Radio d'epoca
Eterphon K36 trascinati piacevolmente indietro negli anni...!
Radio del tipo "soprammobile".
domenica 13 marzo 2011
9.20
ETERPHON K36
Il proprietario di questo combinato radiofonico mi contattò dicendomi: "ho una radio da buttare, che la vuoi tu?". Senza esitazione dissi subito che l'accettavo ben volentieri.
Quando ebbi modo di visionarla mi resi conto che era in condizioni pietose! Carica di polvere accumulata nel tempo perché da decenni non era stata affatto considerata; con il pannello posteriore terribilmente rovinato e irrecuperabile; la base di appoggio sul pavimento alquanto divelta e sconnessa; le restanti parti erano diffusamente attaccate dai tarli. Successivi controlli mi hanno rivelato che il motore del giradischi, marcato Lesa, era inchiodato, incapace di girare; le leve di regolazione della velocità erano ossidate; l'interruttore abbinato al movimento del braccio era disattivato. Inoltre, dando tensione alla sezione "radio", ho notato che la scala di sintonia non era illuminata e l'altoparlante non dava segni di vita.
Demoralizzato per le condizioni esistenziali di questo interessante esemplare radiofonico e fiducioso nelle operazioni di recupero, mi sono armato di buona volontà e sana pazienza ed ho progettato il percorso degli interventi.
Ho diviso la parte elettrica ed elettronica da quella di supporto-contenitore (in legno).
Questa ultima parte l'ho affidata ad un giovane e valente ebanista canosino il quale l'ha trattata con estrema professionalità e scrupolosa perizia; tanto, non mi fa esimere dal dire "Ti ringrazio Francesco Brisichella che hai saputo ridare la bellezza e lo splendore, persi nel tempo, a questo apparecchio di metà '900: sei stato un mago prestigioso; hai fatto rivivere brillantemente ciò che era destinato tristemente alla completa distruzione". Le foto 1 e 2 rendeno merito al suo lavoro.
L'intera postazione è formata da una base e dalla sovrastante radio del tipo "soprammobile".
La base ha una struttura in abete impiallacciata in noce e radica di noce; è di fabbricazione artigianale locale ed ha due porte laterali incernierate che nascondono due vani, ciascuno tappezzato con tasselli di vetro a specchio, una mensolina con balaustra anticaduta ed una base a vetro-specchio per conservare il "rosolio" in bottiglia e con relativi bicchierini per la degustazione, una sorta di mobile bar. Ciascun ambiente è illuminato da lampade 15W/220Vca che si illuminano automaticamente quando si apre la corrispondente porta.
Nella parte centrale superiore della base è presente il giradischi, dotato della sola velocità a 78 giri, con interruttore che aziona il motore all'inizio della riproduzione del disco e lo spegne, automaticamente, al termine del solco. La testina è del tipo ad induzione e usa puntine metalliche della lunghezza di circa 15 mm. Queste ultime vanno cambiate ogni due o tre ascolti di disco perché si consumano; insistendo nell'uso delle puntine esauste si ottengono due risultati negativi: suono carico di distorsione e solchi del disco che si deteriorano. Il giradischi è incastrato su una base in multistrato che scorre su due guide laterali per consentire al giradischi stesso di estrarlo e facilitare le operazioni di manovra del braccio e sostituzione delle puntine. Il multistrato ha inoltre due fori di circa 30 mm per accettare i contenitori delle puntine: uno per quelle "vergini" o non usate e l'altro per le puntine già utilizzate; il secondo contenitore per le puntine ha un coperchio con un foro centrale di circa 10 mm per evidenti ragioni pratiche gestionali. La figura 3 mostra il giradischi ed i relativi accessori.
Nella parte centrale inferiore della base trova posto un vano con porta incernierata che serve per riporre i dischi: nella sezione superiore i dischi da ascoltare, nella sezione inferiore i dischi già ascoltati.
Il riproduttore radiofonico è di fabbricazione Eterphon, del gruppo Italradio, operante fino agli inizi della seconda metà degli anni '50; successivamente i suoi progetti furono passati alla ditta Kennedy; il modello è K36, la matricola 5411. L'elettronica è contenuta in un cabinet in legno con impiallacciatura in radica di noce. Le dimensioni sono: larghezza 57 cm, altezza 32 cm, profondità 23 cm. E' un ricevitore del tipo supereterodina per la Modulazione di Ampiezza; ha 3 gamme d'onda OM (Onde Medie – 200/500 metri), OC1 (Onde Corte 1 – 15,5/25 metri), OC2 (Onde Corte 2 – 30/50 metri); il commutatore di funzione, oltre che a cambiare la gamma d'onda serve anche per inserire la funzione Phono (giradischi).
La scala di sintonia (vedi fig. N°4) è rigorosamente in vetro, colore marrone scuro; le indicazioni sono in trasparenza; al centro, e superiormente, si trova l'indicazione del modello e, subito sotto, il marchio, dietro il quale si trova alloggiato l'"occhio magico", o indicatore di sintonia, di colore verde la cui intensità risulta al momento degradata dal tempo. Nella parte inferiore della scala si trovano le scritte TONO – INT.VOL – SINTONIA – ONDE; ciascuna scritta in corrispondenza ad una manopola di comando (vedi foto N°5); queste sono in bachelite di colore marrone scuro. La scala è retroilluminata da 2 micro lampade da 6,3Vca-0,5. L'altoparlante è nascosto dietro una tela color nocciola e si trova nella parte sinistra frontale; è di circa 5 pollici ed è a bobina mobile.
Il cuore pulsante della radio è costituito dalle valvole:
ECH4 : triodo-pentodo, convertitore di frequenza – zoccolo NOS a vaschetta
EF9 : pentodo a pendenza variabile per frequenza intermedia (470KHz) –
zoccolo NOS a vaschetta
EABC3: triodo-doppio-diodo rivelatore – zoccolo NOS a vaschetta
EL84 : pentodo di potenza audio 5,7W – zoccolo noval
AZ41 : doppio diodo raddrizzatore alimentatore – zoccolo Rimlock
EM4 : indicatore di sintonia – zoccolo NOS a vaschetta.
Globalmente la postazione si presenta in forma ammaliante e coinvolgente; invita chi la guarda ad essere curioso ed a scoprire tutto ciò che ripara dietro le quattro porte, specialmente quando si aprono le 2 laterali: si resta affascinati dallo spettacolo che presenta, fatto di luci dirette e riflesse.
Con il ricevitore radio in funzione si è esterrefatti per il suono riprodotto dall'altoparlante pur se mescolato a scariche elettroacustiche; si viene trascinati piacevolmente indietro negli anni dall'ascolto del disco con gli effetti sonori tipici dell'epoca.
A chi me l'ha regalata dico: "Grazie amico Sabino per il regalo che mi hai fatto; l'Ordine Superiore ti aiuti…per sempre".
Michele Balzano
michelebalzano@inwind.it
Il proprietario di questo combinato radiofonico mi contattò dicendomi: "ho una radio da buttare, che la vuoi tu?". Senza esitazione dissi subito che l'accettavo ben volentieri.
Quando ebbi modo di visionarla mi resi conto che era in condizioni pietose! Carica di polvere accumulata nel tempo perché da decenni non era stata affatto considerata; con il pannello posteriore terribilmente rovinato e irrecuperabile; la base di appoggio sul pavimento alquanto divelta e sconnessa; le restanti parti erano diffusamente attaccate dai tarli. Successivi controlli mi hanno rivelato che il motore del giradischi, marcato Lesa, era inchiodato, incapace di girare; le leve di regolazione della velocità erano ossidate; l'interruttore abbinato al movimento del braccio era disattivato. Inoltre, dando tensione alla sezione "radio", ho notato che la scala di sintonia non era illuminata e l'altoparlante non dava segni di vita.
Demoralizzato per le condizioni esistenziali di questo interessante esemplare radiofonico e fiducioso nelle operazioni di recupero, mi sono armato di buona volontà e sana pazienza ed ho progettato il percorso degli interventi.
Ho diviso la parte elettrica ed elettronica da quella di supporto-contenitore (in legno).
Questa ultima parte l'ho affidata ad un giovane e valente ebanista canosino il quale l'ha trattata con estrema professionalità e scrupolosa perizia; tanto, non mi fa esimere dal dire "Ti ringrazio Francesco Brisichella che hai saputo ridare la bellezza e lo splendore, persi nel tempo, a questo apparecchio di metà '900: sei stato un mago prestigioso; hai fatto rivivere brillantemente ciò che era destinato tristemente alla completa distruzione". Le foto 1 e 2 rendeno merito al suo lavoro.
L'intera postazione è formata da una base e dalla sovrastante radio del tipo "soprammobile".
La base ha una struttura in abete impiallacciata in noce e radica di noce; è di fabbricazione artigianale locale ed ha due porte laterali incernierate che nascondono due vani, ciascuno tappezzato con tasselli di vetro a specchio, una mensolina con balaustra anticaduta ed una base a vetro-specchio per conservare il "rosolio" in bottiglia e con relativi bicchierini per la degustazione, una sorta di mobile bar. Ciascun ambiente è illuminato da lampade 15W/220Vca che si illuminano automaticamente quando si apre la corrispondente porta.
Nella parte centrale superiore della base è presente il giradischi, dotato della sola velocità a 78 giri, con interruttore che aziona il motore all'inizio della riproduzione del disco e lo spegne, automaticamente, al termine del solco. La testina è del tipo ad induzione e usa puntine metalliche della lunghezza di circa 15 mm. Queste ultime vanno cambiate ogni due o tre ascolti di disco perché si consumano; insistendo nell'uso delle puntine esauste si ottengono due risultati negativi: suono carico di distorsione e solchi del disco che si deteriorano. Il giradischi è incastrato su una base in multistrato che scorre su due guide laterali per consentire al giradischi stesso di estrarlo e facilitare le operazioni di manovra del braccio e sostituzione delle puntine. Il multistrato ha inoltre due fori di circa 30 mm per accettare i contenitori delle puntine: uno per quelle "vergini" o non usate e l'altro per le puntine già utilizzate; il secondo contenitore per le puntine ha un coperchio con un foro centrale di circa 10 mm per evidenti ragioni pratiche gestionali. La figura 3 mostra il giradischi ed i relativi accessori.
Nella parte centrale inferiore della base trova posto un vano con porta incernierata che serve per riporre i dischi: nella sezione superiore i dischi da ascoltare, nella sezione inferiore i dischi già ascoltati.
Il riproduttore radiofonico è di fabbricazione Eterphon, del gruppo Italradio, operante fino agli inizi della seconda metà degli anni '50; successivamente i suoi progetti furono passati alla ditta Kennedy; il modello è K36, la matricola 5411. L'elettronica è contenuta in un cabinet in legno con impiallacciatura in radica di noce. Le dimensioni sono: larghezza 57 cm, altezza 32 cm, profondità 23 cm. E' un ricevitore del tipo supereterodina per la Modulazione di Ampiezza; ha 3 gamme d'onda OM (Onde Medie – 200/500 metri), OC1 (Onde Corte 1 – 15,5/25 metri), OC2 (Onde Corte 2 – 30/50 metri); il commutatore di funzione, oltre che a cambiare la gamma d'onda serve anche per inserire la funzione Phono (giradischi).
La scala di sintonia (vedi fig. N°4) è rigorosamente in vetro, colore marrone scuro; le indicazioni sono in trasparenza; al centro, e superiormente, si trova l'indicazione del modello e, subito sotto, il marchio, dietro il quale si trova alloggiato l'"occhio magico", o indicatore di sintonia, di colore verde la cui intensità risulta al momento degradata dal tempo. Nella parte inferiore della scala si trovano le scritte TONO – INT.VOL – SINTONIA – ONDE; ciascuna scritta in corrispondenza ad una manopola di comando (vedi foto N°5); queste sono in bachelite di colore marrone scuro. La scala è retroilluminata da 2 micro lampade da 6,3Vca-0,5. L'altoparlante è nascosto dietro una tela color nocciola e si trova nella parte sinistra frontale; è di circa 5 pollici ed è a bobina mobile.
Il cuore pulsante della radio è costituito dalle valvole:
ECH4 : triodo-pentodo, convertitore di frequenza – zoccolo NOS a vaschetta
EF9 : pentodo a pendenza variabile per frequenza intermedia (470KHz) –
zoccolo NOS a vaschetta
EABC3: triodo-doppio-diodo rivelatore – zoccolo NOS a vaschetta
EL84 : pentodo di potenza audio 5,7W – zoccolo noval
AZ41 : doppio diodo raddrizzatore alimentatore – zoccolo Rimlock
EM4 : indicatore di sintonia – zoccolo NOS a vaschetta.
Globalmente la postazione si presenta in forma ammaliante e coinvolgente; invita chi la guarda ad essere curioso ed a scoprire tutto ciò che ripara dietro le quattro porte, specialmente quando si aprono le 2 laterali: si resta affascinati dallo spettacolo che presenta, fatto di luci dirette e riflesse.
Con il ricevitore radio in funzione si è esterrefatti per il suono riprodotto dall'altoparlante pur se mescolato a scariche elettroacustiche; si viene trascinati piacevolmente indietro negli anni dall'ascolto del disco con gli effetti sonori tipici dell'epoca.
A chi me l'ha regalata dico: "Grazie amico Sabino per il regalo che mi hai fatto; l'Ordine Superiore ti aiuti…per sempre".
Michele Balzano
michelebalzano@inwind.it