Radio d'epoca
Phonola 5555…
...ecco un altro regalo di nozze!
domenica 26 febbraio 2012
10.11
In quel tempo, siamo agli inizi degli anni '50, si era soliti regalare per le nozze l'apparecchio radio; quando il regalo assumeva maggiore importanza la radio, in genere, veniva accompagnata dal sottostante mobile contenente il giradischi e il mobile-bar; il mobile "sottoradio" spesso era costruito da artigiani locali.
La storia dice che nel 1931 furono messe in commercio apparecchi radio con marchio Phonola costruiti dalla società FIMI di Saronno, nata nel 1925; la FIMI era una industria che produceva, tra l'altro, tessuti particolari destinati anche
al mercato bellico. Durante la Seconda Guerra Mondiale la FIMI-Phonola produsse apparecchi riceventi anche per conto della Siemens e Crosley; in seguito produsse per la Grundig ed altri marchi; negli anni '60 la FIMI-Phonola fu assorbita dal colosso olandese Philips.
La radio Phonola 5555 è un apparecchio di medie dimensioni (larghezza 60 cm, altezza 30,5, profondità 23 cm). Il cabinet è in noce nazionale con frontale in radica; le modanature sono in bachelite color bianco-latte leggermente "caffettizzato"; le tre manopole frontali, poste in basso a destra, sono anch'esse in bachelite con lo stesso colore delle modanature. Le manopole assolvono alle seguenti funzioni:
- interruttore con regolatore di volume
- variazione di sintonia
- cambio gamme d'onde – OC (Onde Corte) e OM (Onde Medie).
Da sottolineare la mancanza della funzione phono in quanto non è presente l'ingresso per il giradischi, pertanto questa radio non poteva essere abbinata al mobile giradischi. E' comunque considerata "radio soprammo-bile" perché trova facilmente posto nel sa-lotto, su un comodino o su un mobile a giorno. Tecnicamente la Phonola 5555 riceve solo segnali modulati in ampiezza. Le valvole utilizzate sono:
- UCH42 (amplificatrice in alta frequenza-generatrice locale-miscelatrice)
- UF41 (amplificatrice media frequenza - 470 chilohertz)
- UBC41 (rivelatrice e preamplificatrice)
- UL41 (finale audio amplificatrice di potenza)
- UY41 (raddrizzatrice tensione rete)
- EM4 (indicatrice di livello di segnale – "occhio magico").
E' dotata di un altoparlante magneto-dinamico, circolare da 15 cm di diametro; la potenza acustica indistorta è di circa 3 Watt. Ha cambio tensioni con 4 posizioni 120 – 140 – 160 – 220 Volt; manca la posizione 110 Volt, quindi non era destinata per il mercato nord americano ove la tensione rete era di 110 Volt. La scala di sintonia è in vetro serigrafato ben illuminata da due lampade micro mignon da 6,3 Volt.
Benché dotato di una buona sensibilità in ricezione, questo apparecchio, come tutti gli altri apparecchi in grado di riprodurre i soli segnali modulati in ampiezza, non trova opportuna collocazione in edifici costruiti con la tecnica del cemento armato, in quanto, il ferro delle armature contrasta il passaggio delle onde elettromagnetiche medie e corte le quali, specialmente nella nostra zona, sono quasi sempre di scarsa entità.
Alcune foto a corredo di questa descrizione riproducono dei marchi usati dalla Phonola nel corso del tempo; sono riportate, inoltre, foto di locandine pubblicitarie e foto dell'esemplare in analisi.
Desidero ringraziare Giuseppe Forina che ha voluto affidare alle mie cure il suo tesoretto (con numero di serie è 01297/853702), benevolmente sottratto agli altri aventi diritto. La provenienza? Regalo di nozze dei suoi genitori. Anno? 1952!.
Alla prossima...
...vi attendo, vi stimo, vi abbraccio.
michelebalzano@inwind.it
Bibliografia:
Radiomuseum
Carlo Bramanti Radio
Biblioteca personale
La storia dice che nel 1931 furono messe in commercio apparecchi radio con marchio Phonola costruiti dalla società FIMI di Saronno, nata nel 1925; la FIMI era una industria che produceva, tra l'altro, tessuti particolari destinati anche
al mercato bellico. Durante la Seconda Guerra Mondiale la FIMI-Phonola produsse apparecchi riceventi anche per conto della Siemens e Crosley; in seguito produsse per la Grundig ed altri marchi; negli anni '60 la FIMI-Phonola fu assorbita dal colosso olandese Philips.
La radio Phonola 5555 è un apparecchio di medie dimensioni (larghezza 60 cm, altezza 30,5, profondità 23 cm). Il cabinet è in noce nazionale con frontale in radica; le modanature sono in bachelite color bianco-latte leggermente "caffettizzato"; le tre manopole frontali, poste in basso a destra, sono anch'esse in bachelite con lo stesso colore delle modanature. Le manopole assolvono alle seguenti funzioni:
- interruttore con regolatore di volume
- variazione di sintonia
- cambio gamme d'onde – OC (Onde Corte) e OM (Onde Medie).
Da sottolineare la mancanza della funzione phono in quanto non è presente l'ingresso per il giradischi, pertanto questa radio non poteva essere abbinata al mobile giradischi. E' comunque considerata "radio soprammo-bile" perché trova facilmente posto nel sa-lotto, su un comodino o su un mobile a giorno. Tecnicamente la Phonola 5555 riceve solo segnali modulati in ampiezza. Le valvole utilizzate sono:
- UCH42 (amplificatrice in alta frequenza-generatrice locale-miscelatrice)
- UF41 (amplificatrice media frequenza - 470 chilohertz)
- UBC41 (rivelatrice e preamplificatrice)
- UL41 (finale audio amplificatrice di potenza)
- UY41 (raddrizzatrice tensione rete)
- EM4 (indicatrice di livello di segnale – "occhio magico").
E' dotata di un altoparlante magneto-dinamico, circolare da 15 cm di diametro; la potenza acustica indistorta è di circa 3 Watt. Ha cambio tensioni con 4 posizioni 120 – 140 – 160 – 220 Volt; manca la posizione 110 Volt, quindi non era destinata per il mercato nord americano ove la tensione rete era di 110 Volt. La scala di sintonia è in vetro serigrafato ben illuminata da due lampade micro mignon da 6,3 Volt.
Benché dotato di una buona sensibilità in ricezione, questo apparecchio, come tutti gli altri apparecchi in grado di riprodurre i soli segnali modulati in ampiezza, non trova opportuna collocazione in edifici costruiti con la tecnica del cemento armato, in quanto, il ferro delle armature contrasta il passaggio delle onde elettromagnetiche medie e corte le quali, specialmente nella nostra zona, sono quasi sempre di scarsa entità.
Alcune foto a corredo di questa descrizione riproducono dei marchi usati dalla Phonola nel corso del tempo; sono riportate, inoltre, foto di locandine pubblicitarie e foto dell'esemplare in analisi.
Desidero ringraziare Giuseppe Forina che ha voluto affidare alle mie cure il suo tesoretto (con numero di serie è 01297/853702), benevolmente sottratto agli altri aventi diritto. La provenienza? Regalo di nozze dei suoi genitori. Anno? 1952!.
Alla prossima...
...vi attendo, vi stimo, vi abbraccio.
michelebalzano@inwind.it
Bibliografia:
Radiomuseum
Carlo Bramanti Radio
Biblioteca personale