Le Pillole
Una Terra sola e senza acqua
Emergenza climatica ed ecologica
sabato 18 giugno 2022
17.27
Questo mese due giornate ONU per ricordare ai popoli della Terra un unico dramma : la emergenza climatica ed ecologica . Il 5 giugno abbiamo celebrato "La giornata dell' Ambiente", il 17 giugno si celebra "La giornata contro la siccità e la desertificazione ". Il tempo scorre , i segnali da parte di Madre Natura diventano sempre più dolorosi e costosi, ma ,senza alcun turbamento ,la Umanità continua a distruggere il nostro Pianeta , solo ,indifeso ,già oggi senza acqua. Il Mondo ha accompagnato la "Giornata dell'Ambiente " con un pensieroso tema : Una Sola Terra. Nel nostro Universo ci sono miliardi di galassie ,nella nostra galassia ci sono miliardi di pianeti ma la Terra ,la nostra Terra è e resta una sola ; per noi Suo popolo è segno tangibile di vita , per vivere ,per viverla, dobbiamo accarezzarla e ,se servisse, anche combattere per proteggerla . Sono passati cinquanta anni dalla Dichiarazione di Stoccolma che, recepita dalla Organizzazione delle Nazioni Unite, affermò in modo solenne principi come il diritto alla libertà, alla uguaglianza ,a condizioni di vita dignitose per ogni umana persona, ma anche il dovere di proteggere e migliorare l'Ambiente per garantire un futuro alle nuove generazioni .
Fu l'avvio, ad alto concepimento sociale ,morale , culturale , di un processo globale di responsabilità civile per costruire un futuro equo e solidale per il domani del nostro Pianeta ,coinvolgendo tutte le Nazioni della Terra , le varie Comunità etniche , i popoli , donne e uomini abitanti di quel Paradiso che il buon Dio con la Creazione ci aveva donato .
Il 2050 si sta inesorabilmente avvicinando ma la situazione globale ,dopo qualche primo, iniziale, timido sforzo non migliora , siamo tanti non vedenti , sordi e muti rispetto ai segnali sempre più evidenti che Madre Natura ci sta inviando .
La guerra per salvare il Pianeta non decolla , stiamo imperterriti continuando ad avvelenare l'aria ,l'acqua ,il suolo della nostra Madre Terra
La atmosfera che, come un mantello protettivo ci circonda , diventa di giorno in giorno sempre più surriscaldata ; stiamo perdendo di vista quell'incremento limite, suggerito dalla scienza , di 1,5 gradi centigradi per la temperatura media globale con riferimento ai valori del 1990 .
La giornata ONU contro la siccità e la desertificazione è più che mai attuale ; la Terra brucia , l'uomo fa fatica ad adattarsi alle nuove pazze condizioni climatiche , manca l'acqua , il deserto avanza , i ghiacciai si sciolgono , le montagne sono senza manto nevoso, il livello medio marino sale mettendo a repentaglio le popolazioni rivierasche spesso caratterizzate da poveri pescatori , l'agricoltura, con i suoi terreni spaccati dall'arsura , arranca .
I pozzi di vecchia acqua dolce ora diventano salmastri ,il mare insidia le falde acquifere ,stiamo perdendo l'habitat ,stiamo rischiando la estinzione di circa un milione di specie .La fame ,la sete ,la mancanza di lavoro spingono i popoli più poveri ad emigrare incuranti dei muri di filo spinato da superare ,avendo già messo in conto nel viaggio alla ricerca di una speranza il rischio di morire , senza aver raggiunto nessuna meta certa, senza aver potuto accarezzare il sogno di una vita più degna.
La crisi idrica annunciata dalla scienza già dieci anni fa oggi è triste realtà anche per la nostra Italia . In un secolo abbiamo perso il 19% della disponibilità di acqua , continuiamo a sprecare questa risorsa insostituibile nella misura di circa il 40% dei 9 miliardi di metri cubi annui disponibili . Sta soffrendo in questi giorni il Nord del Paese , circa 170 comuni sono in condizioni di emergenza idrica , si calcola il crollo del 40% del PIL agricolo di quelle terre , per Piemonte e Lombardia si tratta e si chiede lo status di calamità naturale .Negli ultimi 25 anni abbiamo subito e pagato quattro pesanti eventi legati alla siccità : 1997, 2002 , 2012 e 2017 . Quest'ultimo ci è costato circa 2,5 miliardi di euro . In Italia 15 milioni di nostri concittadini vivono in condizioni di stress idrico come definito dalla Comunità Europea .
Tanti anni fa scrissi un articolo, poi diventato un capitolo del mio libro " Il gelso bianco di casa mia" , sull' acqua , sui consigli che al giovane nipote aveva dato nonno Nunzio : Cugghje l'acque quann chiov "
Saggezza contadina ancora oggi scuola di vita : dobbiamo tornare a raccogliere l'acqua piovana , dobbiamo diminuire gli sprechi ,dobbiamo riciclare, riutilizzandole anche a fini potabili, le acque reflue .
In questa situazione , già enormemente sbilanciata tra ricchi e poveri della Terra ,la Pandemia , la guerra in Ucraina, le 263 guerre per il controllo delle acque nel mondo , stanno assestando colpi ferali al destino della Terra. Tante nazioni di fronte a tali paurose realtà continuano a preoccuparsi solo della soluzione temporanea dei problemi del proprio giardino , l'ambiente può aspettare .
Papa Francesco su questi temi non ha più voce , altra gente illuminata come il Premio Nobel Paul Krugman come il nostro Vescovo di Roma continua a chiedersi : se siamo sull'orlo di un precipizio , come mai la Umanità non si è ancora decisa a reagire subito ed in modo serio per contenere il disastro?
Faccio mia la domanda ma non so dare una risposta , so che se non cambia ,se nel 2050 la temperatura media globale salirà di 3 gradi centigradi rispetto al valore di riferimento del 1990, 143 milioni di migranti climatici, spinti da siccità ,mancanza d'acqua , fame , carestie , epidemie ,inaridimento della propria terra natale invaderanno le aree del Pianeta dove tra meno di trenta anni esistesse ancora speranza di vita.
Nunzio Valentino
Fu l'avvio, ad alto concepimento sociale ,morale , culturale , di un processo globale di responsabilità civile per costruire un futuro equo e solidale per il domani del nostro Pianeta ,coinvolgendo tutte le Nazioni della Terra , le varie Comunità etniche , i popoli , donne e uomini abitanti di quel Paradiso che il buon Dio con la Creazione ci aveva donato .
Il 2050 si sta inesorabilmente avvicinando ma la situazione globale ,dopo qualche primo, iniziale, timido sforzo non migliora , siamo tanti non vedenti , sordi e muti rispetto ai segnali sempre più evidenti che Madre Natura ci sta inviando .
La guerra per salvare il Pianeta non decolla , stiamo imperterriti continuando ad avvelenare l'aria ,l'acqua ,il suolo della nostra Madre Terra
La atmosfera che, come un mantello protettivo ci circonda , diventa di giorno in giorno sempre più surriscaldata ; stiamo perdendo di vista quell'incremento limite, suggerito dalla scienza , di 1,5 gradi centigradi per la temperatura media globale con riferimento ai valori del 1990 .
La giornata ONU contro la siccità e la desertificazione è più che mai attuale ; la Terra brucia , l'uomo fa fatica ad adattarsi alle nuove pazze condizioni climatiche , manca l'acqua , il deserto avanza , i ghiacciai si sciolgono , le montagne sono senza manto nevoso, il livello medio marino sale mettendo a repentaglio le popolazioni rivierasche spesso caratterizzate da poveri pescatori , l'agricoltura, con i suoi terreni spaccati dall'arsura , arranca .
I pozzi di vecchia acqua dolce ora diventano salmastri ,il mare insidia le falde acquifere ,stiamo perdendo l'habitat ,stiamo rischiando la estinzione di circa un milione di specie .La fame ,la sete ,la mancanza di lavoro spingono i popoli più poveri ad emigrare incuranti dei muri di filo spinato da superare ,avendo già messo in conto nel viaggio alla ricerca di una speranza il rischio di morire , senza aver raggiunto nessuna meta certa, senza aver potuto accarezzare il sogno di una vita più degna.
La crisi idrica annunciata dalla scienza già dieci anni fa oggi è triste realtà anche per la nostra Italia . In un secolo abbiamo perso il 19% della disponibilità di acqua , continuiamo a sprecare questa risorsa insostituibile nella misura di circa il 40% dei 9 miliardi di metri cubi annui disponibili . Sta soffrendo in questi giorni il Nord del Paese , circa 170 comuni sono in condizioni di emergenza idrica , si calcola il crollo del 40% del PIL agricolo di quelle terre , per Piemonte e Lombardia si tratta e si chiede lo status di calamità naturale .Negli ultimi 25 anni abbiamo subito e pagato quattro pesanti eventi legati alla siccità : 1997, 2002 , 2012 e 2017 . Quest'ultimo ci è costato circa 2,5 miliardi di euro . In Italia 15 milioni di nostri concittadini vivono in condizioni di stress idrico come definito dalla Comunità Europea .
Tanti anni fa scrissi un articolo, poi diventato un capitolo del mio libro " Il gelso bianco di casa mia" , sull' acqua , sui consigli che al giovane nipote aveva dato nonno Nunzio : Cugghje l'acque quann chiov "
Saggezza contadina ancora oggi scuola di vita : dobbiamo tornare a raccogliere l'acqua piovana , dobbiamo diminuire gli sprechi ,dobbiamo riciclare, riutilizzandole anche a fini potabili, le acque reflue .
In questa situazione , già enormemente sbilanciata tra ricchi e poveri della Terra ,la Pandemia , la guerra in Ucraina, le 263 guerre per il controllo delle acque nel mondo , stanno assestando colpi ferali al destino della Terra. Tante nazioni di fronte a tali paurose realtà continuano a preoccuparsi solo della soluzione temporanea dei problemi del proprio giardino , l'ambiente può aspettare .
Papa Francesco su questi temi non ha più voce , altra gente illuminata come il Premio Nobel Paul Krugman come il nostro Vescovo di Roma continua a chiedersi : se siamo sull'orlo di un precipizio , come mai la Umanità non si è ancora decisa a reagire subito ed in modo serio per contenere il disastro?
Faccio mia la domanda ma non so dare una risposta , so che se non cambia ,se nel 2050 la temperatura media globale salirà di 3 gradi centigradi rispetto al valore di riferimento del 1990, 143 milioni di migranti climatici, spinti da siccità ,mancanza d'acqua , fame , carestie , epidemie ,inaridimento della propria terra natale invaderanno le aree del Pianeta dove tra meno di trenta anni esistesse ancora speranza di vita.
Nunzio Valentino