Un Paese di Poesia
L’AVE DI MAGGIO nella tradizione religiosa canosina
Un'elegia in rima baciata del poeta Sante Valentino
sabato 25 maggio 2024
14.40
Maggio secondo la tradizione cattolica, è un mese dedicato alla Madonna. Il nome maggio deriva dal latino Maius (mensis), di etimologia incerta, probabilmente da Maia, nome di un'antica divinità italica della terra e delle messi, dell'abbondanza e della fertilità, madre di Mercurio. Secondo l'Etimologico il nome della dea è probabilmente lo stesso del comparativo Maius 'più grande' e significa appunto 'la grande dea'.
Per la Liturgia, il mese di maggio appartiene sempre al Tempo di Pasqua, il tempo dell'alleluia, dello svelarsi del mistero di Cristo nella luce della Risurrezione e della fede pasquale. È il tempo dell'attesa dello Spirito Santo, che scese con potenza sulla Chiesa nascente a Pentecoste. Ad entrambi questi contesti, quello "naturale" e quello liturgico, la tradizione della Chiesa dedica il mese di maggio alla Vergine Maria. """Ella, in effetti, è il fiore più bello sbocciato dalla creazione, la "rosa" apparsa nella pienezza del tempo, quando Dio, mandando il suo Figlio, ha donato al mondo una nuova primavera. Ed è al tempo stesso protagonista, umile e discreta, dei primi passi della Comunità cristiana: Maria ne è il cuore spirituale, perché la sua stessa presenza in mezzo ai discepoli è memoria vivente del Signore Gesù e pegno del dono del suo Spirito."""
Al quinto mese dell'anno, anche un componimento intitolato "L' AVE DI MAGGIO" scritto dal poeta Sante Valentino. Un piccolo omaggio culturale in italiano, un' elegia di quattro quartine in rima baciata che ricalca i motivi della tradizione religiosa canosina. «Il mese dedicato alla Madonna quando negli anni 50/60 del secolo scorso, sotto la spinta di una sentita vocazione mariana, si organizzava con i vicini di casa la recita del santo rosario con declamazioni poetiche davanti ad un altarino addobbato per l'occasione con ghirlande di rose. Un rito ormai scomparso ma che in quegli anni dava l'opportunità a chi voleva di ritrovarsi a pregare nell'abitazione di pie donne orgogliose di elevare in coro canti ed inni alla 'Gran Madre di Dio' ». Come ha scritto il poeta Sante Valentino nella presentazione del componimento "L' AVE DI MAGGIO" per la rubrica "Un Paese di Poesia"
L'AVE DI MAGGIO
Ricordo un canto, una preghiera
levarsi in coro dai cuori a schiera,
il gesto sacro nel segno della croce
ed il palpitare dell'anima a gran voce.
Ricordo ancora, restavo intenerito,
attendere gioioso a quell'invito,
a mani giunte pregare a lei vicino
e correre sul sentiero del divino.
Ricordo, fosse ieri, ero piccino,
andare a testa china all'altarino
e porgere devoto un bel mazzetto
alla gran Madre con tanto affetto.
Ricordo, non lo potrò dimenticare,
era di maggio, le ghirlande all'altare,
mi genuflessi, lieto, con lei implorare
e alla Vergine Santa "l'ave" cantare.
Sante Valentino
Per la Liturgia, il mese di maggio appartiene sempre al Tempo di Pasqua, il tempo dell'alleluia, dello svelarsi del mistero di Cristo nella luce della Risurrezione e della fede pasquale. È il tempo dell'attesa dello Spirito Santo, che scese con potenza sulla Chiesa nascente a Pentecoste. Ad entrambi questi contesti, quello "naturale" e quello liturgico, la tradizione della Chiesa dedica il mese di maggio alla Vergine Maria. """Ella, in effetti, è il fiore più bello sbocciato dalla creazione, la "rosa" apparsa nella pienezza del tempo, quando Dio, mandando il suo Figlio, ha donato al mondo una nuova primavera. Ed è al tempo stesso protagonista, umile e discreta, dei primi passi della Comunità cristiana: Maria ne è il cuore spirituale, perché la sua stessa presenza in mezzo ai discepoli è memoria vivente del Signore Gesù e pegno del dono del suo Spirito."""
Al quinto mese dell'anno, anche un componimento intitolato "L' AVE DI MAGGIO" scritto dal poeta Sante Valentino. Un piccolo omaggio culturale in italiano, un' elegia di quattro quartine in rima baciata che ricalca i motivi della tradizione religiosa canosina. «Il mese dedicato alla Madonna quando negli anni 50/60 del secolo scorso, sotto la spinta di una sentita vocazione mariana, si organizzava con i vicini di casa la recita del santo rosario con declamazioni poetiche davanti ad un altarino addobbato per l'occasione con ghirlande di rose. Un rito ormai scomparso ma che in quegli anni dava l'opportunità a chi voleva di ritrovarsi a pregare nell'abitazione di pie donne orgogliose di elevare in coro canti ed inni alla 'Gran Madre di Dio' ». Come ha scritto il poeta Sante Valentino nella presentazione del componimento "L' AVE DI MAGGIO" per la rubrica "Un Paese di Poesia"
L'AVE DI MAGGIO
Ricordo un canto, una preghiera
levarsi in coro dai cuori a schiera,
il gesto sacro nel segno della croce
ed il palpitare dell'anima a gran voce.
Ricordo ancora, restavo intenerito,
attendere gioioso a quell'invito,
a mani giunte pregare a lei vicino
e correre sul sentiero del divino.
Ricordo, fosse ieri, ero piccino,
andare a testa china all'altarino
e porgere devoto un bel mazzetto
alla gran Madre con tanto affetto.
Ricordo, non lo potrò dimenticare,
era di maggio, le ghirlande all'altare,
mi genuflessi, lieto, con lei implorare
e alla Vergine Santa "l'ave" cantare.
Sante Valentino