Artico di spesse banchise di ghiaccio, divenute terreno di leggenda sulla conquista della parte più alta del nostro Pianeta :Cooke nel 1908 , Peary nel 1909 , il nostro Luciano Nobile nel maggio del 1928, con il suo Dirigibile Italia, precipitato e poi salvato su quei ghiacciai ?
Ma cosa aveva creato quel violento cambio dell'ecosistema Artico ?
Il Pianeta era stato interessato da violente ,massive eruzioni vulcaniche che avevano immesso nell'atmosfera terrestre enormi quantità di anidride carbonica ,di ossido di carbonio ,di metano , i principali attori chimici dell'effetto serra . Abbandonate le false teorie , il cambiamento climatico è condizionato a diversa valenza da fattori che complementano e si intrecciano con l'effetto serra: il ciclo dell'acqua ,la variazione di temperatura e di portata delle correnti oceaniche , le quote di energia solare assorbita e riflessa dalle superfici bianche, come i ghiacciai .
Negli ultimi due secoli il peso specifico di tali fattori è notevolmente variato , è in particolare aumentata a dismisura la "impronta umana" , generatrice di emissioni alla atmosfera di anidride carbonica che crescono con sviluppo esponenziale ,legate come sono ad una popolazione di otto miliardi di persone ed alla necessità di sviluppo , di cibo ,di energia a cui nessuno vuol rinunciare .
Se il mondo da oggi non cambiasse mentalità , se ognuno pensasse al piccolo orto nazionale ,a fine secolo la temperatura media globale aumenterebbe di 4°C rispetto ai valori del secolo scorso .
Sarebbe la fine del Mondo ? No questa è una opposta falsa notizia .
La storia ci insegna che il Pianeta è stato capace di mostrare grande resilienza , è stato capace di sopravvivere di fronte a cambiamenti ben più epocali .
Ma chi pagherà il pesante prezzo di uno sviluppo irrazionale , il costo di siccità e carestie , delle alluvioni violente , degli incendi sempre più estesi , della erosione ed allagamento delle coste dovuto all'innalzamento del livello medio marino ?
Avremmo il collasso di interi ecosistemi , la impossibilità di terre da coltivare per mancanza di acqua , migrazioni incontrollabili di milioni di persone , rivolte sociali , incremento di disparità socioeconomica tra i ricchi ed i diseredati della Terra .
Ed ancora , non essendo riusciti a bloccare un innaturale mercato di armi ed ordigni bellici , avremmo seri rischi di guerre per la conquista di acqua , di terre meno martoriate, di materie prime energetiche e non .
Che fare ? Ancora una volta il mio è grido che invoca azioni di speranza : il mondo non può agire in ordine sparso , non porteranno vero frutto le volate in avanti della Comunità Europea se i grandi Paesi emettitori resteranno a guardare .
Serve una politica di passi misurati di transizione energetica ma fatti da tutti .
Le ultime notizie non sembrano andare in direzione positiva : la domanda di carbone cresce , il petrolio costa oggi 75 dollari al barile ed i paesi produttori ,pensando ai raggiungibili 100 dollari ,si preparano ad incrementare la estrazione e la vendita di grezzo di ulteriori 2 milioni di barili al giorno ,un valore vicino alla produzione nel mondo del gruppo ENI .
Sembra che tanti predichino la Transizione ma pochi operino fattivamente nel costruirla .
La speranza è tutta riposta nelle mani dei potenti che si riuniranno a Glasgow il prossimo novembre per COP 26 .
Il fallimento operativo di tale assise sarebbe foriero di danni pesanti ,che pagherebbero ,mancando una equa redistribuzione delle risorse , i paesi più poveri che prima di essere spazzati via dal teatro della vita , credo , venderebbero a caro prezzo la propria pelle .
Nunzio Valentino
Con gratitudine alziamo gli occhi al Cielo e con la Fede ricostruiamo la catena molecolare che ha generato la prima cellula funzionale ,che ha creato la Vita e con la vita l'Uomo ,voluto da Dio , principe dell' Universo .
La ricerca, gli studi, gli scavi ci hanno invece chiaramente detto che il clima del Pianeta è cambiato, anche in maniera violenta, di continuo nel corso dei secoli : genesi da girone ,infuocato da mari di magma, di Dantesca memoria ,glaciazioni, estinzioni di massa di uomini ed animali , riequilibrio fatto di acqua e lussureggianti culture del tempo dell' Olocene ,il nostro tempo, vecchio ad oggi di dodicimila anni . Dopo l'ultima violenta glaciazione , il clima è diventato temperato ,i ghiacciai si sono ritirati, l'acqua ha ridato vita e frutti della terra , le tribù hanno smesso il loro carattere nomade , si sono formati popoli e città intorno ai grandi corsi d'acqua ,il Tigri, l'Eufrate ,il Nilo , il Gange ,il Fiume Giallo .
Scorrendo indietro il nastro del tempo scopriamo che nel Periodo Cretaceo, tra 150 e 40 milioni di anni fa l'Artico era caldo con temperatura media di 13°C ,con punte estive di 34°C ,non c'erano ghiacciai ma un grande lago dolce , sovrastante masse d'acqua salata più pesante , abitato da dinosauri ,molto simili ai nostri coccodrilli , i cui resti sono stati trovati nell'isola di Alex Heiberg La susseguente glaciazione copri' il Polo Artico di spesse banchise di ghiaccio, divenute terreno di leggenda sulla conquista della parte più alta del nostro Pianeta :Cooke nel 1908 , Peary nel 1909 , il nostro Luciano Nobile nel maggio del 1928, con il suo Dirigibile Italia, precipitato e poi salvato su quei ghiacciai ?
Ma cosa aveva creato quel violento cambio dell'ecosistema Artico ?
Il Pianeta era stato interessato da violente ,massive eruzioni vulcaniche che avevano immesso nell'atmosfera terrestre enormi quantità di anidride carbonica ,di ossido di carbonio ,di metano , i principali attori chimici dell'effetto serra . Abbandonate le false teorie , il cambiamento climatico è condizionato a diversa valenza da fattori che complementano e si intrecciano con l'effetto serra: il ciclo dell'acqua ,la variazione di temperatura e di portata delle correnti oceaniche , le quote di energia solare assorbita e riflessa dalle superfici bianche, come i ghiacciai .
Negli ultimi due secoli il peso specifico di tali fattori è notevolmente variato , è in particolare aumentata a dismisura la "impronta umana" , generatrice di emissioni alla atmosfera di anidride carbonica che crescono con sviluppo esponenziale ,legate come sono ad una popolazione di otto miliardi di persone ed alla necessità di sviluppo , di cibo ,di energia a cui nessuno vuol rinunciare .
Se il mondo da oggi non cambiasse mentalità , se ognuno pensasse al piccolo orto nazionale ,a fine secolo la temperatura media globale aumenterebbe di 4°C rispetto ai valori del secolo scorso .
Sarebbe la fine del Mondo ? No questa è una opposta falsa notizia .
La storia ci insegna che il Pianeta è stato capace di mostrare grande resilienza , è stato capace di sopravvivere di fronte a cambiamenti ben più epocali .
Ma chi pagherà il pesante prezzo di uno sviluppo irrazionale , il costo di siccità e carestie , delle alluvioni violente , degli incendi sempre più estesi , della erosione ed allagamento delle coste dovuto all'innalzamento del livello medio marino ?
Avremmo il collasso di interi ecosistemi , la impossibilità di terre da coltivare per mancanza di acqua , migrazioni incontrollabili di milioni di persone , rivolte sociali , incremento di disparità socioeconomica tra i ricchi ed i diseredati della Terra .
Ed ancora , non essendo riusciti a bloccare un innaturale mercato di armi ed ordigni bellici , avremmo seri rischi di guerre per la conquista di acqua , di terre meno martoriate, di materie prime energetiche e non .
Che fare ? Ancora una volta il mio è grido che invoca azioni di speranza : il mondo non può agire in ordine sparso , non porteranno vero frutto le volate in avanti della Comunità Europea se i grandi Paesi emettitori resteranno a guardare .
Serve una politica di passi misurati di transizione energetica ma fatti da tutti .
Le ultime notizie non sembrano andare in direzione positiva : la domanda di carbone cresce , il petrolio costa oggi 75 dollari al barile ed i paesi produttori ,pensando ai raggiungibili 100 dollari ,si preparano ad incrementare la estrazione e la vendita di grezzo di ulteriori 2 milioni di barili al giorno ,un valore vicino alla produzione nel mondo del gruppo ENI .
Sembra che tanti predichino la Transizione ma pochi operino fattivamente nel costruirla .
La speranza è tutta riposta nelle mani dei potenti che si riuniranno a Glasgow il prossimo novembre per COP 26 .
Il fallimento operativo di tale assise sarebbe foriero di danni pesanti ,che pagherebbero ,mancando una equa redistribuzione delle risorse , i paesi più poveri che prima di essere spazzati via dal teatro della vita , credo , venderebbero a caro prezzo la propria pelle .
Nunzio Valentino