Radio d'epoca
La Superla, la piccola radio da comodino del 1940!
Costruita alla fine degli anni ’40, il modello è 1841
sabato 23 aprile 2011
12.41
Piccola – Simpatica – Discreta - Utile
E' una piccola radio da comodino; le sue misure di ingombro sono 52x27x20 centimetri; è una Superla costruita alla fine degli anni '40. Il modello è 1841.
La Superla, il cui marchio è riportato in figura 1 è un'azienda nata dalla Cresa Radio, con sede a Modena; importava inizialmente radioricevitori americani ERLA. Successivamente le forti tasse di importazione costrinsero a modificare la politica aziendale, fondando la Superla Radio Cresa (Super-Erla) con stabilimento di produzione a Bologna.
Vennero privilegiate, sino dagli inizi, linee sofisticate per la produzione dei propri apparecchi radio. Legni pregiati sia per i modelli a soprammobile sia per le meravigliose "consolle". La sintonia automatica, su stazioni preselezionate, era disponibile su molti modelli prodotti nei diversi periodi. Negli anni '50 assunse il nome di Europhon con sede commerciale e industriale in Milano. In figura 2 e 3 sono riportate 2 locandine pubblicitarie dell'epoca post bellica.
Il cabinet dell'esemplare in esame è in legno colore marrone brunito con modanature in bachelite bianco-giallina.
Nella parte sinistra frontale è presente una elegante tela che nasconde l'altoparlante tondo da 14 cm – fig. 4; a destra trovano posto la "scala parlante" o scala di sintonia – fig. 5; è chiara e semplice nella consultazione, anche in condizioni critiche; è retroilluminata da due microlampade da 6,3 Vc.a. e sovrasta quattro manopole, anche queste in bachelite con stessa colorazione delle modanature. Partendo da sinistra e procedendo verso destra, le manopole assolvono rispettivamente alle funzioni di interruttore/regolazione di tono, regolazione di volume, variazione della sintonia, cambio gamme – sono quattro le gamme d'onda tra Onde Medie e Onde Corte. L'ultima manopola può assumere la posizione Phono che consente di riprodurre messaggi provenienti da fonti esterne, tipo giradischi.
L'elettronica si basa sul funzionamento delle valvole 6AS7 (convertitrice di frequenza) – 6SK7 (amplificatrice di media frequenza) – 6SQ7 (rivelatrice e preamplificatrice di bassa frequenza) – 6V6 (amplificatrice di potenza in frequenza audio – 4,5Watt) – 5Y3 (rettificatrice a doppia semionda)- figure 6, 7, 8.
Ha un gruppo di alta frequenza – fig. 9 - inscatolato e chiuso con sigilli in piombo (è la prima volta che mi è capitato di vedere una cosa simile in radio così datate): i sigilli erano utilizzati per dare certezza ai centri di assistenza autorizzati della Superla che mani inesperte non fossero intervenute in modo maldestro tanto da alterare le caratteristiche di taratura delle frequenze, della sensibilità e della distorsione. Tali sigilli non sono da confondere con quelli dello Stato che si applicavano quando non si pagavano le relative tasse.
L'esemplare in esame appartiene ad Antonio Suriano; non mi è stata data la possibilità di conoscere la provenienza, comunque posso dire al caro amico che può essere ben lieto di possederlo perché ha forme, colori e prestazioni rimarchevoli; peccato che alcune sue funzioni non sono recuperabili per via dei ricambi non più disponibili sul mercato; mi riferisco al gruppo citato in precedenza; io resto comunque in stand-by in attesa di conoscere qualcuno che abbia tra i suoi materiali di risulta quello che fa al caso.
In chiusura desidero salutare l'amico Giuseppe Tusini di San Prospero, in provincia di Modena, che legge questa rubrica e che mi ha telefonato per chiedere informazioni circa il precedente articolo con oggetto la radio Grunder.
Michele Balzano
michelebalzano@inwind.it
=========
Bibliografia:
Carlo Bramante Radio
EIRE Radio
Radiomuseum
Le Radio di Sophie
E' una piccola radio da comodino; le sue misure di ingombro sono 52x27x20 centimetri; è una Superla costruita alla fine degli anni '40. Il modello è 1841.
La Superla, il cui marchio è riportato in figura 1 è un'azienda nata dalla Cresa Radio, con sede a Modena; importava inizialmente radioricevitori americani ERLA. Successivamente le forti tasse di importazione costrinsero a modificare la politica aziendale, fondando la Superla Radio Cresa (Super-Erla) con stabilimento di produzione a Bologna.
Vennero privilegiate, sino dagli inizi, linee sofisticate per la produzione dei propri apparecchi radio. Legni pregiati sia per i modelli a soprammobile sia per le meravigliose "consolle". La sintonia automatica, su stazioni preselezionate, era disponibile su molti modelli prodotti nei diversi periodi. Negli anni '50 assunse il nome di Europhon con sede commerciale e industriale in Milano. In figura 2 e 3 sono riportate 2 locandine pubblicitarie dell'epoca post bellica.
Il cabinet dell'esemplare in esame è in legno colore marrone brunito con modanature in bachelite bianco-giallina.
Nella parte sinistra frontale è presente una elegante tela che nasconde l'altoparlante tondo da 14 cm – fig. 4; a destra trovano posto la "scala parlante" o scala di sintonia – fig. 5; è chiara e semplice nella consultazione, anche in condizioni critiche; è retroilluminata da due microlampade da 6,3 Vc.a. e sovrasta quattro manopole, anche queste in bachelite con stessa colorazione delle modanature. Partendo da sinistra e procedendo verso destra, le manopole assolvono rispettivamente alle funzioni di interruttore/regolazione di tono, regolazione di volume, variazione della sintonia, cambio gamme – sono quattro le gamme d'onda tra Onde Medie e Onde Corte. L'ultima manopola può assumere la posizione Phono che consente di riprodurre messaggi provenienti da fonti esterne, tipo giradischi.
L'elettronica si basa sul funzionamento delle valvole 6AS7 (convertitrice di frequenza) – 6SK7 (amplificatrice di media frequenza) – 6SQ7 (rivelatrice e preamplificatrice di bassa frequenza) – 6V6 (amplificatrice di potenza in frequenza audio – 4,5Watt) – 5Y3 (rettificatrice a doppia semionda)- figure 6, 7, 8.
Ha un gruppo di alta frequenza – fig. 9 - inscatolato e chiuso con sigilli in piombo (è la prima volta che mi è capitato di vedere una cosa simile in radio così datate): i sigilli erano utilizzati per dare certezza ai centri di assistenza autorizzati della Superla che mani inesperte non fossero intervenute in modo maldestro tanto da alterare le caratteristiche di taratura delle frequenze, della sensibilità e della distorsione. Tali sigilli non sono da confondere con quelli dello Stato che si applicavano quando non si pagavano le relative tasse.
L'esemplare in esame appartiene ad Antonio Suriano; non mi è stata data la possibilità di conoscere la provenienza, comunque posso dire al caro amico che può essere ben lieto di possederlo perché ha forme, colori e prestazioni rimarchevoli; peccato che alcune sue funzioni non sono recuperabili per via dei ricambi non più disponibili sul mercato; mi riferisco al gruppo citato in precedenza; io resto comunque in stand-by in attesa di conoscere qualcuno che abbia tra i suoi materiali di risulta quello che fa al caso.
In chiusura desidero salutare l'amico Giuseppe Tusini di San Prospero, in provincia di Modena, che legge questa rubrica e che mi ha telefonato per chiedere informazioni circa il precedente articolo con oggetto la radio Grunder.
Michele Balzano
michelebalzano@inwind.it
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Bibliografia:
Carlo Bramante Radio
EIRE Radio
Radiomuseum
Le Radio di Sophie