Via Francigena
La quadriglia per l'accoglienza della delegazione AEVF
A Canosa, i rappresentanti della "Road to Rome 2021"
martedì 5 ottobre 2021
23.27
A ritmo di quadriglia è stata accolta la delegazione composta da Andrea Alessandrini (Ambassador RTR), Sara Louise Costa e Nicole Franciolini in rappresentanza della "Road to Rome 2021", per il ventennale di costituzione dell'Associazione Europea delle Vie Francigene che domenica scorsa è giunta a Canosa di Puglia in piazza Vittorio Veneto dopo la prima sosta con Vittorio Brumotti sul ponte del fiume Ofanto. Una marcia a staffetta a piedi ed in bicicletta che si concluderà il 18 ottobre 2021 presso il Santuario di Santa Maria di Leuca, per uno straordinario viaggio "sostenibile" che ha raccolto e continua a raccogliere entusiasmo sia tra i protagonisti in cammino sia tra enti ed associazioni locali che hanno ospitato la delegazione nelle tappe di destinazione per mostrare il proprio sostegno verso questo importante progetto sociale e culturale, A Canosa, sulla Cassa Armonica della Villa comunale per gli onori di casa ed i saluti di accoglienza, sono saliti tra gli altri: l'assessore Massimo Lovino; Mons. Felice Bacco della Cattedrale San Sabino; il direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia. e vice presidente AEVF Aldo Patruno; il responsabile tecnico della Via Francigena del Sud Angelofabio Attolico; il presidente della Via Francigena Canosa, Rosa Anna Asselta; il presidente della Pro Loco Canosa Elia Marro, il vice presidente della Fondazione Archeologica Canosina Nicola Luisi e Claudia Vitrani, presentatrice del rendez-vous.
Per l'occasione, si sono esibiti gli alunni e gli insegnanti dell'Istituto Comprensivo "Bovio-Mazzini" che hanno proposto una quadriglia, danza tradizionale praticata in occasioni di festa, tipica dei matrimoni locali. La quadriglia deriva da danze contadine francesi in inglese country dance, da cui "contraddanza" che ebbero poi il nome francese originario quadrille, da cui deriva il nome italiano. «La nostra scuola ha intrapreso un percorso sempre più intenso di interrelazioni con il territorio alla riscoperta di antiche tradizioni, come i canti e balli tipici del folklore locale con l'obbiettivo di far sentire anche gli alunni parte integrante della nostra comunità, adoperandoci tutti nella tutela e promozione del nostro patrimonio storico artistico e culturale.» E' quanto annunciato , nella presentazione del progetto dell' Istituto Comprensivo "Bovio-Mazzini" di Canosa curato dai docenti : Tortiello Lucia; D'Agnelli Donata; Cioce Lucia Carmela; Di Gennaro Milena; Di Nunno Nunzia; Formiglia Alessandro; Tango Nunzio; Fusaro Maria Lucia; Lenoci Tina Angela Lucia; Serlenga Mariantonietta.
Poi, è stata la voce di Lorenzo Accetta, alunno di quarta elementare della Scuola "Mauro Carella" di Canosa a rievocare la figura di Boemondo D' Altavilla (nato tra il 1051 e il 1058- deceduto nel 1111) Principe di Antiochia, Figlio di Roberto il Guiscardo e di Alberada di Buonalbergo. "La sua vita ispirava ammirazione, il suo nome il Terrore. Nel suo intero aspetto c'era una caratteristica dura e selvaggia, persino il suo sorriso sembrava una minaccia. In lui sia il Coraggio che l'Amore erano armati, entrambi pronti per il combattimento e le risposte che dava erano regolarmente ambigue" Come lo descrisse Anna Comnena nella sua Alessiade quando vide Boemondo D'Altavilla a Bisanzio, dove affascinò tutta la corte imperiale di Alessio I Comneno , quando il condottiero normanno vi soggiornò nel viaggio verso Gerusalemme. Era uno dei maggiori baroni della I Crociata, il vero leader come lo indicano molti storici.
A margine dell'evento è stato evidenziato come il flusso di pellegrini e camminatori della Via Francigena risveglia l'orgoglio delle comunità ospitanti e genera una nuova economia di beni e di servizi che, insieme con la realizzazione delle infrastrutture di supporto, contribuisce allo sviluppo dei territori, dando impulso all'iniziativa privata e creando nuove opportunità di lavoro. «La Via Francigena in Puglia non è solo una grande opportunità di sviluppo sostenibile, ma un itinerario culturale che sintetizza perfettamente l'identità "meticcia" della nostra regione, che guarda all'Europa, ma affonda le sue radici nel Mediterraneo» ha dichiarato vice presidente AEVF Aldo Patruno, «onorati di possedere mete di pellegrinaggio centenarie, sintesi di fedi e di culture diverse». La Via Francigena tocca territori cosiddetti "minori" ma essa non è itinerario "minore" né itinerario locale o regionale, e nemmeno nazionale: è itinerario europeo. La famiglia della Via Francigena è inclusiva e pacifica, caratteristiche queste che ne costituiscono l'essenza e la forza, e un esempio per tutti.
Per l'occasione, si sono esibiti gli alunni e gli insegnanti dell'Istituto Comprensivo "Bovio-Mazzini" che hanno proposto una quadriglia, danza tradizionale praticata in occasioni di festa, tipica dei matrimoni locali. La quadriglia deriva da danze contadine francesi in inglese country dance, da cui "contraddanza" che ebbero poi il nome francese originario quadrille, da cui deriva il nome italiano. «La nostra scuola ha intrapreso un percorso sempre più intenso di interrelazioni con il territorio alla riscoperta di antiche tradizioni, come i canti e balli tipici del folklore locale con l'obbiettivo di far sentire anche gli alunni parte integrante della nostra comunità, adoperandoci tutti nella tutela e promozione del nostro patrimonio storico artistico e culturale.» E' quanto annunciato , nella presentazione del progetto dell' Istituto Comprensivo "Bovio-Mazzini" di Canosa curato dai docenti : Tortiello Lucia; D'Agnelli Donata; Cioce Lucia Carmela; Di Gennaro Milena; Di Nunno Nunzia; Formiglia Alessandro; Tango Nunzio; Fusaro Maria Lucia; Lenoci Tina Angela Lucia; Serlenga Mariantonietta.
Poi, è stata la voce di Lorenzo Accetta, alunno di quarta elementare della Scuola "Mauro Carella" di Canosa a rievocare la figura di Boemondo D' Altavilla (nato tra il 1051 e il 1058- deceduto nel 1111) Principe di Antiochia, Figlio di Roberto il Guiscardo e di Alberada di Buonalbergo. "La sua vita ispirava ammirazione, il suo nome il Terrore. Nel suo intero aspetto c'era una caratteristica dura e selvaggia, persino il suo sorriso sembrava una minaccia. In lui sia il Coraggio che l'Amore erano armati, entrambi pronti per il combattimento e le risposte che dava erano regolarmente ambigue" Come lo descrisse Anna Comnena nella sua Alessiade quando vide Boemondo D'Altavilla a Bisanzio, dove affascinò tutta la corte imperiale di Alessio I Comneno , quando il condottiero normanno vi soggiornò nel viaggio verso Gerusalemme. Era uno dei maggiori baroni della I Crociata, il vero leader come lo indicano molti storici.
A margine dell'evento è stato evidenziato come il flusso di pellegrini e camminatori della Via Francigena risveglia l'orgoglio delle comunità ospitanti e genera una nuova economia di beni e di servizi che, insieme con la realizzazione delle infrastrutture di supporto, contribuisce allo sviluppo dei territori, dando impulso all'iniziativa privata e creando nuove opportunità di lavoro. «La Via Francigena in Puglia non è solo una grande opportunità di sviluppo sostenibile, ma un itinerario culturale che sintetizza perfettamente l'identità "meticcia" della nostra regione, che guarda all'Europa, ma affonda le sue radici nel Mediterraneo» ha dichiarato vice presidente AEVF Aldo Patruno, «onorati di possedere mete di pellegrinaggio centenarie, sintesi di fedi e di culture diverse». La Via Francigena tocca territori cosiddetti "minori" ma essa non è itinerario "minore" né itinerario locale o regionale, e nemmeno nazionale: è itinerario europeo. La famiglia della Via Francigena è inclusiva e pacifica, caratteristiche queste che ne costituiscono l'essenza e la forza, e un esempio per tutti.