Un Paese di Poesia
La poesia “Umanità perduta” di Sante Valentino
Sarà ospite dell'Università della Terza Età "Ovidio Gallo" di Canosa
domenica 29 ottobre 2023
19.16
Come da tradizione consolidata, in concomitanza del ponte di Ognissanti, l'Università della Terza Età "Ovidio Gallo" di Canosa di Puglia (BT) ospiterà il poeta Sante Valentino nell'ambito degli incontri culturali programmati. Alle ore 18,30 di lunedì 30 ottobre, interverrà il poeta canosino che vive a Roma sul tema: "Il Dialetto una lingua da salvare". Sta ultimando il vocabolario in dialetto canosino già pronto per la stampa come ha dichiarato nella presentazione del prossimo incontro dove presenterà, tra gli altri, due componimenti ai quali ci tiene tantissimo. Il primo s'intitola "Umanità perduta" di grande attualità in correlazione agli eventi bellici che attanagliano i territori in più parti del mondo. La poesia "Umanità perduta" è stata premiata a Bisceglie, a Falconara, a Lugano in concorsi di livello anche internazionali oltre a quelli in vernacolo dove evidenzia il suo sviscerato amore per il paese natìo portando nei contesti letterari nazionali il vernacolo accompagnato da immagini e bellezze tipiche di Canosa di Puglia. Il poeta Sante Valentino attraverso le poesie si fa ambasciatore del territorio d'origine promuovendolo in più ambiti e ne esalta le peculiarità nei convivi culturali ai quali partecipa. Da non perdere l'incontro culturale con il poeta Sante Valentino che avrà luogo presso l'Auditorium della Parrocchia di Gesù, Giuseppe e Maria, in via Federico II a Canosa di Puglia, per una serata dedicata alla cultura del dialetto con un suo testimonial.
UMANITA' PERDUTA
E ancora il sole si oscura sui galeoni
in rotta verso l'Alabama,
chiglie di acciaio solcano
un'infamia di secoli.
Hanno spento sorrisi e voci
agli angeli di Gaza e di Beslan;
i figli del Darfur succhiano solo la morte.
Ma dove eravamo noi, dove…
quando la luna sanguinava
sul filo spinato di Auschwitz e di Dachau
e ancora sulle croci a distesa spiegate
fino a scomparire sulla montagna di El Alamein?
Olocausti negati e dimenticati, null'altro,
con una storia che spalanca le fauci
a ripetere il suo macabro rito.
Dove, eravamo noi…
che ci ostiniamo a guardare il fratello
con gli occhi di Caino?
Tu va se vuoi, vai ancora
sui sentieri dove non m'incontrerai mai,
dove la terra dissipa primavere
al gelo della galaverna.
E adesso, lasciatemi piangere vi prego
sopra questa umanità senz'anima
trafitta, annientata e ancora crocifissa,
lasciatemi andare a braccia alzate
sotto questo cielo che prodigo
scroscia e monda il sordido.
Dimentica, o poeta, il buio e l'ombra nera
e cantaci ancora la vita!
Sante Valentino
UMANITA' PERDUTA
E ancora il sole si oscura sui galeoni
in rotta verso l'Alabama,
chiglie di acciaio solcano
un'infamia di secoli.
Hanno spento sorrisi e voci
agli angeli di Gaza e di Beslan;
i figli del Darfur succhiano solo la morte.
Ma dove eravamo noi, dove…
quando la luna sanguinava
sul filo spinato di Auschwitz e di Dachau
e ancora sulle croci a distesa spiegate
fino a scomparire sulla montagna di El Alamein?
Olocausti negati e dimenticati, null'altro,
con una storia che spalanca le fauci
a ripetere il suo macabro rito.
Dove, eravamo noi…
che ci ostiniamo a guardare il fratello
con gli occhi di Caino?
Tu va se vuoi, vai ancora
sui sentieri dove non m'incontrerai mai,
dove la terra dissipa primavere
al gelo della galaverna.
E adesso, lasciatemi piangere vi prego
sopra questa umanità senz'anima
trafitta, annientata e ancora crocifissa,
lasciatemi andare a braccia alzate
sotto questo cielo che prodigo
scroscia e monda il sordido.
Dimentica, o poeta, il buio e l'ombra nera
e cantaci ancora la vita!
Sante Valentino